1. I FELL IN LOVE: Mi sono in...

By VLove96

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VOLUME I Come si può detestare così tanto qualcuno da desiderarlo fino a questo punto? Emma ed Alex sono gli... More

Nuova copertina
Trailer
cast
Prologo ✔
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
CIAOOO
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Epilogo
Un nuovo inizio
Volume 3
Trailer Volume II
Trailer Volume III
Brokenheart - L'amore non conosce tempo

Capitolo 6

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By VLove96

BACI BAGNATI


Più che baciarsi 

fu quasi

un volersi mangiare

- Ligabue




Alex

Quando le ho detto che è stato il miglior pompino della mia vita non scherzavo. È stato fantastico! L'avevo desiderato così tante volte, è stato meglio di qualsiasi mia fantasia. Ha pure ingoiato, quasi nessuna lo fa...Poi ha un sapore così dolce. Mi torna duro solo a pensarci. Non riesco ad addormentarmi, mi tormenta un pensiero: sono stato uno stronzo a mollarla li? Non lo so...ma non sapevo come altro comportarmi. l'avrei voluta prendere in braccio e portarmela dietro per stenderla sul mio letto e fare l'amore...cioè scopare...con lei...ma non posso, un conto è farla godere con le dita o con la lingua un altro sarebbe farci sesso...ho già ceduto abbastanza...anche se visto che devo andare all'inferno perché non farlo con stile e godermela fino in fondo? Non mi rimane comunque molto tempo, domani è venerdì e sabato Sara ed Andrea torneranno...cerco di non pensarci più e di addormentarmi. Durante la notte sognai di un Angelo biondo con due grandi occhi grigi che si insinuava nel mio letto e con cui facevo l'amore sino a l'alba.

Alla fine sono riuscito a dormire. Ora sono le 11h. Chissà se Emma è sveglia... devo scusarmi con lei per il mio comportamento...anche se non sapevo che fare, almeno avrei potuto darle la buona notte... Decido di alzarmi ed andare a parlare con lei. Esco dalla camera. La sua è chiusa. Starà ancora dormendo? Provo a bussare. Niente. Apro la porta. <<Emma...>>. Sta ancora dormendo. Mi da le spalle ma riesco comunque a vederle il viso. Sembra un Angelo. Indossa una canotta che dovrebbe essere abbastanza lunga da farle da camicia da notte ma durate il sonno le è salita. Posso vedere perfettamente il suo magnifico fondoschiena, ha cambiato le mutandine, ora sono rosa ma sempre di pizzo. Mi viene duro. Distolgo lo sguardo dal suo sedere sodo. Ha una gamba avvolta ad un cuscino e lo abbraccia . È davvero carina...vorrei essere al posto del cuscino...che cazzo di idee mi vengono?!. Giro i tacchi e mi chiudo la porta alle spalle. Ho deciso di non svegliarla. Parleremo dopo. Potrei prepararle il pranzo per farmi perdonare...

Intorno a 12h sento dei passi che scendono le scale mentre finisco di portare i piatti sul patio. Ho deciso che pranzeremo fuori. <<Buon giorno dell'addormentata>> ha dormito come un ghiro. Mi fa un gestaccio con un dito, mentre va al lavandino per bere un bicchiere d'acqua. Indossa ancora il pigiama, ed ha tutti i capelli spettinata. Mi fa sorridere. <<Dormito bene?>> mi fulmina con lo sguardo. <<senti mi sono appena svegliata dopo una notte insonne potresti stare un po' zitto. Ah e fai scomparire quel maledetto sorrisetto dalla tua faccia mi mette i nervi>> argh. Mi avvicino a lei e le tolgo il bicchiere dalle mani posandolo sul bancone. <<sei proprio acida appena sveglia>> <<fanculo!>> <<calma Angelo>> le dico avvicinandomi un po' di più al suo viso con il mio. Quasi gli sfioro le labbra, lei trattiene il respiro e schiude la bocca. Mi allontano di scatto. Mi piace farla esasperare. <<Vieni ho preparato il pranzo sul patio>> le dico allontanandomi con un sorrisetto soddisfatto sul volto.

