Metal Claws - (Lemon) Levi Ac...

Av Angel_BlackShadow

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(Y/N) è una ragazza triste, grigia, completamente vuota. Non è apparentemente spinta o animata da nessuna pas... Mer

1. Poisoned
2. Your Kiss
3. Masochism
4. Pain
5. A New Adventure
6. You're Mine [13+]
7. Run for your life
8. Checkmate
10. Escape
11. Home Sweet Home
12. Rough Sex [13+]
13. Rough Sex [13+]
14. Letter for you
15. Bathroom [+13]
Buon Natale!
16. Training
17. Yaoi moments [13+]
18. Stranger
19. Flying away
20. Lies
21. Red Hair [13+]
22. Whip [13+]
23. The Demon King
24. Throwing Rocks
25. Don't touch her
26. Scars inside my soul
27. Killer
28. True Feelings
29. Forever, until the end of time.

9. Hands off [13+]

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Av Angel_BlackShadow

"Ma mia cara, tu non puoi fermarmi." Rise il demone mentre i suoi occhi diventavano completamente neri, sclera compresa. "Tu sei mia, appartieni a me. E soprattutto, nessuno verrà a salvarti."

"Lasciala stare subito, brutto pezzo di merda." Tentò di intromettersi Reiner, lanciandosi addosso ad Eren come un animale furioso. Gli avvolse le mani intorno al collo ed iniziò a stringere e stringere, finché non rimase a corto di energie. Eren, d'altro canto, era rimasto perfettamente impassibile e non si era nemmeno preso il disturbo di scansarsi o levarselo di torno.

"Hai finito?" Chiese con tono sorprendentemente calmo, trafiggendo con i suoi occhi dorati il povero ragazzo che ormai aveva quasi esaurito le forze.

"Mi hai proprio stancato, sei talmente noioso..." Eren afferrò il braccio destro di Reiner, torcendolo con la stessa facilità con cui si torce un filo di lana. Il biondo iniziò a gridare come un forsennato, sentendo pian piano le sue stesse ossa rompersi sotto il tocco del corvino dagli occhi dorati.

Le ossa del suo povero braccio si spezzarono, così come i muscoli, che vennero brutalmente strappati dal demone nero. Reiner pianse tanto, pianse lacrime di dolore, di disperazione, di agonia, mentre il sadico Eren gli sventolava sotto il naso il suo arto sanguinante. "Questo appartiene a te, non è vero, cagnolino?"

Il demone lanciò dall'altro lato della stanza, l'arto ancora sanguinante di Reiner, rivolgendogli poi un sorrisetto sadico. "Vai a riprenderlo, allora. Vai e riportalo qui!"

Sfruttando il momento di distrazione di Eren, ne approfittai per colpirlo in faccia con tutta la forza che avevo, riuscendo così a coglierlo alla sprovvista. Il demone finì con la faccia per terra, ma non gli diedi tempo per rialzarsi: in men che non si dica, lo colpii alla testa con il piede, iniziando a calpestare più e più volte la sua testa.

Era un insetto, un viscido insetto che aveva osato togliere la vita a delle persone innocenti senza nemmeno provare rimorso. Ed io l'avrei schiacciato, esattamente come uno scarafaggio.

Un calcio. Due calci. Poi tre, quattro, cinque...
Continuai a battere sulla sua testa con ferocia animale, finché non mi venne il fiatone, finché non lo vidi sanguinare grumi nerastri. Lo colpii ancora e ancora, sotto gli occhi esterrefatti e terrorizzati di Reiner, che si paralizzò di fronte alla mia brutalità, finché non mi accorsi che gli avevo frantumato del tutto il cranio.

Quanti colpi ci erano voluti per arrivare a quel risultato? Trenta? Quaranta? Cento?
Non mi fermai ancora, nonostante avessi la scarpa sporca del suo sangue e di altre sostanze non definite, e continuai a colpirlo, ancora e ancora, fino al momento in cui della sua testa non restò più niente, se non un ammasso informe di poltiglia rossa e biancastra.

Finalmente mi fermai, tirando un sospiro di sollievo ed ammirando con soddisfazione il lavoretto da me svolto. Era proprio la fine che quel lurido essere si meritava: essere ridotto in brandelli per ripagare tutto il male da lui commesso e  nonostante questo, non riuscivo ancora a sentirmi soddisfatta.

