«hey ragazze» il sangue mi si gela nelle vene e sui visi di Char e Ilary compaiono espressioni arrabbiate e fredde.
Mi giro e vedo James con un sorriso sulle labbra che si trasforma poi in un broncio confuso.
«è successo qualcosa?» chiede avvicinandosi e sento che tra qualche secondo Char gli salta addosso e lo picchia.
«ragazze potete lasciarci da soli?» chiedo e Charlotte sembra voler ribattere ma Ilary annuisce e la prende per l'avambraccio portandola via.
«ripeto, è successo qualcosa?» richiede e io indurisco la mascella cercando di controllare la mia voglia di prenderlo a pugni.
«perché mi hai mentito?» chiedo mordendomi nervosamente l'interno guancia.
«cosa? quando?» chiede confuso accigliando le sopracciglia.
«ieri tu sei andato alla festa ma mi hai detto che non ci andavi» dico.
«io...okay sono andato alla festa ma non ho fatto niente di male» dice mettendosi sulle difensive.
Adesso lo prendo a schiaffi.
«perché Kayla?» chiedo con gli occhi che iniziano a bruciare e le mani a tremare.
«ma cosa-»
«non negare James, ho visto una foto che prova che tu e Kayla stavate insieme alla festa» dico fredda.
«io non sono stato insieme a Kayla» dice e io scuoto la testa con sconforto e delusione.
«James, dimmi perché Kayla» dico nuovamente e lui si porta una mano nei capelli con fare nervoso.
«io non volevo piccola, è lei che mi si è appiccicata» dice cercando di giustificarsi.
«potevi benissimo liberartene ma non l'hai fatto» dico e lui sospira.
«James io lo so che non sono perfetta, non ho due gambe chilometriche e magre, non ho gli occhi azzurri, i capelli biondi, non ho l'altezza di una modella ma...io ti amo più di quanto ami me stessa» dico con gli occhi lucidi e il labbro inferiore che trema.
«e io amo te piccola» dice cercando di avvicinarsi e prendermi le mani ma io mi scanso e mi allontano.
«dici di amarmi ma poi ritorni sempre da lei, se tu senti il bisogno di stare con lei, stacci ma non mi usare come un fottuto giocattolo»
«Amie io non ho bisogno di lei, io ho bisogno di te e non sei affatto un giocattolo, ieri ho sbagliato» dice mordendosi il labbro.
«James io non mi fido più di te» scuoto la testa e inizio ad andarmene visto che tra un po' dovrebbe suonare la prima campanella.
«Amie non andartene, ti prego» mi prende per il polso e fa scontrare il suo addome contro il mio petto.
«lasciami, va' da Kayla» dico acida scrollandomelo di dosso.
*
«Amie ti devo parlare» dice mia madre appena varco la soglia di casa.
Strano che non è a lavoro.
«mi devo preoccupare?» chiedo urlando e salendo le scale mentre lascio per casa zaino e scarpe.
«no...è una cosa bella per me» dice e alzo gli occhi al cielo finendo di asciugarmi le mani per poi scendere al piano inferiore.
«dimmi tutto» mormoro accasciandomi sulla sedia. Intanto inizio a mangiare.
«io...mi sono fidanzata» dice e quasi non mi va di traverso il sorso d'acqua.
«cosa?» chiedo con le sopracciglia innalzate per lo shock iniziale.
«lui si chiama...anzi non ti dico niente tanto stasera verrà a cena da noi» dice e sul mio viso compare un'espressione di pura confusione.
«posso almeno sapere chi è?»
«è il mio capo quindi fai bella figura» dice e io non rispondo neanche, semplicemente ricomincio a mangiare con l'idea che stasera vedrò il fidanzato di mia madre.
Mi rintano nella mia stanza a studiare visto che domani ho una verifica di Inglese, anche se con la professoressa che ho, i compiti li faccio in comitiva con Char.
Alle 7:30 chiudo tutti i libri e mia madre entra per la terza volta nella mia stanza nel giro di dieci minuti.
«hai finito di studiare?» me l'ha chiesto tipo venti volte.
«adesso si, cosa devo fare?» chiedo spazientita dal suo comportamento.
«fatti una doccia, mettiti quella gonna con quel top, fai l'educata e non dire parolacce» mi dice e io annuisco per poi sbuffare.
