Resta con Me ~ Theo James (Fa...

By Greta_SweetLuna

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Due amiche, una sorpresa, un'occasione irripetibile. Tutto ha inizio così... Rating: Rosso 🔴 • Anno di pubb... More

Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Epilogo
Capitolo Extra: Muffin & Little Crazy (missing moment)
Ringraziamenti/Angolo domande
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Capitolo 28

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By Greta_SweetLuna

Ieri sera è stato difficile dover salutare Theo per restare in albergo, tanto che Ellie è salita subito in camera e ha concesso a me e a lui qualche altro minuto da soli. Quando sono salita anch'io, ero stanca morta e siamo praticamente crollate tutte e due, con la TV americana in sottofondo che si è spenta grazie al timer impostato da Ellie. Questa mattina siamo riuscite a svegliarci ad un orario decente, le dieci e mezza, e ci siamo fatte portare la colazione in camera, un altro servizio incluso in questo viaggio da sogno. Abbiamo ordinato cappuccini e cornetti, una colazione all'italiana... Era tutto buonissimo.

-Si muore di freddo! – mi dice Isabella prendendomi a braccetto, mentre usciamo dall'albergo.

-Potrebbe anche nevicare, ma spero che non accada... Dobbiamo ancora vedere tutto. – Nel budget che ci è stato messo a disposizione per questo viaggio, abbiamo ancora un po' di soldi da spendere... Credo proprio che ne approfitteremo per fare acquisti.
Fermiamo un taxi e ci facciamo portare sulla Fifth Avenue, la via dello shopping. Voglio assolutamente entrare in una libreria, ed Ellie vuole fare la stessa identica cosa. E' bello avere qualcuno che ti capisce sempre!

-Senti un po', come siete rimasti d'accordo tu e Theo? – mi domanda Isabella mentre siamo in taxi.

-Alle sei ha finito, e ha detto che ci passa a prendere direttamente. Dobbiamo prendere i pigiami e qualcosa da mettere per domani, il resto rimane tutto in hotel – rispondo.

-Siete italiane? – domanda il tassista sorridendo, è un signore sulla quarantina.

-Sì, veniamo da Roma! – risponde Isabella per me.

-Bellissima città, ci sono stato! E soprattutto ci sono belle ragazze. – Io ed Ellie sorridiamo, facciamo colpo sugli americani, a quanto pare! Il tassista si lascia distrarre dalla radio ed io e Isabella riprendiamo il discorso.

-Che cosa penseranno quelli dell'albergo? Abbiamo il viaggio pagato e passiamo la notte fuori! – Si passa una mano tra i capelli, poi riprende a parlare. - Ti ripeto, Sara, che se vuoi stare con lui ti capisco e non ne faccio un problema, perciò la notte posso tranquillamente restare in hotel. Una che fa medicina non può permettersi di non toccare libro per dieci giorni. – Be', magari lei non ne fa un problema, ma io ne faccio una questione di principio. Non la lascio da sola, per nessun motivo al mondo. Per fortuna, visto che stiamo parlando in italiano, il tassista non capisce che cosa stiamo dicendo.

-Isabella, parliamoci chiaro: non ti lascerei mai da sola per un motivo così stupido. –

-Non è affatto un motivo stupido... Lo lasci in astinenza? E anche tu diventi piuttosto acida quando non... Okay, la smetto! – Ci mettiamo a ridere entrambe, l'ignaro tassista ci osserva dallo specchietto.

-Possiamo fare una notte in hotel e una da Theo, così siamo tutti felici – riprendo a dire.

-Big Muffin sarà sicuramente felice! –

-E tu stai con noi. Piuttosto che lasciarti sola, coinvolgerò Theo in un triangolo! – Eh, sì... Le conversazioni normali non fanno per noi!

-Ma che bello, un ripasso di geometria! – Ellie mi appoggia nella mia pazzia, ormai fare battute su triangoli e geometria è diventata consuetudine.