Emma

Argh! Mi fa proprio esasperare! E poi quello cos'era? Stava per baciarmi? Quando ieri sera mi ha mollata li come una stupida non sapevo che pensare. Durante la mia notte insonne ho fatto mille supposizioni e immaginato mille scenari diversi per quando ci saremo rivisti...ma mai mi sarei aspettata che mi preparasse il pranzo. Mi avvio fuori. La tavola di legno è ricoperta da una tovaglia a fiori ed è apparecchiata alla perfezione. Sul tavolo c'è della frutta, del pane, dei salumi e dei formaggi. È tutto perfetto. Mi accomodo danti a lui. <<A cosa devo tutto questo?>> chiedo indicando la tavola con un gesto delle mani. <<beh, ieri tu hai preparato la cena, quindi mi sembrava giusto ricambiare il favore...>> restiamo in silenzio per qualche istante poi riprende a parlare. <<...E poi volevo chiederti scusa per come mi sono comportato ieri dopo...dopo quello che è successo...è che...>> prende un respiro profondo. <<...è che non sapevo come comportarmi...>> <<ok...>> <<ok?>> si ok, mi ha chiesto scusa, e poi sinceramente nemmeno io sapevo che fare. Sorridendogli gli dico: <<si va bene, nemmeno io sapevo che fare. Quindi ti perdono per avermi lasciata li come una stupida...>> sembra che si senta ancora un po' in colpa. <<e poi...hai preparato il pranzo. Quindi si, sei perdonato>> replico con un sorriso raggiante. Lui ricambia. <<bene>>.

Finito di mangiare lo aiuto a sparecchiare ed a lavare i piatti. Non ci siamo scambiati molte parole durante il pranzo però il silenzio non è stato imbarazzante, anzi è stato tranquillizzante. Ci siamo scambiati qualche frecciatina e molti sorrisi, è stato divertente. <<ti va di andare in spiaggia?>> mi chiede mentre asciugo l'ultimo piatto. <<perché no...>> gli rispondo sorridendo. <<devo farmi una doccia prima...ci vediamo tra trenta minuti?>> <<va bene>> mi sorride e poi inizia a rimette le stoviglie al loro posto.