"È quello che si meritava." Pensai ad alta voce, fissando con disgusto e ribrezzo il suo povero cadavere martoriato. "Questa è solo una piccola parte delle enormi sofferenze provate da Ymir ed Historia, e probabilmente anche da Bertholdt. Fosse stato per me, gli avrei fatto patire ogni pena dell'inferno."

"Sei un mostro, (Y/N), un fottutissimo mostro!" Urlò scioccato Reiner, con gli occhi sgranati per il terrore, tamponandosi l'arto mutilato con la mano sana.

"Tu dici?" Sussurrai leggermente infastidita dalle sue parole, avvicinandomi a lui con uno sguardo infuocato. "Sarò pure un mostro, ma sono il mostro che ha vendicato quelle povere persone morte e che ci ha salvato ad entrambi la vita."

"Sì, hai ragione..." Annuì in stato di confusione il povero Reiner, balbettando penosamente qualche sillaba a caso prima di stabilizzarsi. "Hai ragione, grazie. Dobbiamo scappare da qui, raggiungere la città..."

Strappai un pezzo della mia maglietta e la strinsi intorno al moncherino del ragazzo, a mo' di laccio emostatico, per fermare parzialmente l'emorragia ed evitare che morisse dissanguato.
Successivamente lo aiutai a rialzarsi in piedi, issandomi il suo braccio sano sulle spalle ed aiutandolo a camminare: la perdita di un arto e di tutto quel sangue l'avevano indebolito parecchio, non sarebbe mai stato in grado di fuggire da solo da quel luogo.

"Il mio braccio..." Piagnucolò Reiner, scoppiando in un pianto disperato. "Il mio povero braccio. Ora come farò? Come potrò vivere senza? Sarò invalido a vita, nessuno mi troverà più attraente e rimarrò da solo per sempre!"

"Sempre meglio il braccio che la vita." Commentai senza provare il minimo di empatia nei suoi confronti, seccata da quelle inutili lamentele: come poteva preoccuparsi di sé stesso quando i suoi migliori amici erano appena morti sotto il suo naso?

"Sei davvero crudele." Si lamentò nuovamente il ragazzo, tirando su col naso come un bambino. "Ma grazie lo stesso per tutto. Io ti ho trattata malissimo, insultata nei peggiori dei modi e tu, nonostante tutto, mi hai salvato la vita. Non potrò mai ringraziarti abbastanza, (Y/N)."

"Non ho bisogno di un grazie, ma solo che tu muova culo per portarci fuori da qui." Zoppicammo insieme per una decina di metri, con il cuore che ci martellava fortissimo nel petto, decisi più che mai ad abbandonare quell'orribile posto. Non saremmo morti quel giorno ed in quel posto, non l'avrei permesso: noi saremmo sopravvissuti, a tutti i costi.

"(Y/N)!" Reiner cadde a terra urlando il mio nome, seguito a ruota da me: qualcosa ci aveva appena spinto, facendoci rotolare rovinosamente per terra. Mi graffiai i palmi delle mani nel tentativo di restare in equilibrio, mentre il biondo riprese a sanguinare dal braccio, vanificando tutti gli sforzi fatti fin'ora per evitargli un'emorragia mortale.

"Finalmente vi ho trovati." Sussurrò un'inquietante voce maschile, e due occhi demoniaci scintillarono nell'oscurità. "(Y/N), ti sono mancato?"

Angolo Autrice

SCUSATE SE LEVI NON È STATO MOLTO PRESENTE IN QUESTI ULTIMI CAPITOLI, MA LE COSE STANNO PER CAMBIARE.

Tranquille, avrete la vostra lemon mooooolto presto ;)

Comunque: da uno a dieci quanto sono bastarda?
Beh, credo soltanto un pelino.
Ma ino ino ino ino.

Devo smetterla coi cliffhanger, non è una serie tv. Aiuto.

Secondo voi chi sarà mai?
Che fine faranno Reiner e la povera Reader?

Ci si vede alla prossima!

P.s. also notate il titolo che è una battuta. "Hands off", giù le mani, Reiner.

O il braccio. :)

Ops.

Fortsett å les

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