Tetragrammaton [Completa]

By MaddieLys

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La misteriosa mortre di Victor Cavendish, visconte di Vidal e figlio del duca di Devonshire, attira l'attenzi... More

1. Quel Maggiordomo, Viaggiatore
2. Quel Maggiordomo, Dubbioso
3. Quel Maggiordomo, Sanguinario
4. Quel Maggiordomo, Bellicoso
5. Quel Maggiordomo, Astuto
6. Quel Maggiordomo, Sadico
7. Quel Maggiordomo, Intransigente
8. Quel Maggiordomo, Inarrestabile
9. Quel Maggiordomo, Premuroso
10. Quel Maggiordomo, Imperturbabile
11. Quel Maggiordomo, Determinato
12. Quel Maggiordomo, Patteggiatore
13. Quel Maggiordomo, Ottimista
14. Quel Maggiordomo, Vigile
15. Quel Maggiordomo, Efficiente
16. Quel Maggiordomo, Autoritario
17. Quel Maggiordomo, Divertito
18. Quel Maggiordomo, Beffardo
19. Quel Maggiordomo, Acuto
20. Quel Maggiordomo, Pacato
21. Quel Maggiordomo, Tempestivo
23. Quel Maggiordomo, Previdente
24. Quel Maggiordomo, Scettico
25. Quel Maggiordomo, Fiducioso
26. Quel Maggiordomo, Incredulo
27. Quel Maggiordomo, Feroce
28. Quel Maggiordomo, Sorpreso
29. Quel Maggiordomo, Irriverente
30. Quel Maggiordomo, Audace
31. Quel Maggiordomo, Calcolatore
32. Quel Maggiordomo, Sospettoso
33. Quel Maggiordomo, Notevole
34. Quel Maggiordomo, Lussurioso
Afterwords: Genuine Goals
Extra: Oltre le Nebbie del Tempo

22. Quel Maggiordomo, Orgoglioso

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By MaddieLys

L'aria nello studio era satura di tensione.

Ciel camminava avanti e indietro, scuro in volto, e si tormentava il mento con una mano.

Il diavolo non era abituato a vederlo così e nemmeno Mey Rin, ma nessuno dei due osava parlare.

Il Conte si bloccò di colpo e li fissò. « Raccontatemelo di nuovo. »

« Elano una dozzina di signoline miscole, signorino. Avevano le ali e blillavano di luci cololate. Hanno detto che la signolina Susan apparteneva a lolo e l'hanno portata via, mentre una è limasta indietlo a combattere. » spiegò la domestica. Non aveva più gli occhiali a ingentilirle il viso e il rossore sulle sue guance contrastava con i tratti duri del sul viso. Non riusciva ad accettare lei per prima che la sua mira perfetta si fosse rivelata inutile contro quelle strane creaturine.

« In compenso, » intervenne il maggiordomo « siamo riusciti a catturare la fastidiosa intrusa. » Indicò il barattolo in cui la fata si dimenava come un'ossessa e sorrise: poteva provarci quanto voleva, ma non sarebbe riuscita ad abbattere la barriera magica che la imprigionava.

Il ragazzo si piegò in avanti e la guardò. « Come ha fatto una cosina tanto piccola a battere voi due, grandi e grossi come siete? »

« Non mi ha battuto, signorino. » si difese il demone. « Altrimenti non sarebbe lì dentro. »

« Ma le sue compagne sono fuggite con la signorina Beresford. »

Mey Rin abbassò gli occhi e si torse le mani. « I miei ploiettili limbalzavano, signolino. Non capisco pelché. »

Ciel non si disturbò a spiegarglielo. Tamburellò con il bastone sul pavimento e li fissò. « Sarete voi a spiegarlo ai suoi genitori. » decise. « La colpa è vostra, perciò assumetevene la responsabilità. E adesso andatevene: devo pensare. »

La domestica uscì di corsa, con sollievo.

Sebastian, invece, rimase dov'era.

« Non mi hai sentito? » gli chiese Ciel. « Vattene. »

« Non desiderate interrogare la prigioniera, signorino? »

Ciel si piegò verso il barattolo. « Perché, parla? »

"Certo che parlo!" esclamò la fata, offesa. "Solo, non a uno sclábhaí*  come te."

