Levi's pov.
Quella domanda mi fece raggelare.
Sgranai gli occhi rimanendo per qualche secondo in silenzio.
"L-Levi... non dirmi..-"
Iniziò, guardandomi con disprezzo.
Spostai per un momento lo sguardo dal suo.
Odiavo mentirgli, ma non avrei potuto certo dirgli cosa fosse successo, non in quel momento complicato.
"H-hai fatto qualcosa con Farlan?"
Domandò con voce tremante, lo vidi impallidire istantaneamente.
"Eren-"
Iniziai, dopo vari secondi di silenzio.
"Dimmi che non è vero"
Disse allontanandosi, continuando a guardarmi negli occhi muovendo impercettibilmente la testa, come per negare il mio comportamento.
"DIO QUANTO SEI STRONZO!"
Iniziò a sbottarmi contro.
"CHE HAI FATTO CON FARLAN? VI SIETE BACIATI? O PEGGIO, AVETE SCOPATO?!"
Mi urlò contro sempre guardandomi negli occhi.
"Oddio..."
Inizio a ripetersi fra sé e sé, con gli occhi chiusi e le mani fra i capelli, stava facendo qualche passo nervosamente.
"VATTENE DA QUI, SUBITO, NON VOGLIO PIÙ SAPERNE"
Continuò ad urlare, con occhi lucidi.
Mi avvicinai appena.
"Prima ascoltami Ere-"
"NON PRONUNCIARE IL MIO NOME"
Mi urlò contro l'altro tappandosi le orecchie e rannicchiandosi seduto a terra, con la schiena contro il bordo del letto.
Mi sedetti difronte a lui.
Le lacrime gli contornarono gli occhi bagnandogli le ciglia.
"Eren..."
Dissi.
Sapevo non avrei potuto dirglielo, non avrebbe retto tutta quella situazione.
"Non è successo nulla"
Accennai con un filo di voce.
Quella frase mi distrusse interiormente, gli avevo mentito spudoratamente.
"Perchè allora hai il suo profumo addosso?"
Mi chiese nuovamente, poggiando le braccia sulle ginocchia, mostrando gli occhi arrossati e lucidi.
"Siamo nella stessa stanza, ricordi?"
Domandai tentando di apparire normale e senza preoccupazioni.
"Per aver addosso il profumo di un altro bisogna starci a contatto Levi"
Disse serio guardandomi dritto negli occhi.
"Ci siamo abbracciati, ora sei convinto?"
Chiese, sentendo i sensi di colpa sulla coscienza.
"Vi siete abbracciati?"
Domandò accigliato.
"Eren, siamo come fratelli, dovrai abituarti a questi contatti."
Dissi accarezzandogli con due dita la guancia.
"Non fare nient'altro con lui."
Mi disse con tono volutamente infantile.
"Altro come?"
Chiesi stringendomi le gambe al petto.
"Come... non lo so, sembra stupido da dire..."
Disse con un leggero imbarazzo distogliendo lo sguardo dal mio.
"Dai dimmi"
Chiesi con tono calmo.
"Come baciarvi... o peggio scopar-"
"Eren."
Lo interruppi severo.
Mi guardò.
"Finiscila, finiscila subito."
Dissi in tono fin troppo aggressivo.
"O-okay... è che sono così geloso..."
Sussurrò appena passandosi una mano sul viso per l'imbarazzo.
"È Farlan, dovrai conviverci Eren, non sei l'unico uomo della mia vita"
Iniziai a dire in modo scherzoso.
"Invece devo essere l'unico"
Rispose alla provocazione gattonando dalla mia parte con un lieve sorriso che fece contrasto con gli occhi arrossati.
"Quindi... non avete fatto altro?"
Mi chiese poi, più vicino.
Aspettai qualche secondo prima di rispondere.
"Nient'altro"
Affermai.
Vidi un leggero sorriso da parte sua.
Mi fece stare malissimo.
"Va bene... scusa allora... per prima"
Mi sussurrò avvolgendo le sue braccia al mio collo iniziando a baciarmi.
Continuai il bacio titubante.
Gli avevo mentito, io e Farlan ci baciammo, e la seconda volta non fu più un caso.
Mi morse il labbro inferiore.
Quell'azione mi fece ripensare al ragazzo biondo intento a mordermi un labbro.
Mi sentii uno schifo.
D'impulso lo allontanai.
"Ehi... che ti prende?"
Mi chiese preoccupato il moro.
Dovevo dirglielo?
Avrei dovuto dirgli la verità?
Che oltre al primo bacio casuale, se ne aggiunse un altro, più articolato?
"Eren... ascolta io-"
In quel momento arrivò una chiamata al moro.
"Aspetta un attimo Levi, torno subito"
Disse con un lieve sorriso sul volto.
Afferrò il cellulare rispondendo.
"Mikasa..."
Iniziò, ma il suo sguardo cambiò radicalmente pochi secondi dopo.
