1. I FELL IN LOVE: Mi sono in...

De VLove96

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VOLUME I Come si può detestare così tanto qualcuno da desiderarlo fino a questo punto? Emma ed Alex sono gli... Mai multe

Nuova copertina
Trailer
cast
Prologo ✔
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
CIAOOO
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Epilogo
Un nuovo inizio
Volume 3
Trailer Volume II
Trailer Volume III
Brokenheart - L'amore non conosce tempo

Capitolo 8

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De VLove96

SERATA FILM


E sappi che

 se dovessi scegliere tra

spassarmela con chiunque e stare con te

sul divano, mangiando pizza e guardando in TV 

qualche schifezza, io

sceglierei te

- JD. Scrubs




Emma

Mi si è addormentato un braccio mentre cerco di riaprire gli occhi. Non sono in camera mia...apro un occhio e vedo la TV accesa che trasmettere i titoli di coda del secondo film che avevamo messo. Ci siamo addormentati. Sono accoccolata vicino ad Alex, ho la testa sulle sue gambe e mi avvolge con un braccio. Non ricordo di essermi messa in questa posizione... Stringe la presa su di me senza svegliarsi. Guardo l'orologio appeso al muro: le 2h. Non so se alzarmi o continuare a dormire tra le sue braccia...anche se i miei ci trovassero così non ci sarebbe niente di male no? Decido di alzarmi. Mentre cerco di farlo la sua stretta diventa ancora più salda, mi volto vero di lui , girandomi tra le sue braccia. Allungo una mano e lo picchietto sulla spalla <<Alex>> mormoro ma non si scompone <<Alex>> dico un po' più forte. Mugola e stringe ancora di più la presa. Sposto la mano sul suo viso <<Alex>> Apre un occhio, poi l'altro. <<Vorrei alzarmi>> lo informo indicando con lo sguardo il suo braccio che è sempre più stretto attorno a me. <<Oh...scusa>> molla la presa e si struscia gli occhi mentre io mi metto seduta. <<Ci siamo addormentati>> <<L'ho notato>> Replica sorridendomi. Ci alziamo in contemporanea. Spengo la TV e ci dirigiamo al piano superiore. Non ci scambiamo parola, solo prima che io chiuda la porta sento che dice: <<Notte Angelo>>.

Intorno alle 10h sento squillarmi il telefono. Sono ancora mezza addormentata mentre lo cerco con la mano sopra al comodini. Rispondo senza guardare. <<Pronto...>> dico con voce assonata. <<Ehi dormigliona!>> La voce di Abby mi squilla nell'orecchio. Ma che cazzo...<<Sono solo le...>> guardo lo schermo del cellulare aprendo un occhio <<...le 10h ieri sera non ho dormito molto...e poi vorrei ricordarti che se tu quella che è riuscita a dormire per un giorno intero perché nessuno è andato a svegliarla.>> Ridacchia <<Touchè...comunque ti ho chiamata per una ragione...>> Il suo tono cambia, si fa serio. Mi sveglio completamente. <<Dimmi...>> <<Beh ricordi quello che ti ho detto ieri?>> Come dimenticarlo. David e la sua ragazza, organizzeranno una festa da sballo, per il compleanno di lei, a casa di lui... <<Certo...beh...non hai ancora controllato la posta vero?>> <<Beh direi di no. Primo: mi sono svegliata adesso; secondo: è domenica Abby! Non arriva la posta!>> <<Beh a me invece è arrivata,e ti consiglio di controllare...>> Sbuffando mi alzo e mi dirigo al piano di sotto. <<Tutto questo cos'ha a che fare con il compleanno della "Rossa"?>> Si chiama Cindy in realtà, ma noi la chiamiamo così. <<Guarda se hai posta e lo scoprirai...>> Esasperata da tutti questi misteri, mi dirigo verso la porta e guardo la buca delle lettere. Una busta si trova sul pavimento. <<Allora?>> <<C'è un busta...>> <<Ci scommettevo! Che stronza!>> mentre lei impreca contro Cindy io apro la busta. All'interno trovo un biglietto, è color oro e bianco, molto elegante. "SIETE PRONTI PER LA FESTA DELL'ANNO? VI ASPETTIAMO ALLA MIA FESTA!" c'è la sua firma e quella di David, la indicazioni per informarci dove e quando si terrà la festa e c'è un P.S.: Si prega di venire mascherati. Ma che cazzo?! Fa sul serio?! <<Sul serio??>> <<è arrivato anche a me stamani! Che faccia tosta!>> <<Beh non mi interessa, non ci vado>> <<Invece si!>> <<Cosa? Col cazzo!>> <<Devi andarci e fare vedere che sei superiore!l'ha fatto apposta ad invitarti perché sa benissimo che non ci saresti andata!>> <<Infatti non ci andrò!>> <<Non se ne parla noi ci andiamo, e porterai con te Alex!>> <<Oh no di certo! Non posso usarlo per fare ingelosire David. Primo: non è il mio cagnolino. Secondo: non me ne può fregar di meno!>> <<Allora ci andremo se non ti interessa>> <<No!>> <<Si!>> <<Argh, ho detto di no>> mi volto alzando le mani al cielo e mi accorgo che ho uno spettatore. <<Senti poi ne riparliamo...>> <<Come?! No aspt...>> Non le do il tempo di finire la frase che gli butto giù il telefono. <<Non sono il tuo cagnolino?>> Chiede Alex Sghignazzando. <<Certo che no...>> <<Ok...beh dove devi andare?>> mi chiede prendendomi il biglietto di mano. <<David, David?>> <<Si...>> dico sbuffando. <<Credo che abbia ragione Abby, devi andarci. Lui è un coglione e la sua donna a quanto pare una vipera.>> ridacchio per l'ultima affermazione. <<Non posso...>> <<Perché no?>> <<Non mi va!>> <<Calma Angelo...>> si avvicina con un andatura felina. <<...Se vuoi posso venire con te...non mi crea problemi, anzi mi diverto a far incazzare quella testa di cazzo...>> Dice con un ghigno malefico, ma altrettanto sexy. <<Verresti davvero?>> <<Certo!>> <<Ok beh però , non devi per forza fingere di stare con me...non mi frega più di lui...quindi sei libero di divertirti...>> <<Ok...>> ok...beh mi aspettavo che dicesse qualcos'altro...ma in fondo cosa avrebbe dovuto dire? Non stiamo mica insieme, e poi qualsiasi cosa ci sia stata è finita no? <<Ok>> dico avviandomi di sopra per fare una doccia.

