Rise of light

By missFairchild

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Un finale alternativo del ritorno dello jedi per tutti quelli che non hanno accettato la morte di Anakin e vo... More

Prologo
QUESTIONI IMPORTANTI
LA SCELTA E' TUA
PUNTI DI VISTA
PREOCCUPAZIONI
TORMENTI
NE VALE LA PENA?
LA VITA VA AVANTI
RITORNO AL PASSATO
MALE, MA NON MALISSIMO
SVOLTA
IN VIAGGIO
A PICCOLI PASSI
INTRIGHI
ECO
INQUIETUDINI
GRAZIE
AMNESIA
LUCI NELLA NOTTE
RITORNI INASPETTATI
RIUNIONE DI FAMIGLIA
FUGHE PRECIPITOSE
VOLANDO VERSO CASA
COMBATTIVI NEGOZIATI
CERCANDO DI RICORDARE
CRISI DI IDENTITA'
RISATE NEL BUIO
CIO' CHE E' GIUSTO E CIO' CHE E' SEMPLICE
PROBLEMI DI FIDUCIA
CHIACCHIERE TRA FRATELLI
LA REALTA' BUSSA ALLA PORTA
INCERTEZZE
MISSIONI DI SOCCORSO
LE STRADE SI DIVIDONO
MEMORIA RITROVATA
I GEMELLI PERDUTI
FANTASMI DEL PASSATO
NUOVE FORZE DI GRAVITA'
BRANCOLARE NEL BUIO
SULL'ORLO DEL PRECIPIZIO
PROFUMO DI CASA
L'AMORE DI UN PADRE
L'ALLEANZA COLPISCE ANCORA
TRA LE CENERI DEL PASSATO
V DI VENDETTA
YOU CAME BACK
LA PERSONA CHE VORREI POTER AMARE
EPILOGO
*ringraziamenti*
Delected scene

L'ULTIMA SFIDA

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By missFairchild

Se vi state chiedendo il motivo del video... beh ad un certo in questo capitolo ci sarà una melodia, ecco dovrete immaginare che la canzone sia questa. Detto questo, sperò che il capitolo vi piaccia. Baci Baci :*


Anakin si guardò freneticamente attorno cercando invano di trovare una via di uscita da quella situazione. Senza distogliere lo sguardo dall'uomo davanti a lui, posò Leia a terra e la sostenne contro il suo fianco circondandole la vita con un braccio. Lentamente estrasse la spada laser dalla cintura e la attivò.

"Io non lo farei se fossi in te." lo ammonì l'uomo misterioso. "Fai una mossa sbagliata e lui muore." Rispose, indicando con la testa Han che si dimenò nella morsa d'acciaio del cacciatore di taglie senza risultati.

La mente di Anakin iniziò a viaggiare freneticamente, osservando la stanza con apprensione. Nessuna via di fuga in vista apparentemente.

"Chi sei?" chiese all'uomo misterioso. Farlo parlare gli sembrava l'ultima chance che aveva, perlomeno per guadagnare tempo e farsi venire in mente un piano.

"Permettimi di presentarmi, sono Pablo Sylas. Finalmente ci incontriamo, Anakin Skywalker. O dovrei chiamarti Darth Vader?" disse scrutandolo con quel suo sorriso inquietante, la rabbia e l'odio che uscivano ad ondate da tutta la sua figura.

Anakin sospirò. "Che cosa ti ho fatto?" chiese con voce esausta, l'ormai famigliare senso di colpa che gli si posava come un macigno sulle spalle.

L'espressione dell'uomo si indurì. "Non te lo ricordi nemmeno! Tu hai-"

Qualunque cosa stesse per dire fu bloccata da un sacco di cose che accaddero contemporaneamente. Una sostanza scura che si era allargata in una pozza sul pavimento senza che nessuno se ne accorgesse prese improvvisamente fuoco, incendiando una manciata di droidi che si voltarono di scatto per trovarsi davanti un piccolo droide bianco e blu che bippava in segno di trionfo. Nello stesso un tempo un boato riecheggiò su tempio e su tutto Coruscant ed Anakin capì che l'attacco dell'Alleanza era iniziato. Contemporaneamente dalle grate di aereazione quattro figure atterrarono con grazia nella stanza con i sibili delle spade laser che si attivavano. Han approfittò della momentanea distrazione di Boba Fett per tirargli un potente calcio nelle parti basse e strappagli il blaster di mano per poi sparargli in una gamba, ottenendo un soddisfacente verso di dolore.

