Resta con Me ~ Theo James (Fa...

By Greta_SweetLuna

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Due amiche, una sorpresa, un'occasione irripetibile. Tutto ha inizio così... Rating: Rosso 🔴 • Anno di pubb... More

Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Epilogo
Capitolo Extra: Muffin & Little Crazy (missing moment)
Ringraziamenti/Angolo domande
Pubblicità Importante!
Pubblicità Social!

Capitolo 45

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By Greta_SweetLuna

"Se l'amore non ti ha fatto commettere mai neanche la più piccola follia, vuol dire che non hai mai amato."
-William Shakespeare

Tre anni dopo

Sara
E così l'ho fatto, ho compiuto anche questo passo. Sono la signora Taptiklis (per il resto del mondo la signora James), avevo promesso a Theo che mi sarei unita a lui in ogni modo. L'ho fatto aspettare, perché in fondo avevo già tutto ciò di cui avevo bisogno, e soprattutto c'era già qualcosa - o meglio qualcuno – che rende il nostro legame indissolubile: nostra figlia Angelica. Ma in realtà il matrimonio non ha fatto altro che legarmi ancora di più a lui, è stato bello poter fare una piccola variazione alle promesse. Ho sempre detestato con tutta me stessa la formula del "finché morte non vi separi", perché va contro ciò in cui credo.
Indossavo un abito color bianco panna, semplice ma da vera principessa. E' stata mia madre ad accompagnarmi verso l'altare, e, quando Theo mi ha guardata in quel modo, ho capito che era la cosa migliore che potessi fare, donargli un'altra piccola parte di me. Era bellissimo, e mi era completamente devoto.
"Io, Theodore Taptiklis, prendo te, Sara Leoni, come mia legittima sposa. E prometto di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita, sempre e per sempre." Prima di baciarmi per sugellare la nostra promessa, mi sono guardata attorno e c'erano tutte – ma proprio tutte – le persone che amo. Isabella era proprio accanto a me a farmi da testimone, e mamma, con Angelica in braccio, era commossa vicino a zia Elisa. Elena e Sofia mi hanno fatto da damigelle d'onore, ovviamente. Theo mi ha fatto vivere un matrimonio da favola, ed è una cosa meravigliosa considerando che non credevo nel matrimonio. Be', ora parlo al passato, perché ci credo eccome. Lui è mio ed io sono sua, questo non cambierà mai.
Il viaggio di nozze è stato una sorpresa, non sapevo dove volesse portarmi... Per il primo anniversario ci siamo ripromessi di tornare a Roma, e faremo un salto a Londra durante le vacanze di Natale. Siamo abituati a viaggiare molto, perciò non conta la meta ma lo stare insieme solo noi due, come quando ci siamo conosciuti anni fa. Fare pazzie, fare l'amore ogni volta che ne abbiamo voglia... Comunque, per la luna di miele, Theo ha scelto un posto davvero da favola: la meravigliosa Dubai! Domani torneremo a Los Angeles, e non vediamo l'ora di riabbracciare Angelica... ma per ora ci godiamo l'ultima giornata in questo posto da favola.
-Si può sapere dove stiamo andando? – gli domando sporgendomi verso di lui, con uno sguardo curioso e malizioso. Ogni giorno è una sorpresa, chissà cosa si è inventato oggi.