Finita la doccia scendo al piano di sotto dove trovo Andrea e mamma intenti a preparare il pranzo.

<<Buon giorno Angelo!>> Mi strilla mio padre. Mi mamma si volta e mi saluta. <<'Giorno anche a voi>> replico sbadigliando. <<Che hai ancora sonno??>> <<Non ho dormito bene stanotte...>> <<è per David?>> Butta li mia madre. <<Nono. Te l'ho già detto sto bene. La prossima settimana andrò alla festa di compleanno della sua ragazza ed Alex mi accompagna>> parli del diavolo...alle mie spalle appare "faccia di culo". I mie mi guardano perplessi. <<Ti hanno invitata? E tu ci andrai?>> mi chiede il mio patrigno. <<Certo...>> <<Sicura che vado tutto bene?>> continua mia madre. Con uno sguardo preoccupato. Si preoccupano troppo...ok sono i miei genitori, si sono stata tradita e lui ora sta con la sua amante e mi hanno pure invitata al suo compleanno, e ok non ci sono stata male per troppo tempo...ok praticamente mi sono solo incazzata e poi l'ho superata... ma ehi, meglio così no? Sento un braccio muscoloso avvolgersi attorno alle mie spalle. <<Sta bene, e poi ci sarò io a difenderla...>> Li informa Alex prima che io possa replicare. Mia mamma e suo zio ci guardano con uno strano sguardo, poi sui loro visi appare un sorriso smagliante, quasi inquietante. <<Da quand'è che siete amici?>> Chiede Andrea ridacchiando. Mamma gli da una gomitata nello stomaco. <<Finiscila! Sono così contenta che ora siete amici! Devo dirlo subito a Lisa!>> Molla li il mestolo con cuoi girava le verdure in padella e corre via. <<Mamma!>> le strillo dietro. Alex fa scivolare giù il braccio con cui mi avvolgeva e mi guarda con un sguardo allibito. <<è pazza! Poi chi ha detto che siamo amici? Io continuo a non sopportarlo!>> <<Idem>> replica lui sorridendomi. Mio padre inizia a ridere. <<Lo sapete vero che staranno già organizzando il vostro matrimonio!>> Dice continuando a scompisciarsi dalle risate. Io mi sento avvampare in viso e scambio un sguardo colpevole con Alex. <<Non dire cazzate zio!>> Replica Alex acido. <<Non accadrà mai! Non la sopporto nemmeno!>> continua. Le sue parole sono come una stilettata al cuore. Ok, non che voglia sposarlo o roba del genere...ma...fa male lo stesso. <<Oh lo so bene, non vi avrei mai lasciati da soli per una settimana se pensassi che...avete capito...>> dice ridacchiando. Io divento sempre più rossa. Mi sento un merda! Guardo Alex a disagio. Nei suoi occhi intravedo angoscia, si sente in colpa anche lui. Rimpiangerà ciò che è successo? Io mi sento in colpa, però lo rifarei di nuovo, non mi pento di niente. Sarà lo stesso per lui? Ora che questa cosa sembra più reale cambieranno le cose tra di noi? Troppo imbarazzata per continuare a stare in quella stanza giro i tacchi e me ne vado. <<Devo chiamare Abby...>> Li informo uscendo dalla cucina. Sento addosso gli occhi di Alex, ma non mi volto a guardarlo. <<Tra dieci minuti il pranzo è pronto! Ah chiedi ad Abby se stasera vuole venire con i suoi per una grigliata!>> mi stilla papà prima che salga i gradini per andare al piano superiore. <<Ok!>>.

