Black Magic, Little Mix.
Scars, Miley Cyrus.
-"Salve Signor Kimura. Vorrei ordinare d'asporto.. Allora, una zuppa di miso, due porzioni di Philadelphia Roll, quattro porzioni di Nigiri misti e quattro tartare miste."-
Harry allontanò il telefono dal viso e mi sorrise, premuroso.
-"Vuoi altro?"-
-"Ti sei dimenticato il sashimi."-
-"Ah, sì giusto.. Quattro porzioni di sashimi misto.. Sì, è per due persone."-
Alzò gli occhi mentre ascoltava l'uomo al di là della cornetta. Sembrava infastidito, ma allo stesso tempo potevo leggere un'espressione di puro affetto sul suo viso.
-"Puoi farli portare qui per le otto? Sì? Grazie Yuko."-
Chiuse la chiamata e mi raggiunse sul divano. Non potevo togliermi il sorriso dal volto.
Harry sembrava così... Normale e giovane, tremendamente giovane. Forse perfino sereno.
-"Che c'è?"- disse ridendo.
-"Sei di buon umore."-
-"Lo so, ma non ti dirò per quale ragione."-
Tipico di Harry. Se non ti infastidiva, non era contento.
Afferrò la coperta sul bracciolo del divano e la allungò su di me.
Lo ringraziai mentalmente perché stavo morendo di freddo. Harry invece sembrava acclimatato, con il suo maglione di lana grigia che gli stava alla perfezione.
-"Sembravi in intimità con quell'uomo."-
-"Ho conosciuto il Signor Kiruma quando avevo sedici anni. È anziano, ma fa il miglior sushi di tutta la città. Il suo negozio non è di lusso, ma non puoi trovare di meglio a Londra."-
-"Mi fido di te."-
Mi raggomitolai in un angolo del divano. Harry era sul lato opposto. Mi guardava con occhi verdi pensierosi, mentre si ravvivava i capelli.
-"Perché mi guardi così?"-
-"Perché ho una dannata voglia di baciarti."-
Buttò a terra la coperta e mi afferrò le gambe.
Mi fece scivolare velocemente verso di lui e posizionò il suo corpo sopra il mio. Le sue labbra si unirono alle mie, mentre il suo torace pressava sul mio.
Alzai il bacino verso il suo e lasciai un gemito quando si incontrarono.
Harry passò la lingua sulle mie labbra ed io intrecciai le mie mani con i suoi capelli.
Sentivo la sua erezione premere sul mio bacino. Staccai la mia bocca dalla sua e iniziai a baciargli il collo, compiacendomi di me stessa al sentire i suoi gemiti.
-"Dio, Cath.. Mi vuoi morto.."-
Armeggiai con la sua cintura e feci scivolare i suoi pantaloni fino alle caviglie.
Non mi rendevo neanche conto di cosa stessi facendo. Volevo lui e lo volevo in ogni modo. Non mi importava neanche di ciò che eravamo.
Osservai i suoi boxer grigi totalmente pieni e questo mi diede la spinta per continuare.
Mentre Harry mi baciava afferrai la sua lunghezza ed iniziai ad accarezzarla lentamente e poi in modo più veloce.
-"Sì, piccola."-
Continuai aumentando il ritmo e lasciandogli dei piccoli morsi sul collo. Harry gemette mentre la mia mano scivolava abilmente sul suo membro.
Ero ancora sotto di lui, che si sosteneva con le braccia ai lati della mia testa. Dopo alcuni minuti sembrava al culmine del piacere.
-"C-Continua Cath.. Cazzo, sto v-venendo.."-
Appena terminò la frase, venne scosso da brividi. Si accasciò su di me e affondò la testa nel mio collo.
Mi spostai da lui, che mi guardava con un'espressione felice ed andai in bagno. Mi sciacquai per bene e poi ritornai in sala.
Harry si era rivestito e stava andando ad aprire alla porta.
Il signor Kiruma ci aveva messo pochissimo a consegnarci la cena.
Mi sedetti sul divano mentre Harry appoggiava quel ben di Dio sul tavolino da tè.
-"Sto morendo di fame."- esordì, strappando la carta stagnola dei pacchetti.
-"Chissà perché."-
-"Catherine Anderson, non ti facevo così maliziosa. Mi sconvolgi."-
-"Non hai ancora scoperto le mie parti migliori."-
-"Non vedo l'ora."- disse Harry sorridendo e allungandomi la zuppa di miso.
