Shut up and drive 2 #Wattys20...

By JolandaCilla

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[Sequel di Shut up and drive] 2° CLASSIFICATO DEL CONCORSO Concorsiamo2k17, per la categoria "Romantici". "Pu... More

PREMESSA
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
AUGURI DI BUON NATALE ❤ 🎁
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12

Capitolo 5

4.3K 130 4
By JolandaCilla

BRYAN

Dopo aver stretto la mano ad altri piloti, mi giro verso i miei amici e vedo in lontananza mia sorella salutare Helly ed Anne, per poi andarsene. Subito dopo entrambe vengono verso di me e, dopo avergli chiesto perché se n'è andata così senza salutare, cominciano a spiegarmi quel che è successo fra Vale e Yachi in quest'ultimi mesi. Ovviamente sono furiose ed allo stesso tempo dispiaciute per mia sorella, ma quel che mi raccontano mi fa riflettere molto. Infatti, appena faccio mente locale, mi rendo conto del fatto che Yachi ha praticamente tradito mia sorella davanti a tutti. 'Dalle parole di Hellen, ho capito solo una cosa: Yachi ha baciato quella Rachel davanti a tutti a fine gara, ed anche se è vero che lei gli aveva detto di averlo "lasciato", sono sicuro che non era ciò che realmente voleva. Credo piuttosto si aspettasse una sua reazione alle scenate che gli ha fatto, invece ha ottenuto tutto il contrario. Comunque non posso tollerare il suo gesto...' Stringo forte i pugni cercando di continuare ad ascoltare le parole delle ragazze.

...

'Quel bastardo di Yachi me la paga! Da quel che ho capito, sembra quasi che abbia posto le condizioni per farsi lasciare, così da non farlo lui; ed inoltre, ho scoperto che non solo ha trattato molto male Valeriè, ma l'ha lasciata molto spesso sola e, per il periodo che stiamo passando, significa che l'ha messa spesso e volentieri in pericolo' rifletto sul suo comportamento cercando di dare una giustificazione, ma la verità è che non c'è una giustificazione. 'Ancora non ci credo! Si frequentano da così tanto tempo che ero ormai sicuro che il loro fosse un rapporto solido, tanto che pensavo avessero avuto uno dei loro soliti litigi; ma dal gesto di Yachi ho capito che non è così. Valeriè ci deve essere rimasta piuttosto male e mi dispiace... Anzi, in parte mi sento responsabile... Non mi sono più occupato di lei dopo l'incidente di Helly e questa mia lontananza, forse, le ha impedito di confidarmi i suoi problemi. Accidenti! Ci mancava solo questa! Ciò non toglie che adesso Yachi mi sente!'. Trattengo i miei impulsi omicidi e cerco di concentrarmi sulle parole delle ragazze, che nel frattempo hanno cambiato argomento parlando di non so cosa. Non riuscendo a non pensare a mia sorella e al perché se n'è andata, comincio a guardarmi intorno in cerca di Yachi; ma sembra essere sparito fra la folla.

Dopo poco quando tutte le auto, eccetto le nostre, se ne sono andate, lo vedo seduto sul cofano della sua macchina mentre è molto preso a ridere e a scherzare con quella Rachel e con i suoi uomini, un gruppo di giapponesi con auto molto elaborate e costose. "Ehi Yachi!" grido d'impulso richiamando la sua attenzione. 'Ho sentito fin troppo. A differenza di Hellen ed Anne, io so molti più particolari sulla loro relazione; dai loro litigi, al lavoro che Valeriè fa per lui. Purtroppo però, ho capito solo adesso cosa voleva fare Yachi con mia sorella... Quello voleva solo approfittarsi di lei, della sua posizione ed usare al meglio tutti i vantaggi. Ed ora che tutto torna, questa me la paga!' stringo ancora di più i pugni, fino a sentire un leggero, quasi impercettibile, dolore ai palmi delle mani.

"Bryan che vuoi fare?" mi domanda Helly accortasi del mio improvviso cambio di umore, e cercando di fermarmi. In tutto questo, con la coda dell'occhio vedo tutti gli altri girarsi verso di noi.

