Blue

By scrittriceperhobby

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Lucas, un uomo di 24 anni, con un conto in sospeso e con un passato doloroso che sembra non volerlo lasciare... More

BookTrailer
Prologo
Il primo incontro-Lucas
Primo Capitolo
Secondo Capitolo
Terzo Capitolo

Il primo incontro-Beatrice

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By scrittriceperhobby

-Bea ma mi stai ascoltando?.-Libby mi passa la mano davanti gli occhi cercando di farmi tornare in quest'epoca, ma io non la sto a sentire, c'è troppa confusione intorno a me e tutto ciò che riesco a pensare è: 'dov'è Marcus?'. Guardo insistentemente la porta d'ingresso del locale con la speranza di vederlo arrivare da un momento all'altro. E se il loro nuovo capo li avesse trattenuti in ufficio? Chris mi aveva accennato dell'arrivo di un nuovo presidente nell'azienda dove sia lui che mio padre lavorano e in questo momento spero soltanto che non sia stato troppo severo. Questo dovrebbe essere uno dei giorni più importanti della mia vita e voglio che lui sia qui, certamente voglio anche che ci sia mio fratello. Ci mancherebbe.
-Libby,scusami non ti stavo ascoltando.-Sentenzio infine sbuffando dopo aver allungato il collo stile giraffa per vedere meglio.
-Questo l'avevo capito femme fatale! E so anche il motivo. Stai tranquilla, Marcus sarà qui a momenti insieme a tuo fratello. Non si perderebbero mai questo giorno.- Annuisco sorridendo, penso che ha ragione.
-Comunque ti stavo chiedendo, se ti piace tutto quello che io e Chris abbiamo organizzato.- La guardo dolcemente, si era veramente fatta in quattro per organizzare tutto e conoscendo Chris, avrà fatto tutto il grosso da sola. Lei è più di una migliore amica, lei è semplicemente mia sorella fin dai tempi dell'asilo. L'abbraccio quasi stritolandola solo per darle giusto un po' di fastidio, lei odia gli abbracci stritolosi.
-Oh si! Mi piace davvero tutto tutto! Sei stata fantastica, sei la migliore!.- Esclamo continuando a stringerla e faccio un po' di fatica, visto che lei è leggermente più alta di me.
-Alt alt! Fermati, me la voglio godere insieme a te questa serata, non uccidermi.- Rido seguita da lei ma qualcuno picchetta sulla mia spalla facendomi voltare di scatto, trattengo un urlo di gioia quando vedo mio fratello che sorridente apre le braccia pronto ad abbracciarmi ed io non perdo l'occasione.
-Buon compleanno sorellina mia.-Mi accarezza i capelli ed io gli sorrido. Come farei senza il mio fratellone? Non voglio nemmeno pensarci! Il cuore sembra uscire dal petto quando incrocio lo sguardo con Marcus. Indossa uno smoking di una tonalità azzurra e abbasso lo sguardo imbarazzata. È da un anno che gli vado dietro, lui sembra sempre non accorgersi di me e mi tratta solo ed esclusivamente come una sorellina.
-Ciao Bea, sei bellissima.-Marcus sorride e mi osserva il vestito.Mi trattengo dal sospirare estasiata davanti a quell'innocuo complimento.
-Emh.. g-grazie Marcus, anche tu stai benissimo.-Riesco a dire ma mi maledico per la mia stupidaggine. Libby pesta il mio piede ed io la guardo interrogativa ricevendo uno sguardo fulminante e anche se non parla riesco quasi a sentire uno dei suoi tanti consigli 'Non farti vedere agitata, fai l'indifferente, arriva pure a snobbarlo se è il caso'
-Starei a parlare ancora con te Marcus ma devo dire al Dj di cambiare un po' il genere musicale.-Mi dileguo sotto lo sguardo confuso di quest'ultimo, aggiudicandomi invece un occhiolino soddisfatto da Libby. Cerco di non farmi vedere e riesco a sgattaiolare in bagno, approfittandone per dare un occhiata alla mia immagine. Capelli ancora in perfetto stato e trucco non sbavato, ci siamo. Non sono un tipo eccentrico o eccessivamente vanitoso ma ci tengo parecchio alla mia figura. Osservo il mio vestito, complimentandomi con me stessa essendo una mia creazione. Amo rinchiudermi in camera e dare vita alla mia creatività. Dopo vari minuti, decido di tornare in pista dove si è accumulata ancora più gente che continua a strusciarsi tra di loro. Intravedo di sfuggita un ragazzo di spalle e rimango colpita dalla larghezza di queste. Scuoto la testa quando vedo che palpa in ogni punto una vecchia amica con i capelli rossi di Chris. È questo che gli uomini vogliono da una donna? È perchè non riesco ad essere così sfacciata che non riesco ad attirare l'attenzione di Marcus? Scuoto la testa, non voglio cambiare per nessuno. Qualcuno che mi amerà per quello che sono, arriverà prima o poi.