-Comunque, dico sul serio. Il fatto che siamo nello stesso posto, e che questo mi capita soltanto pochi giorni al mese, non significa che dobbiamo passare il tempo chiusi in una stanza. –

-Okay, non insisto più. Promesso – mi risponde Ellie. E' vero, non possiamo più ridurre il tempo in cui siamo insieme soltanto a questo. Sarebbe come dire che non c'è altro se non il sesso, e sarebbe una cosa orribile anche solo da pensare.
Tiro fuori il cellulare per accenderlo, e mi ritrovo davanti ad un messaggio di Facebook inviato a mezzanotte e mezza (ora italiana). Incuriosita, decido di controllare subito.

Asia Serafini
Ciao Sara, lo so che non ci sentiamo da ottobre ma appena ho visto questa notizia ho pensato a te.

P.S. Mi dispiace che le tue amiche ci abbiano allontanate di nuovo.

-Chi è? – mi domanda Isabella. Io sbuffo e le passo il cellulare. Quel "di nuovo" mi urta il sistema nervoso, non mi risulta che ci fossimo riavvicinate.

-Dio mio! Non le è bastato quello che le abbiamo detto io e Sofia quella volta?! – Poi vede il link sotto al messaggio e mi chiede se può aprirlo. Ma dobbiamo scendere, perché siamo arrivate. Paghiamo e scendiamo dal taxi, Isabella ha ancora il mio cellulare in mano e lancia sguardi da me al cellulare e dal cellulare a me.

-Allora, quali stronzate vuole farmi vedere? – domando.

-Non prende bene internet, riproviamo dopo. – Mi sono innervosita. Mi basta un niente per farmi essere di cattivo umore, anche se al momento ho tutte le ragioni del mondo per non esserlo. Comunque, lascio perdere il cellulare e cerco di pensare soltanto allo shopping. Isabella ed io ci scattiamo altre foto, e poi finalmente troviamo una libreria.

-Dai, via quella faccina triste e vieni qui. – Ellie mi mette un braccio attorno al collo e mi stringe, io sono più bassa di lei e in questo momento sembra la mia sorella maggiore.
Entriamo nella libreria e ci sorprendiamo a scoprire che è enorme. Al piano superiore c'è anche un bar, e magari dopo potremmo fermarci lì.

-Le copertine americane sono bellissime... - esclamo poggiando le mani sui vari libri. Appena entrate ci siamo dirette subito verso il reparto dedicato al fantasy e ai libri che piacciono a me e a lei.

-Ellie, che ne dici se mi compro Allegiant? E' l'unico che mi manca, e così ho la scusa per avere l'edizione americana. - Sorrido al libro che ho in mano, nonostante io già conosca il tragico finale che mi aspetta. Non mi sono mai piaciuti e mai mi piaceranno i tragici finali alla Romeo e Giulietta, sono troppo sensibile per le tragedie. Soprattutto in una storia come quella di Tris e Tobias, che hanno combattuto fino alla fine per poi...? Non mi reputo una grande scrittrice, ma nelle storie che scrivo vedo i miei personaggi come dei "figli", delle mie creature da proteggere. Posso anche fargli affrontare mille difficoltà, ma credo nella giustizia letteraria, un concetto che ho inventato io: in quanto Dio del mio universo letterario, ho potere di vita e di morte sui miei personaggi. In genere, scelgo la prima opzione.

-Ottima scusa per finire la saga e comprare qualcosa in questa libreria pazzesca. – Ellie mi fa l'occhiolino e si mette a guardare i libri di John Green, mentre io la raggiungo e continuo a guardarmi intorno e a scattare foto.

-Visto che fuori fa un freddo della miseria, ti va se ci prendiamo una sciocchezza al bar? – domando a Ellie, ormai abbiamo entrambe un libro in mano, quindi la missione è compiuta.
Quando ci sediamo, dopo aver ordinato due ipercaloriche ciambelle al cioccolato, riprendo nuovamente in mano il cellulare e provo a riaprire quel link nel messaggio di Asia.
Stavolta internet prende, e quello che mi ritrovo davanti non mi piace affatto. Devo stare calma. DEVO STARE CALMA.

-Oi... Sara. – Ellie mi guarda preoccupata, le passo il cellulare. Fa un'espressione indecifrabile, arricciando il naso.