"Adesso vedi." dico mentre mi libero dalla sua presa e gli vado in contro furioso e con i pugni stretti. Yachi viene verso di me con calma e tranquillità, mentre io mi sento una bomba pronta ad esplodere da un momento all'altro. Infatti, appena siamo abbastanza vicini, gli sferro un pugno in faccia. Yachi fa qualche passo indietro a causa del colpo, mentre io mi massaggio le nocche che sento pulsare. 'Gli è andata bene che l'ho preso male. Sono così furioso!'

"Ma che cazzo ti prende?!" mi domanda fortemente sorpreso dal mio gesto.

"Te l'ho detto a inizio gara, se avessi scoperto che hai fatto soffrire in qualche modo Valeriè, te l'avrei fatta pagare!" Lo indico in modo minaccioso, ma questo mi guarda per poi sorridere con sfida e rispondermi: "Io non l'ho fatta soffrire in alcun modo, è lei che mi ha lasciato. Semmai è il contrario."

"Questo perché sei un codardo! Farsi lasciare perché non si ha il coraggio di farlo, è al pari di lasciare! Anzi, è ancora più subdolo!" grido rivolgendomi verso di lui, ma sia Travor che Luke intervengono ponendosi davanti a me e fermandomi. 'Voglio solo prenderlo a pugni finché quel suo stupido ghigno non scompare, lasciando spazio solo al suo sangue!' mi agito fra le braccia dei ragazzi che cercano di tenermi.

"Me lo vieni a dire tu? Tu, che pur di non lasciare Christie, le hai fatto le corna scopandoti qualsiasi cosa respirasse?" mi domanda ghignando ancora con quel tono che odio.

"Adesso smettila!" esclama Anne guardandolo con rabbia ed avvicinandosi a suo fratello, "hai esagerato Yachi, non sei nessuno per trattare le persone così!"

"Non ti ci mettere anche tu! Io sono tuo fratello e dovresti stare dalla mia parte!" gli fa notare irritato, mentre io cerco di calmarmi.

"Io sto dalla parte di chi ha ragione, ma secondo il mio parere e in questo caso, sei nel torto più marcio che possa esserci! Hai idea di quanto ha sofferto Valeriè in questi mesi?!" domanda furiosa, ma poi lo guarda con disgusto e continua, "No che non lo sai. Tu sei solo un povero stupido che non ha cuore e che si approfitta delle persone che ha intorno... Credo tu sappia che facendo così non fai altro che allontanarci, ed anzi scommetto che è proprio questo il tuo obbiettivo. Immagino sia solo perché non ti siamo più utili a niente, vero? ... Ma non hai un briciolo di coscienza? ..." gli domanda infine delusa.

"No, lo ammetto. A me interessano solo i soldi e nient'altro; dopotutto se non li hai non conti niente e più che mai in questo ambiente. E se non fosse stato per il fatto che sono arrivato a pari merito con Bryan, adesso sarei molto ricco..." mi guarda con sfida, ma non distolgo lo sguardo e lo fisso a mia volta. 'Se guida da schifo, non è colpa mia.' mi dico sfoggiando un ghigno soddisfatto.

"Sei solo uno povero stupido!" grida la sorella rimproverandolo. 'Se era già raro vederli parlare, vederli litigare così sembra quasi impossibile. Che poi da come litigano, sembra ci sia qualcosa di personale; qualcosa di cui non sappiamo niente e che tengono nascosto. Almeno è ciò che sembra ai miei occhi, ma magari penso così solo perché sembra che la situazione stia degenerando, forse troppo...'

"Brutta stronza, dovresti stare con la famiglia!" grida Yachi avvicinandosi pericolosamente ad Anne, la quale però non indietreggia e lo affronta a testa alta.

"Infatti sto con la mia di famiglia!" ribatte stringendo la mano ad Helly e a Tony, i quali sono rispettivamente alla sua destra ed alla sua sinistra.

"Stupida bambina viziata. Sei solo una fallita, una nullità! Nostro padre non te ne ha mai date abbastanza!" grida Yachi furioso alzando il braccio con il palmo teso, pronto per darle uno schiaffo; fortunatamente Tony intercetta il suo braccio e con una spinta molto violenta, lo fa cadere a terra gridando: "Non sei più in Giappone e adesso Anne è libera dai tuoi ordini!". La sua affermazione mi lascia confuso e la stessa cosa vale per gli altri, tanto che nessuno dice più niente e la voce di Tony si perde nel silenzio che ci circonda. Mentre noi ci guardiamo confusi, Yachi si rialza sorridendo. Tony invece, assume un'espressione molto seria e tende il braccio davanti ad Anne per proteggerla.

