Only For A Game ||Nash Grier

By francesca_P_B

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Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10

Capitolo 8

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By francesca_P_B

La mattina dopo.

Sento dei rumori provenire dal piano di sotto. Mi rigiro nel letto e metto la testa sotto il cuscino per non sentirli.
Non riesco a riaddormentarmi stando in questa posizione così decido di alzarmi.
Vado in bagno a lavarmi e quando ho finito vado a fare colazione.
Appena scendo le scale vedo Matt sul divano che guarda la Tv.
"Giorno!" dico.
"Ehi finalmente ti sei svegliata!" mi dice sorridendo.
"Colpa vostra. State facendo un casino assurdo!" dico sospirando.
"Io non centro. Prenditela con quei due!" dice urlando l' ultima frase.
"Io non centro!" urla Cam dalla cucina.
Faccio una faccia perplessa e Matt mi fa cenno di andare in cucina.

Appena entro in cucina resto immobile.
Non è più una cucina ma il caos totale.
"Ma siete impazziti!" urlo ridendo.
"Ehiiii!" mi dice Cam grattandosi la testa piena di farina.
"Che vi è saltato in mente!" continuo mentre mi avvicino in punta di piedi.
"Volevamo preparare la colazione.." dice Nash mentre posa le uova in frigo.
"Ah certo. Mi sembra giusto fare questo casino per.." lascio la frase a metà dato che non capisco cosa siano quelle masse informi nei piatti.
"In teoria sono crepes. So che le adori quindi.." dice Cameron passandosi le mani nei capelli.
Io mi sbatto una mano in fronte e scuoto la testa.
"Grazie del pensiero ma potevate evitare." dico ridendo.
"Ah è così che ci ringrazi?!" dice Cam facendo il finto offeso.
"Ringraziarvi per cosa? Per farmi passare la mattina a pulire i vostri macelli?" dico incrociando le braccia al petto.
"Beh..ci abbiamo provato." dice Nash insicuro.
"Apprezzo lo sforzo.." dico guardando quelle cose nei piatti.
"Non ti consiglio di mangiarle." mi avverte Nash.
"Cam non è un buon cuoco." continua ridendo.
"Non ascoltarlo. Sono sicuro che sono buone o almeno commestibili." afferma Cameron convinto del suo lavoro.
"Allora assaggiale." gli dico prendendo la nutella dal pensile.
"Forza. Cosa aspetti." lo esorto mentre ne metto un pò su una di quelle cose informi.
"Perchè io?" chiede disgustato vedendole.
"Il cuoco assaggia sempre i suoi piatti prima di servirli." dico ridacchiando.
"Bella scusa." dice sedendosi.

"Ecco a lei." dico con fare da cameriera.
"Grazie ma la cameriera mi sembra incompetente. Ne vorrei un' altra." dice con sguardo beffardo.
"Ecco a lei." dico prendendo un' altra 'crepes' con la nutella.
"Noi la mangiamo in un modo diverso. Lasci che glielo mostri." dico e in un attimo gliela sbatto in faccia.
Nash scoppia a ridere mentre la crepes gli scivola pian piano dalla faccia.
È completamente ricoperto di nutella e non può aprire gli occhi.
Mentre noi ridiamo arriva anche Matt che per poco non si strozza con il caffè che sta bevendo.
"Come le sembra?" chiedo ridendo.
"Buona. Ma continuo a pensare che lei sia un' incompetente e le consiglio di non farsi trovare in casa quando mi sarò ripulito." dice mentre si lecca la nutella dalla faccia.
"Ah davvero? Non credo di poter andare via, sono ospite di un amico e se vado via sembrerò maleducata." la butto li mentre ancora ridiamo.
"Oh le assicuro che è meglio andare via. Non credo sarete più amici dopo questa mattina." dice togliendosi la nutella dagli occhi per guardarmi.
"Così mi offende!" faccio l' offesa.
"Non è di questo che devi preoccuparti Serena." dice Cam con tono duro.
"E di cosa?" controbatto beffarda.
"Questo è già qualcosa." dice.
Io non capendo mi giro verso di lui e non ho il tempo di capire che sono già ricoperta di farina.
"Dallas questa potevi risparmiartela." dico restando immobile.
"Signorina è stata lei a cominciare." dice mentre tenta di pulirsi.
Prendo un tovagliolo e mi ripulisco.
"Aveva ragione. Non siamo più amici io e il padrone di casa." dico scuotendo i capelli.
"Ma come! Per così poco. Io immaginavo di peggio." dice prima di andare verso il bagno.
"Vai a fanculo Cameron!" gli urlo dietro.
"Ti amo anch'io!" urla lui e poi chiude la porta.
Intanto quei due hanno guardato la scena ridendo.
"Complimenti." dico ai due battendo le mani.
"Potevate almeno aiutarmi." dico guardandoli male.
"Per farci perdonare ti aiutiamo a pulire ok?" dice Matt.
"No. Cam e Nash puliranno questo casino che hanno fatto." affermo con un sorriso beffardo verso il ragazzo.
"Lo sapevo che non dovevo offrirmi. Succede sempre così." dice Nash con le mani nei capelli.
Rido e mi avvio in bagno.

