Resta con Me ~ Theo James (Fa...

Greta_SweetLuna द्वारा

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Due amiche, una sorpresa, un'occasione irripetibile. Tutto ha inizio così... Rating: Rosso 🔴 • Anno di pubb... अधिक

Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Epilogo
Capitolo Extra: Muffin & Little Crazy (missing moment)
Ringraziamenti/Angolo domande
Pubblicità Importante!
Pubblicità Social!

Capitolo 17

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Greta_SweetLuna द्वारा

Finalmente sono a casa mia, e mamma cucina la pasta con il sugo per me e Isabella. Non sono particolarmente stanca, ho già dormito in aereo... Ma sono un po' sballata per il "ritorno alla realtà", e credo che questo sia normale.
Mentre pranziamo, racconto a mamma e a Ellie di tutti i posti che ho visitato con Theo. Devo spostare tutte le foto che ho fatto dal cellulare al pc, e poi voglio farle stampare e metterle in un album... Lampo di genio: farò un album anche per Theo e sarà il regalo di compleanno perfetto per lui!
Racconto loro di quando ci hanno fermati al Madame Tussauds, dell'Hard Rock Café e di quanto ero agitata prima di salire sul London Eye. E di Hyde Park, e tutti i posti bellissimi in cui Theo mi ha portato. Dopo pranzo, mamma esce con una sua amica e lascia casa libera a me e Isabella, in attesa che arrivino da Ostia anche Sofia ed Elena. Approfittiamo del fatto di essere da sole per riprendere il discorso che avevamo iniziato durante il viaggio dall'aeroporto a casa, la lettera che mi ha scritto Theo.

-Devi raccontarmi talmente tante cose che non so da dove iniziare... Mi racconterai della vostra prima volta, vero? E di tutte le altre volte? – mi domanda Ellie con uno sguardo quasi implorante.

-Certo, ti racconterò tutto... ma prima promettimi che non ti sentirai male quando leggerai questa lettera – rispondo prendendo la busta in mano.

-Parla anche di quando avete fatto...? –

-Sì – la interrompo. – Parla di dove l'abbiamo fatto... - rispondo un po' imbarazzata. Ho già una mia lista mentale che comprende letto, doccia, divano e pianoforte. E spero che Isabella non inizi a pensare male di Theo, perché abbiamo subito esagerato.

-Ellie. -

-Sì? –

-Promettimi che non penserai male di Theo. - Non so perché tutto a un tratto sono spaventata nel raccontare una cosa così bella alla mia migliore amica, forse sono semplicemente troppo paranoica.
Ellie mi prende la busta della lettera dalle mani e torniamo a sdraiarci sul mio letto, mentre lei inizia a ridere.

-Non so cosa ti passi per la testa ma... francamente, spero che tu e Muffin in questi giorni abbiate fatto di tutto e di più. – Mi abbraccia e poi mi chiede il permesso di aprire la lettera.

-Okay, ora sono più sollevata. Vai, leggi. – Isabella inizia a leggere mentalmente la lettera. La calligrafia di Theo è lineare e ordinata, e Isabella conosce l'inglese quasi quanto me. Aveva fatto una vacanza studio a Londra con la scuola, e si è sempre esercitata.
Mentre lei legge, prendo il cellulare e apro Facebook, sperando di non trovarmi davanti a brutte sorprese. Ellie inizia a leggere e tradurre a voce alta facendomi distrarre, anche perché commenta praticamente ogni frase che Theo ha scritto.

-Sa che il tuo nome significa principessa! Ma è dolcissimo, Sara! – Va avanti commentando il fatto che io gli abbia parlato anche un po' di me, e sorride non appena legge qualcuna delle sue frasi dolci.

-Lo avete fatto dopo che ti eri confidata con lui... Mi piace molto, questa cosa. E' come se lui avesse aspettato che ti aprissi con lui mentalmente, prima di... -

-ELLIE! – rispondo sconvolta prima che possa terminare la frase, poi mi metto a ridere. So dove voleva arrivare, quando ci si mette è peggio di me.

-Non capisco perché dovrei pensare male di lui... vediamo un po'. – Isabella prosegue a leggere fin quando non arriva alla parte in cui Theo parla della cioccolata bianca.

-Aspetta, che significa "Non potrò più bere quella cioccolata calda bianca senza pensare a te che me la rovesci addosso?" ... - Isabella sorride incuriosita e poi fa due più due. – Oddio, gli hai rovesciato la cioccolata addosso e... -

-E l'ho assaporata addosso a lui – proseguo coprendomi il viso con le mani. - Da lì è cominciato tutto... – Prendo un bel respiro e mi metto seduta a gambe incrociate, osservandomi le mani.

-Raccontami. IMMEDIATAMENTE. – Anche Ellie si mette seduta e smette per un attimo di leggere.