"Sei solo un fallito. Anzi, lo siete tutti dal primo all'ultimo!" sentenzia la voce di Yachi indicandoci tutti. 'Non lo riconosco più... Sembra che fino ad oggi la sua vera personalità sia rimasta nascosta dando un'immagine di sé tranquilla, seria e fedele. Come abbiamo fatto a non accorgercene prima? ... Non mi sarei mai e poi mai aspettato una cosa del genere. Il suo non è un vero e proprio tradimento come quello di Miguel; ma, a parere mio, è molto peggio! Ha usato Valeriè e tutti noi, ha approfittato del nostro team, della fiducia che John riponeva in lui; ha tradito la nostra fiducia dimostrando di non aver mai tenuto al team ed è ormai chiaro che non ha più niente a che fare con noi.'

"Il fallito sei tu, se pensi di essere migliore di tutti noi!" grida Hellen alle spalle di Tony. 'Ma che diamine fa? ' mi domando drizzandomi per bene e pensando già al peggio.

"Tu taci stupida orfana! Non sei nessuno per potermi giudicare! Non sei mai contata niente per me..." sputa acido deridendo Helly. Mi avvicino appena lo vedo avanzare in direzione di Tony, Anne ed Hellen e così fanno anche Travor e Luke. Dall'altra parte, si avvicinano Rachel e gli uomini di Yachi, i quali mettono le mani nelle tasche e ci guardano con sfida. 'Qui la cosa non finirà bene...'

"Adesso basta Yachi. Adesso ce ne andiamo tutti, non è il caso di continuare. Ah ed è ormai chiaro che tu sei fuori." Travor interviene e calma la situazione giusto in tempo.

_Una settimana dopo_La notte_

HELLEN

Mi sveglio di soprassalto dopo l'ennesimo e terribile incubo.

"Ehi..." il sussurro di Bryan mi fa rendere conto di essere nuovamente sveglia e vedendomi sconvolta, porta il suo braccio dietro alla mia schiena facendomi appoggiare la testa al suo petto. Tremo come una foglia, ma pian piano mi calmo e mi sento già molto meglio. "Tranquilla, era solo un sogno..." sussurra al mio orecchio per poi accarezzarmi. Ricambio il suo abbraccio e pur di non pensare all'incubo, ripenso a quel che è successo dalla notte in cui abbiamo litigato con Yachi. 'Dopo che Travor è intervenuto per calmare tutti, ho dato un ultimatum a Rachel, la quale ha deciso di rimanere dalla nostra parte.

Poverina... In realtà lei credeva davvero che Yachi avesse lasciato Valeriè perché l'amava e non aveva idea del suo vero ed improvviso interessamento; ma quando le ho spiegato come sono andate le cose fra loro (a grandi linee ovviamente), e quando le ho detto che probabilmente si era innamorato solo dei suoi soldi (indagando su Rachel tempo fa ho scoperto che è molto ricca), ha fatto uno più uno con quello che ha detto Yachi poco prima ed alla fine ha deciso di tornare con noi. Ovviamente lui ha provato a dissuaderla, ma non ci è riuscito, per fortuna.

Lui il giorno dopo è tornato in Giappone dalla sua famiglia, mentre, non so per quale motivo, Anne ha fatto le valige, ha lasciato casa sua ed è temporaneamente ospite qui da Valeriè e Bryan; questo perchè Tony non aveva posto nel suo monolocale. Già! A quanto pare, lui è l'unico che non ha una villa enorme; eccetto me che, nonostante considero questa come casa mia, in realtà non lo è e di fatto non ne ho una.