Anakin si riprese dallo shock e si concentrò nel proteggere sua figlia dai colpi che avevano iniziato a rimbalzare per la stanza mentre Luke, Mara, Ahsoka e un ragazzo che non conosceva avevano attaccato i droidi. Con la coda dell'occhio vide l'uomo misterioso afferrare Oscar per un braccio e trascinarlo verso una scala che scendeva nell'oscurità. Voleva seguirlo, ma non poteva permettersi di lasciare Leia, ancora debole e poco cosciente.

Nel girò di pochi minuti avevano distrutto tutti i droidi e tutto fu di nuovo immerso in una relativa calma. Immediatamente Luke e Han corsero al suo fianco per accertarsi che Leia stesse bene. La principessa rispose alle loro domande annuendo freneticamente.

Anakin si guardò intorno e concentrò la sua attenzione su Luke. "Ce ne hai messo di tempo." Osservò e Luke gli lanciò un sorriso esausto. Gli occhi di Anakin poi si posarono sulla sua vecchia padawan e per un attimo incrociarono quelli blu elettrico di lei. Con un sospirò rimando ad un altro momento gli argomenti in sospeso tra loro e si riconcentrò sul presente.

"Portate fuori di qui Leia." Ordinò posando la principessa tra le braccia di Han. Luke si accigliò. "Tu dove vai?"

"A salvare Oscar." Dichiarò Anakin voltandosi verso la rampa di scale che scendeva nel buio.

"Sei impazzito? L'Alleanza tra poco bombarderà questo posto, dobbiamo uscire alla svelta." Gli ricordò Han.

"Questo è esattamente il motivo per cui dobbiamo tirare Oscar fuori di lì. Non è colpa sua se ha un padre matto da legare." Ribattè fermamente Anakin.

"Vengo con te." annunciò Luke. Anakin si voltò per fulminarlo con un'occhiataccia. "Tu esci da qui immediatamente." Dichiarò con tono categorico.

"Obbligami." Lo sfidò Luke alzando il mento.

"Luke, ti prego!" esclamò Anakin frustrato.

"Hai bisogno del mio aiuto." Disse Luke con voce decisa.

"Non potete fermarlo." Leia parlò per la prima volta. "Quando perde il controllo. Non reagisce più a niente." Disse mentre un brivido le scorreva lungo la schiena e Han la tenne più stretta contro di sé.

"Io ho forse ho un'idea. " intervenne Mara e sei paia di occhi si voltarono a guardarla. "R2, pensi di riuscire a mettere negli altoparlanti del tempio un po' di musica a tutto volume?"

Il droide bippò un affermativo. "Perfetto."

Luke le lanciò un'occhiata interrogativa, ma Mara si limitò a scuotere le spalle. "Fidati."

"Stiamo perdendo tempo." Osservò Han.

"Han tu porta fuori di qui Leia," Anakin riprese il controllò della situazione. "Ahsoka e... chiunque tu sia, accertatevi che R2 trovi un computer in cui infilarsi. Luke e Mara, venite con me." Concluse.

Dopo che tutti furono spariti verso le rispettive missioni Anakin, Luke e Mara fecero un respirò profondo poi si infilarono nel passaggio buio.

***

"D'accordo, dolcezza, ci siamo quasi." Disse Han cercando di sembrare rassicurante, mentre correva con Leia attaccata al fianco per i corridoi del tempio Jedi che purtroppo sembravano tutti uguali.

"Sai almeno dove stiamo andando?" chiese Leia con voce irritata.

"Certo." Disse Han sperando di suonare convincente. Leia sbuffò, mentre svoltarono un angolo e si trovarono davanti ad una parete.

"Quindi il tuo piano era quello di finire in una strada senza uscita? Geniale." Esclamò Leia, la voce grondante sarcasmo.

"Beh," ribattè Han girando i tacchi. "Vorrebbe dettare lei la strada, Vostra Altezza?"

Leia sbuffò sonoramente. "Avresti dovuto portarti una cartina prima di entrare qui."

"Oh mi scusi." Rispose Han non senza un po' di irritazione. "Ma ero un pochino più preoccupato per i distruttori alle calcagna."

"E come ci sono finiti alle tue calcagna? Scommetto che è stata colpa tua." Rispose Leia alzando il mento e lanciandogli una delle sue regali occhiate.