-Prego signori, da questa parte – ci dice il nostro autista, e mi accorgo che stiamo andando presso il molo, dove sono ormeggiate alcune barche. E infatti, mi accorgo che ci sta conducendo verso un lussuoso yacht. Wow, questa mi mancava... che uomo dalle mille risorse che ho accanto!
-Ci facciamo un giro – mi sussurra Theo facendomi salire sulla barca, dove ci aspetta il capitano.
-Signori Taptiklis, spero che vi divertiate. Faremo un giro lungo la costa, per le diciannove saremo di nuovo qui al molo. – Sorrido, incrociando lo sguardo del mio meraviglioso marito. Sei la donna più fortunata del pianeta, continua a ripetermi la vocina della mia coscienza, e ha dannatamente ragione.
Durante il nostro giro, la barca è a nostra totale disposizione. Mi avvicino alla ringhiera, tenendomi stretta. Il mare è cristallino, una meraviglia per gli occhi... E mi accorgo che Theo ha fatto mettere la musica, perché riconosco una delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora alla nostra storia: Clocks dei Coldplay, il nostro primo ballo insieme nello studio di C'è Posta per Te.
-Lascia tutti i pensieri in un angolo e goditi l'istante, Sara – mi sussurra stringendomi le braccia attorno ai fianchi, poggiandomi la testa sulla spalla. Avvicino il mio volto al suo e faccio come dice, concentrandomi solo sulle sensazioni. Il vento che soffia leggero, il mare, il tepore del sole sulla faccia. La musica, che mi fa sentire come se fossi in un video di cui stavolta sono protagonista. -Lo sto facendo... Ti amo – gli dico in risposta, non riesco a trattenere il sorriso. E quando chiudo gli occhi, mi tornano in mente le immagini e le sensazioni di quel momento.
Sono passati quasi dieci anni da quando ci siamo incontrati per la prima volta, in quello studio televisivo. E da lì ne abbiamo fatta di strada, tanto che adesso siamo in tre e vorremmo avere anche un altro figlio. Angelica ora ha tre anni, ed è meravigliosa. Alla fine ha ripreso gli stessi occhi castani miei e di Theo, quel color cioccolato che mi ha fatto innamorare di lui. Non sempre gli occhi marroni sono banali e comuni, dietro di essi può anche celarsi lo sguardo più bello del mondo. Per il resto, non saprei dire se somiglia più a me o più a Theo, riesco a vedere me stessa ma anche lui. Ha la pelle leggermente olivastra e i capelli sono più chiari dei miei, castani e lisci. Bocca e naso sono del papà, ma ciò che mi fa notare le somiglianze meglio di qualunque altra cosa, è il suo sguardo furbetto. Anche se è piccolina, ha già un bel caratterino. Se Theo ora parla l'italiano molto meglio di quanto non lo facesse prima, è anche grazie alla piccolina che si è messa in testa di farglielo parlare per bene... E lui farebbe di tutto, per lei. Angie adora le sue "zie", e ovviamente ha un rapporto speciale con Isabella, che chiama "zia Ellie" da quando ha iniziato a parlare. E il caso ha voluto che la sua prima parola fosse... "Muffin". Forse perché la ripetevo in continuazione, e tuttora spesso e volentieri la chiamo baby Muffin. E poi, da quando Isabella è diventata mamma della piccola Emma, Angie non vede l'ora che cresca per poter giocare con lei. Già me le vedo, saranno due "sorelle" proprio come Ellie ed io.