-Leggi tutto e dopo ti dirò ciò che vuoi... C'è qualcos'altro che ti lascerà molto più sconvolta della cioccolata bianca. -

-Ho paura. – Ellie si rimette con gli occhi sul foglio e torna a leggere mentalmente, promettendo di non fare commenti prima di aver finito. La vedo fare facce buffe, sconvolte, dolci, e infine la vedo commossa e divertita.

-Sto per piangere al posto tuo, ringrazia persino me, in questa lettera – mi dice Ellie con gli occhi chiari un po' lucidi. Si è seriamente commossa.

-E' chiaramente pazzo di te, e credo che non potesse scrivere niente di più bello – commenta, per poi interrompersi un attimo. – Ma ora dimmi: lo avete fatto nella doccia e SOPRA IL SUO PIANOFORTE?! E tu lo hai pregato di restare lì? Davvero, siete due pervertiti, non ho parole! – Isabella è divertita e anche molto sconvolta.

-Ecco, lo sapevo che avresti dato di matto! L'abbiamo fatto anche sul divano, ma lì non lo dice... Comunque, dicevamo? – Sento che Isabella è felice per me, anche se adesso ne stiamo parlando in maniera scherzosa. E adesso che mi sono calmata un po', sono pronta per raccontarle tutto.

-Dicevamo che voglio sapere tutto, non hai scampo. – Ellie sorride furba e senza fare domande lascia che io le racconti ogni cosa di quella mattina. Ovviamente le domande impertinenti arrivano dopo, e sono tutte molto dirette.

-E' stato molto dolce, mi ha sempre fatto sentire a mio agio. Ma a un certo punto ero combattuta, perché... avevo davvero paura che mi facesse male. – Adesso mi viene da ridere, perché quel momento è stato davvero traumatico, per così dire.

-E quindi la leggendaria anaconda del tuo Muffin esiste davvero... -

-Oddio, sì! E in effetti mi ha fatto davvero malissimo, all'inizio. – Rido ma tengo sempre lo sguardo basso, Ellie mi osserva preoccupata. – Ma poi... ho insistito io, e quello stesso giorno non gli ho dato pace. – La conversazione va avanti fin quando non le racconto ogni singolo dettaglio, e, a parte i commenti su quanto sia bravo Theo e cose del genere, la cosa da cui Isabella resta più colpita è la sua dolcezza. Il fatto che Theo abbia preso l'abitudine di darmi un bacio sulla fronte dopo aver fatto l'amore, ad esempio. In realtà è come se tutto in lui fosse un miscuglio di dolcezza e impetuosità, visto che quando lo abbiamo fatto sul pianoforte sembrava quasi che volesse strapparmi tutti i capelli... E' romanticissimo e pervertito al tempo stesso, un mix letale.

-Dolce come un muffin, impetuoso come una tempesta – dico ad alta voce.

-Dopo tutto questo immagino quanto sia ancora più difficile stargli lontano... - Isabella sbuffa.

-Purtroppo è così, ora è tutto più... amplificato. Non solo per il sesso, ma soprattutto per ciò che mi ha detto e per ciò che ha scritto in quella lettera. –

Il mio cellulare inizia a squillare, sono arrivate Elena e Sofia. Le faccio salire e non appena apro la porta ci abbracciamo, poi ci andiamo a mettere in salone.
Isabella va a prendere un pacchetto di patatine in cucina e torna anche con i piatti di plastica, mentre le mie amiche mi assalgono di domande.

-Io qui a studiare e tu a Londra con Theo James, sei una cattiva persona – mi dice Elena mettendo su un finto broncio.

-Ragazze ho preso le patatine, non penso che abbiate voglia di uscire, giusto? – domanda Isabella a tutte noi.

-Per carità – risponde Sofia. – I mezzi pubblici mi hanno distrutta! – Ci sediamo tutte sul divano e apriamo le patatine, Sofia accende la TV e mette su MTV, tenendo il volume basso. Dopo qualche secondo di silenzio, anche Sofia se ne esce con la stessa cosa che mi ha detto anche Ellie all'aeroporto.

-Ma solo io Sara la vedo un po' diversa? – domanda a tutte.

-Diversa in che senso? – rispondo io riempiendo il mio piatto di plastica con un po' di patatine.

-Ha ragione – aggiunge Elena. – Pure io ti trovo cambiata. – Ma insomma, che cos'ho di tanto diverso?

-Anche io la vedo molto cambiata... - risponde anche Ellie pizzicandomi il fianco.

-Mi spiegate che cos'ho di strano? Isabella mi ha detto la stessa identica cosa. – Mi sento accerchiata dalle mie amiche, perché so con certezza dove andranno a parare.

-Hai la faccia da "Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare" ... - prosegue a dire Sofia.

