Innamorata del mio inferno

By _cutegixl_

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Amie è sempre stata considerata sfigata solo perché non si fida di nessuno. Ma come può una ragazza, abbandon... More

I. Un dolce giorno con un po' d'argilla
II. Qualche tiro a canestro
III. Sei solo un burattino
IV. Una ricerca e un bacio inaspettato
V. Un ubriaco fuori la mia finestra
VI. Adesso è anche nei miei sogni
VII. Un bacio al sapore di Nutella
VIII. Pulire la palestra con lui
IX. Sei tu lo stronzo
X. Take Me Home
XI. Non me ne vado, non ricordi? Sarò il tuo rifugio
XII. Perché io ho bisogno solo di te
XIII. Un messaggio di cui aver paura
XIV. Il mio primo tatuaggio
XV. Una serata insieme al mio ragazzo l'ha fatto ingelosire?
XVI. Sono scappato di casa
XVII. Mia mamma è tornata dal suo viaggio
XVIII. Siamo a Madrid ragazze!
XIX. A te Amie piace e non poco
XX. Una nottata da Char
XXI. Io e te facciamo parte di due mondi diversi
XXII. Bilancine che mettono i brividi
XXIII. Irruzione benevola?
XXIV. La verità sulla mia "relazione"
XXV. Tu saresti capace di darmi l'amore di cui ho bisogno?
XXVII. Sotto rapimento per tre ore
XXVIII. Ho una risposta a tutte le mie domande
XXIX. Un Fanboy mi aiuterà a dimenticarlo?
XXX. Non so perché cazzo mi importi tanto di te
XXXI. Lo sconosciuto si rivela
XXXII. Sei diventata indispensabile per me
XXXIII. Il giudizio delle persone conta poco
XXXIV. Non può farti del male solo perché non la amo
XXXV. Una sorellina troppo impicciona
XXXVI. Una presentazione scioccante
XXXVII. Papà lui è James, il mio ragazzo
XXXVIII. Tutto dovuto all'alcol
XXXIX. Con lei mi sono sempre sentito libero
XL. Non ti fidi più di me?
XLI. Ho una vita molto...scioccante
XLII. Tu resti mia ed io resto tuo
XLIII. Rivincità sulle tre oche
XLIV. Ed io sono completamente ubriaco di te
XLV. Fottuto riccioli d'oro
XLVI. Tu mi rendi fottutamente pazzo
ILVII. Perché mi sono innamorato di te?
ILVIII. Stanza 219
XLIX. Rimani qui con me stanotte?
L. Brividi piacevoli risolutori
LI. Pillow Talk
LII. Buon anno idiota
LIII. Stringere un patto col diavolo
LIV. Accusato ingiustamente
LV. Io e te sdraiati in un posto qualunque
LVI. Segreti tra migliori amiche
LVII. Un nuovo arrivato e tanta gelosia
LVIII. Non sono più roba tua
LIX. Una giornata insieme a Mickey
LX. Una cena importante
LXI. Abbraccio tra lacrime e sorrisi
LXII. Fottuto Snapchat
LXIII. Il nuovo fidanzato di mia madre
LXIV. Dovevo trovarti, per dirti quanto ho bisogno di te
LXV. L'errore più bello
LXVI. Le giornate tra me e lui
LXVII. Mentire per amore
LXVIII. Una gita sulla neve rovinata
LXIX. Lacrime silenziose
LXX. Sessanta giorni di inferno
LXXI. Tutto sarebbe tornato come prima
Ringraziamenti♡
Innamorata del mio Inferno 2 ♡
Girls

XXVI. Una cabina bloccata

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By _cutegixl_

«quindi adesso cosa siete?» mi chiede Char. Lei oggi sta da me così stasera andiamo insieme al cinema.

Si riferisce a me e James, le ho detto tutto quello che è successo ieri.

«io non lo so, lui è comunque fidanzato con quella troia...ci siamo fatti prendere troppo dal momento» dico sospirando.

