1. I FELL IN LOVE: Mi sono in...

By VLove96

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VOLUME I Come si può detestare così tanto qualcuno da desiderarlo fino a questo punto? Emma ed Alex sono gli... More

Nuova copertina
Trailer
cast
Prologo ✔
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
CIAOOO
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 36
Epilogo
Un nuovo inizio
Volume 3
Trailer Volume II
Trailer Volume III
Brokenheart - L'amore non conosce tempo

Capitolo 35

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By VLove96

SEI PARTE DI ME


"E per ogni giorno mi prendo un ricordo

che tengo nascosto lontano dal tempo

insieme agli sguardi

veloci momenti che tengo per me

e se ti fermassi soltanto un momento

potresti capire davvero che è questo

che cerco di dirti da circa una vita

lo tengo per me

sei parte di me"

- Zero Assoluto


Emma

<<Alex...>> mormoro con le lacrime agli occhi. <<Dobbiamo parlare>> annuisco e gli faccio cenno di seguirmi al piano di sopra. Lo faccio entrare per primo nella stanza e chiudo la porta alle mie spalle. Ho il cuore a mille e come una morsa nello stomaco. Non si volta nella mia direzione, si limita a camminare sino alla finestra. Guarda fuori prima di parlare. <<Da quanto?>> <<Quattordici settimane...>> <<Per tutto questo tempo...perché...perché non mi hai detto niente...?>> dice con tono rassegnato. <<Io...>> mi si spezza la voce e delle lacrime iniziano a rigarmi il volto. Si volta a guardarmi. Ora sono io a non poter reggere il suo sguardo, quindi abbasso gli occhi e mi porto istintivamente la mano alla pancia. <<Io...ho detto di amarti...dopo ho scoperto di essere incinta... sapevo che non ricambi i miei sentimenti...e...non volevo farti sentire in obbligo...poi più il tempo passava, più diventava difficile...avevo paura che mi avresti odiata...>> scoppio a piangere. Si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio. <<Non potrei mai odiarti...>> mormora tra i miei capelli. <<Non mi odi?>> <<Certo che no...>> lo stringo forte a me per paura che mi lasci. Mi trascina sul letto e ci sediamo. <<Avresti dovuto dirmelo...io...>> <<Mi dispiace...>> non so come altro giustificarmi. Sono stata egoista. Ho avuto paura ed ho preferito non dirgli niente. <<Emma...>> dice passandosi una mano tra i capelli. <<Non so se sono pronto...non so se sono pronto ad essere padre...>> <<Non pretendo niente...>> mormoro guardandomi le mani. <<Guardami...>> alzo lo sguardo su di lui. Ha gli occhi stanchi e vitrei. <<Ti amo Emma...>> le sue parole mi arrivano dritte al cuore, che esplode come milioni di fuochi d'artificio. <<...sarebbe un cliché dirti che ti ho amata sin da bambina, e che mi comportavo da stronzo per avere le tue attenzioni. Ma non posso dirlo, perché diamine ti odiavo! Ero geloso di te!>> dice ridacchiando nervosamente. <<Ma adesso...adesso non posso vivere senza di te. Ti amo Angelo. Sei tutto per me. Non volevo ammettere con me stesso quello che provavo. Avevo paura dei miei sentimenti. Non volevo soffrire nuovamente, ed ho portato te a farlo. Mi dispiace così tanto per non essermene accorto prima...io...>> non gli faccio terminare la frase. Mi lancio sulle sue labbra e lo bacio. Mi ama... ha detto di amarmi ed è tutto ciò che conta. <<Ti amo Alex>> mormoro sulle sue labbra. <<Ti amo Angelo>>. Parliamo per tutto il pomeriggio, fino a sera. Gli racconto del pericolo di aborto, di come mi sono sentita alla notizia di aspettare un bambino e di come ho subito deciso di tenerlo, di come mi sono sentita a vedere le coppie alle visite e di come avrei voluto che lui fosse con me, di come mi è mancato e di quello che ho provato appena l'ho visto. Lui mi racconta di come si è reso conto di amarmi, di come non riusciva a dormire la notte senza stringermi tra le sue braccia, di come si è sentito quando credeva che avessi un altro, della sua decisione di raggiungermi, di quello che ha provato quando gli ho detto di aspettare un bambino, il nostro bambino. Ceniamo con i miei genitori e per la prima volta da tanto tempo mi sento felice, mi sento a casa.

