Ogni volta che ti ho aspettat...

Por Ruph34

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[DAL 28 Novembre 2018 IN EBOOK E CARTACEO] "Quando la tua vita ti mette davanti ad una scelta difficile, dimm... Mais

Cartaceo?
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TRAILER UFFICIALE
Prologo
Capitolo I
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIII
Capitolo XIV
Capitolo XV
ADESSO BASTA.
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XVIII
Capitolo IX
SHADOW AWARDS ITA
Capitolo XX
Capitolo XXI

Capitolo II

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Por Ruph34

Carly's pov

Conoscevo Trevor Butler. Eravamo stati amici, una volta. E la notizia che si fosse trasferito nella mia scuola non mi garbava affatto.

Capii che dire in giro di conoscerlo era una mossa sbagliata, decisi di nasconderlo e di far finta che non ci fosse.

In quei corridoi l'aria era gelida, con le mani strette alle spalliere dello zaino mi avviai nella direzione del mio armadietto. Il corridoio cominciava a riempirsi di gente, dai novellini del primo anno ai veterani dell'ultimo.

Mi chiedevo se Trevor si ricordasse ancora di me, erano passati un po' di anni, quelli giusti per far finta che tra noi non fosse mai successo nulla.

Camminavo senza guardare in avanti, con lo sguardo fisso al pavimento, nella speranza che qualcosa mi distraesse dal pensiero che il mio ex migliore amico si fosse trasferito nella mia scuola.

Fino a quando qualcuno mi piombò addosso.

"Ehi!" Esclamai prendendo i libri e le penne che erano cadute sul pavimento "Vedi di stare più attento la prossima volta"

"Vedrò di stare più attento, allora" disse il ragazzo tendendomi la mano.

Quella voce. Io conoscevo quella voce.

Per un istante fui come pietrificata, alzai lo sguardo verso l'alto e lo vidi: gli occhi verdi di Trevor Butler mi stavano sgranando.

Tra centinaia di ragazzi in tutta la scuola, dovevo proprio imbattermi contro di lui? Leggevo spensieratezza nel suo volto, mentre io ero presa dall'agitazione.

Era diverso da come lo ricordavo, le lentiggini al volto erano scomparse e i capelli erano diventati ancora più biondi, se non fosse stato per la voce non lo avrei quasi riconosciuto.

"Carly?" Domandò "Carly Jensen? Sei tu?"

Ehm sì, sono io. Non lo vedi? Pensai, decisi di non cominciare a dare spettacolo, era già troppo vederlo di fronte a me, dopo tutto quello che aveva fatto.

Sapevo che gli anni molto probabilmente lo avevano cambiato, che non era più un bambino, ma si sa, il lupo perde il pelo ma non il vizio.

"Quanto tempo Carly!" Disse dandomi una pacca sulla spalla "Non sei felice di vedermi"

No. Non lo sono. Non ora che ti ho rivisto.

"Sì" mentii "Vedo che anche tu adesso fai parte della Westwood High School"

"Già, ho vinto un concorso e il premio in palio è stato quello di iscrivermi qui, che strana la vita no?"

Sapevo benissimo che anche lui stesse mentendo. Lo conoscevo, era sempre stato un attore eccezionale, uno di quelli adatti ai film di Hollywood, con la sua lingua ammaliatrice riusciva ad attirare a sé qualsiasi ragazza. Tranne me. Con me non ci è mai riuscito.

"Adesso mi dispiace ma devo andare" mormorai disfando le mie cose per metterle sull'armadietto "A prima ora ho storia, la professoressa chiede molta puntualità"

"Ma davvero?" Chiese sorpreso lui "Anch'io ho storia"

Starai scherzando, vero?

Non poteva essere. Era come tutto fosse calcolato nei minimi dettagli, era impossibile dettare legge a uno come Trevor, otteneva tutto ciò di quei aveva bisogno, persino l'orario scolastico.