La sera, dopo aver fatto un giro in spiaggia, io e Theo rientriamo in hotel. La suite è meravigliosa, e nel bagno c'è una vasca idromassaggio enorme, realizzata con mosaici di diverse tonalità di azzurro, i colori del mare. Theo mi ha letteralmente portata in un sogno, e ogni volta che mi cade l'occhio sulla fede che porto al dito, non posso che essere immensamente felice. Sono un po' malinconica perché questa è l'ultima notte del nostro viaggio, ma non vedo l'ora di riabbracciare la mia piccola Muffin.
-Che ne dici di farci un bagno? – propongo a Theo. Lui mi si avvicina e mi mette le mani attorno ai fianchi, accarezzandoli. Mi perdo di nuovo nel suo sguardo, e abbasso gli occhi per un attimo.
-Ci penso io... - Mi bacia e sparisce in bagno, mentre io mi sdraio sul letto, un po' esausta ma felice. Dopo pochi minuti, Theo mi ricompare davanti, e si lascia scivolare la camicia di dosso. Resto imbambolata a guardarlo, non finirà mai di sorprendermi. Inizio ad avvertire quella sensazione di calore nel basso ventre che fa quasi male, per quanto è forte. Accavallo le gambe e abbasso gli occhi, un riflesso involontario che gli fa capire immediatamente la mia vulnerabilità in questo momento. Sento i miei slip bagnarsi, e la sensazione di prima farsi più accentuata.
-Vieni? – mi sussurra con la sua voce sensuale.
-Certo... - Sorrido per l'ambiguità della mia risposta, che lui coglie all'istante.
Ma soprattutto, sorrido perché nei suoi occhi trovo sempre un rifugio sicuro, e so che non devo mai temere di lasciarmi andare. Ci vedo amore, rispetto, devozione, desiderio e un pizzico di follia. Nei suoi occhi ci vedo il mondo a cui voglio appartenere. E so di essere ricambiata in tutto e per tutto, nonostante questo mi sia costato tanto lavoro su me stessa. Oggi però, posso finalmente affermare di essere soddisfatta di me. Non mi fido delle persone e questo non cambierà mai... Ma so di poter contare su chi mi è vicino, e questo mi fa sentire bene e mi basta. Non credevo nell'amore, così come non credevo nelle amicizie vere. Leggevo storie d'amore meravigliose nei libri, le vedevo nei film e nelle mie serie preferite... E sognavo, con l'amara consapevolezza che il mondo reale non è affatto così. Un amore come quello di Edward e Bella in Twilight e l'amicizia dei parabatai di Shadowhunters mi sembravano cose surreali, che potevano esistere soltanto tra le pagine di un libro. Ma poi... Isabella mi ha dimostrato che tutto ciò può essere non solo possibile, ma reale. Mi ha fatto capire che trovare una sorella è difficile, ma non impossibile. Il mondo all'improvviso era diventato un posto meno buio, per me che ero sempre stata tendenzialmente pessimista. Mi ha regalato la nostra amicizia e l'opportunità di conoscere l'uomo dei miei sogni. La sua amicizia mi aveva resa felice, ma una parte di me era ancora incompleta. Avevo bisogno di un amore che mi facesse risplendere, emozionare, godere, fare pazzie, superare i limiti. Qualcuno che mi facesse sentire speciale, perché speciale non mi ci ero mai sentita, prima di incontrare lui.
I miei occhi seguono il profilo perfetto delle sue spalle, delle sue braccia e dei suoi fianchi, e desidero con tutta me stessa sentirlo dentro di me, soddisfare non solo il mio corpo, ma anche il mio cuore. Grazie a lui, posso affermare con certezza che il sesso è una conseguenza dell'amore, e che se non lo avessi amato, non sarebbe stata la stessa cosa. Fare l'amore con lui non è appagare un bisogno fisico, è molto di più.
Un essere umano ha bisogno di tre tipi di amore, per essere davvero felice: quello della famiglia, quello degli amici, e un amore romantico e passionale... Tre amori diversi, ma ognuno importante a modo suo. "Resta con me", gli dissi il giorno del nostro primo appuntamento... Lui è rimasto, e ora sono davvero completa.