<<Abbiamo anche noi bisogno di parlare>> ci informa Andrea guardando negli occhi mia madre. <<Per questa notte andremo nella casa negli Hamptons>> aggiunge portando lo sguardo su di noi. <<Alex puoi rimanere con Emma vero?>> domanda mia madre con un sorriso. <<Certo>> <<Bene. Tanto incinta l'ha già messa quindi...>> <<Mamma!>> <<Sara!>> la interrompiamo mio padre ed io all'unisono, mentre lei ed Alex scoppiano a ridere.

Alex

Ho capito di amarla, che è parte di me, ed anche se non so se sono pronto a diventare padre voglio esserci. Voglioso esserci per lei e per il piccolo essere che è parte di noi. Averle detto che la amo è stato un sollievo. I suoi occhi quando gliel'ho detto...hanno preso vita. Ora non so cosa faremo, ma so che voglio provarci. Voglio provare ad essere una famiglia insieme a lei. <<Andiamo a letto>> mormora un volta che Andrea e Sara sono usciti di casa. Mi prende per mano e mi conduce nella sua stanza. Neanche il tempo di chiudere la porta che si fionda sulle mie labbra. Le cingo i fianchi e ricambio il bacio. <<Mi sei mancata così tanto...>> mormoro sulle sue labbra. Mi passa le mani sui fianchi e porta le sue piccole dita sotto la mia maglietta. Al contatto con la mia pelle sento scosse in tutto il corpo. Risale sul mio ventre sino al petto per poi tornare in basso. Punta alla cintura dei pantaloni ma le formo i polsi. <<Ferma!>> si divincola ed allontana da me abbassando lo sguardo. <<Non mi vuoi più?>> <<Cosa? Certo che no!>> punta nuovamente lo sguardo nel mio. <<Non voglio fare del male al bambino...>> si porta una mano al ventre. Non ci aveva pensato... <<Non ho chiesto niente al riguardo alla dottoressa...ma so che si può fare...>> <<Posso vedere?>> <<Cosa?>> segue il mio sguardo. <<Oh...>> diventa improvvisamente rossa per l'imbarazzo. <<Non ti devi vergognare di me>> mormoro avvicinandomi. Stavamo per fare sesso, cosa voleva farlo con la maglietta? Rimane in silenzio mentre la conduco davanti allo specchio a figura intera. Mi metto alle sue spalle e le sollevo la canotta sfilandogliela. La getto da una parte e poi guardo il nostro riflesso allo specchio. In imbarazzo porta le mani sul ventre. Porto le mie braccia in avanti e cingendola gli allontano le mani. Osservo il piccolo bozzo che è la sua pancia ed un sorriso mi affiora sulle labbra. Allungo una mano sulla sua pancia e la accarezzo. Si irrigidisce impercettibilmente ma dopo poco si rilassa appoggiandosi con la schiena al mio petto. I nostri sguardi si incrociano nello specchio. Stiamo entrambi sorridendo e abbiamo un'aria felice. Si volta il capo e mi bacia. <<Ti amo Emma. Ed amerò la parte di noi che sta crescendo in te. Tu sei parte di me>>mi bacia con più sentimento, più passione, come se con quel bacio volesse dimostrarmi quanto anche lei mi ama e quanto siamo una cosa sola.