« Attenta a come ti rivolgi al mio padrone, moscerino. »

"Come se potessi aver paura di un diabhail**!" rise lei. "Non siete altro che parassiti."

« Questo parassita ti ha chiuso in un barattolo, lucciola. » intervenne Ciel. In genere era il primo della fila, quando c'era da dare il tormento a Sebastian, ma in qualche modo lo infastidiva che qualcun altro potesse prendersi tanta libertà con il suo servitore.

La fata fece frullare le ali e incrociò le braccia. "Ha avuto solo fortuna."

« Può darsi, » le concesse il Conte « ma questo non cambia il fatto che sei nelle nostre mani, ora, perciò... ti conviene cominciare a parlare, se tieni a quelle ali. »

"Non ti dirò proprio niente!" esclamò la prigioniera. "La ragazza ci appartiene e voi non ce la porterete via."

« Siete voi che l'avete rapita e strappata ai suoi genitori. » la corresse il giovane lord.

"Ha! Questa è bella!" disse la creatura. "Lei ha scelto di venire con noi. È stata lei a invitarci a entrare e a chiederci di salvarla dall'Ombra."

Ciel assottigliò lo sguardo. « Dunque siete state voi a istillarle quel sogno. L'avete terrorizzata fino a irretirla. »

"Non essere stupido!" lo rimproverò la fata. "Sognare l'Ombra è qualcosa che non augurerei nemmeno a te o quello spilungone lì. Figurarsi se avremmo mai potuto fare una cosa del genere ad una nostra sorella!"

« E cosa sarebbe quest'Ombra? » la incalzò il ragazzo. « Non vorrai farmi credere che anche le fate hanno i loro babau. »

"Nemmeno noi sappiamo cosa sia." ammise la minuscola donna. Alzò lo sguardo verso di lui attraverso il vetro e sedette all'indiana al centro del barattolo. "Sappiamo solo che da secoli ci dà la caccia per rubare la nostra luce."

« E cosa dovrebbe farsene della signorina Beresford? Lei non mi sembra abbia alcuna luce fatata da rubare. »

La fata si morse le labbra.

« Credo di averlo capito, signorino. » intervenne Sebastian. « La figlia del marchese è una changeling, una bambina scambiata. »

« Vuoi dire che è una fata? »

« Solo per metà. » chiarì il demone. « È figlia di una creatura fatata e di uno degli umani rapiti prima di lei. Non è abbastanza fatata per dominare e lo è troppo per essere dominata. Per le fate, quelli come lei sono pericolosi. Per questo, quando nasce uno spriggan ­­– è questo il termine irlandese, no, lucciola? – viene subito scambiato con un neonato umano, che invece può essere allevato come schiavo. »

"Non è vero!" sbottò la minuscola creatura. "Noi mandiamo gli spriggan tra di voi per proteggervi, stupidi umani ingrati! E gli umani che vivono con noi sono felici!"

« Quindi la signorina Beresford è davvero una changeling. » la zittì Ciel. Si accarezzò il mento e fece il giro della stanza diverse volte. « Dubito che ai genitori possa importare. Rivorranno la figlia e basta, fata o non fata. »

"È fuori discussione." disse la prigioniera. "Riportarla tra gli umani significa condannarla a diventare preda dell'Ombra. Mi rifiuto di fare una cosa del genere!"

« Allora temo che resterai in quel barattolo per molto, molto tempo. »


* Schiavo.

** Demone.



Buona domenica, fanciulle!

Questo capitolo è più corto dei precedenti, ma prometto che compenserò con il prossimo, che sarà bello corposo. Ho fatto un pasticcio con la lunghezza delle scene e mi sono rotta la testa per decidere come sistemare la cosa, ma prometto che sistemerò tutto.

Intanto, si chiariscono un paio di altre cosette a proposito di Susan e spero che la cosa vi stia intrigando. Fatemi sapere cosa ne pensate, se volete fare di me una scribacchina felice.

Ci sentiamo nei commenti! Kissini! <3

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