Theo
La mia Sara. Bellissima come la prima volta in cui l'ho vista, se non di più. Adesso è mia moglie, e questo è solo un'ulteriore riprova del legame che ci unisce. Quando l'ho vista venire verso l'altare, con quell'abito che la faceva sembrare un angelo, mi sono sentito infinitamente felice. Ogni volta mi perdo nei suoi occhi, che fin da subito mi hanno saputo rivelare molto di più di ciò che avremmo potuto dirci a parole. Forse, per uno che fa il mio mestiere, essere guardato in quel modo avrebbe dovuto essere un'abitudine... Eppure, con lei non è stato così. Quegli occhi mi hanno guardato in un modo del tutto diverso da come mi guardavano gli altri; voleva comunicarmi tutto il suo mondo. Mi ha mandato subito in confusione, per i pensieri che ho fatto su di lei. Una ragazza che si mostrava audace, quasi sfacciata... ma al tempo stesso anche fragile e implorante di non lasciarla andare. Quando l'ho sfiorata per la prima volta, ho sentito che la volevo. E quando mi ha baciato in quel camerino, non ci ho visto più nulla. Volevo renderla mia in quell'istante, anche se l'avevo appena conosciuta. Questo desiderio prepotente di lei non è mai cambiato, non ha vacillato nemmeno per un secondo...
Non appena siamo in bagno, la afferro per i fianchi e la bacio, facendola appoggiare alla parete. Restiamo appoggiati lì, i suoi baci famelici mi fanno impazzire e non riesco a staccarmi dalle sue labbra, se non per respirare. Sara sospira, e abbassa di nuovo lo sguardo. Le ciglia scure le coprono gli occhi per un secondo, finché non torna a guardarmi. Le tengo il viso tra le mani, continuando poi a spostarle i lunghi capelli castani all'indietro. Sorride appena, le sue labbra piene sono rosse a causa dei nostri baci. E la sua pelle è calda, riesco a percepire ogni brivido che le provoca il contatto con la mia. Sara mi fa provare emozioni e pensieri contrastanti, ogni volta che la guardo. E' così delicata, piccola, elegante... Ma al tempo stesso è sensuale come nessun'altra, senza essere mai volgare. Quando l'ho conosciuta non era pienamente sicura della sua femminilità, nonostante avesse saputo nasconderlo molto bene quando mi baciò in quel camerino. Era bastato conoscerla meglio per scoprire che era ancora insicura, vulnerabile, una piccola donna che stava scoprendo per la prima volta sia l'amore che il sesso. Volevo dimostrarle che si sbagliava, che era bellissima anche con le sue piccole imperfezioni, quei dettagli che la rendono così unica, vera e diversa da chiunque altra. La prima volta che la vidi in costume si teneva le mani davanti alla pancia, credendo che le sue forme fossero poco femminili. Sara non è mai stata grassa, ha semplicemente tutte le curve che ogni uomo apprezza in una donna. Mi fa venire voglia di proteggerla, coccolarla... farla sentire speciale. Ma al tempo stesso, amo il lato più selvaggio di lei. Quando credevo di dover essere io a trattenermi, è stata lei a sorprendermi. In ogni occasione.