Comunque, quella stessa notte, mi sono fatta coraggio ed ho raccontato a Bryan tutta la storia sugli incubi e della mia impossibilità di prendere sonno per più di qualche ora. Inizialmente ci era rimasto un po' male perché non gliel'ho detto subito; ma poi, quando gli ho raccontato anche la questione della strana sensazione e di cosa ne pensa Valeriè, ha convenuto anche lui che le cose sono in qualche modo collegate. Si è offerto molto gentilmente di aiutarmi e così sta facendo. Io, lui e tutti gli altri stiamo cercando disperatamente la persona che mi ha sparato e con lei, anche Julio che sembra essere sparito.
Chissà dove si nasconde... Forse sarà sbagliato, ma in tutti i modi trovare chiunque centri con questa storia, Julio soprattutto, e vendicarmi.

Ah dimenticavo! Miguel mi ha spiegato della sua situazione con Julie, che sembra abbia prolungato la sua permanenza dai genitori di un'altra settimana.

L'altro ieri mi ha chiamata per chiedermi come vanno le cose e, parlandole un po', mi è parsa molto confusa. Non sapendo cosa fare, ha deciso di voler passare altro tempo con i suoi e di godersi questo periodo di vacanza. Sinceramente mi dispiacerebbe se decidesse di lasciare il team; ma come si può non biasimarla? Ha passato un periodo bruttissimo e se è davvero quello che vuole, io sono felice per lei.

Certo che è strano come cambiano le cose nell'arco di qualche giorno, soprattutto qui. Però ormai dovrei averci fatto l'abitudine, no?' Senza nemmeno rendermene conto, mi volto verso Bryan, il quale si è addormentato accanto a me. Senza svegliarlo, gli stampo un bacio sulla guancia e decido di alzarmi per andare a bere.

Mentre scendo le scale, sento dei rumori strani provenire dalla cucina. 'Cosa sta succedendo? ... C'è qualcuno in cucina?' Mi avvio cauta e quando mi sporgo dalla porta, vedo solo Valeriè che sta mangiando del gelato al cioccolato mentre è molto presa a messaggiare con il cellulare.

"Come mai non sei a letto?" domando dopo essermi messa dietro di lei.

"Porca miseria Helly!" grida portandosi la mano al petto per lo spavento, mentre io scoppio a ridere. "Dovevi essere molto presa per non avermi sentita entrare..." dico sorridendo e facendo un leggero cenno al suo cellulare. Il suo sguardo passa da me al suo cellulare e poi, con un gesto rapido, lo blocca e lo mette sul piano in marmo, per poi continuare a mangiare il gelato.

"Allora? Con chi messaggiavi?" domando sedendomi accanto a lei.

"C-con nessuno... Si, insomma, ero solo su internet e basta." 'È strana... Sembra quasi in difficoltà, come se fosse stata colta sul fatto; ed io ho un certo fiuto per queste cose...' mi dico guardandola con sospetto. Non appena sto per iniziare il mio interrogatorio, una notifica illumina il suo telefono. Ci butto su l'occhio e vedo un messaggio con scritto: <<Sono contento che stai seguendo i miei consigli e comunque, anch'io mi sono divertito l'altra sera.>>. Scatto subito per prenderlo e per vedere meglio da chi è stato inviato, ma Valeriè lo prende appena in tempo e se lo porta dietro la schiena richiamandomi: "Helly insomma!"

"Ma cos'era quel messaggio: <<...anch'io mi sono divertito l'altra sera>>? Chi è? Lo conosco? È carino? Quanti anni ha?" domando a raffica avvicinandomi al suo viso. Di punto in bianco si irrigidisce e cerca di non guardarmi in faccia. 'Lo sapevo!! Un punto per me, grazie.'

"Helly smettila! Non sono cose che ti riguardano!" cerca di fare la dura e quella irremovibile, ma capisco bene che questa mia curiosità la fa ridere.

"Cosa ci fate sveglie a quest'ora?" domanda la voce stanca di Anne, la quale si unisce a noi e si siede accanto a me.

"Valeriè ha uno spasimante segreto e non vuole dirmelo!" rispondo fulminandola con lo sguardo. "Davvero?? E chi è? Lo conosciamo? Quanti anni ha?" domanda anche a lei a raffica. Scoppio a ridere e Valeriè ci guarda esasperata dicendoci: "Vi state sbagliando, non è come credete. Anzi se ve lo dicessi scommetto che non mi credereste o peggio ancora, che non approvereste. Quindi non ve lo dico."