-Facciamo tutti insieme gli auguri alla nostra festeggiata, Beatrice, vieni sul palco!.-Rischio di aver sul serio una paralisi facciale. Le luci mi trovano in mezzo alla folla e illuminano la mia figura. Vorrei essere come uno struzzo in questo momento,per nascondere la testa da qualche parte. Mi mordo il labbro nervosamente, quando sento i fischi di un gruppo di maschi, li fulmino con un occhiataccia tipica delle mie  e mi faccio coraggio salendo sul palco. Non inciampare, non inciampare! Mi ripeto in mente come se fosse una preghiera. Riesco ad arrivare sul palco senza nessuna figura di merda
e questo, è già una mia vittoria personale. Il Dj porta uno strano cilindro colorato e penso a quanto lo abbia pagato Chris per fargli indossare una roba del genere, mi porge il microfono e mio fratello urla 'discorso' e subito viene seguito dalla folla che continua a ripetere all'unisono , lo guardo in cagnesco ma lui scoppia a ridere insieme a Libby e a Marcus. Traditori! Perché devono rendermi ancora più ridicola davanti a Marcus? Che riesce solo a considerarmi una ragazzina e non come una donna piacente. Ma è come se lui mi allontanasse e mi privasse della possibilità di dimostrare che sono più matura della mia età.
-Emh.. non sono molto brava con i discorsi, beh a dire la verità non sono molto brava con le parole in generale, peró me la cavo con i numeri.- Rido della mia stessa battuta e fortunatamente qualcuno scoppia a ridere forse per non farmi fare brutta figura. Ceh, chi diavolo dice in un discorso che è brava in matematica? Beatrice Miller ovviamente!
-Ci tenevo a dire che vi ringrazio di essere venuti e di non aver fatto venire il nervoso alla mia migliore amica Libby e a mio fratello Chris che hanno organizzato tutto nei minimi particolari, grazie davvero!-Concludo non potendo fare a meno di sentirmi sollevata. E anche questa era andata senza fare nessuna figura di merda! Stai migliorando sempre di più Bea! Gli applausi si riversano in tutta la sala ed io sorrido veramente felice. Questa serata non potrebbe andare megl.. non finisco di pensarlo che nell'andarmene prendo una storta con il tacco, perché non stai mai zitta Bea? Te le chiami da sola! Quando penso di atterrare malamente sul pavimento qualcuno mi afferra e mi ritrovo spalmata su un petto duro e caldo. Alzo la testa per capire chi fosse il mio salvatore, pensando di ritrovare un Marcus o un Chris ma tutto quello che vedo sono due occhi color ghiaccio e un viso veramente notevole. Rimango tipo due minuti imbambolata a guardarlo intensamente e lui ricambia l'occhiata prima con aria quasi sorpresa e poi con un sorrisetto irritante. Vuole per caso prendermi in giro? È una mossa azzardata con una permalosa di prima categoria come me.
-Allora è vero che gli angeli possono cadere dal cielo.- Quella che può sembrare una frase smielata non lo era per niente. Era palesemente ironico e pur non conoscendolo volevo solo togliergli quel fastidioso sorriso. Questo era tutto ciò che sapeva dire? Un semplice 'ehi stai bene?' sarebbe stato l'ideale. Che zoticone. Eh no, non mi comporto in modo infantile.
-Spiritoso, mettimi giù.- Gli ordino infastidita, accanto a noi ci raggiungono Marcus,Libby e Chris. Lui ridendo mi mette giù e passandosi una lingua tra i denti mi continua a guardare dalla testa ai piedi come se fossi il suo più divertente giullare di corte. Ma chi diavolo l'aveva invitato a questo?
-Menomale che c'eri tu a prenderla Lucas ti ringrazio, io ero troppo lontano per farlo.- Lo ringrazia mio fratello, ah l'ospite indesiderato si chiama Lucas. Ed io che volevo anche ringraziarlo, peggio per lui.
-Le ragazzine di oggi che provano a mettersi i tacchi senza nemmeno saperci camminare, potrebbero seriamente farsi male.- Commenta lui con un ghigno. Spalanco la bocca, ma come si permette? E poi mi sta praticamente umiliando davanti a Marcus che per tutta risposta si avvicina a me chiedendomi se stessi bene. Mi sciolgo per la sua dolcezza ma non riesco a concentrarmi sulle sue attenzioni, perché la rabbia contro questo sconosciuto davanti a me sta prendendo tutte le mie attenzioni.
-So camminare benissimo sui tacchi, può capitare anche alle modelle di inciampare o prendere una storta.-Replico stizzita ma vengo interrotta da Chris .-Bea, potresti anche ringraziarlo, ti saresti potuta fare veramente male.-Mi richiama come se fossi una bambina. Stringo i pugni lasciati sul fianco. Caccio indietro le lacrime che dal nervoso minacciano di uscire, non voglio fare sul serio la figura della ragazzina. Punto il mio sguardo sull'antipatico che continua ad avere quel ghigno vittorioso stampato sulla faccia .-Grazie.-Pronuncio quella parola con freddezza.