«prima o poi dovete chiarire cosa siete questo lo sai vero?» mi chiede.

«si ma meglio poi» rispondo io continuando a camminare.

«cambiando discorso, tu sabato andrai al falò sulla spiaggia?» chiede aggiustandosi lo zaino in spalla.

«falò in spiaggia a novembre?» chiedo con un espressione divertita sul viso.

«si, di solito si fa anche il bagno a mezzanotte» dice.

«c'è un alto rischio di prendere una bronchite ma penso di venire» dico e lei mi sorride felice.

*

La settimana passa in modo lento, tutto va una merda.
James si comporta in modo freddo con me, gli ho mandato un messaggio ma lui non mi ha risposto.

Non sono tanta sicura se andare o no al falò.
Non voglio incontrare James mano nella mano con la sua ragazza.

Ma alla fine ci ripenso e dico tra me e me che non posso rovinarmi un'evento per colpa sua.

Ieri dopo la scuola io, Char e Ilary siamo andate a fare shopping. Abbiamo comprato dei vestitini molto carini e dei costumi.

Io ho preso questo:


Siamo costrette a prendere l'autobus alle 10 di sera.

Prima di entrare in spiaggia siamo invitate a lasciare le scarpe a terra.

Appena i miei piedi toccano la sabbia fresca inizio a sentire un senso di libertà.

«dobbiamo seguire quelle lanterne» dice Ilary.

Parlando seguiamo il percorso formato da quelle luci trovandoci poco dopo un'enorme massa di ragazzi a ballare con dei drink tra le mani.

«guardate quelle troie» dice Char e mi giro vedendo Kayla, Nicole e Alesha con un'altro paio di ragazze in costume a strusciarsi su un gruppo di ragazzi tra cui James e i suoi migliori amici.

«andiamo a prendere da bere» dico non reggendo quella scena.

«ottima idea» dice Char.

Andiamo al bancone e prendiamo tre bicchieri con del liquido all'interno a noi sconosciuto.

«hey ragazze» una voce maschile interrompe il nostro chiacchierare.

«cosa vuoi?» chiedo acida al vedere Richard davanti a noi.

«io volevo parlarti...in privato» precisa quando vede che io non mi muovo.

«okay però ti dò solo pochi minuti» gli dico.

Mi sorride ringraziandomi, appoggia una mano sul mio fianco e io mi irrigidisco.

Da lontano vedo due occhi azzurri guardarci, appena li incontro con i miei lui li distoglie.

Camminiamo fino ad allontanarci. Richard si siede sulla sabbia. Io sospirando mi metto al suo fianco.

«allora?» chiedo iniziando a giocare con la sabbia.

«io volevo chiederti scusa» mi dice con tono sincero.

«so che sei arrabbiata con me e hai perfettamente ragione ad esserlo ma non è stata colpa mia, Alesha mi ha ricattato e io non potevo fare altro» alla fine non si poteva rifiutare, il padre sarebbe stato licenziato.

«io lo so che non è stata colpa tua solo che mi sono sentita così stupida in quel momento» dico portandomi le ginocchia al petto.

«tu non sei stupida anzi, quelle puttane sono solo invidiose di te, tu sei bella, intelligente, pura mentre loro sono carine ma troppo vanitose, stronze e poi sono stupide» dice.

«posso abbracciarti?» chiede e io annuisco.

Mi stringe a sé e io infilo la testa nell'incavo del suo collo.

«siamo di nuovo amici?» mi chiede e mi sembra tanto un bimbo in quel momento.

«si» sussurro con la testa appoggiata sulla sua spalla.

«vogliamo rimanere un'altro po' qui?» chiede e io mi stacco dolcemente dall'abbraccio.

«si ma devi andarmi a prendere un drink a tua scelta» gli ordino scherzosamente.

«ai suoi ordini» dice come se fosse un militare, si alza e si dirige verso il luogo del falò.

Mi concentro a guardare il mare, è così calmo e rilassante; la luna è alta nel cielo e la sabbia è fresca.