"Eddai! Ci siamo sempre dette tutto! Ma aspetta... Non dirmi che è Yachi, perché se è davvero così prendo a calci prima te e poi lui." dico rimettendomi seduta composta sullo sgabello. 'A lei non la sfiorerei nemmeno con un dito, ma a quello stupido sì. Sinceramente dopo quello che è successo fra loro due pensavo che Valeriè si sarebbe demoralizzata, un po' come ho fatto io con Bryan, ma non è stato così per fortuna. Anzi, l'ho trovata presa da altro... È come se avesse la testa fra le nuvole e credo che, sotto sotto, questo ammiratore segreto possa esserne in parte la causa.'

"Yachi? Ma per chi mi hai presa?" domanda guardandomi offesa, e la cosa mi fa ridere. "Comunque tranquilla, non è lui. Anzi a dire il vero lo conoscete... è-è Miguel..." dice infine sottovoce per poi bere il suo bicchiere d'acqua tutto ad un sorso. Io ed Anne ci guardiamo e poi ci giriamo verso di lei sgranando gli occhi sorprese, confuse, spaesate ed incredule. 'Ho capito bene??' mi domando ancora sotto shock.

"Miguel?!" gridiamo in coro. 'Non ci credo!' mi dico ridendo e portandomi le mani davanti alla bocca. "Fate silenzio! Di questo passo sveglierete l'intero quartiere!" ci ammonisce lei.

"Ma v-voi vi odiate, no?" domanda Anne balbettando confusa. 'La sua espressione è fantastica!' mi dico ridendo e continuando a guardarla.

"Sì infatti! Solo che la sera in cui ho litigato con Yachi ho avuto modo di parlare con lui e stranamente è stato molto gentile. Praticamente siamo riusciti ad avere un dialogo senza insultarci, incredibile vero?" domanda sorpresa più di noi.

"E poi?!" domanda Anne e subito dopo io: "È successo altro?!" 'Non so perchè glielo chiedo; ma è come se mi aspettassi qualcosa di più da loro due, e la stessa cosa vale per Anne, almeno credo.'

"Non è successo niente! Lui è fidanzato ed io non sono una di quelle che si mette in mezzo. Mi ha solo dato dei consigli e basta. Dico davvero, è tutto qui. Soddisfatte?" domanda visibilmente a disagio ed imbarazzata.

"Hai fatto bene." interviene dopo poco Anne, "Ti ha già fatto soffrire una vota, non vorrai cascarci ancora, vero?" la domanda di Anne mi infastidisce leggermente, ma non più di tanto. Infatti mi alzo e vado a prendere altri due cucchiai e sia io che Anne, cominciamo a mangiare il gelato di Valeriè.

"Lo so ed infatti siamo solo amici, se così si può dire. Mi ha scritto solo per chiedermi come stavo e come avevo preso la notizia che Yachi se n'è andato. Io gli ho semplicemente detto che sto bene, che sto rimettendo insieme i pezzi e che rincomincerò." risponde orgogliosa e fiera mentre prende da bere per tutte e tre.

"Se siete solo amici, perché non ci hai detto subito che era lui?" domando guardandola maliziosa e non propriamente convinta del suo <<Siamo solo amici>>. A questa domanda si gira anche Anne, la quale fissa Vale piuttosto perplessa.

"P-perché non volevo. E poi perché sei, anzi, siete, le solite impiccione!" commenta esasperata, ma poi ci guarda e scoppiamo tutte e tre a ridere.

...

Cominciamo a mangiare un altro barattolo di gelato e dopo poco mi fermo a guardare Anne, la quale tocca il gelato senza però mangiarlo.

"Tu Anne come stai?" domando guardandola. Alza le spalle come se niente fosse e dopo poco le domando perché abbia lasciato casa sua e senza rispondermi, continua a fissare il suo cucchiaio. "Scusa, forse non sono affari miei..." dico leggermente a imbarazzata.

"No, tranquilla. Anzi scusatemi voi, io ho insistito spesso e volentieri per sapere i particolari della vostra vita; mentre io non vi ho detto niente della mia..."

"Se non ti va di farlo non fa niente, soprattutto ora che-" Valeriè cerca di dissuaderla, ma viene interrotta prima di finire.