Dopo un ora, sono seduta sui sedili posteriori della macchina di Chris con accanto Libby, perché sarebbe rimasta a dormire da me. Marcus mi aveva salutato dandomi un bacio sulla guancia, ma ogni giorno che passa lo sento sempre più distante e non vorrei che stesse cominciando a capire che ha bisogno di altro e non di una ragazzina che inciampa dal palco la sera del suo compleanno.
-Me lo fai un sorriso?.- Mi chiede Libby, scuoto la testa e nervosamente picchietto con le unghia nel finestrino.
-Si può sapere chi era quel pallone gonfiato e perché l'hai invitato alla mia festa senza chiedermelo?.-Chiedo e Chris sbuffa dallo specchietto retrovisore.
-Quel 'pallone gonfiato' come lo chiami tu, cara sorellina, si chiama Lucas Russell, ed è il nuovo capo sia di tuo fratello che di tuo padre e inoltre è uno dei miei migliori amici. Abbiamo frequentato insieme Harvard.E poi pensavo ti facesse piacere conoscerlo, gli parlavo sempre di te e poi per come è finita questa serata, menomale che c'era lui o forse ora staresti in un letto in ospedale con una gamba ingessata- Quel Lucas? Oh cazzo. Ero appena un adolescente alle prime armi quando Chris mi raccontava di questo suo grande amico. Allora mi interessavo alle riviste di Cosmopolitan e non ai ragazzi, beh Cosmopolitan lo leggo anche adesso ma dettagli.
-Che esagerato! Avrei anche potuto ringraziarlo, ma aveva un atteggiamento da spaccone e tu sai che odio i tipi così.-

-Comunque potevi semplicemente ringraziarlo e ignorarlo.-Suggerisce Libby ed io mi volto a guardarla con sguardo sinistro e lei alza le mani in segno di arresa.

-No che non potevo! Non riesco a tenermi le cose dentro, se qualcosa mi da fastidio, io devo esprimere il mio disappunto.-

-Comunque, è passata. Allora, come ti è sembrata la festa?.-Mi domanda un Chris entusiasta

-Tutto perfetto, grazie infinite.-Li ringrazio sorridendo dolcemente, sono adorabili.

-Si ma ho praticamente fatto tutto da sola, quindi il merito è più mio che di tuo fratello.-Ecco ci siamo. Libby ha lanciato la patata bollita, ora questi non la finiscono più.

