That video - Harry Styles

由 Vampire9817

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A volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se non avessi fatto quel video. Avrei questo rapporto con mi... 更多

Prologo
That video. [Harry]
I do it? [Brooklyn]
We were looking for her. [Harry]
Is it real? [Brooklyn]
Me too, Brooklyn [Harry]
I can't believe [Brooklyn]
Today.
His name. [Brooklyn]
It 's really happening. [Harry]
It was just the beginning. [Brooklyn]
Another night.[Brooklyn]
Beautiful [Harry]
Dad? [Brooklyn]
Friends. [Brooklyn]
House. [Brooklyn]
Kiss. [Harry]
My world. [Brooklyn]
My reason. [Brooklyn]
Photograph. [Brooklyn]
Her smile. [Harry]
Dear Brooklyn. [Brooklyn]
Dress. [Brooklyn]
This.
Sorry. [Brooklyn]
Under the stars. [Brooklyn]
Hair. [Brooklyn]
If you want. [Brooklyn]
Nightmare. [Brooklyn]
Panic. [Brooklyn]
It's you. [Brooklyn]
I missed you.
cari lettori...
Stay -Parte Uno-
Stay [Brooklyn] -Parte Due-
Nude. [Brooklyn]
Under the water. [Brooklyn]
Fly. [Brooklyn]
I love you. [Brooklyn]
What? [Brooklyn]
Broken.
Drunk. [Brooklyn]
End. [Brooklyn]
Epilogo - That Video
Ringraziamenti
Missing moments - Louis e Jane
Harry e Brooklyn
Intervista + traduzioni
Extra- Harry e Brooklyn - parte 1
Extra- Harry e Brooklyn - parte 2
Hello love - Speciale 140k - [Brooklyn]
Dear Santa [Brooklyn]
Wedding day [Brooklyn]
Trouble [Brooklyn]

Shut up. [Brooklyn]

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由 Vampire9817

Due giorni fa ho compiuto 17 anni, che cosa carina
***

Labbra contro labbra, respiri contro respiri.

Era tutto ciò che contava in quel momento, in quell'istante meraviglioso.

"Scusami" ripetè quando si staccò da me.

"Harry" sussurrai portando le dita sulle mie labbra, nell'esatto punto dove si erano appoggiate le sue.

"Lo so, mi dispiace così tanto, non volevo rovinare tutto" mormorò passandosi una mano sui capelli e girandosi verso l'interno dell'edificio, dandomi le spalle.

"Harry" dissi a voce leggermente più alta.

Lo vidi girarsi e puntare i suoi occhi pieni di sconforto nei miei, come se aspettasse un mio verdetto negativo su quello che era appena successo.

"Non devi scusarti" parlai avvicinandomi a lui.

"Invece si! Non so nemmeno se tu provi qualcosa per me o se ti sono completamente indifferente." Sbottò passandosi ancora una volta le mani tra i capelli "Mi dispiace per"

Non gli lasciai il tempo di finire la frase, poichè gli presi i baveri della giacca, tirandoli verso di me e portando il suo viso a pochi millimetri dal mio.

Potei giurare che in quel momento stesse trattenendo il respiro e soprattutto che il suo cuore stesse battendo molto velocemente, come il mio.

"Zitto" Sussurrai appoggiando le mie labbra sulle sue.

Non ricordavo bene cosa fosse successo dopo quel bacio, se non di essere rientrata nella sala con un sorriso ebete in faccia e il cuore che ancora scalpitava.

Non avevo badato a ciò che succedeva nella sala e nemmeno a quello che dicevano i ragazzi seduti al tavolo, l'unica cosa che sentivo in quel momento era il calore delle sue labbra ancora depositate sulle mie.

Nonostante non avessi seguito attentamente la conversazione della band, mi ritrovai più volte a ridere per una delle loro battute senza senso logico.

Mi resi conto del tempo che era passato, solo quando il signore che qualche tempo prima aveva annunciato l'entrata del generale, parlò velocemente al microfono, ringraziando ancora una volta tutti i presenti per aver partecipato alla serata che ormai giunta al termine, augurandoci infine una buona notte.