"Ormai le carte sono scoperte e credo che presto tutto finirà, quindi voglio parlarvene. Beh che dire... Credo che avete notato che io e Yachi non siamo mai stati dei fratelli affiatati come te e Bryan" dice guardano Valeriè per poi sospirare e riprendere: "Beh questo perchè siamo stati cresciuti in modo molto diverso."

"In che senso?" domando guardandola e continuando a mangiare. 'Dopotutto se sono cresciuti insieme, non vedo come possano aver avuto educazioni diverse. O no?'

"Nella mia cultura è il primogenito maschio il figlio più importante fra tutti, quello che manda avanti il cognome e l'onore della famiglia; soprattutto se si tratta di famiglie molto ricche come la mia. Le figlie femmine solitamente hanno solo il compito di apparire impeccabili, bellissime e senza una virgola fuori posto. Praticamente siamo una sorta di ornamenti che devono arricchire ed abbellire la famiglia." appena finisce di parlare la guardo senza capire il senso delle sue parole e vedendomi così, continua: "Per farvi un esempio: quando abitavo ancora in Giappone, i miei genitori si aspettavano molto, forse troppo da me e per questo io non ho mai voluto deluderli. Infatti ho sempre fatto tutto quello che volevano: frequentavo le migliori scuole; portavo voti molto alti, solitamente rientravo sempre fra i primi cinque migliori della scuola; frequentavo solo chi era della mia stessa classe sociale e partecipavo alle cene aziendali insieme a mio padre e a Yachi. Insomma, facevo una bella vita, se così si può dire..."

"Ma? ..." domando guardandola intristirsi sempre di più.

"Ma non era mai sufficiente... Se davo il cento per cento, loro si aspettavano il duecento per cento; e la cosa era diventata insostenibile. Studiavo senza tregua, praticavo sport, suonavo il piano, studiavo quattro lingue, ero rappresentante degli studenti e molto, molto altro... ma, mentre io facevo tutto questo per non deludere nessuno, i miei genitori pianificavano la mia vita nei minimi dettagli, senza lasciarmi dello spazio solo per me. Non avevo veri amici con cui parlare, quindi le cose diventavano sempre più stressanti e deprimenti... Questo fino a quando, un giorno feci amicizia con una ragazza. Si chiamava Asami e suo padre lavorava nell'azienda di famiglia. Questo piccolo particolare non mi toccò per niente, anzi, il fatto che provenisse da una famiglia umile, la faceva apparire ai miei occhi una persona normale, sincera e soprattutto vera. Tutto il contrario delle ragazze che frequentavo che erano insopportabili, antipatiche, alcune stupide e soprattutto viziate e con la puzza sotto il naso. Praticamente: orribili! Comunque, io e Asami diventammo molto amiche ed uscivamo spesso; ma io, a differenza sua, lo facevo di nascosto e con la costante paura che i miei genitori ci dividessero soltanto perché <<non era della mia stessa classe sociale>>. Purtroppo però, non dovevo solo preoccuparmi di loro... Infatti fu Yachi a scoprire che saltavo le lezioni di pianoforte per stare con la mia amica e così, mi diede un avvertimento: "O la allontani tu o ci penso io a modo mio e poi dirò tutto a mamma e papà". Ero spaventata all'idea di perdere Asami, era l'unica persona con cui ero libera di parlare, di essere me stessa e di confidarmi; ma ammetto che in quel periodo avevo molta paura di mio fratello..."

"Paura e perché?" domanda Valeriè leggermente sorpresa, ma non poi molto. 'Però che mossa scorretta, possibile che a Yachi interessava di più non essere associato a certe persone, tra l'altro senza conoscerle, piuttosto che vedere la sorella felice? Ora capisco perché non hanno mai avuto un rapporto fraterno.'