Han aprì la bocca per ribattere a tono, quando fu interrotto dal suono di un blaster che veniva caricato.

"MI dispiace interrompere la vostra amichevole chiacchierata, ma abbiamo davvero poco tempo."

Han si voltò di scattò e ciò che si trovò davanti gli fece quasi far cadere l'arma dallo stupore. Lì, vestito come un soldato, e con un blaster elegantemente puntato verso il suo petto, stava Edward Castwood. "E tu come diavolo sei finito qui?!"

"Sorpreso di vedermi?" chiese alzando un sopracciglio. "La principessa, Solo. Consegnala a me e forse ti risparmierò la vita."

Han alzò il mento in un gesto deciso. "Prima dovrai passare sul mio cadavere."

"Mi piacerebbe." Disse Edward ridendo senza allegria. "Purtroppo non ho il tempo dalla mia parte."

"Tu!" sputò Leia, rabbia e umiliazione per essersi fatta ingannare così facilmente che prendevano il sopravvento. "Tu sei quello che ci ha traditi! Che ha aiutato quel folle!"

Edward sorrise di nuovo. "Ottimo intuito principessa."

Han decise che ne aveva abbastanza. "Senti un po', Oliva ambulante, hai forse intenzione di comportarti da codardo quale sei e rifiutare la mia offerta di un duello leale?" chiese facendo leva sull'ego stratosferico del suo avversario.

Edward parve esitare qualche secondo poi lo assecondò. "D'accordo Solo. Non vedo l'ora di ucciderti davanti alla principessa."

Han lo ignorò e aiutò Leia a sorreggersi al muro. Poi si voltò verso il suo avversario ed estrasse la sua arma. Entrambi rimasero a fissarsi faccia a faccia poi si inchinarono e si voltarono ed ognuno fece 5 passi. Leia trattenne il fiato e mandò un flusso di incoraggiamento verso Han.

I due uomini si voltarono di scattò e il colpo di un blaster risuonò. Leia chiuse istintivamente gli occhi. Li riaprì esitante per vedere il sorrise trionfante di uno scarmigliato Han Solo ed un Edward accasciato sul pavimento per una ferita alla gamba. "Vedi, principessa, io sparo sempre per primo." Esclamò il corelliano.

Leia lasciò che anche la sua bocca si piegasse in un sorriso. "Vedi, cafone stra-pezzente, io credo di essere innamorata di te."

Han la osservò con occhi scintillanti, ma prima che potesse ribattere si ritrovò un blaster puntato alla tempia. "Finisce qui, Solo." Annunciò Edward che in qualche modo si era trascinato fino a lì, senza che se ne accorgessero e si preparò a premere il grilletto.

Leia reagì d'istinto. Allungò una mano e, facendo leva su la Forza dentro di lei, l'arma di Edward volò via dal suo pugno per atterrare ben salda nella sua mano. Senza perdere tempo in chiacchiere prese la mira e colpi il duca dritto al cuore. Edward barcollò all'indietro, un buco nel petto, e collassò contrò il muro chiaramente senza vita.

Gli occhi di Han si voltarono lentamente a guardarla con espressione scioccata, mentre Leia lasciava cadere il blaster e si accasciava contro il muro. Poi il viso di Han si rilassò e si aprì in un largo sorriso. "Ah, ti amo."

Leia lo fissò per qualche secondo, poi un ghignò le si formò sul viso senza che potesse evitarlo. "Lo so."

***

Luke, Mara e Anakin avanzarono cautamente giù per le scale le armi in pugno. Fianco a fianco entrarono in una stanza circolare e la porta si chiuse di scattò alle loro spalle.

"Ho un brutto presentimento." Annunciò Mara.

"Vorrei tu non l'avessi detto." Borbottò Luke guardandosi attorno nella semi-oscurità.

Anakin sentì il Lato Oscuro impadronirsi di quel posto e rabbrividì. Poi la sentì. La voce che urlava.

"Anakin, aiutami!" strillò Padmè.

Anakin scattò in avanti. "Padmè!" urlò al vento

Aiutami!

Anakin!

Leia.

"Leia, dove sei?" urlò Anakin girandosi attorno freneticamente.

"Cosa succede?" chiese Luke avvicinandosi con sguardo preoccupato,

"Non hai sentito?" chiese con gli occhi sgranati.

"Sentito cosa?" chiese Luke.

