«ho un mal di testa insopportabile» si lamenta Charlotte portandosi le mani alle tempie.
È il primo gennaio e io, Char, Ilary, James, Greg, Lara, Ed e, purtroppo, Karen, siamo buttati su una spiaggia.
«anche io» biascica Lara appoggiandosi al petto di Greg che a sua volta ha la schiena contro uno scoglio.
«non è stata un ottima idea ballare e bere fino alle 6 del mattino» dice Ilary.
«pienamente d'accordo però dai, ci siamo divertiti» faccio spallucce.
«io ho tanta fame» dice Ed toccandosi la pancia e tutti noi gli diamo ragione.
«ok allora vado a prendere la colazione per tutti, vieni con me piccola?» afferma James per poi rivolgersi a me.
«ovvio» confermo e prendo la sua mano come aiuto per alzarmi.
Mi avvolge in un abbraccio e subito mi sento meglio.
Raggiungiamo la macchina che abbiamo lasciato fuori dalla spiaggia abbandonata per poi salirci.
Prendo l'iPhone di James e apro Snapchat, che tra l'altro ho scaricato io, e faccio un paio di foto con qualche effetto molto aw.
«guarda qui come sei carino!» esclamo appena vedo il viso di James con una coroncina in testa.
«io sono sexy, non carino» si imbroncia e io gli strizzo una guancia. Poso l'iPhone sul mio sedile per poi salire sul suo bacino.
Posa le sue mani sui miei fianchi e io la testa sul suo petto. Il cuore gli batte forte e io mi avvicino al suo collo.
Poggio le mie labbra sulla sua pelle per poi lasciargli un bel succhiotto visibile.
«sei una piccola sanguisuga» mormora per poi gemere quando gli lecco la pelle dal colore rosso acceso.
«mh» mormoro per poi unire le nostre bocche tra loro. Durante il bacio sento le sue mani palparmi il sedere e di conseguenze un mio gemito va a fondersi al bacio.
«piccola se continuiamo così non riusciamo neanche a mettere in moto l'auto» ridacchia e io arrossisco.
Cerco di scendere dal suo busto ma lui mi blocca per la vita facendomi ritornare nella precedente posizione.
«non ti ho mica detto di smettere di baciarmi» dice accarezzandomi una guancia sicuramente rossa.
«ma dobbiamo andare a prend-» non mi fa completare la frase che si fionda sulle mie labbra.
Restiamo in macchina a baciarci per circa venti minuti, poi i brontolii dei nostri stomachi e i messaggi minacciosi dei nostri amici ci spingono ad andare in un bar a prendere cornetti, caffè e cappuccini.
«cosa ordini bellissimo?» chiede una ragazza notando James vicino al bancone. Si sporge dal davanzale per mostrare la sua "merce".
Ho l'istinto di scavalcare il bancone e strapparle tutti i capelli quando James mi avvolge un braccio intorno alla vita e avvicina il suo volto al mio.
«piccola tu cosa prendi?» mi chiede facendo sfiorare le nostre labbra. Di sottecchi vedo la troia ricomporsi per poi sospirare infastidita.
«oh un cappuccino e una brioche» mormoro appoggiandomi al suo petto con un sorriso soddisfatto in viso.
*
Oggi è il tre gennaio e fa un freddo cane, infatti sono sepolta tra le coperte calde del mio letto a guardare Shameless.
Sono le sei del pomeriggio quando mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto e, seppur con poca voglia, rispondo.
«pronto?» con un click stoppo lo scorrere dell'episodio.
«sono Eduard» oddio, è il padre di James. Quasi non cado dal letto per lo stupore.
«c-cosa vuoi?» balbetto cercando di respirare regolarmente.
«oltre te, voglio che tu venga a casa mia» dice e un groppo sembra bloccarsi in gola.
«io...non posso, non devi chiamarmi» mormoro guardandomi intorno come se qualcuno mi stesse osservando.
«non ti sto chiamando perché voglio scoparti, per ora, mi servi per un'altra cosa»
«e cosa?» chiedo.
«James è nei guai con la polizia e io non posso aiutarlo» sospira e io sbarro gli occhi.
«che significa che James è nei guai con la polizia?» chiedo.
«tra mezz'ora due dei miei uomini ti verranno a prendere così ti spiego meglio» dice per poi attaccare. Odio quando qualcuno ignora una mia domanda.
Rimango per un paio di minuti a fissare il display dell'iPhone con la mente offuscata dalle mille domande e dai molteplici pensieri.
Mi alzo e mi fiondo in doccia ignorando l'eccessivo freddo per poi prendere dall'armadio un paio di leggins e una super felpa di James.