"Dovete sapere che nella nostra scuola lui era una sorta di bullo; ma uno di quei bulli che non vengono mai puniti perché figli di uno dei finanziatori dell'istituto. Quindi potete ben capire che pur di non scatenare caos nella mia famiglia, decisi di smettere di vedere Asami. Lei però, un giorno si presentò a casa mia arrabbiata, delusa e quasi sul punto di piangere ed io, che vedendola così mi sono resa conto del mio sbaglio e d'impulso presi la decisione di dirle tutto; dal fatto che non volevo più stare in quella casa, alla situazione con i miei genitori e con Yachi. Lei capì la mia situazione e decise di aiutarmi a scappare di casa. Poi però, non so come, i miei lo scoprirono ed alla fine mi diedero un ultimatum: o lasciavo il Giappone per frequentare un'altra scuola in un altro stato; oppure mi avrebbero diseredato ed avrebbero rovinato la famiglia di Asami licenziando il padre e denunciando lei di tentato rapimento. Non capivo il motivo di questa scelta ingiusta ed estrema, ma mi dissero che era per il mio bene, per evitare brutte abitudini... È stupido, lo so, ma a malincuore scelsi di andarmene. Non tanto perché non volevo essere diseredata o perché volevo il loro appoggio finanziario, ma tanto perché non volevo che ci rimettesse Asami..."

"Quindi sei venuta qui?" domando guardandola con occhi diversi. 'Non avevo la minima idea che dietro a loro ci fosse una storia così...'

"Esatto. L'unica cosa che non sapevo, è che i miei avrebbero mandato anche Yachi per controllarmi e per avvertirli qualora non avessi rispettato il patto."

"Ma scusa, e adesso? Non rischi di rompere il patto?" domanda Valeriè preoccupata.

"No, anzi. Io fino a prova contraria frequento ancora l'università, come volevano loro; invece, ora che ci penso, è Yachi che ha smesso di frequentarla da un po' e sono certa che i miei non ne sarebbero poi molto fieri. Quindi sono sicura che non dirà niente, né per screditarmi né per altro. Poi sinceramente non mi importerebbe. Possono cacciarmi, diseredarmi, allontanarmi da tutte le loro conoscenze; possono fare quello che vogliono, a me non importa. Non più."

"Quindi è per questo che hai lasciato casa tua... Ora capisco." dico sospirando e ripensando a quel che ci ha detto.

"Beh grazie a questa tua spiegazione, ho finalmente capito che Yachi è sempre stato così e che quindi non dipendeva solo da me questo suo lato scontroso, stronzo e per certi versi subdolo. Non fraintendere, mi dispiace per te, per la tua amica e per com'è finita; ma vedi il lato positivo, adesso puoi fare quello che vuoi. Sei diventata indipendente, non che tu non lo sia mai stata, ma adesso rispetto a prima il tuo cane da guardia ha capito che non può più controllarti perché ci siamo noi. Soprattutto io ed Hellen. Potrai sempre contare su di noi." commenta infine portando la sua mano su quella di Anne, la quale sta per commuoversi. Aggiungo anche la mia mano alle loro dicendo: "Noi siamo e saremo amiche per sempre. Qualsiasi cosa accada, quindi Anne non devi preoccuparti, supereremo tutto questo insieme."

"Grazie ragazze..." commenta asciugandosi una lacrima.

"E di cosa?" chiedo sorpresa e guardandola male per farle capire che sto cercando di sollevarle il morale, poi continuo: "Dai su forza! Basta con le lacrime e passatemi del gelato che ne voglio anch'io un po'!". Le ragazze scoppiano a ridere e per le seguenti due ore, rimaniamo sveglie ad ingozzarci di gelato e a parlare di un bel po' di cose; dopo di che torno a letto vicino a Bryan, il quale dorme profondamente come un bambino. 'La sua figura riempie quasi del tutto il letto, ma mi fa ridere vederlo così... E nonostante sia passato del tempo, mi fa molto strano vederlo vicino a me, sapere che stiamo ancora insieme nonostante tutto... non so, ma mi fa un certo effetto.'

Mi infilo sotto le lenzuola con un leggero mal di stomaco dovuto al troppo gelato, ed appena mi accomodo vicino al mio ragazzo, questo apre gli occhi sorpreso nel vedermi sveglia e mi domanda: "Stai bene? Hai fatto di nuovo altri incubi?" mi prende poi il viso fra le sue grandi mani e mi accarezza la testa guardandomi e scrutandomi a fondo.

"Sto bene tranquillo, adesso dormiamo. Notte." sussurro dandogli un bacio sulla bocca e perdendomi nella stanchezza e nel sonno più profondo.