Venti minuti dopo sono pronta. Vado in salotto e lo trovo a guardare la TV. <<sono pronta>> lo avviso sorridendo. Si volta. Mi guarda dalle testa ai piedi. Mi sento arrossire. Non è che indosso chissà che. Solo un semplice vestitino bianco. Lui è a petto nudo, ma non lo sto mangiando con gli occhi! ok...forse un pochino...<<Andiamo?>> dico un po' frustata. Mi sorride prende l'asciugamano e si alza. <<Andiamo>>. Il bello di avere la casa per le vacanze negli Hamptons è che quasi ogni villa ha il suo lato di spiaggia privata così è come avere il mare in casa! Stendiamo gli asciugamani e ci stendiamo. Rimaniamo per un po' in silenzio. È lui il primo a parlare. <<guarda quella nuvola! Non sembra una navicella spaziale!>> mi domanda tutto eccitato. Io radicchio. <<no, mi sembra solo una nuvola>> <<ma dai! Non ha proprio fantasia! Non la vedi è proprio li!>> dice indicandomela. Sembra proprio un bambino. Mi metto a scrutare le nuvole. <<una volpe!>> strillo <<No, a me sembra più un gatto!>> <<non è vero! È una volpe!>> gli dico fulminandolo con lo sguardo. Scoppiamo entrambi a ridere. <<comunque era una volpe...>> <<se lo dici te...>> ribatte con un sorrisetto malizioso sulle labbra. <<facciamo un bagno?>> propone. Io acconsento. Prima di buttarmi in acqua decido di sdraiarmi sul bagno asciuga. Lui si blocca prima di entrare. <<sul serio? Io non vi capisco voi donne>> si siede accanto a me sbuffando. Ridacchio. <<non sei costretto a stare qui con me, puoi anche andare a fare il bagno.>> mi scruta e si morde il labbro. <<No...apprezzo il panorama...>> distolto lo sguardo e lo punto davanti a me <<Si...è proprio bello il mare>> ridacchia. Poi sento che si avvicina. Mi ruota il viso mettendomi un dito sotto il mento. <<Intendevo te...>> dice guardandomi con desiderio negli occhi. Mi mordo il labbro. <<posso farlo io?>> <<che...che cosa?>> dico senza fiato. <<Questo...>> dice mettendomi le mani sul viso e mordendomi il labbro inferiore. Gemo. Inizia a baciarmi con passione. Si stende sopra di me, reggendosi su un braccio, e mi lascia una scia di baci lungo tutto il collo. Sento l'acqua scorrermi sotto la schiena ed è quasi un solivo visto il fuoco che provo in questo momento. Con una mano inizia ad accarezzarmi lungo la coscia. <<che fai?>> dico affannata ed eccitata. <<Secondo te?>> <<Potrebbero vederci...>> <<Non c'è nessuno, e poi è la tua parte di spiaggia privata no?>> vi ricordate quando dicevo che ci sono dei vantaggi ad avere una casa negli Hamptons con spiaggia privata? Beh, questo è uno di quelli! Mi mordo di nuovo il labbro senza rendermene conto. <<Se fai così non resisto>> dice guardandomi con desiderio e tornando a baciarmi. Ricominci ad accarezzarmi la coscia, questa volta però mi prende il ginocchio e mi allarga un po' la gamba. Mette una gamba tra le mie e si preme contro di me. Posso sentire l'erezione che mi preme sulla coscia attraverso lo strato sottile del suo costume. <<Sempre pronto eh?>> mi lascio sfuggire una risatina. Mi guarda con malizia. <<Sempre>> replica con voce roca. Guardandomi negli occhi fa scorrere una lungo la mia gamba sino ad arrivare proprio li. Mi scappa un gemito. <<Sempre pronta eh?>> mi provoca con un mezzo sorriso che fa spuntare quelle adorabili fossette. <<Sempre>>. Alle mie parole slaccia un nastro del mio costume e mi penetra con un dito. Mugolo. <<Adoro il suono che fai quando godi>>. Le sue parole e le sue dita esperte mi portano sempre più vicina al limite. Non smette mai di guardarmi mentre mi fa venire. <<Sei così bella...>>. Le sue ultime parole mi provocano un sfarfallio nello stomaco. Pensa davvero che sia bella? Non devo pensarci è solo una questione di sesso non mi importa...<<Sto per venire...>> <<Allora fallo Angelo, non aspetto altro...>> le sue parole mi portano al culmine e vengo. Quando mi riprendo mi bacia, poi mi riallaccia il fiocco del costume. Si alza, e mi tende la mano. <<Allora pronta per il bagnarti di nuovo?>> mi dice sorridendo. <<Sempre pronta...>>replico ammiccando. <<Bene>>. Mi fa l'occhiolino, poi mi aiuta ad alzarmi e tenendomi per mano entriamo in acqua. Restiamo per un po' in spiaggia a ridere e a scherzare, a parlare dei nostri progetti finita l'estate, dei nostri genitori e dei miei nonni, che è come se fossero anche i suoi. Mi racconta di Jack il cane del nonno, ha trovato una "fidanzata" e preso diventerà papà. Sono così orgogliosa della mia palla di pelo, è un golden retriever ed è un coccolone. Quando ce ne siamo andati avrei voluto portarlo qui con me, ma mamma ed Andrea lavorando non potevano prendersene cura e lo stesso io che andavo a scuola. Era ancora troppo piccolo per rimanere da solo, quindi abbiamo deciso di lasciarlo ai nonni. Me lo avevano regalato per i mie 12 anni, ho sempre adorato gli animali, e ora mi manca la mia "piccola" palla di pelo.