-In effetti è così! – conferma Isabella iniziando a ridere come una scema, e credo che le altre abbiano già capito tutto.

-Lo so io che cosa ha visto – prosegue maliziosa Elena.

-Che cosa state insinuando, ragazze? – Cerco di fare quella che non ha capito, anche se già mi aspettavo un terzo grado da parte loro.

-Che ti sei fatta sbattere da Theo in tutti i luoghi possibili e immaginabili – risponde Sofia senza farsi alcun problema. – Scusate il francese! – Sorride malefica e prosegue a mangiare le patatine come se nulla fosse, mentre Elena e Isabella stanno praticamente rotolando giù dal divano.

-Okay! Sofia ha perfettamente ragione, ma la colpa è vostra visto che mi avete fatto comprare quei completini intimi! –

-Ma noi lo abbiamo fatto apposta, e infatti adesso ci racconti tutto! – Sofia è la più agguerrita, Elena ha ancora la faccia sconvolta.

-Ti sto odiando Sara. Me lo presti una volta ogni tanto, il tuo Muffin? Puoi noleggiarlo alle tue amiche – dice.

-Così anche noi vedremo cose che non possiamo neanche immaginare! – risponde Sofia.

-Ricorda che anche che le parabatai devono condividere tutto – aggiunge Ellie.

-Dai, ora ci dirai tutto anche perché sei la prima del gruppo ad averlo fatto! – dice Elena a nome di tutte.

-Ma la cosa importante non è "come, dove, quando e perché" ... ma "con chi!" Ti rendi conto? – Credo di aver fatto uscire di testa le mie amiche in maniera definitiva!

***

E dopo le mie amiche, la sera è stato il turno di mia madre. Non è mai stata un'impicciona, ma questo era il mio primo viaggio all'estero, oltre che il primo viaggio senza almeno una delle mie amiche. Ovviamente, oltre a sapere se prendere l'aereo da sola mi ha messo agitazione, mi ha fatto anche molte domande su Theo. Nonostante sia bellissimo, ricco e famoso, come ogni mamma vuole assicurarsi che non mi stia prendendo in giro, che non mi stia usando solo per divertirsi.

-Mamma, è difficile da spiegare... Se potessi vedere il modo in cui mi guarda, non avresti alcun dubbio. –

-Nelle foto, si vede che non ti toglie gli occhi di dosso – risponde mamma. – E comunque ti vedo totalmente presa, e non ti ho mai vista così felice. –

-E' così... Sono innamorata di lui, non ho alcun dubbio. E... mi ha fatto capire che per lui è lo stesso, me lo ha fatto capire in ogni modo. – Abbasso gli occhi e inizio a toccarmi i capelli, è una strana conversazione.

-Comunque, l'ho già capito, Sara. – Mamma mi fa l'occhiolino.

-Che cosa, mamma...? –

-Ti vedo diversa... - Anche lei?! – Hai fatto l'amore con lui, vero? – Be', era ovvio che ci arrivasse anche lei, siamo stati cinque giorni da soli, a Londra, nella sua casa.

-Sì. – Credo di essere rossa come un peperone, in questo istante.

-Hey, tranquilla! Non voglio fare la mamma impicciona. Va bene così, è che speravo me lo dicessi. Per il resto, so che con te posso stare tranquilla. – Ma certo mamma, non voglio avere un bambino a ventidue anni!

-Te lo avrei detto... - Mamma sorride, mentre il cane viene sul divano e mi lecca le mani.

-Okay, Sara. – Le do un bacio sulla guancia e vado verso il bagno, per lavarmi le mani.

-Camilla mi ha leccato le mani! – mi giustifico. - Buonanotte mamma... Basta discorsi imbarazzanti, mh? –

-Buonanotte, piccolina! – E anche se sono cresciuta, mamma è sempre la stessa... E sono felice che sia stata così discreta nel chiedermi una cosa tanto personale.

Il giorno dopo

Si torna alla realtà, in tutti i sensi. Sono appena arrivata all'università, e prima di entrare mi trovo davanti tutti i miei compagni di corso che mi dicono "Allora, che ci racconti di questa vacanza a Londra?". C'è anche Andrea, il ragazzo iscritto a medicina che sta perennemente appiccicato a Isabella.

-Hey Sara, ti vedo diversa! E' stata l'aria di Londra? – mi chiede. Ma insomma, che cos'è tutta questa confidenza? Isabella non è ancora arrivata e quindi ci prova con me. Fantastico, direi!

-Sei già la sesta persona che mi trova diversa, ma che ho fatto? – Cerco di essere comunque gentile, almeno finché non si dimostra troppo invadente.

-Non lo so Sara, diccelo tu che hai fatto! – risponde Roberta.

-E' colpa del ragazzo inglese... Dai che lo sappiamo! – aggiunge Francesca, per fare in modo che Andrea capisca che non sono più sulla piazza.