-Voglio farti leggere una cosa – mi ha detto il giorno del mio compleanno, consegnandomi dei fogli stampati raccolti in una cartellina.
-Che cos'è? – le ho domandato curioso, vedendo che abbassava lo sguardo. Si era seduta in braccio a me, e ho iniziato a leggere cosa ci fosse scritto su quei fogli. Era qualcosa scritto da lei, e già questo lo rendeva speciale.
-E' una cosa che ho scritto tanto tempo fa, dopo la prima volta che sono venuta a Londra. E alla fine c'è una lista un po' particolare... in continuo aggiornamento... – L'ho guardata negli occhi mentre lei rideva, leggermente in imbarazzo. Ho sempre trovato adorabile il suo leggero imbarazzo in certe situazioni, quando abbassa lo sguardo sento che potrei morire.
-Una lista? – ho domandato incuriosito, andando a leggere l'unico foglio scritto a mano. La lista era scritta in italiano, ma ormai posso dire di conoscere la lingua discretamente bene.
-Sono tutti i posti in cui abbiamo fatto l'amore... dalla prima volta ad oggi. Lo so, penserai che sono una maniaca! – mi ha risposto. Le ho dato un bacio, zittendola. Poi ho iniziato a leggere la lista ad alta voce:

LISTA SPECIALE DI SARA E THEO

-a letto con la cioccolata bianca calda (la nostra prima volta!)

-nella doccia

-sul divano

-sul pianoforte (!!!)

-al muro (pensavo fosse più scomodo!)

