ᴅᴇsᴛɪɴɪ ɪɴᴄʀᴏᴄɪᴀᴛɪ #completa✅

By toniagaeta8962

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1° ᴠᴏʟᴜᴍᴇ ᴅᴇʟʟᴀ sᴀɢᴀ ᴅɪ ᴅᴇsᴛɪɴɪ ɪɴᴄʀᴏᴄɪᴀᴛɪ Due persone completamente diverse: Aiden l'Affascinante e tene... More

~Destini Incrociati Di Tonia Gaeta~
~Introduzione~
~Capitolo 1 - Il Passato~
~Capitolo 2 Una Nuova Vita~
~Capitolo 3 - Wherever Will you go~
~Capitolo 5 - Sentimenti Nascosti~
~Capitolo 6 - Una Serata Movimentata~
~Capitolo 7 - Incubi Notturni~
~Capitolo 8 - Pericolo All'Università~
~Capitolo 9 - L'Angelo Custode~
~Capitolo 10 - Un Compleanno Indimenticabile~
~Capitolo 11 - Solo per una Notte~
~Capitolo 12 - La Fine di un'Amore~
~Capitolo 13 - Un Legame Indissolubile~
~Capitolo 14 - Il Rapimento~
~Capitolo 15 La Prigionia~
~Capitolo 16 - Il Sacrificio~
~Capitolo 17 - Speranza~
~Capitolo 18 - Tra la vita e la morte~
~Capitolo 19 - Per Sempre Insieme ~
~Capitolo 20 - Epilogo~
~Capitolo 21 - Un Anno Dopo~
~Ringraziamenti~
~Cast Personaggi~
~Avviso~
~Copertina Posteriore Libro~
~Booktrailer~
~ Avviso Importante~
~Gruppo Wathsapp ~
Nuova storia( Fragmens of love)
~Avviso Importante: Invio Manoscritto~

~Capitolo 4 Un' Azione Temeraria~

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By toniagaeta8962

Aiden si faceva strada nel traffico evitando le auto, i pullman e sorpassandoli prese il cellulare. Telefonò al collega Simon che rispose: «Ciao Aiden, come va?

Il giovane con serietà rispose: «Pronto Simon. Ascoltami ho avuto una visione, tra mezz'ora al Central Park vi sarà una strage. Un uomo si farà esplodere, causerà numerose vittime. Devo riuscire a fermarlo! Mandami qualche collega per supporto. Devo andare ciao.»

Riattaccò ripose il cellulare nel taschino, il semaforo era rosso: era costretto a fermarsi davanti al semaforo poco distante dal Central Park. Il giovane era ansioso, guardò il semaforo rosso.

Gridò: «Forza diventa verde. Maledizione non ho tempo da perdere!» volse lo sguardo al semaforo scattò il verde, il giovane accelerò la marcia, come un fulmine svoltò a destra era a Central Park finalmente, sostò l'auto, scese chiuse lo sportello, si guardò intorno. Tra i passanti riconobbe il futuro Kamikaze. Affrettò il passo mischiandosi alla folla, sfilò dalla fondina la pistola, la occultò sotto la giacca, lo raggiunse. Lo afferrò da dietro e lo spintonò con la schiena al muro. Lo immobilizzò.

L'uomo cercava di tastare il pulsante del innesco del esplosivo. Ridendo gridò: «Allah Akbar!» mentre stava per tastare il pulsante.

Aiden d'istinto lo colpì con il calcio della pistola in pieno volto e lo tramortì.

Con un gesto lesto sfilò dalla tasca le manette, e ammanettò il malvivente. Con freddezza disse: «La dichiaro in arresto con l'accusa di attentato!» mentre accadeva tutto ciò, nei dintorni dei giornalisti avevano filmato tutto: Aiden aveva sventato l'attentato; il giovane telefonò al collega disse:
«Sto arrivando in caserma, ho arrestato l'attentatore! Sono riuscito a fermarlo!» Simon rispose: «Ottimo lavoro! Ti manderò un collega per supporto ciao» riattaccò. Aiden venne intervistato; mentre Jason un suo collega di ventisette anni che era nei dintorni per un ispezione, era accorso in supporto del collega, disse: «Complimenti Aiden gran bel lavoro! A lui me ne occupo io, mi ha contattato Simon».

