Chris dovrebbe venire a prendermi qui in aeroporto, ma — come al suo solito — è in ritardo.
Faccio un giro per i negozi, non riuscendo a stare seduta e ferma.
Entro in un'edicola trascinando il trolley con me. Così, magari, trovo qualcosa da leggere per far passare il tempo.
Mi avvicino alle riviste di architettura e design, un'altra mia passione dopo la scrittura e la fotografia.
Ma poi, non posso fare a meno di avvicinarmi alle riviste di gossip, si tratta pur sempre del mio lavoro!
Spalanco gli occhi quando leggo "Harry Styles" a caratteri cubitali nelle copertine della maggior parte delle riviste posizionate in ordine sopra il bancone.
Faccio un passo indietro e chiudo gli occhi per un secondo.
Il mio battito cardiaco è già accelerato per la paura di scoprire che cosa scrivono i miei colleghi.
È dal giorno di Natale che non sento Harry e mentirei se dicessi che non ho mai pensato al fatto che lui possa aver cambiato idea su di me.
Sinceramente, non credo possa avere motivi validi per farlo, dato che siamo usciti solo una volta e sembrava essere stata una bella serata anche per lui.
Inoltre, i messaggi che ci siamo scambiati durante la mia permanenza in Italia non sono stati neanche troppi e lui non mi ha dato motivo di pensare che non volesse più avere a che fare con me.
Anche se, al messaggio di capodanno non mi ha mai risposto...
Basta.
Faccio un passo in avanti e prendo una rivista a caso tra quelle che parlano di Styles.
"Harry Styles e Kendall Jenner: scintille a capodanno".
Ecco. Vaffanculo.
Sono una stupida.
Stupida.
Stupida.
Stupida, Elizabeth.
Lascio andare la rivista sul bancone insieme alle altre e faccio un grosso sospiro.
Mi devo calmare.
In fondo, sapevo che al 99,9% periodico sarebbe finita così.
Lui è uno stronzo di prima categoria e l'ho capito dal momento in cui l'ho visto scoparsi la moglie del mio direttore.
Cosa mi potevo aspettare da una persona del genere?
Sono una cogliona.
La suoneria del cellulare interrompe i miei pensieri.
È Christopher, finalmente.
«Ehi» rispondo.
«Sono davanti l'entrata, tu dove sei?»
«Aspettami lì, arrivo».
Esco dall'edicola lasciandomi i pettegolezzi su Harry alle spalle, ma con la consapevolezza che, adesso, so realmente chi è.
No, non se ne parla.
Torno indietro, entro di nuovo in edicola e prendo una di quelle riviste che ha la faccia della testa di cazzo in copertina.
La compro.
Se Rodger sapesse che ho comprato una rivista diversa dalla sua, probabilmente, mi licenzierebbe all'istante.
Ma cosa ci posso fare se il nostro numero di questo mese non è ancora uscito?
E poi, è una questione di vita o di morte.
Esco con la rivista sotto braccio e raggiungo Chris mentre continuo a maledirmi mentalmente.
Vorrei sbattere la testa contro il muro e ripetermi: "stupida, cogliona, illusa. Stupida, cogliona, illusa..."
«Eccoti!» mi viene incontro per poi lasciarmi un bacio con tanto di schiocco sulla guancia sinistra. «Allora? Come stai?»
«Bene, fino a quando non ho visto questa» dico mostrandogli la rivista.
Chris me la toglie di mano per andare subito a vedere le pagine che parlano di Harry.
«Oh santa merda! E tutte queste foto quando le hanno scattate?»
«A capodanno» rispondo delusa per avvicinarmi a Chris e guardare le foto che ancora non avevo visto.
«Che merda».
«La mia vita? Sí...»
«Intendevo lui, Liz! Dai, saliamo in macchina che si muore di freddo».
Le strade di Manhattan sono ancora tutte innevate e, probabilmente, resteranno così per tutto il mese di gennaio se non oltre.
Le decorazioni natalizie non sono ancora state tolte e sembra quasi che il Natale non sia già passato.
Tornerei volentieri ad una settimana fa, quando passavo le mie giornate in tranquillità insieme alla mia famiglia, sommersa da troppo cibo e tanto amore e, soprattutto, non sapevo ancora quanto fosse stronzo Harry Styles.
Siamo in auto da più di mezz'ora e ormai dovremmo essere vicini al mio appartamento.
Christopher ha provato a iniziare una conversazione durante il viaggio chiedendomi di come fossero andate le cose in Italia, se io abbia rivisto o meno il mio ex che sta per sposarsi, se a mia sorella è piaciuto il regalo di cui lui era a conoscenza... ma le mie risposte sono arrivate a monosillabi, dato che ho la mente da tutt'altra parte.
Non posso fare a meno di guardare ancora e ancora le foto sulla rivista: Harry e Kendall mentre sciano sulla neve, Harry e Kendall alla festa di Capodanno, Harry e Kendall che si abbracciano, Harry e Kendall che vanno a fanculo insieme...
Ah no, questa non c'è.
«Liz, la vuoi smettere di guardare quelle foto?»
Chiudo la rivista sbuffando e incrocio le braccia sotto il seno.