Emma

<<...Tu sei parte di me>> mormora Alex. Torno a baciarlo. Con più sentimento e con più passione. Voglio trasmettergli tutto il mio amore. Voglio fonderci in un unico essere. Lui è parte di me. Io sono parte di lui. Ed una piccola parte di noi sta crescendo in me. Faccio per voltarmi ma mi tiene girata. Fa scendere la mano che aveva sul mio ventre sull'elastico dei leggings. <<Voglio che guardi mentre ti faccio venire...>> mi sussurra all'orecchio. Sento un formicolio nella parte più intima di me. Fissa il mio riflesso nello specchio, segno che aspetta il mio consenso. Mi mordo il labbro inferiore e mi struscio sul suo sesso che cresce sempre di più. Si stacca da me e mi sfila i fuson insieme alla biancheria. Torna alle mie spalle. Mi tiene fermo un fianco mentre con l'altra mano scende sulla mia femminilità. <<Fammi sentire quanto mi desideri...>> mormora infilandomi un dito dentro. Mi sfugge un gemito ed inarco la schiena contro il suo petto. Mi stuzzica il clitoride e mi provoca scosse in tutto il corpo. Il suo tocco così famigliare, mi è mancato così tanto. Porto la testa all'indietro e la poso sulla sua spalla. Chiudo gli occhi mentre mi abbandono al piacere. <<Guardati Emma...voglio che ti guardi mentre ti porto al culmine>> apro gli occhi ed osservo il nostro riflesso allo specchio. Vago con lo sguardo sul mio corpo nudo sino ad arrivare dove lui entra in contatto con me. La visione è così erotica che mi fa eccitare di più. <<Ti piace vero? Ti piace guardarti>> non smette di fissare il mio riflesso negli occhi. <<Alex...>> gemo cedendo all'orgasmo. Mi volto e questa volta mi lascia fare. Gli cingo le braccia dietro il collo e lo bacio. Lo spingo all'indietro sino a farlo cadere sul letto. <<Sei ancora troppo vestito>> mi fa un sorrisetto prima di replicare. <<Beh, allora fai qualcosa>>. Mi avvicino e lui alza le braccia, gli sfilo la maglietta ed osservo il suo colpo marmoreo. <<Sei così perfetto...>> <<Mai quanto te>> replica con un sorriso dolce. Sento le guance tingersi di rosso. <<Non imparerai mai a non arrossire vero?>> mi domanda prima di alzarsi. <<sai...mi piace un sacco in realtà...>> continua accarezzandomi una guancia col pollice. Mi da un bacio, prima di sfilarsi i pantaloni ed i boxer. <<Tu sopra. Non voglio schiacciare il piccoletto>> <<O piccoletta>> replico ricambiando il sorriso. Si siede sul bordo del letto ed io mi siedo su di lui. Porto le mani tra i suo capelli e li strattono all'indietro. Sorride per il mio gesto. <<Ti piace vero?>> <<Da impazzire>> replica prima di congiungere nuovamente le nostre bocche. Porta una mano tra di noi e mi accarezza il clitoride. Mi sollevo posando le ginocchia ai lati delle sue gambe. Gli prendo il membro tra le mani e scendo su di lui. <<Dio Emma>> esclama mentre diventa parte di me. Mi sento subito più piena, completa. Poso le mani sulle sue spalle ed inizio a muovermi sopra di lui. Mi strizza i fianchi con le mani e mi guida aumentando il ritmo. Ci baciamo nuovamente, ogni bacio sembra il primo. Siamo insaziabili. Ci divoriamo ma allo stesso tempo ci amiamo. Lo sento irrigidirsi sotto si me. <<Ti amo...>> mugola nell'incavo del mio collo. Crolliamo una sopra all'altro.