-E' con i suoi amici, non c'è niente di strano. – Prova a rassicurarmi, dando un morso alla sua ciambella tigrata. A me viene solo da vomitare, perciò credo che la mia la impacchetterò e la mangerò dopo.

-Con i suoi amici e con quella... Meglio che sto zitta. Spiegami cosa cazzo ci fa con lui. – Ecco ciò che ho visto: Theo paparazzato pochi giorni fa, prima del mio arrivo, con alcuni suoi amici e... la sua ex. La persona che io detesto e che ho sempre avuto in antipatia guardando delle semplici foto, perché quella persona mi ispira questo: antipatia, falsità, fastidio. In confronto a lei, potrei essere Miss Mondo. Ma come diavolo ha fatto a starci insieme? Mi ribolle il sangue.

-Sara. Ehi. – Ellie avvicina la sedia alla mia e vede che sto per mettermi a piangere.

-Io mi stavo fidando di lui! Ma ora come faccio... Come faccio a fidarmi se vedo queste cose? –

Ellie sta davvero mantenendo la calma al posto mio, mi sto facendo dei filmini mentali. E' così.

-Tesoro, non è niente. Non sono neanche da soli, non si tengono per mano. Semplicemente, sono stati insieme per anni e hanno amici comuni. Adesso ti calmi e oggi ti fai spiegare tutto, okay? Vi lascio un pochino da soli, non è un problema. – Annuisco e mi sforzo di respirare regolarmente e di non piangere.

-Okay. Sì, okay. – Non so se ringraziare Asia per avermi rovinato la giornata o per avermi inconsapevolmente fatto un favore. Chissà se Theo me ne avrebbe parlato di sua spontanea volontà...

***

Theo è venuto a prenderci alle sette, come avevamo concordato. Per messaggio non ho fatto trasparire nulla, anche se in questo momento avrei tanta voglia di dargli uno schiaffo. Dopo quel momento di panico al bar, Ellie ed io abbiamo continuato il nostro giro di shopping sulla Quinta Strada e abbiamo mangiato al ristorante, parlando del fatto che sarebbe bello fare una bambolina voodoo ad Asia, perché magari funziona. Quella vipera sa sempre come colpire nel segno, con me. Anche se grazie a Dio non sa nulla della mia relazione con Theo, dopo C'è Posta sa che ho una specie di amore incondizionato per lui, e così adesso ha la scusa per dire "Quando lo vedo penso a te", come ha scritto sotto al link delle foto.
Ho finito di preparare il borsone, e stavolta Theo si presenta con Charles e una grossa macchina tutta nera, con i vetri davanti e di dietro oscurati. Come al solito, appena mi vede si precipita verso di me per baciarmi, ma rischio di mettermi di nuovo a piangere perché, fino a prova contraria, ce l'ho con lui. Mi lascio baciare, ma dopo non resisto all'impulso di essere pungente.

-Perché questa macchina? Non sei mica il Papa, non ti servono tutti quei vetri oscurati. – Faccio un po' la stronza, perché quando mi ci metto so esserlo meglio di chiunque altro. Theo sorride, senza prendersela per la mia battuta un po' strana. Il viaggio in macchina è apparentemente normale e tranquillo, ma appena arriviamo all'appartamento dove alloggia Theo, ho bisogno di sfogarmi. Butto il borsone a terra e mi siedo sul divano. Ellie posa il suo zaino ed esce un attimo con Charles, anche lui si è accorto che in macchina ero un po' strana.

-Mi spieghi che hai, Sara? – Theo mi raggiunge e si china ad altezza divano, mettendomi le mani sulle ginocchia. Gliele sposto subito.

-Che cos'ho?? – sbuffo. – Me lo chiedi anche? Sei un stronzo, ecco qual è il mio problema. Ora mi spieghi che cosa cazzo ci facevi con la tua ex. – Gli mostro le foto sul cellulare, poi mi alzo dal divano con lui che mi segue come un'ombra. Gli sto puntando il dito contro, e mi vergogno a dire che mi fa soffrire trattarlo così. Mi sto odiando, perché mi lascio ammaliare dal suo bel faccino. Prova a tenermi i polsi con le mani, e mi scosto di nuovo.