"Finalmente è finita" Borbottò Niall, sollevando le braccia e stiracchiandosi.

"E addio ad ogni forma di galateo" dissi guardando divertita il biondo.

"Non aspettarti del galateo quando saremo bel tour bus" rise Liam alzandosi dalla sedia.

"Spero davvero che si trattengano quando sarai in viaggio con loro." Esordì Ed alzandosi a sua volta.

Non esitai ad alzarmi dal mio posto e prendere la piccola pochette rossa appoggiata sul tavolo, per poi seguire i sei ragazzi verso l'uscita del palazzo.

"Devo uscire dall'uscita secondaria" mormorò il rosso guardando il cellulare e fermandosi poco prima della porta principale.

"Va bene, ci sentiamo in questi giorni?" Domandò Harry dandogli un colpo leggero sulla spalla.

"Certo" Sorrise salutando uno ad uno i ragazzi. "É stato un piacere conoscerti, Brooklyn" Sussurrò abbracciandomi.

"Anche per me lo è stato" mormorai cercando di non far fuoriuscire la fangirl che era in me.

"Harry" Lo chiamò una volta che ci fummo staccati, avvicinandosi subito dopo a lui e bisbigliando qualcosa al suo orecchio.

"Dopo te lo invio per messaggio" sorrise il moro abbracciando ancora una volta l'amico.

"Buonanotte" Rise Ed dirigendosi dalla parte opposta di dove ci trovavamo.

Ancora con il sorriso sulle labbra, Harry tornò a guardare verso di noi, incrociando per la prima volta il mio sguardo dopo l'avvenimento di quella serata.

Arrossii involontariamente e distolsi lo sguardo, puntandolo verso le scalinate che poche ore prima sembravano infinite.

"Secondo voi ci sono ancora i paparazzi li sotto?" Chiesi osservando la moltitudine di auto che si fermavano o partivano dal red carpet.

"Probabilmente si" Sbuffò Zayn guardando a sua volta in quella direzione.

"Andiamo? Ho davvero bisogno di dormire." Mormorò Louis sbadigliando.

Senza attendere una nostra risposta, riprese velocemente a camminare, scendendo successivamente la scalinata.
Nel giro di qualche secondo lo raggiungemmo e, non appena avvistammo la nostra limousine, entrammo velocemente nella macchina.

"Non era Katy Perry quella?" Chiesi guardando fuori dal finestrino.

"Si, é lei" rispose Niall dopo aver osservato la folla.

"Non penso che mi abituerò mai a queste cose" Sbuffai appoggiando la testa al sedile e guardando davanti a me.

"Allora, come è andata?" Chiese Jake dal fondo della limousine, facendomi sussultare.

"Bene, è stato strano" Ammisi sorridendo.

"Sei venuta molto bene negli scatti fatti nel red carpet e sono sicuro che alla modest piaceranno" borbottò scrivendo qualcosa al telefono.

"Grazie, credo" mormorai con voce stanca.

Nei pochi minuti di silenzio che seguirono prima di arrivare in albergo, osservai uno ad uno i ragazzi, soffermandomi su Harry, intento a scrivere un messaggio a qualcuno.

Quando raggiungemmo l'hotel, fummo costretti ad entrare da un entrata secondaria, poiché quella principale era completamente ostruita dalle centinaia di fan appostate davanti ad essa.

"Sono felice di avere così tante fan, ma ogni tanto non mi guasterebbe avere un po' di calma e di privacy" mormorò Liam scendendo dal veicolo.

"Non lo facciamo apposta, è che ci sembra impossibile il fatto che un nostro idolo sia così vicino a noi e anche che ci sia una minima opportunità di incontrarlo." Dissi compatendo le ragazzine fuori dall'edificio.

"Posso capirlo, ma la notte ho bisogno di dormire" biascicò Zayn sbadigliando.

"Che ne dite se andiamo a dormire e ne riparliamo domani mattina?" Chiese Louis sorpassandoci e incamminandosi nella hall dell'albergo.

"Penso che sia un ottima idea " sentii borbottare Niall.

"Domani a che ora abbiamo colazione?" Chiesi raggiungendo i cinque uomini davanti all'ascensore.