Si riferiva all'attentatore. Aiden salutò il collega che scortò il malvivente in caserma. Una bella giornalista: bruna occhi azzurri abbastanza alta, fisico snello; intervistò Aiden disse:
«Oggi abbiamo un eroe, miei cari telespettatori. Grazie al suo coraggio, ha impedito una tragedia! Quel uomo aveva tentato di farsi esplodere., se ci fosse riuscito, avrebbe causato numerose vittime innocenti. Ma ecco che un angelo custode; sotto mentite spoglie di un affascinante poliziotto, sventa l'attentato! Adesso lo intervisteremo. Dunque qual'è il vostro nome?» chiese, mentre avvicinò il microfono al giovane che rispose: «Ehm ciao a tutti, mi chiamo Aiden».

La giornalista sorridendo accennò: «Bel nome! Bene Aiden, le farò alcune domande, come siete riuscito a capire che quell' uomo avesse dell'esplosivo addosso?»

Il giovane rispose: «Mi era sembrato sospetto, e la mia intuizione era esatta». La giovane aggiunse: «Complimenti, siete un poliziotto eroe».

Aiden disse: «Adesso devo andare Arrivederci». E sgattaiolò dall'inquadratura della telecamera. Non amava essere una celebrità per il suo gesto. La giornalista disse: «Hey! Guardate è scappato via! Aveva fretta». Pensò: "Che ragazzo misterioso". Accennò: «Cari telespettatori, l'intervista è finita! Non resta che salutarvi».

Nel frattempo Aiden, salì in auto mise in moto e partì. Voleva rivedere Julia ma sapendo che era a casa., era tranquillo. Tornò in caserma ove incontrò il suo collega Simon che disse:
«Ciao! Sa la novità? Sei in onda su tutti i TG! Sei un Eroe. Complimenti.»

Il giovane nel ricevere quei complimenti dal collega arrossì disse: «Ehm, non esagerare. Ho solo fatto quello che dovevo fare no? Penso che se ti fossi trovato al mio posto, avresti fatto la stessa cosa vero?»

Simon con un sorriso disse: «Sì, ma, se quell'uomo fosse riuscito ad attivare il detonatore, l'esplosione ti avrebbe investito e ti avremmo perso!» abbracciò l'amico, Aiden con un sorriso ricambiò l'abbraccio e disse: «Già hai ragione, ma ciò non è successo, come vedi sono qui, tranquillo.»

Il giovane si staccò dall'abbraccio del collega, scrollò le spalle e disse: «Ah, che stanchezza!» vide l'orario sull'orologio digitale segnava le 4:50 PM.

«Vado a riposarmi un po' ci si vede, ciao» I due colleghi si salutarono. Aiden si ritirò nel suo mini appartamento del dormitorio. Si cambiò d'abito, frugò nell'armadio. Indossò dei vestiti più comodi: una maglietta a mezze maniche grigia, jeans azzurri della Calvin Klein. Si lasciò cadere all'indietro sul letto sorrise e pensò: "Chissà cosa starà facendo Julia, mi è dispiaciuto averla accompagnata a casa, non potevo lasciarla lì al locale e nemmeno portarla con me e coinvolgerla".

Mentre era immerso nei suoi pensieri, ripose gli occhiali da sole sul comodino, il trillo del cordless squillò, attirò la sua attenzione. La luce rossa si accese: udì la voce della segreteria dal ripetitore che disse: «Hai un messaggio vocale»Il giovane tastò il pulsante verde, attese il messaggio vocale: «Aiden sono papà tesoro vorrei parlarti, quando sentirai questo messaggio ed avrai tempo, chiamami.»
Aiden sorrise pensò: "Papà voleva parlarmi? Chissà cosa voleva dirmi, sono curioso adesso lo chiamo".