<<Mi sono divertito>> Dice facendo un sorriso a trentadue denti. <<Anche io>> dico ricambiando il sorriso, mentre torniamo a casa. <<Vado a farmi una doccia!>> lo informo, avviandomi verso le scale per salire al piano superiore. <<Sai per consumare meno acqua dovremmo farla insieme, giusto per rispettare un po' l'ambiente...>> Mi blocco, lui mi supera e ci guardiamo negli occhi. <<Sto scherzando Angelo>> dice ammiccando e iniziando a salire le scale. <<Comunque la faccio per primo!>> mi grida salendo di coda le scale e chiudendosi in bagno. Ma che cazz...<<Stronzo!>> gli urlo dietro. Sono una scema, mi sono fatta abbindolare dalle sue parole. Anche se una doccia insieme non sarebbe proprio stata una cattiva idea... Mi lancio sul letto sospirando. Dopo quindici minuti circa esce dal bagno. Ho lasciato la porta della camera aperta, quindi posso osservarlo in tutto il suo splendore. Ha i capelli bagnati che gli ricadono sul viso, alcune gocce gli colano lungo il collo. Quanto vorrei leccargliele...riprenditi Emma! Ma come si fa? Ha un corpo perfetto, e posso ammirarlo perché indossa solo un asciugamano che gli scende sui fianchi...Nota che lo sto osservando. <<Vuoi una foto?>> mi fa l'occhiolino e si dirige nella sua stanza. Che imbarazzo! Mi ha beccata mentre lo fissavo come una maniaca! Mi mancava solo la bavetta sulla bocca! Mi alzo di scatto e mi precipito a fare la doccia a mia volta.

Alex

<<Ti va se ordino una pizza?>> è Emma a chiedermelo, mentre sono sul mio letto a suonare la chitarra . <<Va bene>> le rispondo sorridendo. <<Ok. Hai preferenze sulla farcitura?>> <<No...fai te>> <<Ok...vado a prenotarla...>> replica e se ne va. Un altro pasto insieme eh...Beh da domani pranzeremo e ceneremo sempre insieme, visto che rientrano Sara ed Andrea. L'ultima serata da soli... Un po' mi dispiace... Se appena sono arrivato ero disperato perché non c'era mio zio, ora sono un po' dispiaciuto che tornino... La nostra "avventura" si conclude stasera...

Decido di andare al piano di sotto. <<Ti va di guardare un film, mentre ceniamo?>> Le chiedo mentre ripone il cordless. <<Certo>> Risponde sorridendomi. Ci sediamo sul divano ad una certa distanza. Prendo il telecomando, e dopo aver acceso la TV, faccio scorrere la lista dei film. <<Allora...cosa vuoi vedere?>> <<Non so...>> Replica storcendo la bocca. È un gesto così carino, lo fa ogni volta che è incerta su qualcosa...<<Che ne dici di John Wick?>> <<mmm...no...Keanu Reeves è gnocco ma non ho voglia di un film d'azione...Che ne dici di Tutta Colpa Delle Stelle?>> <<No! Mi rifiuto di vedere un film da femminucce!>> <<Ma non dire cazzate! L'hai mai visto?>> <<No ma posso stabilire dal titolo e dalla copertina che è un film da femminucce>> <<Non è vero!>> replica indignata. Mi toglie il telecomando dalle mani e seleziona il film scelto da lei. <<Casa mia, TV mia, Telecomando mio, quindi scelta del film mia!>> <<Te l'hanno mai detto che non sei per niente ospitale?>> <<Si una volta una faccia di culo me l'ha detto>> ridacchio. Suonano alla porta. Ci fissiamo. <<Allora...vai ad aprire...i soldi sono vicino al telefono...>> <<Ma non eri tu la padrona di casa?>> <<Si, quindi ti ordino di andare ad aprire se vuoi la cena...>> Replica sorridendomi. Alzo gli occhi al cielo ma non posso fare a meno di ridacchiare mentre vado a prendere la pizza. Torno la poso sul pouf davanti al divano e vado in cucina a prendere due birre. Gli porgo la sua e un tovagliolo. <<Grazie>> dice sorridendomi e poi fa partire il film.