Alex

Quando ho messo un braccio attorno ad Emma ed ho affermato che ci avrei pensato io a proteggerla non mi sarei mai aspettato una reazione del genere da Sara. Andrea aveva ragione, sicuramente stava organizzando il mio matrimonio con Emma con l'aiuto di mia madre! Dall'espressione ferita sul volto di Emma ne deduco che non le ha fatto piacere la mia risposta..."Non accadrà mai!Non la sopporto nemmeno!" Sono stato un vero stronzo. Ma lei ha iniziato ad arrossire e mio zio non doveva assolutamente farsi venire dei dubbi sulla nostra "relazione". Quando poi si è ritenuto d'accordo con quello che ho detto , mi sono sentito davvero una merda! Dallo sguardo che aveva Emma penso proprio che anche lei si sentisse così. Per quanto possa sentirmi in colpa, però non mi pento di niente, è stato troppo bello anche se per poco...Lei penserà la stessa cosa? In fondo è stata lei ad iniziare tutto. Si, io ero attratto da lei, ma chi non lo sarebbe? Non avrei mai osato provarci se lei non avesse mostrato segni evidenti, e la sua proposta, beh è stata più di un segno evidente. Più chiara di così non poteva essere. Ripensando a quella sera mi appare un sorrisetto ebete sul viso. Non devo più pensarci. Durante il pranzo non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo. Ci siamo evitati per tutto il pomeriggio, ma tra poco arriveranno Abby con i suoi genitori per una grigliata, quindi sarà costretta a stare in mia compagnia tutta la sera. Non so se debba scusarmi...Alla fine non ho detto niente di sbagliato no? c'è modo e modo di dire le cose, ma comunque non cambia che quella è la verità...Intorno alle 19h arrivano i nostri ospiti. <<Ciao!>> strilla Abby andando in contro ad Emma ed abbracciandola. <<Cos'è tutto questo entusiasmo? Ci siamo sentite qualche ora fa e ci siamo viste ieri!>> Chiede lei ridacchiando e ricambiando l'abbraccio. <<Hai deciso di venire alla festa! No? Non hai cambiato idea?>> Mi guarda come per chiedere conferma che sarò con lei. Mi avvicino a loro e do un pizzicotto sulla guancia di Emma. <<Certo ci saremo>> Replico. Dopo essermi presentato ai genitori di Abby, siamo tutti usciti nel giardino per iniziare a preparare il barbecue. Mentre noi uomini prepariamo la brace e prendiamo la carne, le signore apparecchiano la tavola di legno che si trova sulla veranda. Quando è tutto pronto ci accomodiamo. Mio zio e George sono a capotavola, a destra di Andrea è seduta Sara di fianco a Mary a sua volta alla sinistra di suo marito. Io sono alla sinistra di mio zio e tra me ed Abby è seduta Emma. <<Ottima cottura ragazzi>> ci elogia Sara in accordo con Mary. <<Allora Emma, andrai anche te alla New York University?>> Domanda la mamma di Abby. <<Si, studierò Arte>> replica lei con un sorriso. <<Oh bello! Mi è sempre piaciuta l'arte! E poi se non ricordo male sei anche molto brava col disegno? Mi ricordo quando eravate piccole che venivi a trovarci con tutte le mai colorate di vernice!Eri così buffa!>>Ridacchia Mary, rispondendole con dolcezza. <<Si...beh "L'arte è l'unica cosa seria al mondo. E l'artista è l'unica persona che non è mai seria.">>Ribatte Emma facendole l'occhiolino. <<Oscar Wilde...>> dico guardandola negli occhi, mi guarda <<Come?...>> <<La frase che hai citato, è di...>> <<Si...lo so...>> ci guardiamo per qualche istante, poi Mary interrompe il nostro scambio di sguardi. <<Tu invece Alessandro hai già deciso cosa farai?>> <<Non lo so ancora...>> <<In realtà mia sorella lo ha obbligato a fare domanda all'università ma lui è una testa dura>> Guardo male mio zio. Perché cazzo deve dire i fatti miei a degli estranei?! <<Oh e a quali Università hai fatto domanda?>> prima che io possa rispondere alla domanda di George interviene Andrea, quindi lo fulmino con lo sguardo. <<All'università di Bologna, che è tra le migliori facoltà di lettere, ed è dove ho preso io la Laurea e ha fatto domanda anche alla NYU. Per la cronaca sei stato ammesso ad entrambe, mi ha chiamato prima tua madre>> <<Cosa?>> chiediamo all'unisono io, Emma e Sara. Abby quasi si strozza con la coca cola. <<Allora non sei stupido come pensavo!>> interviene. <<Abbigail!>> la rimprovera suo padre, mentre Mary la incenerire con lo sguardo. Io non do peso alle sue parole, non mi interessa. Andrea non avrebbe dovuto dirlo davanti a loro però! E perché cazzo mia madre ha chiamato lui invece di parlarne prima con me?! Ok, forse lo so...Me ne sarei sbattuto il cazzo ed avrei fatto finta di niente. <<Beh congratulazioni allora! Alla NYU ho sentito che c'è un ottimo insegnate di Lettere>> Rompe il silenzio la madre di Abby sorridendomi e ammiccando in direzione di Andre. <<Scusate...>> dico prima di alzarmi ed entrare in casa. Prima di varcare la porta sento Sara che rimprovera Andrea.

