Le sue dita vanno a circondare i miei polsi per poi passare ai miei fianchi che stringe con possessione.
«perché non vuoi capire che sei fottutamente mia?» chiede a denti stretti.
La sua mano, appoggiatasi sulla mia schiena, fa scontrare il mio seno con il suo petto. Mi trovo a pochi centimetri dal suo viso.
«tu appartieni a me, sei di mia proprietà» sussurra sulle mie labbra e la mia pelle si riempie di brividi.
«o almeno credevo fosse così» continua e nei suoi occhi vedo il tutto ma contemporaneamente il niente.
«n-no io-io sono tua» mormoro con il respiro leggermente più affannato del normale e gli occhi pieni di lacrime.
Lui scuote la testa ma io gli prendo il volto tra le mani e faccio incrociare i nostri occhi.
Attacco le sue labbra alle mie, lui cerca di allontanarmi ma io allaccio le braccia attorno al suo collo.
Alla fine riesce a distanziare le nostre bocche, l'una dall'altra. Questo suo gesto mi ha completamente distrutto.
«James io ti amo, non possiamo rovinare tutto per una mia cazzata» dico.
«ti accompagno a casa» dice cambiando completamente discorso.
«io non voglio tornare a casa! Voglio stare con te» ribatto afferrandolo per il colletto della maglia. Mi guarda non sapendo cosa dire.
«parla cazzo!»
«cosa devo dire?» chiede esasperato gesticolando e scuotendo la testa.
«quello che ti pare! Dì che sono una troia, che ho fatto una cazzata...tutto! ma non dire che non sono più tua, ho bisogno di essere tua» la mia voce diminuisce quando le lacrime sul mio viso aumentano.
«non piangere porca puttana!» quasi mi rimprovera con un ringhio.
«di solito sono sempre io a fare casini con le ragazze, non è mai successo il contrario...ma adesso sei arrivata tu, non ci credo che io mi sia fatto mettere i piedi in testa da una ragazza» dice.
«è tardi ed è meglio che ti accompagno a casa» continua e io subito scuoto la testa.
«ti ho detto che io non voglio andare a casa!» mi ribello arrabbiata.
«allora vai a chiedere a Nick di riaccompagnarti a casa e fatevi anche una buona scopata! Io me ne vado» urla dandomi le spalle.
I miei piedi sono come attaccati alla strada che non riesco a fermare James.
Il ragazzo se ne va lasciandomi completamente sola, al freddo e con un vestito corto e un cuore spezzato.
Sto un paio di minuti ferma, cercando di assimilare tutto quello che è successo nell'ultima mezz'ora.
Lì vicino c'è una panchina abbandonata, sotto la chioma di una quercia, così a passo lento e occhi spenti mi dirigo verso quel ammasso di legno che, per fortuna, riesce a tenermi.
«sono un disastro» sussurro con voce lieve, nessuno può sentirmi se non il vento che porta le mie parole, leggere, con lui.
Prendo con mani tremanti il mio iPhone dalla tasca e come blocco schermo c'è un immagine di me e James, lui tiene le braccia attorno alla mia vita e il viso nell'incavo del mio collo mentre io sorrido inconscia che Char ci stesse facendo una foto.
Sblocco la schermata e trovo una foto del mio, ormai, ex-ragazzo a petto nudo, sul mio letto che ride per una mia battuta idiota e stupida.
Vado in galleria e trovo subito la cartella: "Me&MySmile", clicco e mi si aprono davanti agli occhi giornate intere di risate, cazzate, baci e coccole.
Io e James che cerchiamo di fare un Musical.ly.
Io e James che indossiamo orecchiette da gatto.
Io e James che cantiamo. Che sorridiamo. Che balliamo. Che facciamo i coglioni.
Mi accorgo di star piangendo di nuovo quando una piccola goccia cade sullo schermo del cellulare tra le mie mani.
La mia mente è esausta così appoggio l'iPhone al mio fianco e porto le gambe al petto poggiando la testa sulle mie ginocchia.
Ho rovinato la ragione dei miei sorrisi.
Non riesco a smettere di piangere, gli occhi mi bruciano ma il cuore di più.