-Non mi toccare. – Detto questo, gli do davvero uno schiaffo sul viso, anche se non troppo forte. Restiamo a fissarci, poi non riesco a trattenermi dal piangere.
-Non mi lasci neanche spiegare e reagisci così?! – Per un attimo, credo di avergli fatto perdere la pazienza. - Ero con i miei amici, e c'era anche lei. Siamo rimasti in buoni rapporti, tutto qui, ma non penso a lei da quando ti ho conosciuta, ti è chiaro questo o no?? – Si avvicina di nuovo e mi stringe a sé, stavolta non mi sposto. Gli metto le mani dietro la schiena e resto così, non ce la faccio a continuare. Devo concedergli la sua parte di ragione, non posso comportarmi da bambina, ma tutti possiamo sbagliare e ho sbagliato anch'io. Sono un essere umano, sbaglio come tutti gli esseri umani.

-Mi dispiace... di aver reagito così, scusami. Isabella ha provato a dirmi che mi stavo facendo dei filmini mentali assurdi, ma la gelosia ha preso il sopravvento. – Lui mi prende il viso tra le mani e mi asciuga gli occhi con le dita.

-Scusami anche tu per non avertelo detto, e per averti dato modo di pensare male. Non sono perfetto, nessuno lo è – risponde.

-Voglio essere sincera, lei è la tua ex e mi dà fastidio che tu la veda. Ma non posso fare la fidanzata gelosa che ti impedisce di vedere le persone, di questo me ne rendo conto da sola. – Mi sciolgo dal suo abbraccio e mi dirigo verso la finestra, prendendo un respiro profondo. E' vero, lei non mi è mai piaciuta. Ma non la conosco, e non posso sputare sentenze. Soprattutto, devo avere fiducia, quella cosa che le persone mi hanno sempre fatto mancare.

-Basta – mi dice abbracciandomi da dietro, e questo mi fa sciogliere. – E' tutto risolto, e non voglio vederti così, okay? – Mi volto e mi alzo in punta di piedi per baciarlo. Sono mortificata, mi sento così stupida...

-Anche per me è risolto, non parliamone più. Chiamo Ellie. – Vado a riprendere il cellulare e le scrivo che è tutto a posto, che può tornare. Pochi minuti dopo eccola alla porta, e appena è dentro mi dice che è rimasta un po' con Charles.

-Scusami anche tu, Ellie... Comunque abbiamo chiarito. –

-Risolto? –

-Sì – risponde Theo al posto mio venendo a darmi un bacio sulla guancia. Sorrido. Non voglio comportarmi mai più in questo modo e fare queste scenate da bambina.

Quando è il momento di andare a dormire, Ellie ed io ci andiamo a sistemare nella seconda stanza da letto. Theo voleva lasciarci la sua stanza con il letto matrimoniale, ma Isabella ha insistito dicendo che servirà più a noi. In quel momento mi sono voltata verso Theo e sono arrossita...
Lei ha già sonno, mentre io non riesco a chiudere occhio. Ad un certo punto arriva Theo e chiede a Ellie se può mettersi qui anche lui.

-Fai pure – gli risponde la mia migliore amica. Sono un po' sorpresa, anche perché lo spazio è poco e sono costretta a stare letteralmente appiccicata a lui. Sono girata di schiena, e sento le sue mani strette attorno alla mia pancia e il suo corpo contro di me.

-Siete adorabili – commenta Ellie guardandoci. Sotto al piumone, sto poggiando le mie mani su quelle di Theo.

-Forse lui è adorabile, ma io sono acida come la panna scaduta. Scusate per oggi, tutti e due. –

-Basta! – dicono insieme Ellie e Theo, e restiamo un pochino svegli a parlare. Quando Isabella si addormenta, Theo ed io sgusciamo fuori dal letto per andare in camera sua. Chiudiamo a chiave e ci appoggiamo alla porta, dopo il litigio ho ancora più voglia di dimostrargli quanto lo amo. Anche se continuo a pensare che quello schiaffo se l'è davvero meritato, perché resta il fatto che doveva parlarmene.
Abbiamo il fiatone per essere venuti qui di corsa, e non la smettiamo di ridere. Isabella è stata davvero previdente a lasciarci la stanza!