Dopo circa un ora sento bussare alla porta. <<Avanti...>> una testa bionda fa capolino dalla porta. <<Posso?>> chiede Emma fissandomi, con le perle che ha al posto degli occhi. <<Come ti pare>> non voglio essere acido, ma non ho di certo voglia di parlarne con lei. Entra e si siede sul bordo del letto. <<Andrea non avrebbe dovuto dirlo davanti a tutti...>> <<è stato un stronzo!>> sbotto, lei ridacchia . <<Si, ok...ha fatto un gesto da stronzi...>> concorda con me sorridendomi. <<...Però beh...congratulazioni comunque...a prescindere da quello che farai...aveva ragione Abby, non pensavo fossi così intelligente!>> Se la ridacchia mentre sottilmente mi da dello stupido. Non posso fare a meno di ricambiare il sorriso. <<Beh sono molte le cose che non sai su di me>> <<è vero...>>smette di ridere e mi scruta, cercando di leggermi dentro. Non so cosa ci veda e nemmeno voglio saperlo. Il suo sguardo mi mette a disagio ma allo stesso tempo mi fa sentire meglio. <<Beh hai ancora qualche mese per pensarci! Vieni a vedere un film con me ed Abby nella mia stanza? I vecchi ci stanno dando dentro con l'alcool al piano di sotto e non ci tengo a giocare a scopa con degli sbronzi adolescenti cresciuti>> mi fa l'occhiolino. <<Con te giocherei volentieri a scopa ma mi accontenterò di vedere un film>> replico alzandomi dal letto. Diventa tutta rossa per il non troppo sottile doppio senso delle mie parole e si alza a sua volta. <<Bene...>> .

Nella sua stanza Abby è già sdraiata sul letto a due piazze di Emma e sfoglia il catalogo dei film con il telecomando. <<Allora cosa volete guardare?>> chiede alzando lo sguardo su di noi. <<Niente commedie sdolcinate per favore>> le prego sdraiandomi a fianco ad Emma sul letto appoggiando la schiena alla testata di semilpelle nera. <<Se non ricordo male Tutta colpa delle stelle ti è piaciuto...>> dice Emma ridacchiando. Le do una gomitata <<Zitta!>> Abby ci fissa sorridendo. <<Che c'è?>> le chiedo. <<Niente...siete...carini>> replica e poi torna a guardare il catalogo. <<Kiss me!>> <<Si!>> <<No! Ho chiesto niente di sdolcinato, e questo fa venire il diabete solo guardandolo!>> scoppiano a ridere. <<Oh, kiss me beneath the milky twilight. Lead me out of te moonlit floor...>> iniziano a cantare, ridacchiando, la canzone del film. <<...Lift you open hand. Strike up the bang, and make the fireflies dance. Silvermoon's sparkling, So kiss me...>> Emma ha una voce bellissima, Abby non altrettanto ma non ci faccio nemmeno caso, perché ho orecchie solo per la voce Angelica di Emma. "Oh, baciami sotto il latteo crepuscolo. Portami fuori sul pavimento illuminato dalla luna. Alza la mano tua aperta. Attacca con la banda e fa danzare le lucciole. La luna argentea scintilla, quindi baciami." Mentre canta, queste parole,ci guardiamo negli occhi. Dio quanto vorrei baciarla...il suono di un cellulare rompe l'incantesimo. Abby smettendo di cantare e ridacchiando prende il suo telefono. Emma abbassa subito lo sguardo e guarda la sua amica imbarazzata. <<Allora?>> <<Niente era Cole...>> <<Oh, quasi mi dimenticavo!>> Esclama Emma. Si piega su Abby e inizia a cercare qualcosa sotto il letto. <<Che fai?!>> chiede la sua amica ridacchiando. I miei occhi ricadono sul suo sedere. Cazzo! È piegata con il culo all'insù. I pantaloncini di cotono risalgono sulle sue sode chiappe e si intravede il pizzo degli slip. Mi mordo automaticamente il labbro inferiore e sento l'erezione crescermi nei pantaloni. <<Allora?!>> <<Non è qui!>> Replica Emma tirandosi su in ginocchio. Si avvicina a me e senza degnarmi di uno sguardo mette una gamba tra le mie. Posa un mano sulla mia spalla e si inclina per cercare sotto l'altro lato del letto. Il mio cazzo continua ad ingrossarsi, posso sentire il suo profumo e il suo ginocchio è così vicino al mio membro. Per paura che possa accorgersene stacco la schiena dalla testiera del letto e mi inclino in avanti...al mio brusco movimento lei si rialza e mi ritrovo praticamente le sue tette in faccia. <<Merda!>> il suo ginocchio scontra il mio sesso. <<Che c'è?>> <<Ci penso io?!>> diciamo all'unisono. Il suo sguardo si abbassa e vede la mia erezione. Ci voltiamo a guardare Abby che però è distratta dal suo telefono per fare caso al grosso bozzo che ho nei pantaloni. <<Oh...scusa...>> Dice Emma allontanandosi da me, ma riesco ad intravedere un sorrisetto. <<Cosa cerchi?>> <<Una bottiglia...>> mi piego per cercarla sotto il letto. <<Vodka?>> <<Si>> replica strappandomela dalle mani e ne beve un sorso, me la passa e bevo a mia volta, poi la passa ad Abby. <<Vodka! È per questo che sei mia amica!>> afferma lei prima di afferrarla e buttarne giù un lungo sorso. <<Allora cosa guardiamo?>> Chiedo. <<Vi dispiace se raggiungo Cole? Potreste venire anche voi!>> <<No, io passo, preferisco ubriacarmi in camera, che venire ad un'altra festa...>> <<Eh dai Emem...>> Abby mette il broncio. <<Tu puoi andare, ma non mi convincerai a venire. Te l'ho già data vinta per il compleanno della "Rossa"...>> Brontola Emma <<Come ti pare...non vi dispiace però se io vado?>> <<No vai pure>> Risponde il mio Angelo sorridendo. "Il mio Angelo"sul serio? La vodka mi è già andata alla testa. <<Ok! Beh cosa avete deciso di mettere?>> cambia repentina il discorso. <<Boh>> <<Io ho detto che sarei venuto, non che mi sarei mascherato>> <<Ma devi! È la parte divertente della festa! Potreste vestirvi abbinati! David impazzirebbe! Tipo Jessica e Roger Rabbit! Non è un idea grandiosa?!>> <<Dovresti rivedere il tuo concetto di idea grandiosa...>> risponde Emma divertita. <<Si e poi non credo che il rosso mi doni...>> Emma si volta a guardarmi mentre Abby scoppia a ridere <<Ah quindi Jessica la vorresti fare tu?>> <<E chi se no? Non vedi che corpo>> dico ammiccando. Scuote la testa e scoppiamo a ridere. Il telefono di Abby emette un Bip. <<Cole è arrivato. Vado a salutare gli ubriaconi al piano di sotto e vado! Ah Alex saresti perfetto con una parrucca rossa! Metterebbe in risalto i tuoi occhi!>>continuando a ridere esce dalla stanza richiudendosi la porta alle spalle. <<è pazza!>> affermo ridacchiando. <<Se tu quello che si vuole vestire da Jessica Rabbit>> replica Emma. <<Beh...però ripensandoci forse quel vestito starebbe meglio a te...>> dico guardandole senza pudore le tette da spogliarellista. Mi da un pugno sul braccio. <<Ehi Mr Erezione, finiscila!>> scoppio a ridere. <<Mr Erezione?>> Chiedo alzando un sopracciglio. <<Si! Tieni a bada il tuo amichetto!>> replica indicando con lo sguardo il mio pacco. Beve un altro sorso di vodka e prende il telecomando. <<Allora, che film guardiamo?>> gli tolgo il telecomando di mano. <<Decido io!>> <<Ehi!>> strilla allungandosi per riprenderlo. Allontano il braccio, le si arrampica sulle mie spalle. <<Se smettessi di mettermi le tette in faccia, forse, Mr Erezione starebbe a cuccia!>> la rimprovero ridacchiando. Mi guarda truce, si rimette a sedere e incrocia le braccia al petto. <<Così è peggio>> sghignazzo facendo un cenno col mento verso i suoi seni. Incrociando le braccia li ha messi ancora più in evidenza, adesso straboccano dalla scollatura del top. <<Finiscila! Io nemmeno ti piaccio! No?!>>. Ecco...Lo sapevo che non le erano andate giù le mie parole...<<Senti riguardo quello che ho detto stamani...>> <<Lascia perdere...>> Mi interrompe prima che possa terminare la frase. <<...Non mi interessa. Lascia perdere. In fondo hai detto la verità e nemmeno tu mi piaci.>> <<Sta zitta!>> Le dico prendendole un braccio e spingendola a cavalcioni su di me. Mi incenerisce con lo sguardo, ma non si ritrae. <<Ho detto che non ti sopporto, non che non mi piaci...>> <<Non cambia>> <<Oh, si che cambia invece. Piacere e sopportare sono due cose diverse. Tu mi piace eccome...>> La informo scostandole una ciocca di capelli dagli occhi. <<...Ma non ti sopporto. Sei odiosa, rompipalle, un tantino logorroica, eccessivamente permalosa...>> <<Così non ti aiuti!>> dice irritata dal mio elenco di difetti. Ridacchio.<<Vedi? Eccessivamente permalosa...>>mi da un pugno sulla spalla. <<Fottiti! Nemmeno io ti sopporto!>> continua, cercando di togliermisi di dosso. La tengo ferma per i fianchi. <<Mi lasci?>> Chiede irritata. <<Se no?>> <<Ti do un altro pugno!>> Ridacchio. Mi accontenta subito, dandomene un altro. <<Ahi!>> dico fingendo di provare dolore e mi porto la mano nel punto dolente. Si fa seria. <<Cosa vuoi?>> Chiede in un sussurro. La fisso. Ricambia lo sguardo. "Cosa voglio?". Diamine! Magari lo sapessi! Sicuramente baciarla, ok, anche farle gridare il mio nome...Ma non posso. Torno in me e la lascio andare. <<Niente...>> sussurro senza guardarla negli occhi, mentre si rimette a sedere nella sua parte di letto, lontana da me.