-Ah sì? E chi si è occupato del catering e della lista degli invitati? Praticamente due delle cose più importanti?.- Sbuffo poggiando un gomito sul finestrino, perché per tutto il tragitto avrei dovuto sopportare i loro litigi. Mi appare di nuovo nella mente il viso di quel ragazzo. Bello, lo è di certo, anzi più che bello. Una di quelle bellezze rare e particolari;mi sembrava anche che dal colletto della camicia uscisse fuori un tatuaggio, chissà se ne ha altri; scaccio subito questi pensieri per ricordarmi quanto è stato irritante ad umiliarmi in quel modo. Non appena arrivata a casa, mi presto alle attenzioni calorose di mio padre e mia madre che mi chiedono della festa e racconto tutto tralasciando il dettaglio della caduta e del pallone gonfiato. Dopo aver soddisfatto la loro curiosità, salgo velocemente le scale seguita a ruota libera da Libby e ci chiudiamo in camera.
-Senti, puoi dirmi tutto quello che vuoi, ma quel Lucas è davvero un figo, anche molto più figo di Marcus.- Roteo gli occhi, slaccio il vestito e rimango in intimo.

-Sarà figo quanto vuoi ma è irritante da morire. In quei dieci minuti che l'ho conosciuto, mi sono chiesta: ma quanta presunzione in un corpo solo?.-Cerco il pigiama nel mio armadio e sento Libby spogliarsi.
-Bea,esageri, forse era soltanto il suo modo di approcciarsi, ti ha presa tra le sue braccia come una principessa in pericolo. Tutte le fortune a te!.-Slaccio il reggiseno sentendomi libera e indosso il mio pigiamone con gli orsetti.
-Potevo rompermi l'osso del collo e tu dici che sono fortunata?.-Le chiedo sbalordita e lei scoppia a ridere buttandosi ancora in intimo sul mio letto.
-Si perché sei caduta in un ammasso di muscoli scolpiti, sei la più fortunata al mondo.- Le tiro un peluche .-Sei sempre la solita!.-Scoppiamo a ridere all'unisono. Dopo essersi ripresa, prende anche lei un pigiama dal mio armadio e lo indossa. Libby è un componente della mia famiglia a tutti gli effetti ed io sono come una seconda figlia per i suoi genitori. Lego i capelli in un chignon disordinato e mi infilo nel mio letto praticamente matrimoniale, perché amo dormire con tanto spazio. Libby si distende accanto a me subito dopo e sbadiglia come uno scaricatore di porto. Mormora un 'buonanotte' e si gira dandomi le spalle.
-Libby?.-Chiedo dopo che il silenzio era sceso in tutta la stanza.
-Mmh?.. -Risponde dopo un po', forse si stava addormentando e dal tono so già che ha capito che quando faccio così, è in atto una conversazione che durerà ore. È praticamente rassegnata.
-Secondo te, Marcus la pensa come quel Lucas?.-Lei sospira e si gira verso di me .-Bea ma di cosa ti preoccupi? Non ti accorgi di come ti guarda Marcus? È andato per te.- Mi mordo il labbro nervosamente, lo pensa sul serio?
-Se così fosse, perché si allontana ogni giorno di più? Perché mi fa sempre più capire che per lui sono solo la sorellina piccola del suo migliore amico?.-
-La logica maschile non riesco ancora ad interpretarla ma un motivo ci sarà. Ma a lui tu non sei indifferente, non te lo dico per farti contenta, non ti darei mai false illusioni.-Annuisco poco convinta.
-Speriamo sia come dici tu Libby,grazie sempre. Buonanotte.- Mi giro dandole le spalle, cala nuovamente il silenzio e chiudo gli occhi.
-Bea?.-Apro gli occhi e sorrido, perché succede sempre così .-Eh dimmi.-
-Come è stato stare a stretto contatto con quel dio greco?.-Volto la testa di scatto verso di lei e scoppiamo a ridere, Libby Barnes se non ci fossi dovrebbero inventarti!