«complimenti» vedo un'ombra davanti a me così mi alzo girandomi all'indietro e vedo James.

«complimenti per cosa?» chiedo confusa. Mi ha fatto spaventare.

«lui ti prende per il culo e tu subito lo perdoni» dice infastidito con una sigaretta tra le labbra. Come si permette di dirmi queste cose?

«anche tu mi hai preso per il culo l'altra volta e ti ho perdonato dopo due parole messe insieme» dico.

La luna gli illumina il viso e posso notare il fatto che è arrabbiato, stringe i pugni molto forte.

Riprende la sigaretta ormai consumata dalle labbra e la butta sulla sabbia spegnendola.

«quindi per te quello che ci siamo detti sono state solo due parole messe insieme?» chiede con tono di voce arrabbiato ma al tempo stesso ferito.

«no io volevo dire che- senti io non volevo dire questo solo che-» i miei piedi iniziando a muoversi nervosamente sulla sabbia quando lui mi interrompe.

«lo sai che ti dico? Che Kayla ha sempre avuto ragione quando diceva che tu sei solo una stupida nullità, io mi sono aperto a te ma tu te ne sei fottuta» dice.

«sei proprio uno stronzo, vattene» dico ferita dalle sue parole.

Forse non dovevo dire che quello che ci siamo detti sono state solo due parole messe insieme ma lui comunque non ha il diritto di parlarmi così.

«con piacere» mi dice e se ne va lasciandomi da sola, con le lacrime agli occhi.

Pochi minuti dopo Richard torna con due bicchieri tra le mani.

«scusami se hai dovuto aspettare tanto ma ho spiegato a Charlotte e Ilary che rimani un po' in spiaggia con me» dice.

«ah non preoccuparti» sorrido falsamente.

*

«ragazze voi iniziate ad andare io mi levo il vestito e vi raggiungo» dico a Char e Ilary.

Sono le 11:35 e tutti si sono levati i vestiti rimanendo in costume per fare il bagno a 00:00.

«okay» dice Char e se ne va insieme a Ilary.

Cerco di entrare nella cabina in cui si sono spogliate ma è bloccata, così provo la seconda ma niente e poi la terza che è lo stesso della precedente.

Provo con la quarta, sembra bloccata ma ci riprovo finché non si apre all'improvviso e io cado all'interno.

«stai più attenta cazzo» mormora infastidito una figura maschile che scopro essere James.

«non l'ho fatto di proposito stronzo» dico, mi giro cercando di aprire la porta della cabina ma sembra bloccata.

«hai la forza di una formica» dice deridendomi.

«non ho la forza di una formica, semplicemente questa porta è bloccata» dico incrociando le braccia al petto.

«cazzo» impreca quando anche lui fallisce nell'aprirla.

«neanche tu ci sei riuscito Mr.Muscolo» lo derido io.

«cazzo qui dentro non si vede niente» impreco prendendo il cellulare nell'intento di accendere la torcia.

«no non accendere la luce» dice con voce insicura.

«perché?» chiedo.

«ti prego non farlo» dice supplicante. Sono preoccupata quindi accendo la torcia anche se James non lo vuole e noto sulla mensola della cabina una polverina bianca e una banconota.

Non faccio domande, non parlo e non mi muovo.

«perché l'hai fatto stronza? Hai rovinato tutto! Perché sei qui?» esclama a voce alta tirando un pugno al muro di legno scheggiandolo.

Lo tiro per il colletto della maglia con tutta la forza che possiedo e lo giro verso di me.

«sono stata io a rovinare tutto o è stata questa merda?» chiedo con le mie labbra vicinissime alle sue.

«lasciami stare» sussurra alternando il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

«lasciarti stare così puoi finire di rovinarti la vita?» chiedo arrabbiata.

«la mia vita è gia rovinata e non sarà un po' di droga a peggiorarla» dice come se il fatto che si droga fosse niente.