Un'ora dopo.

Mentre Cam e Nash pulivano il disastro in cucina io, Jack e Matt guardavamo la Tv.
Cameron ha tentato più volte a convincere i ragazzi ad aiutarlo ma senza riuscirci.

Ora siamo tutti in salotto per decidere cosa fare.
"Io torno a casa." dico alzandomi dal divano.
"Perchè?" chiede Cam aprendo un occhio.
"Devo ancora sistemare le mie cose e ci vorrà un pò quindi meglio farlo ora." dico, anche se la maggior parte della mia roba è già al suo posto.
"Dillo che non ci sopporti più." afferma Jack.
"Credo che una giornata intera con voi possa bastare." dico accennando una risata.
"Nash è tutta colpa tua." afferma Cam.
"Che centro io?!" chiede lui impanicato.
"Lei ci adorava e adesso che ci sei anche tu si è stancata di noi." continua lui trattenendo un sorriso.
"In quale senso devo intendere questa cavolata?" chiedo.
"Lo sai bene in che senso." dice con sguardo malizioso.
Io e Nash ci guardiamo e lui mi fa cenno che Cameron è fuori di testa.
"Concordo." dico con una risata.
"Visto!! Ho ragione. Vi siete coalizzati contro di noi per restare solo voi due." dice Cam con una faccia mezza tra lo sconvolto e l' offeso.
Tutti ridiamo e io mi avvicino a lui.
Continua a fare l' offeso così si alza e si allontana.
"Ah la metti così?! Ok allora." dico incrociando le braccia al petto.
"Nash e io ce ne andiamo." dico tirando il ragazzo per un braccio.
"Addio!" dico uscendo dalla porta.

"Corri!" dico subito a Nash.
Inizio a correre e all'inizio è perplesso ma poi mi segue. Arriviamo alla fine dell' isolato e io mi fermo senza fiato.
"Perchè.." si ferma per il fiatone.
"..siamo corsi via?" continua dopo un pò.
"Perchè so bene che Cam sarebbe uscito subito dato che non gli starà bene la cosa. Tipo ieri." dico e mi scappa una risata al pensiero.
"Hai ragione." ride anche lui.