Mentre guardiamo il film qualche volta la osservo. È davvero bella, chissà come ho fatto a non accorgermene prima...L'ho sempre chiamata Angelo sia perché Angela è il suo secondo nome, che era il nome della nonna di Sara che Emma non ha mai conosciuto perché è morta qualche mese prima della sua nascita, sia perché Angelo la chiama Andrea e sapevo benissimo che lei odiava che la chiamassi come faceva lui. Diceva che rovinava la dolcezza con la quale la chiamava lui, e a me divertiva irritarla. Però guardandola adesso devo dire che mio zio non aveva proprio tutti i torti, sembra veramente un Angelo e da bambina lo stesso. Capelli lunghi biondi che le ricadono in delicati boccoli, occhi grigi di una profondità pazzesca, labbra carnose e rosse, che risaltano di più di inverno quando la sua pelle, ora color caramello, è candida. Mentre guarda il film le scende una lacrima. Gliela asciugo con il pollice prima che lo faccia lei. Ci guardiamo per qualche istante poi riportiamo la nostra attenzione sul film.

<<Ma che cazzo? Sul serio?>>Impreco alla fine del film.<< Muore lui?!>>. <<Menomale che era un film da femminucce>> ridacchia lei. <<Infatti lo è...>> allunga una mano sul mio viso. <<Allora perché piangi?>> Mi asciuga una lacrima. Cazzo! Davvero? Non me ne ero nemmeno reso conto. <<Non sto piangendo! Mi lacrimano gli occhi...>> Alza gli occhi al cielo e ridacchia. <<Si come no!>> Mi piace quando ride, ha una risata argentina e contagiosa. Non posso fare a meno di sorriderle. <<Ti voglio nuda nel mio letto>> Le sussurro senza pensarci. Smette di ridere e mi fissa. Anche se non dice niente scorgo nel suo sguardo desiderio. Si morde il labbro. <<è l'ultima sera senza i tuoi genitori, e ti vorrei nuda nel mio letto...niente sesso però...>> sembra un po' delusa dalla mia ultima affermazione, ma su quel punto sono fermo, niente sesso, non gli prenderò la verginità per poi il giorno dopo riprendere a comportarmi come un perfetto stronzo, come la progenie di satana. <<Ok...>> <<Ok?>> <<Si...>> si alza e mi porge la mano.