Pov.James
Accelero e stringo, ancora di più, le dita attorno al manubrio. In mente mi tornano le immagini di Amie a cavalcioni su Nick.
Cazzo, cazzo...a quel coglione lo dovevo uccidere e non dargli solo un pugno.
Non pensavo che Amie potesse farmi una cosa del genere, la mia piccola...
L'ho lasciata da sola in uno squallido parcheggio abbandonato, dietro una rumorosa discoteca, al freddo e con un vestitino corto.
Questa ragazza mi ha completamente fottuto il cervello. Da quando mi preoccupo di come stia una persona?
Pochi secondi dopo mi ritrovo a fare retromarcia e a tornare indietro.
Si è comportata da troia e io sono un coglione ma non la lascerò mai da sola in quel posto di merda.
Devo assicurarmi che lei stia bene.
Fermo la moto e da lontano vedo una piccola figura raggomitolata su una panchina rovinata.
Passo dopo passo mi ritrovo davanti a lei che, non sentendomi, è ancora chiusa in se stessa. Non vorrei spaventarla.
Sento i suoi singhiozzi e vedo la schermata dell'iPhone di Amie, poggiato sulla panchina, che ritrae me e lei.
«hey...» mormoro con voce lenta. Subito la vedo pronta ad urlare così mi fiondo su di lei, tappandole la bocca.
«shh sono io, calmati» la tengo stretta al petto e la sento subito rilassarsi.
«James...» sussurra e vedere i suoi occhi rossi e lucidi mi fa stare uno schifo.
«finché non saprò che sei al sicuro non ti lascio da sola» mormoro e vedo un piccolo sorriso malinconico farsi spazio sulle sue bellissime labbra.
Dentro di me sono combattuto, come se il mio corpo fosse diviso in due parti: la prima mi dice di prenderla e baciarla fino a consumarle le labbra, l'altra mi dice di accompagnarla a casa, di andarmene e lasciarla definitivamente.
«g-grazie» risponde con un filo di voce e abbassa lo sguardo cercando di non mostrarmi i suoi occhi pieni di lacrime.
«andiamo forza» mi giro e inizio a camminare. A piccoli passi mi raggiunge e vedo il suo corpo tremare.
D'istinto mi levo la giacca e gliela poso sulle spalle ma lei me la riconsegna.
«puoi abbracciarmi?» chiede e la vedo arrossire. Come faccio a resisterle?
«vieni qua» dico avvolgendo le braccia intorno alla sua vita, la sollevo e le faccio circondare con le gambe il mio bacino.
Trema ancora per un po' tra le mie braccia finché infila la testa nell'incavo del mio collo e stringe in un pugno la mia maglietta, calmandosi.
Sento il suo respiro sul collo e adesso i brividi ce li ho io.
La poggio sulla moto e dopo ci salgo. Il viaggio ovviamente è silenzioso.
Arrivo fuori casa sua e scendo aiutando Amie a farlo a sua volta.
«Amie...noi adesso...non-» sono un po' nel pallone, è palese il fatto che non stiamo più insieme dopo quello che è successo stasera.
«shh, non lo dire...h-ho capito ma...non lo dire» dice poggiando un suo indice sulle mie labbra.
«io allora vado» la saluto velocemente. Devo andarmene al più presto sennò ritorno indietro e la bacio.
Non aspetto neanche una sua risposta che parto subito. Mi sento sempre libero quando vado sulla moto ma adesso no.
Chi dice che fidanzarsi è come essere chiusi in una prigione è solo un'idiota.
Con Amie mi sono sempre sentito libero, lei è la mia libertà.
La lacrima che scende dal mio occhio mi fa tremare le labbra...e il cuore.
Buongiorno!!
Volevo pubblicare il capitolo alle 5 del mattino visto che mi sono addormentata alle 6 ma poi mi sono dimenticata😅
Anyway vi è piaciuto?
Siamo quasi alle 53000 visualizzazioni!!🎀
-secondo voi i nostri Jamie faranno pace? 🤔
-che voto dareste alla storia?💕 (se date 0 non mi offendo😂😂)
Ps.non ho avuto il tempo di correggere il capitolo quindi sorry per i possibile errori💓
Adesso vado perché esco con mi amigas 👭💘💘
Quindi Bye loves💕