_Qualche ora più tardi_Officina Carter_

HELLEN

'Oggi ho chiesto a Miguel la giornata libera per poter lavorare sulla mia mustang e senza fare storie, ha soddisfatto la mia richiesta. Mi è parso un po' strano, ma non ci ho dato tanto peso e sono venuta qui con Valeriè per aprire e per lavorare, come facevo prima.'

Dopo aver sistemato la macchina alla mia vecchia postazione, comincio a prendere tutto l'occorrente per iniziare a lavorare; ma mentre sono intenta a scegliere gli attrezzi, una voce alle mie spalle, cattura la mia attenzione: "E tu cosa ci fai qui?"

Mi giro verso di essa e vedo il viso di Travor piuttosto sorpreso.

"Ciao! Oggi sono venuta qui perché dovrei sistemare la mia piccola, è da tanto tempo che non ci metto mano ed ho paura che si sia rovinata un po'. Già prima non era chissà quale gioiello, ma ora che posso, vorrei solo cambiargli qualche pezzo. Ci sono problemi?" domando con gentilezza.

"No, va bene. Ma fai attenzione." mi risponde alzando le spalle e voltandosi. 'Non so perché ma leggo del distacco nel suo modo di interagire con me e con gli altri, ma specialmente con la sottoscritta.'

"Travor va tutto bene?" domando avvicinandomi di qualche passo, mentre lui si ferma proprio davanti alle scale e si gira verso di me.

"S-sì tutto bene. Più tardi appena ci siamo tutti, dobbiamo fare una riunione e vorrei che ci fossi anche tu. Ho anche avvisato Miguel, quindi non scomodarti. Ora ti lascio lavorare in pace, però ricordati di fare una lista dei pezzi che hai intenzione di cambiare, così li riordino. A dopo." mi saluta e, senza darmi il tempo di chiedergli niente, percorre le scale fino ad entrare in ufficio. 'Ma perché fa così? È molto strano e faccio davvero fatica a capirlo. Anche Valeriè ed Anne lo hanno notato. Lo vedono molto distratto, poco concentrato e parecchio suscettibile; che gli sia successo qualcosa? E se così fosse e non volesse dirmelo? ... Accidenti è da così tanto che non parliamo, che non vorrei che pensasse di non potersi più fidare di me solo perché sono nel team di Miguel...

Però mi domando come mai abbia specificato di volermi alla riunione, solitamente non lo specifica mai; ma adesso che ci penso, mi è parso quasi più un ordine che un invito cordiale e gentile. Sono sicura che stia nascondendo qualcosa, ma cosa?...'

SPAZIO AUTRICE:

Yachi ha finalmente mostrato il suo vero io, che fino a quel momento è stato ben nascosto. Questo suo lato "oscuro" ha molto colpito i ragazzi del team, tanto da segnare definitivamente la fine della sua permanenza. Inoltre Anne ha confidato alle sue amiche il motivo per cui si è dovuta trasferire a Los Angeles ed ha anche spiegato come mai il rapporto con suo fratello è sempre stato molto freddo e poco amichevole. Chi mai l'avrebbe detto? E poi non dimentichiamoci di Travor! Secondo voi perché fa così? E che cosa accadrà alla riunione del team Carter?...

Rieccomi qui!

Ho finalmente aggiornato e sono felice di potervi risentire dopo tanto tempo, mi siete mancati!! Alcuni di voi mi hanno scritto riempendomi di complimenti e pregandomi di aggiornare, quindi ecco a voi! Spero solo che il capitolo vi piaccia, anche se sono consapevole della presenza di errori di battitura... Ma ho voluto pubblicare appena possibile per non farvi aspettare oltre.

Ieri sera poi, ho dato un'occhiata alle mie storie e sono stata super felice di vedere che "Shut up and drive" è arrivato a superare le 200K di visualizzazioni ed inoltre, anche questa storia è arrivata a superare le 3K!

Sono molto contenta, sopratutto perchè non avrei mai e poi mai pensato di continuare questa storia; ma per fortuna, ho dei lettori fantastici che ci tengono e che aspettano gli aggiornamenti con molta pazienza!

Vi adoro, non so che altro dire! Un bacio e buon fine settimana a tutti!


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