«tesoro dove vai con tutto questo freddo?» mi chiede mamma uscendo dalla cucina con uno straccio tra le mani.
«io devo andare a casa di Charlotte, è urgente e ha bisogno di me quindi devo andare» mento lasciandole un veloce bacio sulla guancia.
*
«il capo vuole che lo raggiunga nel suo studio» mi comunica un uomo appena varco la soglia della villa.
«oh ehm okay» mormoro notando l'assenza di Madison.
Lo stesso uomo, mi scorta lungo corridoi e scale fino ad arrivare davanti ad una porta in legno perfettamente lavorato e curato.
Busso e sento un 'avanti' roco provenire dall'interno della stanza.
«chiudi la porta e vieni qui» mi ordina Eduard e io obbedisco con il cuore in gola.
«cos'è successo a James?» chiedo subito.
«non ti ho detto di parlare, adesso vieni a sederti qui» mi dice con sguardo serio e freddo per poi indicare le sue gambe.
«io non mi siederò sulle tue gambe! voglio solo sapere cos'è successo a James!» esclamo con le mani che iniziano a tremare per la troppa voglia di prenderlo a pugni.
«vieni qui o giuro che non ti dirò una sola parola su di lui» dice e io, con l'orgoglio sotto i piedi, trascino il mio corpo verso di lui.
Con le sue mani prende le mie braccia per poi farmi sedere sulle sue gambe, inizia a far scorrere i suoi polpastrelli al di sotto della mia maglia, ma io lo fermo e lui mi fulmina con lo sguardo.
«James è stato sorpreso con della droga in macchina e quindi è stato portato in commissariato» dice e la mia bocca prende la forma di una 'O'.
«lui non...non può essere vero» sussurro con voce sottile.
«mi dispiace dolcezza ma è vero» prende ad accarezzarmi una guancia ma io mi scosto dal suo tocco.
«noi dobbiamo andare da lui» dico entrando nel panico.
«io non posso, ti sembra che io abbia dei buoni rapporti con la polizia?» chiede con tono sarcastico alludendo al suo "lavoro".
«no ma tu non puoi lasciarlo in commissariato!» esclamo arrabbiata della sua strafottenza.
«se voglio posso ma visto che è mio figlio non lo lascerò marcire dietro le sbarre» dice stringendo i pugni forse per la mia reazione.
«quindi cosa facciamo?» chiedo calmandomi. Agitarmi non serve a niente.
«io ti darò i soldi per pagare la cauzione, in commissariato c'è già Madison, tu devi darle i soldi e poi James in un paio di ore sarà fuori» spiega e io tiro un sospiro di sollievo.
«tutto questo se tu...farai la brava con me» dice iniziando ad accarezzarmi la coscia.
«no lasciami» mi alzo allontanandomi da lui.
«eh no dolcezza, se vuoi il tuo fidanzatino libero devi fare la brava» si alza e mi blocca con i fianchi contro i bordi della scrivania.
«io non voglio avere niente a che fare con te» mormoro dimenandomi ma lui avvolge le braccia attorno al mio corpo.
«no no dolcezza...d'ora in poi io e te faremo molte cose insieme se vuoi stare con James» dice sorridendomi malizioso.
E' come se stessi per stringere un patto con il diavolo e so di non potermi opporre. Io amo follemente James e non posso stargli lontana.
«sei pazzo...fottutamente pazzo» dico appena inizia a lasciarmi vari baci sul collo.
«oh si di te» dice e mi viene da vomitare anche solo al pensiero della situazione in cui mi trovo.
Il telefono di Eduard inizia a squillare mentre il nome 'Madison' riempie la parte superiore del display.
«cosa vuoi?» chiede brusco. Cazzo, è proprio uno stronzo.
«ok ok» risponde frettoloso per poi attaccare.
«e anche questa volta siamo stati interrotti...prendi questi fogli e uno dei miei uomini ti accompagnerà in commissariato, questi poi sono per il taxi di ritorno» mi porge una paio di fogli e una mazzetta di dollari.
Sono troppi per un solo taxi e a me fanno schifo.
«non sono una puttana» dico acida sfilando solo un paio di banconote per poi buttare all'aria le rimanenti.
Eccomi qui con il capitolo?
Are you happy now? (Mi ricorda troppo Mickey [Shameless😍] )
Vabs, comunque vi è piaciuto il capitolo?
Ieri c'è stato un piccolo problema con Wattpad☹️💘 quindi sorry
Cosa vorreste fare a Eduard?
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Alla prossima babes😍😘