-Dici che si sveglierà? – domando a Theo imbarazzata per esserci alzati in fretta da quel letto ed essere venuti qua. Theo ride ancora e inizia a baciarmi spingendomi contro la porta, iniziando col togliermi la maglietta.

-Shhh, si sente! Fai piano! – gli dico. Spoglio anche lui e arriviamo a letto con soltanto la biancheria intima addosso. Ce ne liberiamo subito e Theo prosegue a baciarmi, mettendosi sopra di me. Mi era mancato, e adesso capisco ancora di più quanto litigare con lui sia stato orribile.

-Fai l'amore con me, Sara – mi dice, facendomi sciogliere in maniera irrimediabile e definitiva. Perché se ne esce con queste frasi che mi fanno letteralmente diventare pazza?! Mi aggrappo forte alla sua schiena e smetto di essere tesa, voglio sentire le sue spinte fino in fondo. Lui cerca di essere delicato perché non lo facciamo da un po', ma stanotte voglio che sia mio senza riserve, senza paura di farmi male. Assolutamente e totalmente mio.

-Voglio... sentirti di più – gli dico presa dalle meravigliose sensazioni che mi fa provare, e cerco di soffocare i miei gemiti con i suoi baci, mentre lui continua a farmi sentire in estasi. Cerchiamo comunque di essere silenziosi, Isabella non deve sentire nulla... Ma quando Theo mi dice "Silenzio!" non posso fare a meno di ridere. E lui fa lo stesso, almeno finché non raggiungiamo insieme il piacere, e lui si ferma poggiandomi la testa sul cuore. Sento l'adrenalina scorrermi nelle vene, non voglio fermarmi.

-Spero di essermi fatto perdonare, mia piccola pazza... E se oggi non sono stato bravo a parole, credo di avertelo dimostrato adesso con i fatti, quanto ti amo. – Mi accarezza il viso con dolcezza, poggiando la sua fronte sulla mia.

-E' stato diverso dal solito... Non so in che modo, ma lo è stato – rispondo. E' stato come se, per un attimo, avesse avuto paura di perdermi. In realtà quella è la mia paura, perché non mento affatto quando penso che nessuno potrebbe mai prendere il suo posto.

-Adesso che sei mia, non potrei più pensare in certi termini ad un'altra donna. Esisti solo tu, fare l'amore significa farlo solo ed esclusivamente con te, e in questo modo. – Andiamo avanti ancora per molto, e mi addormento con le parole più dolci che potessi sentirmi dire.

***

Mi sveglio stranamente riposata, e oggi posso dire di sentirmi bene. Abbiamo fatto pace come si deve dopo lo stupido litigio di ieri, e adesso mi sento leggera come una nuvola.

-Buongiorno, Muffin. – Lo vedo accanto a me e mi avvicino subito per dargli il buongiorno.

-Sei un sogno. –

-Che cosa? – Rido e gli accarezzo le labbra, per poi baciarle. Sono bellissime.

-Ho detto che sei un sogno, Sara Angelica Leoni. – Il mio nome completo, oddio. Mi fa morire, detto con l'accento inglese. – Ti svegli, mi chiami Muffin e mi fai iniziare bene la giornata – prosegue a dire.

-Vedo che il mio schiaffo ti ha fatto bene! – lo provoco.

-Sì, adoro i tuoi schiaffi – mi risponde tutto convinto. Si alza e mi passa il mio pigiama, e, appena siamo entrambi vestiti, Theo apre la porta e usciamo in punta di piedi, sperando che Isabella dorma ancora.

-Ciao piccioncini! – esclama vedendoci arrivare in cucina. – Ho preparato la colazione per tutti... cappuccino! – Come non detto, Ellie è già sveglia.

-Non dovevi, Isabella – risponde Theo. – Ci avrei pensato io. – Lei sorride, e Theo si allontana un attimo per andare in bagno. Ellie ed io restiamo un attimo da sole, e a quel punto mi riempie di domande.