"Verso le nove, anche se dubito che sarò sveglio per quell'ora" ghignò Louis.

"Allora posso dormire tranquilla" risi entrando nell'ascensore libero e aspettando che tutti salissero.

"Io non ho sonno" Sbuffò Harry premendo il pulsante per il nostro piano.

Non ci volle molto prima di arrivare al piano dove si trovava la mia camera.
Scesi velocemente dall'ascensore e salutai i tre ragazzi ancora al suo interno, augurandogli una buona notte.

Subito dopo feci lo stesso con Zayn, che si diresse verso la parte opposta della nostra.

In imbarazzo mi incamminai verso le nostre camere, fermandomi solo quando mi ritrovai davanti a quella che conteneva la mia valigia.

"Allora " mormorai imbarazzata.

"Buonanotte" Sussurrò Harry abbracciandomi fortemente.

"Buonanotte" ricambiai dandogli un bacio sulla guancia.

Velocemente tirai fuori la chiave elettronica e aprii la porta, chiudendomela dietro non prima di aver riguardato Harry.

Accesi la luce e appoggiai la borsa sul piccolo tavolino in mogano della stanza. Tirai giù la zip del vestito con un po' di difficoltà e poi lo feci scivolare via dal mio corpo, appoggiandolo cautamente sulla sedia in legno.

Aprii la valigia e ne tirai fuori un pigiama completamente nero, che indossai lentamente.

Mi rendevo conto della stanchezza che provavo in quel momento, soprattuto dal fatto che non riuscivo ad allacciare i bottoni della maglietta senza sbagliare asola.

Quando fui finalmente pronta per mettermi a letto, estrassi dalla pochette il cellulare, impostando successivamente la sveglia per il mattino successivo.

Poco prima che bloccassi l'oggetto elettronico, comparve una notifica di twitter nella barra di stato, che recitava:

@edsheeran ha iniziato a seguirti.

Immediatamente aprii il mio profilo, constatando che effettivamente il ragazzo aveva iniziato a seguirmi.

Quasi come in una favola, non appena appoggiai il cellulare, mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

Il risveglio, al contrario, non fu esattamente dolce, poichè fui svegliata dai continui colpi dati alla porta della mia camera.

"Chi diavolo è?" Mi ritrovai a sbraitare cercando a tastoni il cellulare per vedere l'ora.

"Sono Niall" borbottò il ragazzo da dietro la porta.

Dopo aver constatato che mancasse ancora un ora al suonare della sveglia, mi alzai dal letto sbuffando e, sistemando i pantaloni e la maglia larga che portavo, mi avviai verso la porta.

"Che c'è?" Chiesi spalancando la lastra di legno.

"Buongiorno anche a te, Brooklyn. Sei sempre così gentile di mattina?" Domandò sarcastico.

"No, ma faccio un eccezione per te" risi. "Comunque come mai mi hai svegliato a quest'ora? Jake aveva detto che dovevamo essere giù alle nove e adesso sono le sette e mezza" continuai portando la mano davanti alla bocca e sbadigliando.

"Lo so, ma è meglio mangiare prima, altrimenti Jake ti fa passare la fame" ghignò il biondo.

"Va bene, il tempo di prepararmi e sono giù." Mormorai togliendo l'elastico alla treccia, fatta la sera prima, ormai sciolta.

"Perfetto, cerca di non metterci tre ore." Disse allontanandosi dalla porta e andando verso l'ascensore.

"Guarda che quello è Harry" gli ricordai facendolo ridere.

Immediatamente andai in bagno e mi rinfrescai, evitando successivamente di mettere qualsiasi tipo di trucco.

Con la stessa velocità, tornai in camera e pres dei Jeans e una maglia con fantasia blu e bianca dalla valigia.

Dopo averli indossati, mi sedei sul morbido materasso matrimoniale della mia camera, mettendo con facilità le sneakers con cui ero partita il giorno prima.

L'ultima cosa che feci prima di uscire dalla camera, fu controllare il cellulare, dove trovai un paio di messaggi da parte di Jane.