"Tu dove abiti?" gli chiedo sedendomi aul marciapiede.
"Non è molto lontano ma comunque meglio non farsi tutta la strada a piedi." dice sedendosi accanto a me.
"E tu?" chiede poi.
"Vicino al parco. Non so se anche tu ti riunisci li con i ragazzi." dico anche se non lo vedo convinto.
Sta cercando di capire e ha la stessa faccia buffa di ieri.
Scoppio a ridere mentre lui mi guarda male.
"Che c'è?" ora sorride anche lui.
"Hai rifatto quella faccia." dico smettendo di ridere.
"Quale?" chiede perplesso.
"Quella di ieri sera." dico sorridendo.
"Capito." sorride.
"Quindi stavi ridendo di me..per la seconda volta!" dice con fare serio ma sorride.
"Non è colpa mia se sei.." dico ma lascio la frase in sospeso perchè non so definirlo.
"Splendido? Si lo so." dice facendo il modesto.
"No. Sei ...buffo!" dico sorridendo.
"Buffo? Io sarei buffo?" chiede come scandalizzato.
Faccio cenno di si con la testa e gli sorrido.
"Non sono buffo." afferma deciso.
"Si invece. Almeno un pò.." dico pizzicandogli una guancia.
"Ora vuoi anche farmi male?" dice ridacchiando.
"Era più una cosa amichevole.." dico e lo rifaccio.
Ci guardiamo un attimo e poi ridiamo entrambi.
Non parliamo per un pò, ridiamo e basta.
"Mi stai simpatico." dico interrompendo il silenzio.
"Ah si?" chiede con un sorriso.
Faccio cenno di si e gli sorrido.
"Tu no." dice ma gli scappa una risata.
"Sei sicuro? Non mi sembra così." dico guardandolo.
"Ti assicuro che ti odio tantissimo." dice con fare solenne e io scoppio a ridere.
Quando smetto vedo che mi sorride.
"Penso di aver capito." dico poi.
"E cosa hai capito?" chiede come se non sapesse nulla.
"Che mi adori tantissimo." affermo sicura.
"Nah.." dice accennando un sorriso.
"Si invece." dico e gli strizzo ancora la guancia.
"Ora puoi stare certa che non è così.." mi dice guardandomi male.
Sorrido e inizio a giocare con i suoi capelli.
"Se non la smetti ti odierò a morte." dice con gli occhi chiusi.
"Beh è già qualcosa." dico continuando.
Mi afferra i polsi e li allontana dai suoi capelli.
Io ridacchio e anche a lui scappa una risata ma si blocca subito.
"Quindi ora mi odi?" chiedo con un sorriso beffardo.
"Tantissimo." afferma con sguardo serio.
Lo guardo negli occhi senza mai distogliere lo sguardo e lui dopo un pò cerca di trattenere un sorriso e sposta lo sguardo.
Io sorrido e lui torna a guardarmi.
Mi pizzica le guance.
"Non ti da fastidio?" chiede accennando un sorriso.
"Dato che sei tu si. Tanto." dico da stronza.
"Haha. Hai appena detto che sono simpatico e ora dici che do fastidio?! Non ha senso." continua a distruggermi le guance.
Vorrei rispondere ma non posso finchè non la smette.
Gli prendo i polsi e li sposto. Lui mi guarda e ride.
"Che c'è?" dico.
"Ti sono rimasti i segni. Ora sei tutta rossa." dice sorridendo.
"Rimangio tutto. Ti odio anch'io." affermo prendendo il telefono per specchiarmi.
Mentre io sposto il telefono cercando di vedere i segni sulle guance lui ride.
"Che c'è?"
"Sei buffa." mi imita.
"Qui l' unico buffo sei tu." dico spintonandolo per la spalla.

Mi guarda malissimo.
"Ora sei anche violenta?"
"Lo sono sempre stata." affermo.
"Beh potresti evitare di esserlo con me?" dice con un sorrisetto.
"Che c'è hai paura di farti male?" dico con sguardo di sfida.
Scoppia a ridere e io gli tiro uno schiaffo in testa.
"Ehi!" dice toccandosi la nuca.
"Ti ho avvertito. Se ti odio devo essere violenta." dico alzamdomi.
"Quindi posso esserlo anche io." dice.
"Se vuoi.." dico guardandolo dall' alto.
"Non mi aiuti ad alzarmi?" chiede sorridendo.
"Sei grande e vaccinato. Non ci riesci da solo!?"
Mi sorride e mi afferra il polso.
Lo guardo interrogativa e lui in un attimo mi fa risedere a terra.
Si alza e ride.
"Ora non mi aiuti ad alzarmi?"
"Sei grande e vaccinata.." dice imitando la mia voce ma lo interrompo.
"Sisi. Ho capito." mi alzo.
"Comunque non parlo così." dico puntandogli il dito contro.
"Oh si invece!" dice ridendo.
Lo spingo dal petto e lo faccio cadere.
"Non contraddirmi." gli dico con sguardo di sfida.
Alza le mani in segno di resa e io mi giro per tornare a casa.
Nash mi afferra una braccio e mi fa cadere a terra con lui.
Mi giro a guardarlo e rido seguita da lui e poi scuoto la testa.
"Sarà un'estate molto lunga." penso ad alta voce.
"Concordo."

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