-nella sua meravigliosa Audi A4

...Be', quello era solo l'inizio, perché la lista era davvero molto lunga! Poi ho iniziato a leggere gli altri fogli, e ho capito che aveva messo su carta tutto ciò che era avvenuto in quella sua prima volta a Londra. Era una sorta di diario di quei cinque giorni passati insieme, e quando l'ho letto mi sono accorto dell'amore che aveva impiegato per scriverlo. C'erano i nostri dialoghi, minuziose descrizioni di me... e non si era fatta mancare i momenti in cui avevamo fatto l'amore, anch'essi descritti dettagliatamente. E' stato come entrare nella sua mente e poter leggere i suoi pensieri, aveva tradotto quelle pagine in inglese appositamente per me.
-Avevo bisogno di sfogarmi, tu eri lontano e ho voluto mettere su carta quei momenti... - Mi ha guardato con quei suoi occhi da cerbiatta, facendomi capire che mi stava consegnando una cosa molto importante. Se non fossi già stato perdutamente innamorato di lei, lo sarei diventato leggendo quelle parole.

-Non ti si può nascondere nulla... – mi dice sorridendo nervosa, ed io le sorrido. Non aspetta altro che essere di nuovo mia, e il fatto che cerchi di nascondere la sua impazienza me la fa desiderare ancora di più.
-Non è colpa mia, se sei così sensibile – le dico, riprendendo a baciarla. Le sue mani mi sfiorano impazienti fino a soffermarsi sui miei boxer, ed è impossibile nasconderle che il mio desiderio è pari al suo. La desidero come se fosse sempre la prima volta, e il mio corpo reagisce di pari passo ai miei pensieri. Accettare di partecipare a quel programma televisivo è stata la scelta migliore della mia vita, e inorridisco al solo pensare che avrebbero potuto non contattarmi, e che avrei potuto non sapere mai dell'esistenza di Sara. Ma forse il destino ci avrebbe trovati comunque...
-Sei così eccitato... E sono molto felice che sia colpa mia – mi sussurra con una nota di compiacimento, liberandomi dai boxer. Le sfilo il vestito, facendole poi scivolare gli slip... già bagnati dalla sua eccitazione. Le sollevo le braccia sopra la testa, per poi seguire con le mani il profilo del suo corpo e ammirarla. E' mia, sono sfacciatamente fortunato. La sento sospirare, impaziente, mentre le infilo una mano tra le cosce. Sospira di nuovo, le poggio le labbra all'altezza del cuore per sentire quanto batte forte. Il suono più meraviglioso al mondo, dedicato a me. Ho desiderato fin da subito questa piccola meravigliosa donna, per i più svariati motivi. Perché era se stessa, e mi desiderava in quanto Theo, non perché ero "l'attore ricco e famoso". Un rapporto alla pari, due persone prima di tutto. Siamo sempre stati solo Sara e Theo, il resto passa tutto in secondo piano.
-Non... farmi aspettare, Theo – mi dice mentre le sfioro l'intimità, e con le dita procedo nel mio intento di farla impazzire, sentendola sempre più bagnata. Mi stringe forte le spalle e mi asseconda, finché non resisto più nemmeno io. Finiamo di toglierci i vestiti ed entriamo nella vasca, lei getta subito la testa all'indietro per bagnarsi i capelli, immergendosi poi completamente. Non appena entro anch'io, mi schizza con l'acqua e mi si siede addosso, lasciando una scia di baci dalla bocca al collo, per poi scendere ancora...
Ho sempre amato la sua audacia e la sua sfacciataggine. Sono stato il primo e unico uomo con cui Sara abbia fatto l'amore, e benché io avessi già fatto le mie esperienze, con lei è stato come se avessi ricominciato tutto da capo. Lei è diversa, non posso paragonarla alle mie storie precedenti, né a nient'altro. Lei è bellezza allo stato puro, perché ogni suo lato nasconde luminosità. Ma possiede anche un lato oscuro che fa di lei un meraviglioso contrasto, che non mi stancherò mai di scoprire.
La guardo, ed è meravigliosa: la pelle olivastra, bagnata e profumata di bagnoschiuma, mi fa venire voglia di posare le mie labbra su ogni millimetro del suo corpo. I capelli lunghissimi, gettati all'indietro, a contatto con l'acqua assumono una sfumatura più scura. E' un diavolo tentatore, ma i suoi occhi da angelo, resi lucidi dall'eccitazione del momento, sono dannatamente dolci...
-Non puoi farmi soffrire in questo modo – mi sussurra mentre è di nuovo seduta sopra di me, con i seni schiacciati contro il mio corpo. Le mie mani sono ben salde sulle curve dei suoi fianchi, impazienti di stringerla ancora di più.
-Dopo questa notte... non vorrai più sentir parlare di Big Muffin per un bel po', te lo assicuro – rispondo riempiendola di nuovo di baci. Riesco a strapparle una risata sincera.
-Non credo proprio! – ribatte contrariata, per poi poggiare la sua fronte sulla mia.
Sara è così, non mi basta mai. Questo è un buon modo per esprimere quanto la amo e la desidero. E no, non potrei più farlo con un'altra... Lei dice che il sesso è una conseguenza dell'amore, e non potrei vederla diversamente nemmeno io.
Ribalto le nostre posizioni e mi ritrovo sopra di lei, che subito si tiene stretta alle mie spalle e mi stringe le cosce attorno alla vita, implorandomi di non farla aspettare oltre.
-Adesso non mi fermi più – le dico completamente sopraffatto dalle sensazioni che mi provoca. Afferro i bordi della vasca e sono dentro di lei, ci resterei... per non so quanto. Soddisfarla è una delle cose per cui vale la pena vivere, ogni suo sospiro e ogni suo gemito sono come l'ossigeno; non potrei farne a meno. L'acqua segue i nostri movimenti, lei mi stringe sempre di più e mi sembra di impazzire.
-Ti amo... – le sussurro all'orecchio, mentre lei mi permette di spingere più a fondo, regalandomi qualcosa di indescrivibile.
-Sì... - Dischiude le labbra, non appena le mie tornano a posarsi sulle sue. – Theo, ti amo anch'io... – Soffoca un gemito sulle mie labbra, e veniamo insieme. Siamo in sintonia su tutto, sempre sulla stessa lunghezza d'onda.