Da: Jane

Buongiorno Brook, mi dispiace per ieri, sai che sono gelosa di queste cose e che soprattutto non so gestire queste situazioni.
So di essermi comportata da bambina, ma avevo le mie valide ragioni.
Comunque, dopo essermi scusate più del necessario, volevo chiederti di chiamarmi appena hai tempo, perché ho bisogno di parlarti.
Ti chiamerei io, ma non ho la più pallida idea di che ore siano la e temo di svegliarti.
Più che altro, non ho paura di svegliarti, ma di come reagiresti.
Un ultima cosa, poi vado a fare colazione: ERI BELLISSIMA IERI SERA.

Abbandonai la stanza sorridendo e presi rapidamente l'ascensore, selezionando il piano terra.

Non appena misi piede nella stanza dove si teneva la colazione, individuai immediatamente i ragazzi a causa dei continui schiamazzi provenienti dal fondo della sala.

"Vi fate riconoscere ovunque" borbottai trascinando la sedia a fianco a Liam e sedendomi.

"Buongiorno anche a te, Brooklyn." Rise Zayn.

"Buongiorno e tante cose belle."mormorai passando la mano sui miei occhi ancora assonnati.

"Ti sei alzata con il piede sbagliato?" Ghignò Niall, al quale risposi sollevando il dito medio.

"Mi passi il succo d'arancia?" Chiesi al ragazzo al mio fianco, che immediatamente fece ciò che gli avevo chiesto.

"Harry si é perso?" Sbottò Niall.

"Dove è andato?" Chiesi riempiendo il bicchiere con la bevanda.

"A prendere le mie brioche" sbuffó il biondo.

Risi appena e sorseggiai il succo, alternandolo ogni tanto con qualche biscotto.

"Ricordami di non prendere mai più il cibo al posto tuo. Sono stanco di farmi le code al posto tuo." Esordì Harry lanciando il pacchetto con la brioche verso Niall e sedendosi malamente.

"Ogni volta dici così" biascicò il ragazzo aprendo l'involucro e addentando la brioche.

Alzai lentamente il viso verso di lui, facendo incontrare i nostri occhi per la prima volta dalla sera precedente. Senza rendermene conto, quando lui sorrise, anche io lo feci a mia volta.

"Cosa sono quelle facce?" Chiese Louis mettendo in bocca un biscotto.

Ne io, ne il ragazzo davanti a me, rispondemmo e passammo la nostra attenzione sulle nostre bevande.

"Non è che avete scopato?" Continuò masticando.

Harry sputò letteralmente il succo sul tavolo, facendomi ridere, così nascondendo il mio imbarazzo.

"Non hanno scopato. Ti ricordi la faccia di Harry quando si portò a letto la ragazza del pub?" Ricordò Liam.

In quel momento andò di traverso a me la bevanda.

"Scusa Brooklyn, mi ero dimenticato che c'eri anche tu." Rise il ragazzo dando uno schiaffo sulla mia schiena cercando di non farmi soffocare.

"Ho sentito" dissi schiarendomi la voce.

"Possiamo evitare di parlare di me? È alquanto imbarazzante." Chiese il riccio con le guance rosse.

"No, è divertente sputtanarti davanti a Brooklyn." Rispose Louis pulendosi la bocca.

"Devo sul serio farti conoscere meglio Jane, avrebbe risposto anche lei così." Sorrisi guardando nella direzione del ragazzo.

Non fece in tempo a rispondere che Jake arrivò di corsa al nostro tavolo con un sorriso sul volto e fece cadere un giornale davanti a me.

"Come mai già qua? Comunque ecco ecco te." Disse velocemente indicando i fogli di carta stampati davanti a me.

"Cosa dovrei farci?" Domandai incerta.

"Vai a pagina sette, guarda la foto e leggi ad alta voce." Mi esortò il manager.

Ancora confusa presi in mano il giornale e sfogliai le pagine fino ad arrivare a quella richiesta da Jake.

"Porca miseria" sussurrai quando trovai un'intera pagina con una mia foto della sera precedente.

"Avanti, leggi l'articolo."

"Okay, calmo" borbottai spostando l'attenzione su ciò che era scritto a lato.