Emma

"Niente". Mentre guardiamo Final Destination, non posso fare a meno di pensare alle sue parole. Non vuole niente. Allora per quale cazzo di assurda ragione si deve comportare come se non fosse così? Ha detto che non sarebbe più dovuto succedere niente tra noi, poi mi bacia! Che cazzo gli passa per la mente! Mi allontana e poi flirta spudoratamente, come se il giorno prima non mi avesse ignorata. Mi fa ribollire il sangue! E quello che è successo stasera? Sul serio! Stamani ha fatto capire chiaramente, che piuttosto che avere una relazione con me si taglierebbe un testicolo, e poi si fa venire un'erezione e dice che gli piaccio! Non ci capisco niente! So che mi desidera, lo ha dimostrato svariate volte, ma allo stesso tempo non mi vuole. Dei rumori provenienti dal corridoi mi destano dai miei pensieri. Qualcuno bussa la porta prima di aprirla. <<Ehi!>> esclama mi madre, non troppo sobria. Io ed Alex la fissiamo. <<Si?>> guarda lo schermo. <<Oh mio Dio! Gli è partita la testa!>> Strilla prima di scoppiare a ridere. La osservo interdetta. Io non ci trovo niente di divertente, anzi è decisamente macabro e disgustoso. <<Non fa ridere mamma...>> <<Oh no certo...comunque...ero venuta qui per una cosa...ah si! Alex ti dispiace dormire qui...Mary è completamente fuori e anche George ha bevuto troppo per guidare...>> Alex si gira e mi guarda, poi torna a guardare mi mamma. <<Ok...>> <<Oh grazie! Beh buona notte ragazzi!>> gira i tacchi e si richiude la porta alle spalle. <<Sul serio? A me non ha chiesto niente?>> Alessandro ridacchia. <<Se vuoi dormo sul pavimento>> <<Non essere ridicolo, in questo letto ci si potrebbe benissimo dormire in tre comodamente.>> <<Bene, perché non lo avrei fatto veramente>> replica sorridendomi. Torno a dare tutta la mia attenzione al film.