Anakin non ripose e si guardò intorno quando una cacofonia di voci gli esplose nella testa. Le voci di ogni persona a cui teneva e che gli urlava di aiutarla, ma Anakin non riusciva a muoversi. Impotente poteva solo restare ad ascoltare le loro urla. Sua madre, Qui Gon, Obi Wan, Padmè, Luke e Leia.

"Basta! Fatelo smettere!" strillò incoerentemente mentre si accasciava sulle ginocchia e si copriva le orecchie con le mani.

Luke si inginocchiò accanto a lui cercando di capire cosa diavolo stesse succedendo.

"Skywalker." Lo chiamò esitante Mara.

Luke alzò lo sguardo e vide una figura avanzare verso di loro con una spada laser in mano. Scattò immediatamente in piedi e sbattè le palpebre sorpreso quando vide che la figura era una copia esatta di sé stesso. Esitante attivò la sua spada laser. Il clone di sé stesso lo fissò per qualche secondo poi attaccò. Luke ebbe appena il tempo di alzare la sua lama per parare il colpo poi fu risucchiato in un duello senza fiato.

Mara intanto si accasciò contro il muro mentre la voce dell'imperatore le rimbombava nella testa.

Uccidi Luke Skywalker!

Uccidi Luke Skywalker!

Uccidi...

Era consapevole che Luke e quella strana copia di sé stesso stavano duellando intorno alla stanza e che Anakin era ancora sulle ginocchia nel suo personale inferno. Mara strinse gli occhi e si concentrò sul suo potere. Pensò a Babette e al modo in cui era stata brutalmente uccisa.

Uccidi Luke Skywalker.

No, si disse fermamente, io non sono così! Con un movimento secco scattò in piedi, allungò la mano e la spada laser che Anakin aveva lasciato cadere sul pavimento le volò in pugnò. Poi Mara spiccò un salto ed atterrò alle spalle della copia di Luke con cui quest'ultimo stava combattendo. Con un colpo secco gli mozzò la testa.

Restò a guadare stupita mentre un droide semi distrutto si accasciava sul pavimento dove fino ad un attimo prima c'era un uomo. Un enorme peso sembro sollevarsi dalle sue spalle, mentre la voce dell'imperatore veniva finalmente messa a tacere. Sollevò lo sguardo ed incontrò quello stupito di Luke. "Che cos'era quello?" chiese Luke.

"Una specie di test, credo." Rispose Anakin che si era ripreso da qualunque cose avesse visto o sentito. Mara gli lanciò la spada laser e lui la prese al volo.

"Me ne sono liberata." Sussurrò Mara, come se stentasse a crederci pure lei. "Non c'è più! Non è più nella mia testa!" esclamò.

Luke le sorrise con gioia e stupore e lei, senza pensarci, gli buttò le braccia al collo. Lui si immobilizzò un secondo preso di sorpresa, poi ricambiò l'abbraccio.

"Gli abbracci teneteli per dopo. Adesso abbiamo un bambino da salvare." Ricordò loro Anakin.

Un po' in imbarazzò si separarono e si diressero verso la porta che si era spalancata davanti a loro. Attraversarono un altro corridoio buio poi si ritrovarono in un'altra sala circolare, al centro della quale Pablo Sylas stava legando un recalcitrante Oscar ad una strana macchina.

"Fermo." Ordinò Anakin, puntandogli l'arma alla gola. Pablo incrociò i suoi occhi con un'espressione di puro odio.

"Ho vinto comunque io. Se io muoio, voi morite con me!" e detto questo colpì forte Oscar sulla fronte.

Il bambino iniziò a tremare e, prima che chiunque potesse fare alcunchè, dal suo corpo si sprigionarono potentissimi raggi di forza. Anakin e Luke riuscirono ad attutirne il colpo con le spade laser, ma furono comunque sbalzati all'indietro, Pablo che non aveva protezione si schiantò con il muro opposto, la testa piegata ad una strana angolazione.

Anakin, Luke e Mara arretrarono fino all'entrata ed osservarono la scena. Non c'era modo di avvicinarsi senza rimanere fulminati.

"Adesso servirebbe quella musica." Borbottò Mara. Neanche l'avesse evocata si sprigionò in tutto il tempio una dolce melodia soffusa. Anakin la riconobbe come una vecchia canzone di Naboo, che ascoltavano sempre lui e Padmè alla villa sul lago.