Continuando a tenerla per mano la conduco nella stanza degli ospiti che è diventata mia per quest'estate. Ci fermiamo vicino al letto. Non diciamo niente, ma non serve, il nostro desiderio si esprime anche senza parole. <<Alza le braccia>> Le ordino e lei obbedisce. Gli sfilo la canottiera e poi mi soffermo a guardarle i seni, porta un reggiseno di pizzo rosa...Prima che me ne accorga mi sta sfilando a sua volta la maglietta. Ora è di nuovo il mio turno. Con un solo gesto mi chino e le tiro giù i pantaloncini con le mutandine. Mi mette le mani sulle spalle <<Baciami>> mi alzo per farlo ma mi tiene giù con una lieve pressione. Afferro al volo. Non vuole che le baci la bocca, vuole che la baci li...Con molto piacere le bacio il sesso, la sento inarcarsi e gemere, mentre mi infilza con le unghie le spalle. Mi stacco e risalgo. La bacio con ferocia e nel mentre le stacco il reggiseno. <<Sdraiati sul mio letto. Voglio vederti nuda su di esso>>. Con un piccolo lamento si stacca da me e obbedisce. Mi piace avere il controllo. Si sdrai sul materasso. Serra le gambe e si copra i seni con un braccio. <<Non devi vergognarti di me, sei bellissima. Allarga le gambe e togli quel braccio>> Anche se un po' esitante fa quello che le ho chiesto. È così bella...ed è nuda sul mio letto...mi diventa duro solo a guardarla. Si morde il labbro mentre mi tolgo i pantaloni. <<Non indossi le mutande?>> mi chiede alzando un sopracciglio. <<Qualche problema?>> <<Assolutamente no>> dice ridacchiando. Mi avvicino a lei sul letto, le prendo le ginocchia e le allargo le gambe. <<Voglio assaggiarti per bene>>. Mi accorgo dell'effetto che le mie parole hanno su di lei, la imbarazzano ma allo stesso tempo la eccitano e questo eccita anche me. Le lascio una scia di baci partendo dal ginocchio e risalendo l'interno coscia, mentre con la mano percorro lo stesso tragitto ma su l'altra gamba. Sento il respiro le si fa pensante . Avvicino le labbra alla sua femminilità, struscio il naso sul monte di venere e ispiro. <<hai un profumo così buono...e sei così morbida...>> dico dandole un primo bacio. Si inarca sotto le mie labbra. <<sempre pronta eh?>> le domando ridacchiando tra le sue gambe e guardandola. <<Sempre>> risponde guardandomi a sua volta. Torno ad assaggiarla. Aggiungo un dito e lo metto più in profondità. Geme. <<Li...si...proprio li...più veloce...>> eseguo il suo ordine aggiungendo un altro dito e continuando a stuzzicarle il clitoride con la lingua. <<Ci sono quasi...>> mi sussurra tra i gemiti. Vado più dentro con la lingua e con le dita. La sento irrigidirsi e capisco che ormai è al culmine. <<Vieni per me Angelo>> la guardo mentre vieni sotto il tocco delle mie dita. Quando grida il mio nome per poco non vengo anche io. <<è...è stato...>> <<...bello?>> concludo io sorridendo e avvicinandomi a lei per baciarla sulle labbra. <<...incredibile>> mi corregge baciandomi con passione. Posa le mani sulle mie spalle e mi spinge giù, si mette a cavalcioni su di me ma senza toccarmi. <<che fai?>> le chiedo, perché è pericolosamente vicina al mio cazzo con la sua femminilità. <<Ora tocca a me>> Replica con un sorrisetto malizioso sulle labbra. Si china e mi bacia poi si abbassa e mi sfiora il sesso con il suo. Gemiamo entrambi. È così bello cazzo! Ma niente sesso mi sono ripromesso! <<Niente sesso...>> dico stringendo i denti e trattenendo un altro gemito. Incomincia a strusciarsi contro di me.<<Smettila>> le dico prendendola per i fianchi e bloccandola. Si morde il labbro inferiore. <<Non stavo facendo niente di male...non è fare sesso...>> mi sollevo e la bacio. <<No, ma se continui così, non risponderò delle mie azioni...>> Ricomincia a muoversi. <<Smettila>> le dico fulminandola con lo sguardo e stringendole un po' di più i fianchi. Mi bacia e preme il suo corpo nudo contro il mio. Mi fa sdraiare sulla schiena. Inizia a lasciarmi una scia di baci. Vicino alle labbra, sul mento, nel collo, la clavicola, il petto, gli addominali, l'ombelico. Ogni suo bacio mi ha acceso un fuoco dentro. Mi bacia il pube e poi guarda. Inizia a succhiarmelo continuando a guardarmi. La sua piccola mano avvolge il mio membro e segue il ritmo della bocca. Inarco i fianchi per andargli incontro. Succhia sempre più forte, va sempre più in fondo. Voglio che venga con me. <<Girati>> Le ordino. <<Cosa?>> <<Girati, e mettiti sopra di me>> Lo fa. Si mette a cavalcioni su di me dandomi la schiena. La prendo per le cosce e sistemo la sua femminilità sopra la mia bocca. La lecco. Lei geme ed inizia a fare altrettanto con il mio sesso. Veniamo insieme. Lei grida il mio nome, io il suo. La faccio stendere vicino a me, la bacio, e poi ci addormentiamo abbracciati.

