Eren's pov.
Ero preso dal corvino, avrei volevo sapere, mi ero stufato di ignorare e lasciar scorrere, c'era qualcosa sotto e non era nulla di buono.
Il ragazzo aveva fra le mani la tazza, la sua mascella era visibilmente tesa, stava stringendo i denti.
Continuai a guardarlo paziente in attesa di risposte.
"Sai che il mio passato non è esattamente d'esempio..."
Iniziò, sentendosi quasi in colpa.
Continuai a fissarlo senza dire nulla, anche perchè non avrei saputo da dove iniziare.
"Io e Farlan eravamo incoscienti, pensavamo tutto fosse dalla nostra parte, eravamo ragazzi, potevamo fare qualsiasi cosa e le conseguenze non ci interessavano"
Continuò, sempre meno convinto.
"Per un periodo abbiamo iniziato... bhe"
Lo vidi abbastanza in difficoltà, sapevo parlare del suo passato fosse un tasto dolente.
"Abbiamo iniziato a drogarci, giusto per provare come ci si sentiva..."
"Era come te lo immaginavi?"
Domandai particolarmente curioso.
Mi puntò subito lo sguardo addosso.
"Eravamo dei coglioni Eren... quello di drogarsi è una gran cazzata"
Sorrisi leggermente.
"Avevi la mia età?"
Chiesi.
"Credo uno o due anni più piccolo"
Rispose sinceramente lui.
"Ehy, ma allora posso provare anche i-"
Non mi fece finire la frase che mi guardò malissimo.
"Non ti azzardare a toccare quella merda, giuro che se provi anche solo sfiorarla ti picchio senza alcun riguardo"
Mi ammonì serio e rigido.
"O-okay, come non detto"
Risposi, ritornando in silenzio e lasciando che il ragazzo continuasse il suo racconto.
"Comunque, per un periodo abbiamo iniziato a drogarci procurandoci la merce da quegli uomini che fino a prova contraria sono davvero ottimi contrabbandieri"
Lo trovai serio e rammaricato, si potè notare benissimo dal suo tono di voce avesse perso carisma.
"Poi io e Farlan abbiamo cominciato anche a fare altre cazzate che andavano in un qualche modo a sfidare la legge e per varie questioni mi sono preso al posto di Farlan nove mesi di carcere e solo in quel periodo ho capito veramente come si sta al mondo."
Aveva lo sguardo fisso sul liquido all'interno della sua tazza.
"Grazie a me le autorità sono riuscite a risalire al gruppo di quegli uomini e diciamo che in questo modo gli ho complicato molto gli affari"
Notai le sue nocche bianche stringere la tazza, era teso.
Appoggiai istintivamente la mano sulla sua, facendolo rilassare.
"E qualche mese fa, si sono ripresentati offrendo a me, Farlan ed Isabel, di entrare nel loro gruppo per ripagare il debito del carcere"
Ci fu una decina di secondi di religioso silenzio.
Stavo tentando di mettere insieme tutti i pezzi della storia del corvino.
Lo guardai, si sentiva in colpa era evidente, aveva lo sguardo basso, gli presi la tazza dalle mani appoggiandola sul comodino sistemandomi delicatamente sopra la sua figura.
Mi accolse senza pronunciare parola, mi stesi su di lui avvolgendogli le braccia al collo, lo abbracciai in modo dolce e rassicurante.
Inizialmente non ricambiò, poi lentamente, mi avvolse le braccia sulla schiena nuda stringendomi a sè.
"Va tutto bene"
Sussurrai accarezzandogli la nuca facendo intrecciare le mie dita con i suoi capelli.
"No, non è vero..."
Sentii di rimando.
Iniziai a baciarlo sulle labbra scendendo sul collo dove appoggiai la testa.
"Perchè non me lo hai detto prima?"
Domandai in un sussurro non ricevendo risposta.
"Levi"
Chiesi in modo più lucido alzandomi dal suo collo e guardandolo negli occhi.
Vidi il suo sguardo titubante sul mio.
"Sei uscito dal coma da poco, non volevo farti preoccupare ulteriormente, non centri nulla con questa storia, volevo evitare rischi inutili"
Ammise stringendo la presa sui miei fianchi.