Mara allungò una mano e Luke le passò la corda di ysalamiri. Poi fece un giravolta ed iniziò a volteggiare lentamente all'interno della sala.

"Balla con me, Oscar." Disse dolcemente, senza fermarsi. Gli tese una mano in un gesto invitante. Oscar fissò i suoi occhi vuoti su di lei e qualcosa di simile allo stupore passò sui suoi lineamenti. "Balla con me." Ripetè Mara e fece un inchino.

I raggi di forza iniziarono pian piano a diminuire, mentre Oscar iniziò a seguire i movimenti di Mara e a volteggiare piano intorno. Nel giro di qualche minuto era calmo abbastanza da poter essere avvicinato senza essere fulminati. Mara gli si avvicinò e gli prese la mano mentre gli fece scivolare la corda intorno al collo e lo guidò in un'ultima piroettà. Il forte passaggio netto all'essere totalmente privato della Forza, lo colpì di colpo e perse i sensi cadendo inerme tra le braccia di Mara.

Era tutto finito.

***

"Dai l'ordine di fermare l'attacco dei caccia." Ordinò la voce di Anakin dal comm-link.

"Ricevuto Generale." Rispose Rex saltando al riparo di un mucchio di ferraglia per dare l'ordine alla flotta. Padmè lo affiancò con il blaser in pugno, pronta a coprirlo. La battaglia era quasi finita ed erano riusciti ormai a distruggere quasi tutti i droidi, ma non si poteva mai sapere.

Mentre Rex parlava al comunicatore un droide da battaglia si parò alle sue spalle pronto a colpire. Padmè reagì immediatamente. Saltò sul mucchio di rottami per prendere lo slancio poi tirò un potente calcio al droide che barcollò all'indietro e Rex approfittò per finirlo con un colpo di blaster.

Padmè lo osservò con un sorriso trionfante per qualche secondo. Poi il viso le si impietrì, mentre abbassava lo sguardo per vedere un buco aperto nel suo petto. Come in un sogno vide Rex prendere la mira e far fuori il suo aggressore.

Il tempo parve fermarsi.

Leia Organa lanciò un urlò disperato e si accasciò con la testa sulla spalla di Han.

Luke Skywalker si sentì la testa girare e si bloccò in mezzo al corridoio.

Anakin Skywalker iniziò a correre verso l'uscita del tempio e si precipitò sul campo di battaglia ormai calmo.

Prima che potesse toccare terra, due braccia forti la afferrarono e la sorressero con delicatezza facendole appoggiare la testa nell'incavo del suo braccio.

"Non riesco a sentire il tuo dolore." Disse Anakin con un'espressione devastata.

Padmè aveva un'espressione distante e serena. "Perché non fa male." Sussurrò.

"Padmè..." disse Anakin con voce disperata.

"Leia..." ansimò Padmè. "Leia sta bene? È al sicuro?"

Anakin annuì con le lacrime che iniziavano a scorrergli giù dalle guance. "No, non mi lascerai così."

"Va bene." Sussurrò Padmè, in singulti strozzati. "Va bene. È perfetto."

"Padmè..." Anakin le prese la mano e gliela strinse.

Padmè lo fissò dritto negli occhi. "E' perfetto. Sono tra le braccia dell'amore della mia vita. La prima persona che abbia mai davvero amato. La persona che amerò sempre."

Anakin aveva la vista annebbiata dalle lacrime, mentre accarezzava piano il viso di sua moglie.

"Io ti amo." Concluse in un sussurrò Padmè. "Anakin... Anakin Skywalker."

Poi con un ultimo dolce sorrise all'uomo che tanto aveva amato chiuse gli occhi e si lasciò andare. Anakin le prese il viso tra le mani e le diede un ultimo, disperato bacio sulla fronte e chiuse gli occhi perso nel proprio dolore.

Mentre dal tempio risuonavano le ultime note della melodia nabuiana, Padmè Amidala scomparve lentamente e divenne un tutt'uno con la Forza.

"I want you to know

That it doesn't matter

Where we take this road

Someone's gotta go

And I want you to know

You couldn't have loved me better

But I want you to move on

So I'm already gone."

- Already gone, Kelly Clarkson

"These wounds won't seem to heal, this pain is just too real

There's just too much that time cannot erase.

When you cried, I'd wipe away all of your tears

When you'd scream, I'd fight away all of your fears

And I held your hand through all of these years

But you still have all of me."

- My immortal, Evanescence

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