«lo sai cosa ti dico? Che sei un'idiota, credi che la tua vita sia una completa merda quando hai una sorella che ti vuole bene, una ragazza, degli amici, dei soldi, certo non avrai una famiglia perfetta ma almeno ne hai una completa...io-io ho mia madre che a volte dimentica di avere una figlia, un padre che mi ha abbandonato, un pedofilo che mi manda messaggi e mi segue e un ragazzo che mi ha preso per il culo e-e io non voglio più innamorarmi perché finisce sempre male» dico tutto d'un fiato.

Lui rimane fermo per qualche secondo poi parla.

«non è colpa mia se ti sei innamorata di quel coglione di Richard» dice.

«ma io non sono innamorata di lui» dico e mi pento subito delle mie parole.

Intanto io mi sono allontanata da lui perché non riesco a mantenere i suoi occhi nei miei.

«e di chi sei innamorata?» chiede e lo vedo deglutire.

«e a te cosa importa?» chiedo forse fin troppo acida. Più mi comporto così e più lui capirà.

«scusami principessina acida del cazzo se ti ho fatto una semplice domanda» dice sarcastico.

Appoggio il cellulare sulla mensola stando attenta a non toccare quella merda.

«devi buttare quella merda dopo» dico.

«no! Tu fatti i cazzi tuoi» dice acido.

«ti prenderei a schiaffi» impreco a denti stretti.

Inizio a camminare avanti e indietro mentre lui si siede sulla sabbia.

«vuoi sederti cazzo? Mi stai facendo venire il mal di testa» dice.

Lo guardo male e mi appoggio al muro, il più lontano possibile da lui.

Dopo una manciata di secondi il buio ritorna in quella cabina e io sobbalzo.

Mi avvicino, cercando di non cadere, alla mensola per riaccendere la torcia ma l'iPhone è completamente scarico e si è, di conseguenza, spento.

«merda si è spento, è troppo scarico» impreco.

«non potrebbe andare peggio» dice sottovoce ma io lo sento e gli mando un'occhiataccia che lui non può vedere.

«dio che freddo» dico.

«vieni qua» dice James.

«qua dove? Che non vedo un cazzo» dico io.

«tu siediti» dice lui e così faccio molto attentamente.

Sento poi un braccio che va sotto le mie ginocchia e un'altro dietro la mia schiena, vengo sollevata e poggiata su due gambe incrociate.

«lo faccio solo perché hai freddo e non perché voglia abbracciarti o tenerti vicina chiaro?» chiede. Queste parole fanno male, sento gli occhi farsi lucidi e la gola secca.

«lasciami stare, preferisco morire congelata che stare abbracciata a te» dico acida anche se alla fine sono solo ferita.

Mi muovo per liberarmi dalla sua presa e dopo un po' ci riesco.

«non ho mai odiato un ragazzo quando odio te» dico anche se dentro di me so che non è vero.

«tu mi odi?» chiede con voce più seria.

«non sono io che ti odio sei tu che ti fai odiare» dico.

«vieni qui di nuovo? Giuro che non faccio più lo stronzo» mi assicura.

«no perché non ti sopporto, già lo so che inizierai a prendermi in giro o cazzate del-» vengo interrotta dalle sue labbra che si posano sulle mie.

Io mi stacco da lui girando il viso verso destra. Ci alziamo e mi sembra che faccia più caldo.

Lui si avvicina fino a schiacciarmi contro il muro.
Poggia i gomiti ai lati della mia testa. Dio quanto è alto, mi sento una nana.

«tu non puoi azzittirmi con un bacio hai capito?» chiedo cercando di mantenere la voce ferma e infastidita.

«mh mh» dice lui e sento la sua mano poggiarsi sul mio ginocchio per poi salire fino al bordo del vestito.

Le sue dita si insinuano al di sotto facendo alzare il tessuto, fa lo stesso anche con l'altra mano.

Poi con le mani va alla cerniera del vestito e la abbassa, io sono talmente presa dai suoi occhi che rimango paralizzata.

Il vestito cade ai miei piedi e la mia pelle si ricopre di brividi e pelle d'oca.