"Ieri sera, a Brooklyn, si è tenuta la cena di beneficenza in onore dell'associazione militare per le famiglie che perdono un familiare in missione. I protagonisti indiscussi della serata sono ovviamente la band più in voga del momento: i one direction.
Ma al loro fianco vi è un viso nuovo: Brooklyn Evans.
Ha partecipato e vinto il concorso indetto dalla band, nel quale cercavano un nuovo talento canoro che duettasse con loro.
La ragazza, che porta lo stesso nome della città, si è presentata all'evento con un abito da sera rosso e ha sfilato senza timore sul lungo tappeto che conduceva alla sala del ricevimento.
Oltre a essere nata per l'obbiettivo, Brooklyn, secondo alcune fonti presenti alla cena, è molto socievole e soprattuto molto sensibile.

In conclusione cosa possiamo dire di questa ragazza?
Non l'abbiamo ancora sentita cantare,ma una cosa è certa: ha attirato la nostra attenzione".

"Io" iniziai sconvolta.

"Hai fatto colpo" disse Zayn ridendo.

"Non ha fatto solo colpo, si è spianata la strada per il futuro. Ottenere una recensione del genere dopo la prima uscita in pubblico è qualcosa di fantastico." Parlò posando una mano sulla mia spalla. "Principessa, sono fiero di te."

"Grazie." Sussurrai ancora spaesata.

"Brooklyn è completamente sconvolta." Rise Louis, ricevendo sberla sul collo da Liam.

"Puoi dirlo forte." Sussurrai continuando a guardare il pezzo di carta nelle mie mani.

"E questo non vuol dire che puoi ripeterlo urlando." Precisò Harry.

Il ragazzo mise scherzosamente il broncio e poi scoppiò a ridere ancora una volta.

"Allora, il volo è alle tre, quindi dobbiamo partire da qua un ora prima." Iniziò Jake sfogliando una piccola agenda. "Questa mattina non avete impegni, quindi siete liberi di fare quello che volete. Se avete intenzione di uscire, perfavore avvisatemi, così informo i bodyguard di seguirvi a debita distanza."

Quando finì di parlare, ci alzammo uno ad uno, così da tornare alle nostre camere.

"Harry, quando hai finito di preparare la valigia, vieni nella mia camera. Dobbiamo parlare di ieri sera." Disse seriamente il manager.

"Okay" mormorò il ragazzo, dirigendosi subito dopo verso l'uscita della stanza.

Non feci in tempo ad oltrepassare a mia volta la porta che Harry entrò nell'ascensore e lo fece partire lasciando me e gli altri membri della band al piano terra.

"Di che diavolo vuole parlare Jake per farlo reagire così?" Sbottò Niall.

"Probabilmente del bacio che Harry ha dato a Brooklyn." Rispose incerto Liam.

Quando sentii quella parole sentii un vampata di bruciore partire dallo stomaco. Ero rimasta spiazzata da quell'affermazione poiché ero sicura che nessuno avesse assistito a quel momento.

"Quale bacio?" Chiesi balbettando.

"Quello che ti ha dato sul red carpet. Di quale bacio pensi io stia parlando?" Chiese confuso.

"Oh, quello. Giusto." Dissi in imbarazzo, entrando nell'ascensore appena aperto.

"C'é qualcosa che non mi stai raccontando?" Chiese Louis premendo il pulsante del mio piano.

"Sono un libro aperto Louis, penso che capiresti se ti sto nascondendo qualcosa." Sorrisi cercando di essere convincente.

"Penso che tu sia anche una grande attrice, ma per stavolta lascio perdere." Sbuffò spingendomi verso il corridoio una volta che le porte si aprirono.

"Molto gentile." Affermai sorridendo verso i quattro ragazzi.

Una volta che le porte si furono chiuse, mi resi conto che Zayn non era sceso al mio stesso piano, ed immaginai che avesse deciso di passare la mattinata insieme agli altri ragazzi.

Camminai fino alla mia stanza e senza indugiare aprii la porta con la carta magnetica.

Ciò che trovai davanti a me, fu una stanza in completo disordine.