Lo conobbi per la prima volta in prima elementare, quegli occhi verde magnetico attirarono subito la mia attenzione e mi constrinzero ad avvicinarmi a lui. Facemmo subito amicizia e, col passare dei mesi, diventammo migliori amici.

"Bene" dissi cercando di essere più convincente possibile "Allora facciamo strada insieme"

Chiusi l'armadietto, chiusi gli occhi e sperai con tutta me stessa che fosse un incubo.

Sapevo già che il primo giorno di scuola sarebbe andato male, ma non mi aspettavo fino a quel punto, rivedere il mio migliore amico, poi diventato la persona che più avevo odiato al mondo, faceva uno strano effetto su di me.

"Ti piacerà questa scuola" ruppi il silenzio imbarazzante che sia era creato tra noi due, era strano sentire Trevor zitto, era sempre stato molto impaziente e logorroico, soprattutto logorroico.

"Lo so già. Me ne hanno parlato molto bene" continuò strofinandosi la cute "D'altronde è soltanto una delle scuole più belle di tutta la California, no?"

Avevo odiato Trevor, sì. Perché era stata l'unica persona in sedici anni a spezzarmi il cuore, e la cose che mi diede più fastidio fu quella che non se ne rese nemmeno conto, frantumò il mio cuore in mille pezzi, senza fare nulla, era sempre stato cieco, egoista, stronzo.

E sapevo il perché del suo sorprendente ritorno, voleva farmi di nuovo visita, in casa, quella volta.

Erano passati tre anni dall'ultima volta che lo avevo visto, tre anni e qualche mese per l'esattezza. E avevo cercato con tutta me stessa di dimenticarlo, ma è difficile dimenticare quando sono i tuoi stessi ricordi a inseguirti.

"Bene, fai strada?"

"Sì, vieni da questa parte"risposi dirigendomi verso l'aula di storia, che distava a qualche metro dal mio armadietto.

Non riuscivo a capacitarmi dell'accaduto, era troppo complicato gestire una situazione come quelle, se non fosse subentrata Sam non so nemmeno cosa avrei fatto.

"Non devi presentarmi nessuno, Carly?" Disse maliziosamente Sam mettendo le mani sulle spalle mie e di Trevor.

"Sì" risposi seccata "Lui è Trevor"

"Sei tu il famoso Trevor Butler? La scuola non fa altro che parlare di te e dei tuoi bicipiti"

"Ehm.. davvero?" Chiese lui, come se non lo sapesse, la sua aria da ragazzo a posto cominciava davvero a darmi sui nervi.

"Eccome se è vero! Vero Curly?"

Non risposi. Era già troppo per me sentire Sam parlare con Trevor. Cosa cercava di fare? Di rubarmi un'altra amica?

Sì, perché lo aveva fatto, in passato, ed era stato proprio quello il momento in cui decisi di non rivolgergli più la parola. Non meritava più niente da me.

Qualche anno prima entrambi facevamo parte di un trio perfetto, formato da me, lui è Tracy, anche lei mia ex migliore amica.

Eravamo stati felici insieme, fino a quando Mister-ragazzo-a-posto non decise che mettersi con la mia migliore amica fosse la cosa più giusta da fare.

Entrambi si allontanarono da me, smisero persino di parlarmi, tutto per una stupida cotta che non durò nemmeno un anno.

"Comunque io sono Sam" esclamò lei "La migliore amica di questa qui"

Le diedi una leggera pacca sulla spalla e lei ricambiò il gesto.

"Ahi!" Sbottò

"Dov'è Hasley?" Chiesi allungando il collo nella speranza di trovarla tra la folla.

"È insieme a Seth, stanno controllando gli orari di biologia"

"Come al solito. Quei due finiranno per farmi impazzire"

C'era stata una piccola storia tra Ashley e Seth, tutto questo prima di scoprire che Seth era gay, ed era 'Follemente innamorato di Zack Posley' testuali parole.