Pese il cellulare, digitò il numero di suo padre. E attese in linea, squillò due volte a vuoto. Poi dall'altro lato Chris rispose: «Pronto Aiden, come va? Come stai?»

Il giovane sorrise, e con un tono sereno rispose: «Tutto bene papà, sono impegnato, il lavoro mi tiene sempre occupato, ma sto bene tranquillo. Ehm papà come va? Tutto bene? Come stai? E la mamma?»

Chris sorrise nell'udire la voce del figlio più serena. Disse:
«Tesoro sto bene, va tutto bene., Ah! La mamma volevi parlarle? Mi spiace è uscita un attimo, te la saluterò Ah! Dimenticavo, Complimenti ho visto l'intervista al TG News. Sei riuscito ad evitare una strage! sei un Eroe, sono fiero di te!» Quel complimento mise a disagio il giovane che rispose:
«Ehm si papà hai ragione, sono stato coraggioso, ho salvato numerose persone innocenti, per me questo è l'importante. Piuttosto papà cambiamo discorso, non mi piace prolungare sullo stesso discorso mi annoio».

Chris sorridendo accennò: «Sei sempre il solito. Tesoro, mi piacerebbe che festeggiassimo insieme il Natale, so che è ancora prematuro parlarne, ma mi piacerebbe sapere se ti piacerebbe festeggiarlo con noi».

Aiden incredulo rispose: «Certo che mi piacerebbe è stupendo trascorrere le festività Natalizie in famiglia! Prometto che festeggeremo il Natale insieme. Adesso scusami vorrei riposare un po' ti saluto, un bacio. Ti voglio bene».

Suo padre dall'altro lato sorrise felice comprese che suo figlio reagiva in modo positivo; ad elaborare la perdita dell'amata, poiché in passato suo figlio era caduto in uno stato di depressione. Disse: «Ah! Capisco, festeggeremo il Natale insieme. È una splendida notizia, sono felice, adesso ti saluto. Anch'io ti voglio bene ciao.» Riattaccò.

Il giovane sorrise e ripose il cellulare nel taschino dei jeans, pensò: "Tra un mese sarà Natale". Era pomeriggio inoltrato, si annoiava uscì dall'appartamento nel corridoio incontrò Simon che sorridendo gli chiese: «Hey! Ti va di fare una gara al poligono? Dai chi perde offre una birra!» Aiden sorrise e rispose: «Ok, accetto la sfida, andiamo».

S'intrattennero al poligono di tiro, spararono ai bersagli. Entrambi erano abili  e molto precisi. La sfida terminò Aiden si aggiudico la vittoria, Simon in tono scherzoso disse:
«Hai vinto! Mi hai stracciato! Bèh ho perso. Come promesso ti offro una birra, ti va di andare in un locale? Hai cenato? È ora di cena, che ne dici di cenare fuori stasera? Offro io.»
Aiden sorrise, dandogli una pacca sulla spalla disse:
«Grazie del invito amico, ma proprio non mi va, non ho molto appetito. Ho solo bisogno di un po' di riposo. Sarà per un'altra volta».

Simon in effetti aveva cercato con una scusa di convincere l'amico ad uscire, a svagarsi un po' gli mancavano le uscite insieme. Con un sorriso rispose: «Ok allora ci si rivede».

Si divisero, Aiden tornò nel suo appartamento, era nel soggiorno. Non aveva proprio appetito: c'erano momenti in cui lo stress gli toglieva l'appetito. Entrò nella sua stanza. Accese la TV era disteso sul letto, vide le previsioni meteorologiche di domani diceva -Bel tempo e cieli sereni.-

Spense la TV.

S'intrattenne ad ascoltare; Careless Whisperer, Di George Michael. nel Lettore Mp3 a basso volume. Preso dalla stanchezza, si addormentò sereno, mentre la musica terminava.

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