Sbuffai e lanciai la carta sopra alla scrivania, chianandomi subito dopo verso il pavimento per raccogliere le scarpe col tacco della sera precedente, che depositai nella scatola dentro la valigia.
Subito dopo presi il vestito e lo rimisi nell'involucro di plastica, che appoggiai all'interno dell'armadio.
Iniziai a raccogliere anche il pigiama con il quale avevo dormito qualche ora prima, ma fui interrotta da un continuo bussare alla mia porta.

Appoggiai i vestiti sul letto e mi precipitai ad aprire, trovando davanti a me Harry.

"Hey Harry, entra pure" dissi spalancando la porta e tornando a sistemare i vestiti.

"Grazie" si schiarì la voce chiudendo la porta alle sue spalle.

"È tutto okay?" Chiesi sistemando le ultime cose dentro la valigia.

"Credo di si" Rimase in silenzio qualche secondo prima di avvicinarsi a me. "Ero venuto per chiederti un favore"

Quando mi voltai verso di lui, lo vidi a pochi centimetri dal mio corpo e mi ritrovai a deglutire.

"Se Jake ti chiede qualcosa, tu di che non è successo niente"

In un certo senso ci rimasi male, perché per me era significato molto il gesto della sera precedente.

"Va bene" sussurrai abbassando il volto.

"Non voglio che venga a sapere del bacio. Non voglio trascinarti in una falsa relazione creata per fare soldi." Precisò alzandomi il volto e sistemandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Sentii le guance arrossire e istintivamente lo abbracciai.

"Per quello che è successo ieri" iniziai staccandomi da lui.

"Ne parleremo quando torneremo a Los Angeles." mi interruppe il ragazzo depositando un bacio sulla mia fronte e staccandosi definitivamente da me.

"Vai da Jake?" Chiesi una volta che ebbe aperto la porta.

"Intendi se vado a litigare con Jake per il bacio che ti ho dato ieri sera sul red carpet?Si, vado da lui" disse ridendo.

"Posso fare la strada con te? Devo dirgli che esco, ho davvero bisogno di farmi una camminata per Brooklyn." Affermai guardandolo negli occhi.

Come risposta, Harry aprii la porta e mi aspettò per uscire.

Recuperai il telefono e la chiave della stanza, seguendo subito dopo il riccio fuori, inziando a camminare nel lungo corridoio.

"Come giustificherai alla modest ciò che hai fatto ieri?" Chiesi continuando a guardare avanti.

"A dire la verità non lo so, ma penso che mi inventerò qualcosa" disse ed immaginai che stesse sorridendo.

"Ottima risposta" risi fermandomi davanti all'ascensore. "Che camera ha? "

"La 536." Rispose passandosi le mani tra i capelli e attendendo che l'ascensore arrivasse al nostro piano.

Una volta che fummo entrati, premetti il pulsante e iniziammo a salire, fino a fermarci nel piano della stanza del manager.

"Devo per forza avere un bodyguard?" Chiesi sbuffando.

"Ormai inizi ad essere famosa anche tu " disse seriamente il ragazzo bussando alla porta, che venne aperta nel giro di qualche secondo fu aperta.

"Ciao ragazzi, entrate pure." Disse Jake nascondendo la sorpresa per il fatto che ci fossi anche io. "Come posso aiutarti, principessa?"

"Vorrei fare un giro per Brooklyn." Dissi toccandomi i capelli.

"Certo, fammi chiamare Tom, così puoi uscire in sicurezza." Disse prendendo il cellulare e chiamando il bodyguard.

"Buona fortuna" sussurrai al ragazzo al mio fianco, il quale mi rispose con una linguaccia.

"È già giù che ti aspetta nella hall." Il manager sorrise, lasciando intendere che dovessi lasciare la stanza.

"Grazie mille, ci vediamo dopo." Risposi velocemente uscendo dalla stanza.

Combattei l'istinto di origliare alla porta ed entrai ancora una volta nell'ascensore, dove selezionai il piano terra.

"Buongiorno Tom." Dissi una volta che lo ebbi raggiunto.

"Buongiorno Brooklyn." Rispose a sua volta sorridendo.

"Ti va di fare una camminata? Penso ci sia troppo traffico per usare la macchina." Domandai.

"Certo,ma dobbiamo uscire dall'uscita sul retro." Disse incamminandosi verso di essa e tenendo aperta la porta per me, come aveva fatto poco prima Harry.