«Sono stata cosí stupida, Chris...» scuoto la testa guardando fuori dal finestrino. «So che non dovrei rimanerci cosí male, perché siamo usciti solo una volta e non c'è stato niente a parte qualche bacio, ma pensare che quando gli ho mandato il messaggio di auguri la sera di capodanno, lui era lí a divertirsi con lei... mi manda fuori di testa! Cazzo, chissà quanto avranno riso di me leggendo quel cazzo di messaggio».
«Sono solo delle persone vuote, Liz. Non dovresti perdere tempo a pensare ad uno come lui, meriti di meglio».
«Non mi si fila nessuno» gli faccio notare. «Resterò zitella, fortuna che amo i gatti».
«Non è vero che non ti si fila nessuno, è solo che stai sempre chiusa in casa a pensare a quanto sia triste la tua vita e non esci mai».
«Da quanto tempo mi spiavi?»
«Scema, ho solo imparato a conoscerti!» mi sorride mentre mi sposta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.
Quando il semaforo torna verde, Chris riporta la sua attenzione sulla strada ed io mi abbandono di nuovo con la testa al finestrino.
«So che sono ridicola a dirlo adesso, ma Harry mi è sembrata una persona totalmente diversa quando siamo usciti insieme. Non era per niente un ragazzo pieno di sé, anzi, era spontaneo, divertente, premuroso... persino dolce».
«É un attore, Liz. Sai cosa significa? Recita. E, a quanto pare, si diverte a farlo anche nella vita privata».
«Ma che motivo aveva? Non ha senso!» sbotto.
«Vuole che tu scriva bene di lui, vuole che i giornalisti non lo descrivano più come un ragazzino viziato e donnaiolo, semplice!»
«Ah beh, sta' tranquillo che se mi capita adesso di scrivere un articolo su di lui...»
«Imparzialità, Liz. Non mescolare la vita privata con il lavoro. Lo dico per il tuo bene. Soprattutto se ti dovesse capitare di incontrarlo di nuovo per un'intervista: devi mostrarti indifferente».
Sbuffo di nuovo. Chris ha ragione.
Dovrei solo apprezzare il fatto che Harry si sia mostrato per quello che realmente è prima che io rimanessi coinvolta sentimentalmente.
Non posso certo mettere a rischio la mia carriera per colpa di un coglione come Harry Styles.
Dalla sera dell'appuntamento avevo cambiato idea su di lui, non credevo più che fosse il ragazzino viziato di cui tutti parlano.
Evidentemente, mi sbagliavo.
Harry é un bravissimo attore e questa è l'unica cosa di cui sono certa.
Tutti quei sorrisi, i complimenti, le carezze, i baci... per lui era tutto un gioco, una finzione.
Non riesco a trovare altre motivazioni, perché se avesse semplicemente cambiato idea su di me, se fosse semplicemente innamorato della modella ed avesse capito che è solo con lei che vuole stare, me lo avrebbe detto.
Lui non è certo un ragazzo che ha timore di dire ciò che prova.
Quindi, mi ha usata solo per i suoi scopi, solo per tenere al sicuro la sua carriera e, magari, migliorare la sua reputazione.
Le persone false sono quelle che odio di più al mondo, perché sono troppo brave per farsi riconoscere ed io, ingenua come sono, ci cado ogni volta come una pera cotta.
Ma dico io, non esco con nessuno per più di un anno e quando decido che è l'ora di rimettersi in gioco — con tutti i ragazzi interessanti che ci sono a Manhattan — con chi esco? Con Harry Styles!
Ma sei proprio stupida, Elizabeth!
Eh sì, cazzo, perché Harry Styles non è mica per tutte.
Harry Styles è una delle celebrità più famose del momento e tu, invece, sei solo una mediocre giornalista.
Scendo di macchina con i lucciconi agli occhi e recupero il mio trolley dalla bauliera della Range Rover.
Faccio per salire i tre scalini che conducano al portone principale del mio appartamento, ma Chris mi blocca afferrandomi un polso per poi tirarmi tra le sue braccia.
«Vado a comprare delle schifezze da mangiare davanti la tv, torno e ci guardiamo uno di quei polizieschi che piacciono a te. Domani sera, però, andiamo a divertirci senza "se" e senza "ma". Okay?»
Rispondo annuendo poco convinta.
Mi piace il programma di stasera e apprezzo che Chris voglia rimanere a farmi compagnia, visto il mio stato d'animo.
Mi piace un po' meno il programma di domani sera: ho sempre odiato andare in una di quelle discoteche stracolme di persone sudate e puzzolenti, la musica ad alto volume e i fiumi di alcool.
Per non parlare del fatto che, l'ultima volta che sono entrata in una discoteca, ho incontrato proprio Harry Styles.
Chris mi lascia un bacio sulla fronte, mentre mi asciuga via una lacrima solitaria.
Una lacrima dettata dalla delusione che provo a causa del comportamento di Harry e dalla rabbia che sento a causa del mio comportamento ingenuo.
Non avrei mai dovuto fidarmi di lui.
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Spazio autrice
Spero di non avervi spezzato il cuore.
L.
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