<<Ma che cazzo!>> Grido coprendomi gli occhi con le mani. <<Dio! Perché ho guardato! Che schifo!>> Alex ridacchia. <<Femminuccia!>> <<Femminuccia un cazzo! Gli ha sparato dei chiodi in faccia! Stanotte non riuscirò a dormire!>> <<Ci sono io a proteggerti>> Dice dolcemente. <<Non puoi scappare alla morte!>> Esclamo. <<Questi film sono malati. L'ultima volta che l'ho visto sono stata in paranoia per una settima. Se mentre cammino un insegna cade e mi spiaccica al suolo? Se mentre faccio la doccia scivolo, mi aggrappo alla tenda, quella cede e il bastone della doccia mi trafigge? Se...>> <<Smettila!>> Replica ridacchiando. <<Non ti succederà niente di tutto ciò>> <<Beh immagino che lo pensasse anche le tipe che sono andate a farsi la lampada>> Affermo indicando lo schermo con lo sguardo. <<è un film! Dubito si possa morire in quel modo!>> Dopo un altro paio di morti siamo seduti sempre più vicino e questa volta invece che coprirmi gli occhi con le mani nascondo il viso sul suo braccio. <<Perché ti ostini a guardare Horror se hai paura?>> <<Non ho paura! Mi fa schifo! E comunque non mi interessa mi piacciono, sarò masochista...>> <<Probabile...>> risponde ridacchiando. <<Beh, non che a me dispiaccia...>> continua smuovendo il braccio al quale mi sono aggrappata per coprirmi gli occhi. Gli faccio la linguaccia. <<Matura come sempre>>. Mi fa l'occhiolino. <<Senti chi parla!>> replico allontanandomi. <<Non ho detto che devi spostarti>>. Mi riavvicina a lui, prendendomi per un braccio. <<Ehi! Non sono una bambola che sposti a tuo piacimento!>>. Strattono il braccio che mi stringe, ma non mi sposto. Mi piace sentire il suoi corpo contro il mio, mi rilassa. Sorride e torniamo a guardare il film.

Finito il film accendo la abat-jour sul comodino e spengo la TV. Mi gira un po' la testa e guardando il contenuto della bottiglia ormai mezza vuota di vodka, immagino di aver alzato un po' il gomito. I mie genitori e quelli di Abby sono andati a letto da un po' e gli unici rumori che si sentono sono i nostri respiri. Guardo il suo profilo che riflette la luce tenue della lampada. La sua mascella squadrata, gli zigomi pronunciati, le adorabili fossette, le labbra carnose...mi metto in ginocchio sul letto e mi avvicino. Non dice una parola. Sarà per l'alcool, ma cazzo quanto lo voglio! Mi matte sulle sue gambe e lo bacio. Lo bacio con tutta me stessa, gli sfioro con la lingua il labbro, glielo mordo sino a che non mi lascia entrare. Gli avvolgo le braccia dietro al collo. Metto le mani nei suo capelli e lo attiro a me. Mi mette le mani sui fianchi ed io inizio a muovermi. Emette un gemito e si stacca dal bacio. <<Cosa fai?>> Poso la fronte sulla sua e ansimando gli rispondo: <<Secondo te?>> Faccio scorrere una mano lungo il suo torace sodo, fino ad arrivare al ventre. La blocca. <<Ferma>> dice a denti stretti. Lo ignoro e struscio la mano sul suo membro. Risponde subito al mio tocco creando una protuberanza nei pantaloni. Respira tra i denti. Mi prende la mano e se la rimette attorno al collo. Ricomincio a strusciarmi su di lui. <<Smettila>> <<Ti voglio>> gli dico mordendomi il labbro inferiore. Mi prende le braccia e si scioglie dalla mia stretta. <<I tuoi genitori e quelli di Abby sono oltre questa porta. E poi a giudicare dalla tua sfacciataggine a dagli occhi vitrei direi che sei un po' ubriaca>> Ridacchio. <<Forse un pochino, ma non cambia il fatto che ti voglio...>> abbasso le spalline del reggiseno, lo sgancio da dietro e me lo sfilo da sotto la maglietta. Lo sguardo di Alex si infiamma e posso sentire quanto è eccitato. Fa un sospiro e con un agile gesto mi rimette a sedere nella mia parte di letto. <<Dormi Emma>> <<Ti voglio! Scopami!>> scuote la testa divertito. <<No>> argh! Sbuffo esaspera. Mi alzo e vado verso la porta per chiuderla a chiave. Mi fissa alzando un sopracciglio. <<Che fai? Mi vuoi segregare nella tua stanza?>> Non gli rispondo. Passo i pollici sull'elastico dei pantaloncini e me li sfilo. Emette un gemito. <<Fermati...>>. Tolgo anche la canottiera. I miei seni sono nudi e bruciano dalla voglia di essere accarezzati dalle sue mani esperte. Stringe i denti. <<Rivestiti>>. Non lo ascolto e mi calo le mutandine. <<Cazzo Emma!>> Mugola queste parole prima di alzarsi. Si togli la maglietta e finalmente credo di stare per ottenere quello che voglio, ma invece me la lancia. <<Copriti>> Mi ordina prima di piegarsi per raccogliere la mia biancheria. Lascio cadere la maglietta e mi avvento su di lui. Gli cingo la vita con le gambe e il collo con le braccia. Lo bacio ma lui non ricambia. <<Sei uno stronzo!>> lo attacco staccandomi da lui e poi spingendolo via. Mi fissa ma non dice niente. Abbasso lo sguardo imbarazzata dal mio comportamento. Raccolgo la sua t-shirt e me la infilo. Continuando a tenero lo sguardo basso e senza dire una parola mi infilo sotto le coperte. Non mi raggiunge. Sento che sospira, riapre la porta chiusa a chiave e se e va.