Le sue labbra iniziano a lasciare piccoli baci umidi sulla pelle fredda del mio collo.

«c-cosa f-fai?» chiedo balbettando.

«baciami» soffia sulle mie labbra per poi unirle con le sue in un bacio dolce.

Succhia il mio labbro inferiore mentre mi accarezza le gambe, io mugolo nella sua bocca.

Porto le mie mani tra i suoi capelli stringendone qualche piccola ciocca e lui sembra apprezzare.

Mi spinge ancora di più contro il muro finché non sento la sua erezione strusciare sulla mia pancia.

«dio ti prenderei contro questo muro» sussurra con le labbra umide e gonfie.

Anche il mio corpo si risveglia alle sue parole, lo voglio ma non sono sicura di essere pronta.

«J-James io n-non-» lui mi interrompe, le mie guance vanno quasi a fuoco.

«lo so piccola, non ti senti pronta, io non ti scoperò... voglio solo farti stare bene» dice accarezzandomi una guancia.

Prende le mie gambe e io, d'istinto, le attorciglio attorno al suo bacino.

Mi poggia su un mobiletto, questa cabina assomiglia ad una mini casetta, è abbastanza grande per contenere circa sei persone.

Mi apre le gambe e si mette all'interno. Le sue mani vanno ad accarezzare il mio ventre fino a salire al mio petto.

Stringe il mio seno sinistro e ci applica abbastanza forza che io gemo inarcando la schiena.

«ti piace quando ti tocco vero piccola?» chiede al mio orecchio con voce bassa.

«s-si» dico. Lui mi leva il costume scoprendo il mio seno.

«rilassati piccola» dice stampandomi un bacio sulle labbra.

Mi morde i capezzoli facendoli inturgidire.

Le dita della sua mano destra scendono fino al pezzo di sotto del costume.
Io mi irrigidisco al contatto anche se è piacevole.

«ti piacerà» mi sussurra sulle labbra. Le sue dita fredde vanno a insinuarsi nel mio costume.

Inizia a sfregarle sul mio clitoride e subito sento delle scosse di piacere che mi fanno gemere.

Mi appoggio in avanti, con la testa sulla sua spalla e le braccia attorno al suo collo.

Con le dita separa le mie labbra e fa entrare un dito in me, sussulto a quella sensazione.

Un piccolo bruciore estraneo invade il mio basso ventre, passa una manciata di secondi e sento solo piacere.

Inizia a far entrare e uscire da me il suo dito, il ritmo è veloce e il piacere immenso.
Dopo ne aggiunge un'altro e di nuovo sento quel bruciore che poi passa facendosi sostituire dal piacere.

Sento tutto formicolare, arriccio le dita dei piedi e vengo gemendo parole incomprensibili all'orecchio del meraviglioso ragazzo davanti a me.

Il mio cuore batte forte e arrossisco quando lo vedo leccarsi le dita.

«ti è piaciuto piccola?» chiede stringendomi al suo petto una volta sistemato il costume. Annuisco e lui mi lascia un bacio tra i capelli.

Come siamo finiti da un litigio a...quello che è appena successo?

Ed eccomiii *voce lirica*
Questo capitolo è un po' più lungo del solito vero? Eh si😌😂💓

Credo sia la prima scena mlml tra James e Amie 😏😏

Siamo arrivati a 14800 visualizzazioni e la storia è #59 in storie d'amore💗
Thank You Loves💞

-vi è piaciuto il capitolo?

In questi giorni il numero 69 mi sta perseguitando🙄...😂
Tipo nel compito di chimica mi veniva 69,696969 😅 oppure ogni volta il mio cellulare è al 69 e lo stesso il volume della TV.
È inquietante 😂😂

Vabbè adesso vi lascio in pace🌈
Vi voglio anche ringraziare per i messaggi dolciosi che mi mandate😍

Social di una che non si ricorda neanche il suo nome:
Instagram: its.emyxx 🙈
Twitter: @sorridimiz 🐬
Snapchat: its.emyxx 🐣

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