Amavo quello strano intruglio. Non avevo mai incontrato un'altra persona che apprezzasse quella zuppa. Stranamente Harry era quella persona.
-"Cath?"-
-"Dimmi."-
-"Sei tu la ragione."-
-"Cosa?"- lo guardai confusa.
-"Sei tu la ragione per cui sono di buon umore."-
Harry's Point of view
Avevo accompagnato Cath a casa il giorno seguente.
Non potevo assolutamente credere che era rimasta una notte da me e per tutto il giorno prima. Il tempo sembrava che fosse volato insieme a lei.
Era uno dei pochi giorni di sole a Londra.
Io e Louis stavamo correndo per St. James' Park. A mio avviso era il parco più bello della città. Era relativamente vicino a casa mia e non era molto grande.
Ci fermammo a riposare su una panchina non lontano da Buckingham Palace.
-"Così ti piace, Kate?"-
-"Cath, si chiama Cath."-
-"È uguale, coglione. Ti piace o no?"-
-"Non lo so. È ok."-
Louis mi diede una pugno sul braccio e mi guardò male.
-"Solo ok? Allora, non ti dispiacerà se Carter le chiederà di uscire domani."-
-"Che cazzo ha intenzione di fare?"-
Sbiancai. L'avevo lasciata da sola per un giorno e già Carter cercava di affondare i suoi artigli dentro di lei? Dannazione, non andava per niente bene.
-"Hai sentito bene, Haz."-
-"Cath non uscirà con lui."-
-"Perché ne sei così sicuro?"-
-"Glielo impedirò io."-
Mi alzai, pronto a ricominciare a correre e dovetti controllarmi per non andare sotto casa di Carter a spaccargli la faccia.
Louis mi seguì con un ghigno sul volto.
-"Ti piace, è ovvio."-
Sì, mi piaceva terribilmente, ma non ero pronto a dirlo ad alta voce. Non ero neanche pronto ad iniziare qualcosa di stabile con lei. Non ne ero mai stato capace. Sarebbe scappata a gambe levate.
Mentre Louis faceva stretching, guardavo le ombre delle piante riflettersi nel piccolo fiume. Era un posto così calmo.
All'improvviso mi venne in mente una cosa.
-"Lou.. Perché hai chiamato proprio Cath l'altro giorno?"-
Il ragazzo mi sorrise e mi diede una pacca sulla spalla con aria di chi la sa lunga.
-"Semplice, perché ti piace."-
Gli sorrisi, divertito dal mio migliore amico. Ricominciammo a correre, mentre pensavo a cinquanta modi per sabotare il loro probabile appuntamento senza sembrare un fottuto psicopatico.
Cath non sarebbe uscita con Carter in ogni caso.
Catherine's point of view
-"Volevo chiederti se ti andava di uscire a prendere qualcosa questa sera."-
Stavo uscendo da un turno di lavoro e Carter mi aveva appena chiamato. Stavo cercando un modo gentile per dirgli che avrei accettato di uscire con lui solo in amicizia.
Non sapevo cosa ci fosse tra me e Harry, ma uscire con Carter mi faceva sentire quasi colpevole.
Non riuscivo a non pensare a lui, quindi come potevo solamente considerare di vedere un altro ragazzo?
-"Carter, io non voglio ferirti. Ti vedo solo come un amico."-
Silenzio.
-"È per Harry, vero?"-
-"Harry non c'entra nulla, davvero. Non è niente per me."- mentii.
Avevo l'impressione che se avesse saputo di Harry, non sarebbe finita bene. Io, invece, volevo disperatamente che finisse bene.
-"Va bene, ma voglio vederti lo stesso. Passo da te alle sette?"-
Era insistente, ma gli dovevo delle scuse. Mi ero comportata malissimo con lui e questo era il modo migliore per farsi perdonare.
-"Va bene. A dopo."-
Chiusi la chiamata e sperai silenziosamente che Harry non venisse a sapere niente di questa storia.
Ciao (:
Tutto bene? Dai ho aggiornato abbastanza in fretta. Allora che dire, se avete domande, consigli o volete solo scrivere ciò che vi passa per la testa, commentate. I vostri commenti mi fanno molto piacere. Stellinate anche un po' se avete voglia.
Un bacio.
Alla prossima.
C. x