Intorno alle tre di notte apro gli occhi, non riesco a dormire. Ho la testa che mi martella. Vorrei morire! Come ho potuto fare una cosa del genere?! Questo pensiero mi tormenta. Ora penserà che sono una maniaca! Cazzo! Decido di andare di sotto per prendere due aspirine, nel tentativo di farmi passare questo lacerante dolore, anche se forse me lo merito. Gli sono saltata addosso come una cazzo di ninfomane! Non potrò più guardarlo in faccia! Scendo al piano di sotto e vado in cucina per buttar giù le aspirine con un bicchiere d'acqua. Tornando in dietro sento un lieve russare. Mi avvicino al salotto e trovo Alex disteso in una posizione oltremodo scomoda che dorme sul divano. Sto per salire al piano superiore quando cambio idea. È per colpa mia se dorme li. Decido di svegliarlo. Gli do un colpetto alla spalla. <<Ehi...>> apre gli occhi. <<Ehi>> si tira su a sedere e si stiracchia. <<Vieni di sopra. Non è giusto che dormi qui. Se non vuoi dormire nello stesso letto con me ok, ma allora sul divano ci dormo io...>> mi fissa. <<...Scusa per prima, non avrei dovuto comportarmi in quel modo...l'ho capito, non mi vuoi, non mi comporterò più da maniaca.>>continua a fissarmi senza dire una parola. Si passa una mano tra i capelli spettinati. <<No>> <<No?>> <<No, non è vero che non ti voglio. Non me ne sono andato perché mi sei saltata addosso, me ne sono andato se no ti sarei saltato addosso io. c'è voluta tutta la mia buona volontà per non scoparti contro la porta della tua stanza. Ma non possiamo. Sei parte della mia famiglia, ci tengo a te e non posso rovinare tutto...capisci? Non possiamo farlo. Pensa ai tuoi genitori, a mia madre. Se venissero a saperlo. Non puoi nemmeno immaginare quanto vorrei scoparti, ma per quanto tu possa pensare che non cambierebbe niente tra di noi, ti sbagli di grosso. Sei dolce ed ingenua, ti farei soffrire e non posso permetterlo.>> le sue parole mi colpiscono dritto al cuore. È vero, facciamo parte della stessa famiglia anche se non siamo parenti. Lui tiene a me e non vuole farmi soffrire...le cose cambierebbero...sento gli occhi bruciarmi ma mi mordo l'interno della guancia per proibirmi di piangere. Mi sa che le cose sono già cambiate...<<Ok.>> non riesco a dire altro. Ci fissiamo per qualche istante, poi mi volto e mi dirigo al piano di sopra. Sento che si è alzato ed in silenzio mi segue nella mia stanza. Ci stendiamo il più lontano possibile e ci diamo le spalle.