La mattina seguente vengo svegliata dalla suoneria del mio cellulare, con gli occhi ancora chiusi, tasto sul comodino alla ricerca del telefono e quando lo prendo per poco non mi sfugge dalle mani. Con la voce rauca e impastata dal sonno rispondo senza nemmeno vedere chi fosse.
-Bea? Stavi dormendo?.- Quell'idiota di mio fratello, mi delizia con le sue domande la cui risposta è palesemente ovvia.
-No ma ti pare, il mio hobby è chiudere gli occhi distesa su un letto.-Lo sento sghignazzare dall'altro lato del telefono e riesco a sentire anche la risata di Marcus e basta solo quella per farmi rincoglionire.
-Ti ho chiamato per chiederti un favore.-Annuisco passandomi una mano tra i capelli e mettendomi seduta, rassegnata che oramai non avrei più preso sonno.
-Dai, ti ascolto.- Nel frattempo sento dire parole senza senso a Libby mentre dorme beatamente. Mi mordo il labbro cercando di non ridere.
-Ho dimenticato una cartella con dei documenti molto importanti, che servono per un incontro che abbiamo oggi. Mi faresti un favore enorme se me li portassi qui, per favore.-Sorrido scuotendo la testa, il mio fratellone smemorato.
-Va bene, dammi un ora al massimo e sono in ufficio da te, ma dove trovo questa cartella?.-
-Sei fantastica sorellina, comunque l'ho lasciata in camera mia sulla scrivania. Ci vediamo dopo allora.-
-A dopo.- Riaggancio la chiamata e stiracchiandomi un ultima volta, decido poi di alzarmi dal letto. Guardo Libby che dorme con la bocca aperta e ne approfitto per prendere dalla sua borsa la sua amata polaroid. Lei è un appassionata di fotografia anzi direi che ha veramente del talento. Scatto una foto, tiro fuori la cartolina, soffio un po' ed eccola lì. Prendo un pennarello e le scrivo:

'sei bellissima quando dormi, non volevo svegliarti, vado a fare una commissione, tu sei a casa tua, ci sentiamo dopo' xoxoBea

Vado in bagno e dopo ben venti minuti tra doccia e faccende varie, sono pronta. Mi trucco leggermente e opto per un outfit super giornaliero e poco impegnativo.