Alex

Emma è entrata nella diciottesima settimana ed oggi per me è il primo controllo. Sono così emozionato, non vedo l'ora di vedere il piccoletto nello schermo. In queste quattro settimane sono rimasto a casa con Emma ed i suoi genitori. Inizialmente Andrea era restio a farmi dormire con Emma, ma Sara gli ha ricordato molto "delicatamente" che l'ho già messa incinta e che ora io, Emma ed il bambino diventeremo una famiglia. Ora dovrò decidere cosa fare con l'università, e trovarmi un lavoro. A Sara e ad Andrea non mancano di certo i soldi, ma voglio prendermi cura io di Emma e del bambino. Da ora in avanti saranno una mia responsabilità. Dovremo anche trovare un posto dove vivere, e forse è questo che mi fa più paura. Non vedo l'ora di avere un posto tutto mio e di Emma, di poter stare da soli, ma ho un po' paura della quotidianità, della solita routine. Se si stufasse di me? Se litigassimo sempre? Se non riuscissi a darle quello che si merita? Ho una paura matta di deluderla. Spero che dove io non arriverò basti l'amore. Di quello ne ho tanto, mi potrebbe esplodere il petto per quanto amo il mio Angelo.<<Emma?>> chiama un'infermiera minuta sorridendo alla ragazza che è seduta di fianco a me, ed alla quale mi accorgo solo adesso di star stritolando una mano. <<Arrivo>> Emma si volta verso di me e mi sorride premurosa. <<Nervoso?>> <<Io?! Ma che dici! Andiamo!>> esclamo con finta sicurezza alzandomi dalla poltroncina. <<Ciao Emma!>> esclama la dottoressa alzandosi dalla scrivania. <<Salve>> ricambia il saluto Emma. <<Piacere>> dice rivolgendosi a me e porgendomi la mano. Mi sorride e poi guarda Emma. <<Lui è Alessandro, il padre>> gli occhi della dottoressa si illuminano tornando su di me. <<Oh! È un vero piacere!>> <<Anche mio>> dico ricambiando il sorriso. <<Accomodatevi. Allora le analisi come sempre sono a posto...>> dice controllando in una cartellina. <<Probabilmente stai provando difficoltà a trovare una posizione per dormire vero?>> alla domanda della dottoressa io ed Emma ci guardiamo ed iniziamo a ridacchiare. <<Nel primo tempo, ma ora ho trovato la posizione giusta>> eccome se l'ha trovata. Si avvinghia a me con le gambe e se non fosse quasi inverno morirei di caldo. <<Bene. Problemi di vertigini?>> <<Ogni tanto...>> <<è normale. Però devi stare attenta alle cadute. Potrebbe dipendere dalla postura. Devi stare attenta sopratutto quando cambi posizione e cerca di muoverti lentamente. Il fondo dell'utero si trova sotto l'ombelico quindi preme contro la vescica, ed è probabile che avrai lo stimolo di fare pipì più spesso>> ascolto e archivio ogni informazione che la dottoressa da ad Emma. <<Vieni pesiamoci e poi passiamo all'ecografia>>. Non vedo l'ora di vedere il piccoletto nel monitor. <<Bene in tutto hai peso quattro chili>>. <<Mi amerai anche quando sembrerò una balena?>> mi sussurra Emma avvicinandosi al lettino. <<Sempre>> replico dolcemente. Emma scopre la pancia, che piano piano diventa sempre più grande, e la dottoressa gli mette il gel per l'ecografia. Appena accende il monitor vedo un piccolo fagiolino della grandezza di una cipolla che tiene un pollice in bocca. Schiaccia un pulsante e nella stanza riecheggiano i batti del suo cuore. <<è il cuore?>> <<Si>> lacrime che non sapevo stessero per uscire mi rigano il volto. Sono incantato da quel piccolo essere che cresce dentro il mio Angelo. Mi chino e le do un bacio sulle labbra. È una sensazione strana, sapere che una parte di me e una parte di Emma sta crescendo in lei, ma è anche un'emozione pazzesca. <<Volete sapere il sesso?>> alla domanda della dottoressa io ed Emma ci guardiamo. Non servono parole, ci capiamo con gli sguardi. <<Certo>>.

Emma

<<Allora com'è andata?>> mi domanda la mamma appena mettiamo piede in casa. <<Tutto bene>> replico sorridente. Sono passate quattro settimana da quando Alex è qui, e mi sembra tutto un sogno. Non posso ancora credere che ha detto di amarmi e che si prenderà cura di me e del piccolo. Non sono mai stata così felice. <<Hai sentito il battito?>> domanda poi ad Alex. <<Si, è stato...>> gli occhi gli diventano subito lucidi al ricordo. Lo amo ancora di più per questo. <<...indescrivibile>> continua mentre ricambia il sorriso di mia madre. <<Papà?>> <<All'università>> replica. In queste settimane hanno fatto pace, o almeno così sembra. Credo che Andrea abbia capito che mamma lo ama veramente e quello che ha fatto non se lo perdonerà mai. Ma tutti si può sbagliare, e ci si merita almeno un'ultima possibilità. In fondo se una persona è parte di te, è inevitabile cercare di perdonarla. <<Le analisi tutte a posto? Hai preso i chili giusti? Il bambino sta bene?...>> <<Mamma! È tutto a posto>> la interrompo dalla raffica di domande. <<Hai saputo il sesso del bambino?>> io ed Alex annuiamo alla sua domanda. <<E??>> << E lo diremo stasera. Ho invitato anche Abby e Cole>> incrocia le braccia al petto. <<Dov'è finito il "noi tre contro il mondo"?!>> esclama con finta indignazione. Alex ci fissa con un sorrisetto non capendo cosa stia dicendo. <<Lo saremo sempre mamma...>> dico avvicinandomi per abbracciarla. <<Ma ora a loro ci penso io>> aggiunge Alex unendosi a noi e stringendoci forte. Mia madre inizia a piangere e a ridere in contemporanea. 



🌸                                              🌸                                               🌸


ANCORA UN CAPITOLO... POI L'EPILOGO 😘😘😘

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