-Ehi... ho le mani raggrinzite, dovremmo uscire dall'acqua – mi dice non appena ci riprendiamo. La prendo in braccio ed usciamo dalla vasca, entrambi impazienti di appartenerci di nuovo. Di asciugarci non se ne parla, e dalla vasca passiamo immediatamente al comodissimo letto che abbiamo a disposizione. Lei sorride, felice e totalmente su di giri.
-Prendimi ancora – mi sussurra mentre mi posiziono sopra di lei, bloccandole le braccia sopra la testa.
-Amo sentirtelo dire, te l'ho già detto? ... –
-Ti voglio dentro di me, e subito – mi sussurra con la voce più dolce del mondo, continuando a provocarmi. E ci perdiamo in quella dimensione tutta nostra, per il resto della notte...

***

Il mattino dopo, il primo a svegliarmi sono io. Sara dorme serena appoggiata a me, con un braccio che mi circonda il petto e le caviglie intrecciate alle mie. Cerco di spostarla e alzarmi con la massima attenzione, non voglio che si svegli per colpa mia. La sento bofonchiare qualcosa, ogni tanto capita che, durante il sonno, dica qualche parola.
-Muffin... - dice, con un tono di voce appena udibile. – Ancora... - Mi viene da sorridere, probabilmente ha proseguito nei sogni la nostra notte di passione. Mi alzo per andare in bagno, dopodiché torno a letto e la copro con il lenzuolo, infilandomi sotto anch'io. Oggi abbiamo il volo per Los Angeles e non vedo l'ora di riabbracciare Angelica, nonostante questi giorni passati solo con Sara siano stati spettacolari. Da quando siamo in tre le esigenze sono cambiate, ma è sempre meraviglioso passare del tempo solo noi due. Ora siamo sposati, e il solo pensare che adesso Sara è mia moglie, mi mette addosso una strana euforia.
La mente mi riporta di nuovo a stanotte; ai ti amo sussurrati durante il sesso, al suo sapore nella mia bocca, alle sue mani intrecciate alle mie mentre la portavo al limite del piacere... Possibile che mi faccia sentire ancora come un ragazzino in preda agli ormoni? L'ho sempre definita la mia piccola pazza, e quella sua follia che la rende speciale e unica ha contagiato anche me e continua a farlo. I nove anni che ci dividono continuano ad essere un ostacolo inesistente, un muro abbattuto ormai tanto tempo fa.
All'improvviso, Sara tende le braccia verso la mia parte del letto e apre timidamente gli occhi, spostandosi e facendosi scivolare di dosso il lenzuolo che la copriva.
-Buongiorno... - mi dice con voce assonnata ma allegra. – Mi sento come... come se avessi fatto troppa ginnastica – prosegue a dire ridendo appena, stiracchiandosi come un gatto.
-La ginnastica non è mai troppa... Buongiorno, piccola pazza. – Mi avvicino per posarle un bacio tra i capelli, arruffati e bellissimi.
-Non mi aiuti, ma questo lo sai già... o sbaglio? Potresti evitare di essere un inglese da orgasmo anche di prima mattina, Muffin? –
-Ehi, ehi, vacci piano con le domande. Anche tu sei... - Mi zittisce posandomi il dito indice sulla labbra, ed io le copro la vita con il lenzuolo. Il suo sedere tondo e perfetto mi distrae, ogni cosa in lei mi distrae.
-Comunque, non ti ho ancora ringraziato... – mi dice subito dopo, abbassando lo sguardo.
-Ringraziato di cosa, amore? –
-Di essere rimasto – mi risponde, e sul momento, non capisco bene cosa voglia dire.
-Non essere così criptica – le dico abbozzando un sorriso.
-La prima volta che siamo usciti, il giorno dopo la registrazione in TV, ti dissi una frase in italiano – mi spiega. – Ti ricordi, Theo? -
-Sì che ricordo... il gioco delle frasi in italiano. – Allora non sapevo cosa mi stesse dicendo, ma qualsiasi cosa fosse, mi piaceva ascoltarla.
-Ti dissi una frase in particolare – prosegue. – Resta con me – ripete, prima in italiano e poi in inglese. Una frase semplice ma piena di significato, ora capisco tutto.
-Grazie di essere rimasto, di aver reso la mia vita meravigliosa. Grazie anche per questa luna di miele, questi giorni sono stati così eccitanti! E se tu non fossi arrivato, sarei finita per accontentarmi... essere infelice, o diventare una zitella piena di gatti. Cioè, adoro i gatti... ma... - La bacio, impedendole di aggiungere altro. Lei sorride, e si illumina della sua stessa gioia e bellezza.
-Sara... Dove altro potevo andare, senza di te? – La osservo con ammirazione, e non riesco neanche ad immaginare che potesse andare diversamente... Non da quando ho incrociato quegli occhi.
-In genere odio questa affermazione, ma... in un certo senso mi hai salvato, Theo. Quando mi hai conosciuta avevo pochissime certezze, nella mia vita. E se mi avessi vista prima che conoscessi le mie vere amiche, ma soprattutto Isabella, avresti trovato una ragazza mezza depressa e... sfiduciata nei confronti nel mondo. Sai che c'è? Invidio le persone forti, ma non sempre possiamo salvarci da soli. – Mi guarda con gli occhi lucidi, trattenendo indietro una lacrima.
-Tu sei forte, Sara. Amo tutto di te, e so che certe cose non potranno mai cambiare... ma neanche lo voglio. Fanno parte di te, se tu ora sei così è anche grazie a questo. Hai fatto un percorso, ma non sto dicendo che ora sei migliore rispetto a quando ti ho conosciuta. Se vogliamo dirla tutta, anche tu hai salvato me. Sono una persona fortunata, ma senza di te la mia vita sarebbe stata fondamentalmente vuota. Quando si è famosi, non sai mai se la gente che ti sta intorno lo fa per interesse o per ricevere qualcosa in cambio. –
-Chi starebbe con te solo per interesse? Insomma, guardati. Sei bellissimo e colto – ribatte contrariata.
-Interesse e sesso, il mondo gira tutto intorno a questo. –
-Be'... Tu sai benissimo quanto desiderassi fin da subito fare l'amore con te. Ma non è mai stato soltanto sesso, neanche un solo istante. –
-Lo so, Sara. Anche per me. –
-E comunque hai ragione, ma ora non dobbiamo più preoccuparci di questo. So che ci saremo sempre l'uno per l'altra – risponde.
-Sempre e per sempre, come la nostra promessa di matrimonio – le ripeto. Mi perdo a baciare le sue labbra, consapevole che non potrei essere più felice di così.