"Tu pensi che si siano rimessi insieme?" Chiese Sam rivolgendosi a me

"Non credo, lui è gay"

Ci scappò una leggera risatina. Entrammo nell'aula di storia, coordinata dalla professoressa Mitcher, per gli alunni, Miss Bel-Panorama.

Trevor stava in silenzio e la cosa mi preoccupava talmente tanto da portarmi a rivolgergli la parola, di nuovo.

A che gioco stava giocando? Non riuscivo più a comprendere.

"E quindi" cominciai cercando di essere meno impacciata possibile "Passerai l'intero semestre qui?"

"Già" rispose "Ti da fastidio..? Non è che penserai ancora al..."

"Basta" lo interruppi "Non sono cose che ti riguardano. Fai come se non mi avessi mai conosciuta. Non voglio avere problemi"

Quelle parole mi uscirono di bocca come comandate da un forte desiderio di riscatto, frenate dal fatto che lui fosse ritornato per me.

Il mio cuore era come un uragano, come una stella in continua esplosione, rivederlo aveva attirato la mia attenzione ma, allo stesso tempo, mi faceva stare male. Non rispose, si limitò a fissarmi con lo sguardo fisso su di me, mi vedeva allontanarmi tra i banchi, i seduta a primo e lui all'ultimo.

Non immaginava di ritrovarmi, forse. Pensava che tutto sarebbe andato per il verso giusto, che nulla avrebbe potuto ostacolarlo, era troppo sicuro di sé stesso, lo conoscevo. Ma spesso, non è proprio la sicurezza a distruggerci?

***

"Ehi Carly" sussurrò piano Sam, in modo tale che la Mitcher non sentisse "Ho visto come lo guardavi"

"Chi?"

"Dai lo sai" continuò dandomi una gomitata sul braccio "Il ragazzo nuovo. Com'è che si chiama? Trevor?"

"Sì. Trevor" dissi "E sta tranquilla, è soltanto un amico"

"Certo. Un amico" ridacchiò "Guarda che si nota benissimo. Non fai altro che guardarlo, anche adesso"

No. A me non piaceva Trevor, o almeno, non più. Ho passato una vita a corrergli dietro, a sperare che mi dicesse che mi amava, che eravamo fatti per stare l'uno con l'altra, e invece niente, Trevor aveva soltanto combinato casini nella mia vita.

Non potevo amarlo. Non dopo quello che aveva fatto. Era un ricordo lontano, uno di quelli che vengono a cercarti, come se fossi la sua preda.

"Sono seria, Sam" affermai convinta "Non mi piace"

"Però i tuoi occhi dicono altro, sei sicura? So riconoscere l'amore a prima vista"

Certo. A prima vista.

"Ragazzi è ora di formare le coppie per il gruppo di storia di quest'anno" la voce della professoressa rieccheggiò per tutta la classe "Sam insieme ad Hasley"

Le mie due migliori amiche si riunirono in un inteso abbraccio, urlando frasi incomprensibili.

Ogni anno la professoressa divideva la classe in coppie di lavoro e alla fine dell'anno scolastico i due avrebbero presentato il lavoro.

L'anno prima mi era toccato state con Sam. Mi chiedevo chi fosse il malcapitato o la malcapitata, speravo con tutto il cuore che Trevor non fosse uno di loro.

Non feci nemmeno in tempo a immaginare.

"Carly insieme a Trevor" continuò, poi si voltò verso la mia direzione "È tuo compito spiegare tutto al tuo nuovo compagno, cercate di fare un bel lavoro"

Non ci potevo credere, vederlo era già troppo, averlo nella stessa classe era da suicidio.

Doveva per forza essere anche il mio compagno di lavoro? Non riuscivo proprio a capacitarmi, troppi avvenimenti in un solo giorno di scuola.

Ero come la pioggia, destinata a schiantarsi.

Mi girai e vidi un ghigno sul volto di Trevor. Era proprio così che doveva finire?

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