-Fatto pace per bene? Sai, immaginavo che sarebbe andata così... - Si mette a ridere ed io arrossisco, bevendo un po' di cappuccino.

-Ti abbiamo svegliata? – domando.

-No, ma stanotte, quando mi sono alzata per andare in bagno, ho sentito che vi stavate divertendo... Deve essere bravo, eh? Di' la verità, Saretta! –

-Posso sotterrarmi? – Mi metto le mani sugli occhi. – Mi dispiace tantissimo – riprendo a dire.

-Di che?! E comunque ho sentito che ridevi parecchio... -

-Theo ogni tanto mi diceva di fare silenzio, e mi veniva da ridere... Sono da manicomio, ma questo lo sai già. E poi tu mi vedi ancora come la piccola e innocente Saretta, non dovresti sentire certe cose! – Ridiamo insieme, fin quando Theo non torna in cucina.

-Di che parlate? Lo so che spettegolate su di me! -

-Chi, noi?! – Isabella ed io ci guardiamo, poi scoppiamo a ridere di nuovo.

-Ormai mi aspetto di tutto... - Theo mi fa l'occhiolino. - Dai ragazze, vi voglio belle sveglie che oggi si va sul set! – Giusto, oggi visiteremo finalmente il set del suo nuovo film!

***

Appena arrivate sul set, Theo mi presenta orgoglioso a tutta la troupe.
"La famosa Sara", dicono tutti, a quanto pare ha parlato parecchio di me! Quello che vistiamo oggi è uno dei set interni, la casa di Steve. Oggi potrebbe nevicare, quindi stiamo al chiuso e al calduccio. Ci porteranno anche a visitare la zona dei truccatori e ci faranno assistere alle riprese di qualche scena. Sono emozionata, ma in realtà a farmi essere ancora più agitata è un altro motivo: Isabella sta per conoscere Liam, e la cosa che mi fa ridere in tutto ciò è che si aspetta di trovarsi davanti Jamie Dornan.
Ci presentano il regista e anche la co-protagonista Alexandra Daddario, davvero bellissima. Poi Theo ci dice che deve chiamare qualcuno.

-E' Dornan – dico tutta convinta. E invece, Isabella si ritrova davanti Liam Hemsworth. La sua espressione è qualcosa di unico, dovrei farle una foto! E la cosa più tenera è che quella faccia ce l'avevo anch'io, la prima volta che ho visto Theo.

-Allora ragazze, non c'è bisogno che vi dica chi sia lui perché lo sapete già... Liam, lei è Sara, la mia ragazza, e lei è Isabella, la sua migliore amica – dice Theo presentandoci questo gigante di più di un metro e novanta. E' senza dubbio bellissimo, quindi mi immagino i poveri ormoni di Isabella che in questo momento staranno ballando la conga. Liam mi stringe la mano, poi stringe quella di Ellie. I due si guardano, la mia migliore amica non si è ancora ripresa dal trauma. Si volta un attimo per guardarmi, e la sua espressione sembra esattamente dire: "E lui sarebbe Jamie Dornan?! Tesoro, devi spiegarmi un bel po' di cose!". Credo che ci sarà da divertirsi, finalmente il Piano Liam&Ellie ha davvero inizio...

Buonasera!
Primo piccolo litigio per Sara e Theo... Secondo voi Sara ha avuto una reazione eccessiva? E Theo avrebbe dovuto parlarle di quelle foto? Ricordatevi che Sara fa ancora molta fatica a fidarsi, tanto che ammette da sola di aver esagerato.
Finalmente anche Isabella e Liam si sono conosciuti, e ne saprete di più nel prossimo capitolo! (intanto vi ricordo la storia della mia migliore amica carolaalice "Come vivere in un sogno - Liam Hemsworth").

P.S. Anche se non mi piace e non ne ho mai fatto mistero, non intendo in alcun modo offendere la fidanzata di Theo, mi sento di dire questo perché comunque stiamo parlando di persone reali, e ciò che scrivo è solo per i fini della storia.
Alla prossima, VOTATE E COMMENTATE!
Greta

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