"Mi avevi promesso non fosse nulla di pericoloso. Me lo avevi promesso!"
Sbottai.
Abbassò lo sguardo.
"Non volevo metterti in mezzo."
"Ci sono finito comunque in mezzo!"
Dissi severamente.
"Non era mia intenzione"
Rispose semplicemente.
"DOVEVI DIRMELO"
Dissi sempre più nervoso.
Levi's pov.
Temetti una simile scenata, per quello restai vago i primi giorni dopo l'accaduto.
Guardai e ascoltai il ragazzo in silenzio, doveva sfogarsi, forse era semplicemente shock o semplice frustrazione.
"In tutto questo tempo... sei sempre stato in pericolo?"
Mi chiese poi in tono più calmo.
"Diciamo in parte"
Ammisi.
Abbassò lo sguardo, le mani fisse sul mio ventre, lo sentii sospirare pesantemente.
"Sei uno scemo!"
Sbottò infine attaccandosi al mio petto, mi strinse affondandoci il viso.
Lo strinsi a mia volta accarezzandogli in modo rassicurante le spalle.
"Lo so..."
Sussurrai.
"Non ci provare più"
Disse poi, in tono infantile.
"Provare cosa?"
Chiesi sussurrandogli all'orecchio.
"Non voglio tu vada a cacciarti in affari pericolosi con quei tipi, basta, preoccupati solo di me"
Disse guardandomi negli occhi allentando quell'abbraccio estremamente affettuoso.
Gli baciai la punta del naso.
"Mi preoccupo già di te, cosa credi?"
Ammisi in modo ironico.
"Allora preoccupati di più"
Disse finalmente con un adorabile sorriso intento a riformare l'abbraccio.
"Dai Eren alzati e mettiti un paio di boxer"
Dissi a malincuore tentando di spostarlo.
"Ma io sto bene così"
Disse in un capriccio.
"Anche io sto bene con te nudo sopra, ma non possiamo stare tutto il giorno qui, devi finire anche la colazione"
Aggiunsi in modo paterno.
"Mnh..."
Continuò abbracciandomi e facendo strusciare in modo sensuale il suo addome sulla mia figura.
"Eren"
Lo rimproverai.
"Uff... sì, va bene"
Si rassegnò infine alzandosi e mettendosi seduto.
Ci guardammo per un intenso istante.
Sorrise leggermente mordendosi il labbro.
"Dai vieni qui moccioso"
Dissi non riuscendo a resistere.
Il moro mi sorrise, un sorriso meraviglioso, rifugiandosi nelle mie braccia.
Iniziai a baciarlo inserendo mano a mano la lingua ed esplorando la sua bocca in modo sensuale e delicato.
Mi afferrò il viso con entrambe le mani avvicinando il suo bacino al mio.
Feci scorrere le mani dalla sua vita al ventre, aiutandolo a raggiungere il mio addome che sfiorò poco dopo.
Ci ritrovammo attaccati l'uno all'altro a scambiarci dei dolci ma passionali baci.
"Possiamo restare così per sempre?"
Mi sussurrò ad un soffio dalle labbra.
Risposi baciandogli il collo e mordendolo talvolta lasciandogli dei succhiotti.
Fece intrecciare le sue dita fra i miei capelli in un'espressione di intenso piacere muovendosi lievemente.
"Mnh... fanculo Eren mi si sta alzando."
Ammisi avvolgendogli maggiormente le mani alla vita.
Rise leggermente.
"Scusa"
"Devo farti qualcosa?"
Aggiunse poi.
"No alzati, ora seriamente, oggi mi accompagni a fare il tatuaggio"
Risposi con grande volontà, resistendo a quel ragazzo completamente al mio servizio.
Assunse un'espressione elettrizzata quanto curiosa.
Spazio autrice
Buonasera ragazzi
Purtroppo non riesco più ad aggiornare in modo costante, spero di riuscire a fare qualcosa, ma ultimamente ho vari impegni che mi impediscono di scrivere, spero non mi abbandoniate prima della fine di questo libro, perché non manca molto.
Spero questo capitolo vi sia piaciuto, buonanotte muretti♡