Dopo aver preso un caffè e mangiato un toast, verso su un piatto le crêpes appena pronte e le lascio a Libby per quando si sveglierà, lei le adora. Vado nella stanza di Chris e cerco quella benedetta cartella tra le mille scartoffie, fino a quando: non esclamo 'trovata!' afferrandola. Sto per uscire quando qualcosa di un colore luccicante attira il mio campo visivo. Sotto il letto vi è una collana di cuoio con una pietra azzurra. E questa?
È davvero bella, ma non l'ho mai vista né a Marcus né a Chris. Faccio spallucce e decido di indossarla per il momento, mi farò dare una spiegazione. Volevo prendere l'autobus per non avere il pensiero al parcheggio ma si era già fatto abbastanza tardi e quindi decido di prendere la macchina di papà. Dopo circa un quarto d'ora sono davanti l'azienda. Entrando, vedo una gran confusione, dove tutti sono impegnati a lavorare. Sarà l'influenza del nuovo capo, perché qui solitamente se la prendevano tutti molto comoda.
-Ehi bellezza, cerchi tuo padre?.-Arriva alle mie spalle Tom, uno dei tanti colleghi di mio padre. Che da sempre con disgusto e un po' di paura ho sempre pensato che provasse un interesse nei miei confronti. È una cosa che mi fa venire il voltastomaco, potrei essere sua figlia. E lui ha anche una figlia della mia stessa età! Non ho mai detto nulla alla mia famiglia, perché non voglio creare problemi, ma so che se dovesse esagerare canterei tutto.
-No veramente cercavo mio fratello. Ha dimenticato questa cartella e devo dargliela.- Lui annuisce osservandomi in tutto e per tutto. Deglutisco, guardandomi attorno alla ricerca di un viso rassicurante.
-Se vuoi posso accompagnarti io da lui.- Questo è impazzito se pensa che lo seguirò, scuoto la testa pronta a dire no, ma lui mi precede .- Non mi costa nulla e poi così possiamo farci una chiacchierata, in quale college andrai? Mia figlia è un po' in confusione.- Mi stordisce con le sue chiacchiere e non mi accorgo che nel mentre mi ha preso il braccio.
-Mckenzie, la sua pausa è finita cinque minuti fa, forse sarebbe il caso che lei tornasse a lavorare.- Una voce rigida lo richiama, mi giro e vedo lui, Lucas. Tom accanto a me annuisce senza battere ciglio per poi svignarsela, beh lo comprendo, quello sguardo è capace di intimorire chiunque. Mi sento sollevata ora che qui c'è lui. Cosa cosa cosa? Il cervello è andato veramente in tilt.
-Buongiorno.-Mi schiarisco la voce, cercando di essere cordiale. Forse, dovrei scusarmi per la sera prima?
-Quell'uomo ti stava molestando.-Non era una domanda, ma più che altro un affermazione.Buongiorno anche a te eh.
-Non credo, ceh io avevo tutto sotto controllo.-Sostengo con tutto l'orgoglio di cui sono dotata.
-L'ho notato.- Si gira per aprire una porta alle sue spalle mostrandomi il suo ufficio molto moderno. Mi fa cenno di entrare ed io rimango un attimo con le braccia incrociate un po' diffidente, ma la mia convinzione vacilla presto ed entro anch'io. Lui chiude la porta alle spalle e mi fa segno con la mano di sedermi in una delle poltroncine, lui si siede anche e mi guarda con lo stesso sorrisetto fastidioso.
-Sarebbe buona educazione scambiarsi delle parole.- Lo provoco acidamente e lui alza un sopracciglio.- Sai, sei l'ultima persona che può parlare di buona educazione, il minimo che avresti potuto fare ieri sera era ringraziarmi.- Sbarro gli occhi, ma che razza di pallone gonfiato presuntuoso.
-Ti ho ringraziato!.-
-Si ma solo perché sei stata richiamata come una bambina da tuo fratello.- Conficco le unghia sulle spalline della poltrona.
-Io non sono una bambina!.- Protesto infuriandomi pestando un piede per terra . Lui incurva gli angoli della bocca in un sorriso compiaciuto, perché il mio gesto infantile aveva confermato la sua tesi. Veniamo interrotti da qualcuno che bussa alla sua porta. Dopo il suo permesso entra una segretaria con i capelli di un biondo platino che era super formosa e con la scollatura che lasciava niente all'immaginazione. Osservo lei che lo guarda come se volesse mangiarlo e poi osservo lui che è abituato a ricevere certe attenzioni.
-Signor Russell, il progetto è pronto ed è sul mio computer. Se è d'accordo puó venire a guardarlo nel mio ufficio.-
Oh ma dai! Ma chi vuole che ci creda? Una scusa migliore per portarselo a letto no eh?
-Appena avrò tempo,la ringrazio.- Questa è la conferma che i maschi sono tutti uguali e forse Marcus non è tanto diverso come penso. Lei gli sorride come una gatta in calore ed esce fuori senza degnarmi di uno sguardo.
-Che scena patetica.- Commento con schiettezza attirando il suo sguardo magnetico su di me.
-Angioletto, non essere gelosa, se ci tieni posso anche guardare il tuo progetto.- Allude alla scusa usata dalla segretaria.
-Gelosa? Ma io nemmeno ti conosco! E non chiamarmi in quel modo! E tranquillo che il mio 'progetto' lo farò vedere solo a chi mi ama.- Lui scoppia a ridere, cazzo! Ho praticamente indirettamente affermato che sono ancora vergine. Vorrei maledirmi per la mia stupidaggine.
-Comunque angioletto, a chi cercavi?.- Ha ignorato praticamente le mie parole fortunatamente e ha iniziato a guardarmi ancora più intensamente. Sento che sto prendendo a fuoco, non sono abituata a questi giochi di sguardi, con Marcus non capita spesso e quindi abbasso lo sguardo, facendo diventare i miei stivali l'attrazione più divertente.
-Dovevo dare questa cartella a mio fratello ma.-Vengo interrotta dal suo spostamento all'indietrodella sedia e in una frazione di secondo era già chino su di me, se questo pivello pensa di baciarmi, sta pescando nel mare sbagliato ma invece mi sorprende quando mi dice .- Perché hai tu la mia collana?.-


Angolo Autrice***
Ragazzuole!! Eccomi qui con un nuovo capitolo, le visite sono aumentate e anche le votazioni. Non posso che essere entusiasta, ci tengo molto a questa storia! E sono felice che piaccia! Come vi sembra il carattere infantile ma deciso di Beatrice?
Ne vedremo delle belle con questi due completamente opposti.
Lasciate qualche voto o qualche commento se questo capitolo vi è piaciuto e grazie sempre! Alla prossima💕💕💕

Scrittriceperhobby

La nostra Bea💕

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