Only one love || Luke Hemming...

By _bblossomm

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●Sono come due calamite. Più le tieni vicine, più si attraggono.● Ma il problema è: come tenerli lontano? cov... More

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Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
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Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Nuovo anno, speriamo bene...
Capitolo 52
Family day
Capitolo 53
Capitolo 54
NON SONO MORTA
Capitolo 55
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Capitolo 59
Capitolo 60
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30 cose about me
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Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74 (Prima parte)
Capitolo 75 (Seconda parte)
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Mi dispiace

Capitolo 71

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By _bblossomm

Due settimane dopo

Credo di essermi abituata all'assenza di Grant.
Ieri c'è stato il funerale, è inutile dire che ho pianto sfogandomi del tutto.
Non ho più lacrime da usare.

Gli ultimi giorni senza Grant sono stati tristi, vuoti e grigi, non vedo i colori perché se li è portati via lui.
Ciò che ho scritto per il funerale era solo 1/3 di ciò che provo per lui.

"Sapere che una persona ti lascia è come sapere che una parte di te è andata via per sempre.
Ci sono persone che ti completano la vita, che la rendono così fantastica da non poter vivere senza, Grant era una di quelle. Tutte le volte che parlavamo, ridevamo, lo amavo e quello che è successo è sicuramente la cosa più brutta che mi sia mai capitata in tutta la mia vita.
Una volta mi disse che la vita ti riserva delle sorprese, e che bisogna accettarle senza pensare a cosa accadrà dopo perché così si rovina il gusto di viverla. Il fatto è che io non riesco ad accettare questo, ma so che prima o poi lo dovrò fare. L'amore che provavo per Grant era così grande che non lo posso paragonare a niente, lui doveva diventare mio marito e dovevamo vivere per sempre felici e contenti. Ma il felice e contenti non esiste, e prima o poi devo capirlo.
Anche se lui non è qui con noi voglio ringraziarlo per essermi sempre stato accanto e per essere stato l'uomo della mia vita. Ti amo, Grant Gustin."

Pur sapendo che come lettera è abbastanza brutta, non ho potuto fare altrimenti, non ero concentrata.

«...e quindi pensavo di andare a New Orleans per due settimane, che dici?» propone Lucy, mangiando un biscotto che ho preparato per noia.

«Partire? Ridotta così? Non lo so...» dico, non me la sento di partire dopo la morte di Grant, per fare cosa poi? Divertirmi? Non potrei neanche volendo.

«Ariana, ti serve per rilassarti, distrarti, non puoi davvero rimanere in questa città. Ti dà troppi ricordi di Grant e tu devi andare avanti» forse Lucy ha ragione, insomma, è da giorni che mi prometto di andare finalmente avanti e girare pagina una volta per tutte.

«Okay...quando?» chiedo, conoscendola avrà preparato tutto senza neanche sapere la mia risposta, sapendo che mi avrebbe convinta.

«Fra tre giorni» sorride, appunto. «Non dici niente?» chiede, confusa dal mio silenzio.

«Ti conosco...» giustifico.

[...]

«Preparate le valige? Ti sei vestita? Stai venendo?» è da ore che Lucy mi scoppia il timpano con le sue domande.

«Sto arrivando ma datti una calmata» ridacchio nel telefono. Lucy come sempre ha fatto in grande, ha invitato tutta la banda, tranne Luke che non voleva venire.
Riaggancio ed esco di casa con le mie due valige. Decido di chiamare un taxi, non mi va di uscire l'auto dal garage per poi lasciarla in un posto dove può essere rubata facilmente.
Il taxi arriva, così decido di mandare un messaggio a Lucy dove dico che sto andando e che possono iniziare a salire in aereo, dopo un "okay" semplice lascio il telefono e decido di godermi la strada da casa fino all'aeroporto.

Metto le mie cuffiette alle orecchie e mi lascio trasportare dalla musica della mia playlist. Chiudo gli occhi, cercando un po di riposo che questa notte non ho avuto, troppo presa dalla mia coscienza che mi consigliava di non andare.

Quando li riapro penso di essere all'aeroporto, ma la fortuna si fa attendere, facendomi trovare incastrata nel traffico. Tra dieci minuti l'aereo parte e io sono bloccata qui!
Questa per me è l'ennesima dimostrazione che io non devo partire, ma che devo rimanere qui a Los Angeles.

«Ehm...scusi? Non si può andare più veloci?» chiedo al tassista, un uomo cicciotto dalla faccia simpatica.

«Mi dispiace, signorina. C'è stato un incidente poco più avanti, credo che ci vorrà una mezz'oretta o poco più» dice.

«Oh no...» provo a chiamare Lucy, ma non risponde, sicuramente hanno spento i telefoni. Non credo che alla fine partirò.