Emma

Ho caldo e mi si è addormentato un braccio. Non so che ora sia perché la sveglia è sul comò alle mie spalle. È ancora notte però, attraverso le tende intravedo che è ancora buoi. Sono avvinghiata ad Alex che dorme come un angioletto. Questa serata è stata...è stata...wow... non si può descrivere. È stata la notte migliore della mia vita. Ed ora, stare abbracciata a lui, i nostri corpi nudi avvinghiati tra di loro, è altrettanto magnifico. Gli sposto una ciocca di capelli che gli ricade sul viso. <<Emma>> surra, ma non si sveglia. Ammiro ancora per qualche istante la sua bellezza, poi lo bacio e torno a rannicchiarmi tra le sue braccia per dormire un altro po'.

<<Ehi! Siamo tornati!>> Le grida di mamma e ed Andrea ci fanno svegliare di colpo. <<Cazzo!>> diciamo contemporaneamente fiondandoci giù dal letto. Raccogliamo i nostri vestiti il più in fretta possibile. <<Ehi! Dove siete?!>> <<Non vi sarete mica uccisi?!>> Sento ridacchiare il mio patrigno. <<Cazzo!cazzo!cazzo! Dove sono le mie mutande?>> <<metti solo i pantaloni>> mi dice Alex lanciandomeli e facendo lo stesso. Infilo al volo la canotta e ci fiondiamo fuori dalla sua stanza. Stiamo per correre al piano di sotto ma ci fermiamo di colpo. <<Vado prima io...>> Gli dico mi giro, poi torno a guardarlo gli do un ultimo veloce bacio e scendo le scale. Sono felice di stare per rivere i mie ma qualcosa dentro mi si sta spezzando...tutto ciò che c'è stato con Alex da ora in avanti non potrà più esserci...non avrei dovuto dormire nello stesso letto con lui. Per quanto potrà sembrare strano, più dei suoi baci e delle sue carezze credo che mi mancherà quello. Dormire abbracciata a lui. È successo solo stanotte ma è bastato per crearmene una certa dipendenza...

<<Mamma!Papà!>> grido andando ad abbracciarli. <<Ehi Angelo!>> <<Amore>> dice mia madre dandomi un bacio sulla fronte. <<Non dirmi che hai ucciso mio nipote?>> Mi chiede Andrea ridacchiando. <<No, sono ancora tutto intero...>> risponde Alex avvicinandosi a noi. <<Alex!>> strilla mia madre andando ad abbracciarlo e a baciarlo <<Come stai tesoro? Scusa se non eravamo qua. Si è comportata bene?>> chiede indicandomi <<Tesoro lascialo respirare...>> interviene Andrea. <<Zio...>> <<Alex...>> Dicono sorridendo, prima di abbracciarsi. <<Allora? Come si è comportata la signorina?>> <<Mamma!>> le dico esasperata. Tutti ridacchiano. <<Ha superato le mie aspettative...>> replica facendomi l'occhiolino mentre non lo guardavano. <<Bene!Ora andiamo a disfare le valige e poi mi devo assolutamente fare una doccia, ma quando ho finito pretendo che mi racconti tutto. Sei così cresciuto!>> Bacia sulla fronte Alex e va con suo marito al piano superiore per sistemarsi. Rimaniamo in silenzio per qualche minuto. I sorrisi finti che avevamo sulle labbra un secondo prima piano piano sparisco. Ci fissiamo senza dire niente. <<è stato bello...>> sussurra prima di andarsene. 

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