Alex

Il mattino seguente mi sveglio e mi ritrovo Emma tra le braccia. Come ci è finita li? Eravamo agli opposti del letto... la fisso mentre dorme tranquilla sul mio petto. È bellissima anche quando dorme. Indossa la mia maglietta, la cosa mi eccita e sento anche il mio pacco svegliarsi. Sospiro. Stare vicino a lei mi fa sempre questo effetto. Per quanto dica al mio amico che è sbagliato, lui non mi ascolta. Vorrei davvero andare fare sesso con lei. Cazzo! Ieri mi ci è voluto tutto me stesso per non sprofondargli dentro! Ma non posso. Per quanto mi voglia far credere che per lei è solo sesso, so che non sarà così. Magari lo pensa, inizialmente potrebbe anche essere così. Ma sono sicuro che poi si innamorerebbe ed io le spezzerei il cuore. Non è per essere presuntuosi, però sono sicuro che non sia quel tipo di ragazza. È stata per tre anni con un tipo che credeva di amare senza fare niente, ed ora arrivo io a ritirare il jackpot...No non accadrà. Inspiro per l'ultima volta il suo profumo e poi cercando di non svegliarla mi alzo. Non so se i genitori di Abby se ne siano già andati quindi esco dalla stanza di Emma senza far rumore e controllo. La porta è aperta ed il letto è stato rifatto con lenzuola pulite. Entro nella stanza e prendo il cambio per andare a fare la doccia. Sono le 11h, dal piano di sotto non proviene nessun rumore, Andrea e Sara staranno ancora dormendo. Finita la doccia torno in camera. Mi squilla il telefono, guardo lo schermo: mamma. Rispondo. <<Pronto>> <<Ehi, tesoro. Come stai?>> <<Alla grande>> rispondo sarcastico. <<Andrea te l'ha detto?>> <<Che ne pensi? Tu invece quando avevi intenzione di farlo?>> Le ringhio. Sono incazzato! Non avrebbe dovuto parlarne con mio zio! Doveva dirlo prima a me! Non è affar suo quello che farò della mia vita. Ok, forse un po' lo è visto che è mia madre, ma comunque la vita è la mia e scelgo io il mio futuro. <<Scusa tesoro, ma sapevo che non ti sarebbe importato. So quanto tieni conto di ciò che ti dice Andrea ed è per questo che ho voluto che lo sapesse.>> Lo so bene quanto dia ascolto a mio zio. Il mio punto di riferimento. Credo che sia grazie a lui che mi sono appassionato della letteratura. <<Lo so...ma dovevi prima parlane con me lo stesso...>> mi sfuggi l'occhio sulla sveglia. <<...Mamma si può sapere perché mi stai chiamando alle 5:30h del mattino? Perché non sei a dormire?>> la sento sbuffare. <<Insonnia. Non riuscivo a dormire e volevo sentire la tua voce. Mi manchi amore. Sara mi ha detto che ora siete amici tu ed Emma>> ora sono io a sbuffare. <<Non direi. Ci sopportiamo. Nulla di più.>> <<Beh! È già un passo avanti!>> <<Torna a dormire mamma...>> <<Okok. Ti voglio bene tesoro.>> <<Anche io>> stacco la chiamata e mi butto sul letto. Dei romuro provengo da dietro la mia porta. Qualcuno si è svegliato. Mi dirigo al piano di sotto e trovo Sara ai fornelli. <<Buon giorno>> <<Oh. Buon giorno tesoro. Dormito bene? Scusa se ti abbiamo sfratato dalla stanza...>> <<Non c'è problema. Emma non russa o parla nel sonno quindi non me la sono passata male.>> a parte quando ho dormito sul divano... ridacchia. <<Bene>> replica sorridendo. <<Si è alzata?>> <<Non lo so. Ero a fare la doccia e poi sono stato al telefono con mamma>> <<Oh, Bene. Puoi andare a vedere se è sveglia? Se non lo è falle alzare il culo!>> <<Ok>> le rispondo ridacchiando. Mentre salgo le scale incrocio Andrea. <<Buon giorno>> Dice sorridendomi. <<'giorno>> <<Senti... riguardo ieri... mi dispiace non vrei dovuto dirlo dati a tutti sono stato uno stronzo>> ridacchio. <<Già>> <<Beh, scusa. l'ho fatto per te però. Non puoi buttare via tutto per una ragazza. Cazzo, sei stato ammesso a due delle più facoltose Università del mondo! Devi esserne orgoglioso!>> <<Lo so...ma non ho ancora deciso>> <<tua madre mi uccide se sa che ti sto per dire questo, ma...mi farebbe piacere che venissi alla NYU.>> Lo guardo e ricambio il suo sorriso. <<Grazie, ma ci devo pensare...>> <<Lo so, lo so. Spero solo che farai la scelta giusta.>> <<Grazie...>> ci diamo uno di quegli abbracci da uomini e poi va al piano inferiore. Busso alla porta di Emma ma non risponde. Entro. È sdraiata in diagonale, in pancia in giù e abbraccia il cuscino sul quale ho dormito. Le maglietta gli si è rialzata, quindi posso intravedere le culotte di pizzo nere. Distolgo lo sguardo e mi avvicino al letto per svegliarla. Mi chino su di lei e la scuoto. <<Emma!>> alza di scatto una mano, gli blocco il polso. <<Oddio scusa>> sgrana gli occhi nel rendersi conto che per poco non mi colpiva. Ridacchio. <<Colpa mia. Non dovevo scuoterti e urlarti nelle orecchie>> mi sorride tirandosi su. <<Ti ho colpito?>> <<No, ti ho bloccata in tempo>> <<Peccato!>> Dice ridacchiando <<Ehi!>> Replico dandole una spallata. <<Ahi!>> strilla prima di darmi un pugno nello stomaco. Ci prova un'altra volta ma prima che possa farlo le afferro i polsi e la butto sul letto schiacciata dal mio corpo con le braccia sopra la testa. <<Cosa vorresti fare Angelo?>> le chiedo guardandola fissa negli occhi. Cerca di liberarsi ma premo il mio corpo sul suo e stringo la presa. <<Lasciami!>> grida <<Se lo faccio non mi colpirai?>> <<No...>> alzo un sopracciglio. La lascio e subito lei tenta di colpirmi. Le riblocco i polsi con una mano e con l'altra le faccio il solletico. Inizia a ridere e a contorcersi. <<Ti prego smettila!>> delle lacrime le rigano il viso. <<Smettila! Smettila! Non ti colpirò lo giuro!>> La smetto e la lascio andare. Rimane distesa a riprendere fiato. <<Alza il culo bella addormentata>> la intimo dirigendomi fuori dalla stanza. Prima che possa uscire mi lancia un cuscino in testa. <<Stronzo!>>

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