***

Alcuni mesi dopo

Siamo a casa, e sono sul divano con Sara e Angelica, entrambe appoggiate a me. Ricordo quando Sara era incinta, e, mentre dormiva, io le accarezzavo il pancione. Si era ostinata a volere la sorpresa, non aveva voluto sapere il sesso del bambino fino al momento del parto... Mentre io sapevo già che di lì a poco sarebbe arrivata una bellissima bambina, Angelica. Volevo fortemente che avesse qualcosa di Sara, perciò avevo scelto di darle il suo secondo nome. Non voglio che diventi una bambina viziata, ma non le farò mai mancare nulla e voglio che abbia qualcosa che Sara non ha avuto e che neanche io posso darle: un padre che la ama e che ci sarà sempre per lei.
-Papà, lo sai che mamma mi ha detto... mi ha detto che fra poco arriva un altro Muffin? – mi dice la piccola, giocando con le mie mani. Sara sorride, stringendosi a me.
-Un altro Muffin? – domando fintamente sconvolto. – Sara, che cos'è questa storia? Sono geloso. – Lei fa una smorfia, e con Angelica si sorridono complici.
-Angelica voleva dire che... fra un po' di mesi... arriverà un altro baby Muffin – mi dice, mentre mi giro verso di lei. Ho capito bene?
-Angie, tu lo sapevi, eh? – Mia figlia annuisce, consapevole.
-Io sono contenta, papà. E tu? –
-Anch'io, tesoro. Venite qui. – Lei e Sara mi abbracciano, io sono ancora sconvolto ma immensamente felice. La mia carriera mi riempie di soddisfazione, ma niente è paragonabile alla gioia che mi danno loro. Sara, Angelica... e presto un altro bambino.
"Resta con me", mi disse Sara quel giorno, quando ancora non sapevamo nulla l'uno dell'altra. Sono rimasto, e ora sono davvero completo.

Ciao ragazze! Piaciuta la sorpresa del doppio punto di vista? Ho deciso di farvi conoscere anche i pensieri di Theo con una parte interamente narrata da lui, in cui si alternano momenti di passione, riflessioni, ricordi e dolcezza. Sara e Theo ora sono sposati e sta per arrivare un altro piccolo Muffin, ma il loro sentimento reciproco non è mai cambiato... Come già sapete, il prossimo capitolo sarà l'epilogo della storia... mi raccomando votate e commentate altrimenti vi farò aspettare più di una settimana per farvelo leggere u.u
A presto :*
Greta

P.S. Vi ricordo "Come vivere in un sogno - Liam Hemsworth" di carolaalice, ci sono anche dei missing moments su Sara e Theo :3

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