Dopo una ventina di minuti arriviamo, appena scendo vedo un aereo partire e volare in cielo, non posso crederci. Mi catapulto all'entrata, raggiungendo un ragazzo che lavora qui.

«Scusi, l'aereo per New Orleans?» chiedo, sperando che non sia ancora partito, cosa poco probabile.

«E partito 5 minuti fa, e questa settimana non ce ne saranno altri signorina» mi guarda con faccia dispiaciuta, sicuramente notando il mio disagio.

«Oh, okay» dico, salutandola e tornandomene al taxi, per poi tornare a casa.

«Ariana?» sento dire il mio nome, poco prima che io entri in casa.

«Luke» mi fermo, permettendoli di avvicinarsi.

«Non dovevi partire?» chiede.

«Ho perso l'aereo» sorrido imbarazzata «e tu che ci fai qui?»

«Stavo facendo una passeggiata» dice, per poi dondolare sui talloni. La mia mente pensa subito che adesso starò da sola. Mamma e Frankie, sapendo della mia partenza, si sono presi una settima o poco più ad una crociera portandosi anche Coco, perché tra poco Frankie tornerà all'università.

«Che hai?» mi chiede, notando la mia assenza mentale.

«Niente, stavo pensando che è il primo giorno che passo da sola in questa casa e...non so se sono pronta a questo» dico, dopo la scomparsa di Grant, non ero da sola, c'erano Coco e Alaska.

«Ah...» dice, ma si vede lontano un miglio che sta pensando a qualcosa «io ora devo andare, ci vediamo dopo» dice scappando. Ci vediamo dopo? Che significa?

Mi giro, apro la porta ed entro, non godendomi la gioia di Coco, che è solita salutarmi appena arrivo a casa.

Mi tolgo le scarpe e mi stendo sul divano, chiudendo gli occhi e concedendomi un momento per me, dopo aver mandato un messaggio di spiegazione a Lucy dove dico di divertirsi.
Chissà perché capitano tutte a me, ci sta che non ci volevo andare, ma a dirla tutta mi avrebbe fatto bene passare un po di tempo con i miei amici e lontano da Los Angeles.
Mi arrendo alla mia situazione, pensando a che film potrei vedermi per questa serata desolata.
Alla fine opto per "Il diario di Bridget Jones", in questo momento mi rispecchio molto in lei.
Che fame, non so nemmeno cosa mangiare stasera, ma visto che sono solo io non ho orari perciò posso anche vedere più tardi. Non ho pensato a fare la spesa, sapendo che me ne sarei dovuta andare in vacanza.

Dopo un ora e mezza di film, citofonano il campanello e sinceramente non so chi sia a quest'ora, soprattutto perché sono sola.

«Chi è?» chiedo dietro la porta.

«Il tuo salvatore » dice la voce, controllo dall'occhiello. Non posso crederci...

Apro la porta per poi dire:«Che ci fai qui, Luke?»

«Non sei contenta di vedermi?» ha un borsone e dei cartoni di pizza in mano. Entra con non chalance e posa il borsone.

«Si ma...che ci fai qui?» ripeto, pensando che non mi abbia sentita.

«Come ho accennato prima: sono il tuo salvatore, dalla solitudine ovvio» dice aprendo le braccia.

«Luke...» inizio a dire ma, come è suo solito, mi interrompe.

«Luke un corno, Ariana. Sei sola ma ci sono io, e ti farò compagnia in queste settimane isolate» sorride, io non so che dire. Va di sua iniziativa in cucina e inizia a sistemare la tavola per mangiare.

«Perché?» chiedo, appoggiandomi alla porta.

«Perché cosa, Arietta?» si siede, io lo raggiungo e prendo un pezzo di pizza.

«Perché tu...Arietta? Comunque, perché stai facendo questo?»

«Credo di aver detto più volte che ti amo ma, tralasciando questo piccolo particolare, non ti voglio far morire nella solitudine. Resterò nella camera di Alaska...» io annuisco, non ho niente da dire, anche perché so che non farebbe niente «A meno che tu non voglia che io dorma con te...» mi guarda sorridendo, io gli lancio uno sguardo che lo avrebbe mandato all'inferno se avesse potuto «Scusa...»

«Non fa niente» sospiro.

Finiamo di mangiare e, dopo un po di chiacchiere, andiamo a dormire.

Me:)

Ciao ragazze,
Ecco il nuovo capitolo. Voi non avete idea di ciò che vi aspetta😏
Comunque, mi sento molto ispirata ultimamente difatti voglio iniziare a scrivere, oltre quella di Cameron che scriverò quando finirò questa, una storia su Shawn Mendes, l'idea è carina e se volete saperlo (ma di sicuro no😂) c'è anche Luke.
E niente, sul capitolo non ho niente da dire, è fino a se stesso.
Ciao belle😘

~Benny🦄

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