«non sbuffare con me e adesso vatti a lavare» mi dice per poi andarsene.
«fanculo mamma» sussurro a bassa voce.
«vacci tu amore della mia vita» mi dice dal corridoio e io spalanco gli occhi.
Ma che cazz...vabbè meglio che vado a farmi una doccia calda.
Alle 8:30 io e mia madre siamo vestite di tutto punto in attesa del ospite.
Sentiamo il campanello suonare così la donna al mio fianco si accinge ad aprire mentre io rimango in sala da pranzo.
«Amie ci sta aspettando di là» sento la voce di mia madre emozionata e nervosa e io scuoto la testa alzando gli occhi al cielo.
Questi ultimi si incastrano in due occhi azzurri, fin troppo familiari.
«Amie lui è Eduard» il mio cuore inizia a battere velocemente e cerco di ingoiare il groppo che mi si è formato in gola.
«piacere di conoscerti Amie» mi dice l'uomo prendendomi la mano baciandone poi le nocche.
Mia madre ridacchia anche se dietro il gesto di Eduard non c'è affatto scherzo, anzi mi guarda con fare malizioso mettendomi i brividi.
Voglio morire. Subito. Come cazzo ci è finita mia madre con il padre maniaco e mafioso di James?
«tesoro ti senti bene? Ti vedo un po' pallida» mi chiede mia madre preoccupata.
Ho avuto la stessa reazione quando lo vidi a casa di James per la prima volta.
«solo un lieve giramento di testa, perché non iniziamo a mangiare?» chiedo. Vorrei cacciare questo stronzo da casa mia ma poi mia madre si incazzerebbe e dovrei spiegargli tutti i miei motivi.
«vado a prendere il sale» dice mia mamma prima di sedersi a tavola.
Mamma non lasciarmi da sola con questo...pazzo.
«bambolina ora che non stai più con James ho dovuto trovare un nuovo modo per starti vicino» mi dice e io spalanco leggermente la bocca.
«ti avevo detto che a mia madre non dovevi neanche guardarla» dico a denti stretti.
«non è colpa mia se tua madre lavora in una delle mie aziende» fa spallucce con fare sfacciato.
Adesso una forchetta gliela ficco nella testa e non solo lì.
«tu ti sei messo con mia madre per vedere me?» chiedo arrabbiata.
«si e ti ricordi quando James venne arrestato per droga? Bene, l'ho fatta mettere io nella sua macchina così ti ho potuto vedere» dice con quel suo tono da brividi.
«tu...tu non stai bene, cazzo io sono minorenne e tu hai quasi quarant'anni, sai che è fottuta pedofilia? Poi tu non puoi mettere di mezzo altre persone per soddisfare la tua mente malata» dico iniziando a scaldarmi.
«se tu non avessi fatto tanto la santarellina io non avrei coinvolto nessuno ma tu hai voluto fare la verginella del cazzo» dice indurendo la mascella.
«quindi mi stai dicendo che se io mi fossi fatta scopare tu non avresti fatto arrestare James e non ti saresti messo con mia madre?» chiedo sempre più stupita della situazione.
«esatto bambolina» mi sorride con fare tranquillo. Il cuore mi sta uscendo dal petto ma non in senso buono.
«tu mia madre la-»
«eccomi, scusatemi per l'attesa ma non lo trovavo» mia madre entra in sala da pranzo con il sale nella mano destra e il pepe nella sinistra.
«non preoccuparti tesoro, è stato un piacere conversare con Amie» dice Eduard. Che bastardo.
«oh mi fa piacere» sorride mia madre e lui intreccia le sue dita con quelle di lei.
Tra poco vomito.
Non è possibile che sta succedendo davvero...mi fa schifo il pensiero che questo stronzo sta tradendo quella fantastica donna di Madison con mia madre.
In quante vogliono buttare Eduard dal trentesimo piano di un palazzo?
Sorry per tutto il tempo che avete dovuto aspettare per questo capitolo alquanto mediocre💘... Ma purtroppo dietro questa attesa c'è una perdita molto importante che mi ha destabilizzato...
Voglio solo dirvi grazie per aver quasi raggiunto le 300.000 visualizzazioni💫
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Da oggi in poi cercherò di aggiornare con più frequenza💚