"Mi piace questa città." Ammisi dopo qualche minuto di camminata verso il centro di Brooklyn.

"Io preferisco le città meno caotiche." Disse l'uomo al mio fianco abbozzando un sorriso.

"Hai figli Tom? " Chiesi curiosa.

"Ho una figlia di nove anni, si chiama Kate e credo che tu le stia simpatica, perché mi continua a chiedere quando vai in Inghilterra. Vuole fare una foto con te." Rise l'uomo continuando a camminare.

"Allora, appena andiamo in Inghilterra, me la fai conoscere." Affermai sorridendo.

Camminammo ancora qualche minuto e poi ci fermammo davanti ad un negozio di vestiti, dove mi ricordai del messaggio inviato qualche ora prima da Jane.

"Ti dispiace se faccio una telefonata?"

"Certo che no, nel frattempo vado a prendere un caffè nel bar qui di fronte, così posso comunque tenerti d'occhio." Sorrise Tom, avviandosi all'interno del bar.

"Immediatamente recuperai il cellulare e chiamai la ragazza,che rispose dopo nemmeno tre squilli.

"Finalmente hai telefonato, credevo di dover aspettare un eternità." Sbuffò la ragazza.

"Ciao anche a te, Jane."

"Ciao Brooklyn" rise la ragazza. "Avanti, raccontami di ieri sera."

"Non posso dirtelo domani?" Tentai di chiederle.

"Assolutamente no." Affermò la bionda.

"È stato davvero magnifico e ho conosciuto Ed Sheeran. Harry mi ha pure fatto ballare quando ha saputo che il ballo del liceo è stato uno schifo.
Beh, quello te lo ricordi." Risi guardano la vetrina.

"Se trovo per strada quel deficiente di Parson, gli faccio il culo." Borbottò facendomi ridere.

"Louis ha detto che ti vuole conoscere meglio." Ricordai sorridendo.

"Cosa?!" Urlò la ragazza.

"Hai capito bene, lo ha detto anche" iniziai bloccandomi alla vista di un flash riflesso sul vetro.

"Brooklyn, ci sei?" Chiese poco dopo la ragazza.

"Cazzo" mormorai andando verso il bar dove vi era Tom.

"Che succede?" Chiesi Jane preoccupata.

"C'è un paparazzo." Sbuffai entrando nel locale.

"Ma dove diavolo sei?"

"Nel centro di Brooklyn. Ascolta, ci sentiamo stasera." Dissi chiudendo il cellulare senza attendere una sua risposta.

"C'è un paparazzo la fuori." Affermai guardando l'uomo negli occhi.

Non feci in tempo a dire altro che Tom appoggiò i soldi sul bancone e tornò a comportarsi da guardia del corpo, chiedendo immediatamente se vi era un'uscita secondaria e spingendomi verso di essa.

"Quanto odio quella gente." Disse una volta che fummo usciti.

"Come hanno fatto a sapere dove mi trovavo?" Chiesi perplessa.

"Non ne ho la più pallida idea, ma ora dobbiamo tornare in albergo, altrimenti Jake mi uccide." Disse aumentando il passo e costringendomi ad aumentare la velocità della mia camminata.

Arrivai in camera mia, sempre scortata da Tom, dopo nemmeno mezz'ora e mi chiusi al suo interno, attendendo l'ora di pranzo.

Quando, però, sentii il rumore della porta accanto chiudersi, non riuscii a trattenermi dall'uscire della mia stanza e bussare a quella Harry, che aprì immediatamente.

Non fece in tempo a farmi entrare e chiudere alla porta alle sue spalle, che io ricominciai a parlare, stupendo entrambi per le mie parole.

"Credo di provare qualcosa per te, Harry."

***
Ho ufficialmente diciassette anni, che cosa carina.
Sono rimasta completamente sconvolta per i cento commenti che ha raggiunto il capitolo precedente in meno di un giorno.
Non so come ringraziarvi❤.

Riguardo alla storia... perché non sono io Brooklyn? Mi maledico per aver inventato un personaggio che invidio pure io...

Comunque, spero che il capitolo sia decente e niente.

Al prossimo capitolo.

-Alis

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