<<Non voglio contare!>> Ti disse lui.
<<Ma sei tu che hai voluto giocare. È già tanto che che mi sono alzata dal divano.>>
Lui ti guardò e sbuffó.
<<Uffa. Sei noiosa.>> Disse abbassando lo sguardo.
<<Conta e sta zitto.>> Alzò lo sguardo verso di te e fece un ghigno malizioso.
<<Ok, conterò io, ma ad una condizione.>>
<<Spara sta cazzata.>> Avevi i nervi a fior di pelle.
<<BAM! Ok, scusa. La smetto. Comunque se ti trovo tu dovrai farmi da maid per una settimana, se vinci tu...>>
<<Se vinco io tu non mi romperai le scatole per una settimana. Per nessun motivo.>>
<<Bene. Che il gioco abbia inizio.>> Diceste stringendovi la mano.
Tae aveva appena finito di contare. Eri nascosta nella stanzetta che usavate per mettere detersivi, moci, scope...
Lo sentisti avvicinarsi, cercasti di mantenere il fiato per non fare rumore, peccato che ti venne da starnutire.
Sentisti la porta aprirsi e Tae avvicinarsi al mobiletto dove ti eri nascosta. Aprì l'anta e ti guardò.
<<Salute Jagi.>> Dopodiché scoppiò a ridere, ti prese in braccio e ti portò sul divano.
Ti lasciò cadere sopra di esso e si sedette al tuo lato. Incrociasti le braccia al petto.
<<Sapevo venirci da sola sul divano.>> Ti sorrise.
<<Così è stato più divertente.>>
Iniziò ad accarezzarti i capelli, mentre tu ti appoggiavi al suo petto.
<<Non sarò cattivo questa settimana. Ti farò lavare le mie camice dopo che sarò tornato dagli allenamenti e mi farò cucinare qualcosa di buono.>>
Ridacchiasti e ti acoccolasti di più sul suo petto.
<<Ti amo così tanto Oppa.>>
<<Anch'io mia piccola Jagi.>>
Vi sorrideste e vi sdraiaste tutti e due sul divano, per continuare la vostra sessione di coccole.