"Dove sono?"
Chiese ad un tratto.
"Arrivo subito."
Chiuse la chiamata.
"Amore scusami, scusami davvero, riprendiamo il discorso dopo, ora devo assolutamente andare"
Disse il più sbrigativo possibile.
Mi rialzai da terra.
"Che è successo?"
Chiesi.
"Una rissa... i-io devo andare senza meno, ci vediamo domani"
Si avvicinò stampandomi un bacio per poi uscire dalla porta.
Poco dopo uscii anche io tornandomene in camera.
Vidi Farlan steso sul suo letto intento a controllare il cellulare.
"Ehi..."
Dissi a tono basso e colpevole.
"Ehi"
Rispose l'altro con altrettanto atteggiamento.
"Non dovevi andare da Isabel stanotte?"
Chiesi appoggiando le chiavi sul tavolo, appoggiandomi al muretto che separava la piccola cucina dalla zona notte.
"Non me la sono sentito..."
Disse spegnendo il cellulare e appoggiandoselo sul petto.
"Per... quello successo prima?"
Chiesi incrociando le braccia, restando appoggiato di schiena al muretto.
"Sì, insomma, non riesco a tenermi dentro quello che è successo e continuare a guardare in faccia Isabel"
Disse coprendosi il viso con entrambe le mani.
"Ora chi è quello a disagio?"
Domandai ironico, puntandogli un lieve sorriso.
"Ahh zitto, tu sai com'è baciare un ragazzo! Per me è nuovo"
Disse girandosi a pancia sotto sul letto, affondando il viso nel cuscino, ovattando le sue parole.
"Non è così diverso eh"
Dissi facendo spallucce.
"E tu? Con Eren?"
Chiese poi, puntandomi uno sguardo con il viso appoggiato lateralmente.
"Non so cosa fare. Non so se dirglielo o meno, insomma... ci avevo provato all'inizio, ma ha iniziato ad urlarmi contro e io non ci riesco a vederlo così."
Dissi abbassando lo sguardo sulle mie scarpe.
"Ahh che palle"
Aggiunse facendo tornare il suo viso sul cuscino.
"Tu lo dirai ad Isabel?"
Domandai mettendomi seduto sui talloni difronte a lui.
"I-io non lo so."
Disse sospirando.
"In fin dei conti è solo un bacio, no?"
Dissi tentando di alleviare la cosa.
"Due baci, ti correggo"
Aggiunse scoraggiato.
"Sì, d'accordo due baci, ma non erano nulla di importante"
Dissi enfatizzando il numero due.
"Levi, due fratelli non si baciano sulle labbra"
Disse passandosi una mano sul viso, frustrato e stressato da quella situazione tanto difficile.
"Non lo siamo di sangue..."
Dissi tentando di togliere, anche solo una piccola parte di peccato da quei baci.
Ci furono dei secondi di estremo imbarazzo per entrambi.
"Farlan... dimmi solo questo, io... ti piaccio?"
Gli chiesi con cautela, fu una domanda egoista, ma dovevo sapere.
"Cos... NO, Dio no, Levi, a me piacciono le donne e lo sai"
"Allora perché ci siamo baciati?"
Chiesi, sempre più confuso.
"Bhe, perché era una cosa da provare almeno una volta nella vita, vivi senza rimpianti, ricordi?"
Disse infine divertito.
Annuii, autoconvincendomi.
Ci guardammo uno negli occhi dell'altro intensamente, per secondi che mi parvero interminabili.
"Farlan, fermami prima che possa fare una cazzata."
"Una cazzata che facciamo per la terza volta, ho indovinato?"
Domandò sfinito da quella situazione, quanto lo ero io.
"Farlan, mi sento uno schifo"
Confessai.
"Allora non farlo. Non provocarmi Levi ti prego, siamo entrambi fidanzati"
Disse.
"Per quel che ci riguarda, potremmo benissimo morire domani Farlan, so che è una frase cinica, ma è esattamente la situazione che stiamo vivendo, sai benissimo come ti considero, e che non trovo nient'altro in noi che semplice amicizia..."
"Allora perché ti stai avvicinando?"
Mi chiese quasi in un sussurro.
"Mi sto comportando da idiota Farlan, fermami"
Dissi a qualche centimetro dalle sue labbra.
Spazio autrice.
Allour, prima di scannarmi come avete fatto nello scorso capitolo, vorrei far notare a tutti, che Levi e Farlan, sono e resteranno amici, d'accordo?
Non accanitevi subito c:
Volevo solo sottolineare la loro importanza insieme.
Poooi, cosa molto importante, consigliatemi voi:
Se foste al posto di Levi, lo direste ad Eren? O negereste il tutto?
Io, in particolare, sono molto indecisa su come far procedere il tutto, se avete un vostro parere su ciò, scrivetemelo, graaazie :3
Detto questo, vi auguro un buon Week End, notte muretti~