-Eh, chissà che avete fatto tu e il ragazzo inglese! – Francesca dà uno scappellotto ad Alessandro, mi sembra di capire che quei due stanno insieme.

-A proposito Saretta, ho chiamato il tatuatore per dirgli che gli mando due amiche, ti ho scritto il numero su Whatsapp. –

-Grazie, Ale. – Sorrido, io e Isabella potremmo farci il tatuaggio che sogniamo da tempo.
Finalmente arriva anche lei, e si avvicina al gruppetto venendo subito a salutarmi.

-Hey tesoro, pronta a rimetterti sui libri? – Mi fa l'occhiolino.

-Si fa quel che si può... Comunque Alessandro mi ha dato il numero del tatuatore, ormai è quasi fatta. – Mentre parliamo, Andrea si avvicina di nuovo a noi. Be', ovvio. Ha visto Isabella, era scontato che venisse qui.
La saluta mettendole subito le mani sui fianchi, ma stamattina Ellie sembra particolarmente nervosa. Quando lo abbiamo conosciuto, Andrea sembrava simpatico, anche se aveva fin da subito l'abitudine di provarci con tutte. E' carino, ma non abbastanza da comportarsi come se ogni ragazza dovesse cadere ai suoi piedi.

-Quando ce lo andiamo a prendere questo caffè? – le dice. – Scusaci Sara, ci lasci un attimo da soli? - prosegue a dire, facendomi salire il nazismo.

-No, Sara non va da nessuna parte perché non abbiamo nulla da dirci. So benissimo che ci provi anche con lei, non sono stupida come le oche che frequenti. Se hai tanta voglia di scopare, vai da loro e lasciami in pace. – Detto questo, Ellie se ne va lasciandomi da sola con Andrea, e un attimo dopo mi arriva un suo messaggio: Scusami se ti ho mollata lì con quel coglione!

-Oh Sara ma che le ha preso all'amica tua? –

-Dammi retta, non insistere. Né con me, né tanto meno con lei. Ci si vede! – Detto questo sorrido e faccio come per andarmene, ma poi mi giro di nuovo per aggiungere qualcosa di una sfacciataggine unica.

-E comunque, non è stata l'aria di Londra a farmi questo effetto... E' stato qualcuno che non sei tu! – Scappo via prima che possa aggiungere altro... probabilmente quel poveretto non è mai stato umiliato così tanto da due ragazze!

La sera, mentre sono a letto, mi squilla il cellulare. E' Theo, sono proprio curiosa delle novità che ha da dirmi. Ieri ci siamo sentiti solo tramite messaggio, perché il suo volo era la sera e con il fuso orario di New York abbiamo sei ore di differenza. Mentre io dormivo, lui era arrivato.

-Ma ciao, Muffin! – Lo saluto entusiasta, rimettendo la testa sul cuscino.

-Ciao mia piccola pazza, come è andato il primo giorno senza di me? – mi domanda curioso.
Gli racconto di quel cretino di Andrea e di come Ellie ed io lo abbiamo messo KO, e del fatto che durante le lezioni ero continuamente distratta da pensieri perversi. Wow.

-Di' al tuo amico che se insiste ci pensa "il tuo ragazzo inglese" a metterlo fuori gioco. –

-Stanne certo che lo farò... Ma adesso parliamo delle tue novità! – Theo fa una pausa di pochi secondi e poi mi inizia a dire cose strane.

-Sei seduta? –

-Perché? –

-Dammi retta, tesoro mio. – Okay, se lo dice lui! Theo mi inizia a raccontare del fatto che ha conosciuto il suo co-protagonista, ma ancora non mi svela il suo nome.

-Io sarò un poliziotto impegnato a dimostrare l'innocenza di un ragazzo detenuto ingiustamente, ci saranno colpi di scena ed è un film molto interessante... Ma della trama ne parleremo in seguito, perché ciò che sto per dirti ti sconvolgerà... -

-Mi stai facendo paura, lo sai Theo? –

-Liam Hemsworth. Lui è il mio collega nel film. – Oh. Mio. Dio. Isabella a febbraio conoscerà Liam Hemsworth, ed io credo di aver avuto la più grande botta di culo che una persona possa avere nella sua vita. Lei mi ha permesso di conoscere Theo, e adesso io ricambierò il favore. Starà a lei sapersi giocare bene le sue carte, ma io e Theo ci metteremo lo zampino.

-Sara, sei ancora viva? –

-Vivissima, Muffin. E tu lo sai che cosa significa il fatto che lavorerai con Liam, vero? Dobbiamo fare un piano. Lui e Isabella devono avere modo di conoscersi e... -

-E lei non saprà niente fino a febbraio. Intanto lascia fare a me, e quando torno ne riparleremo. –

-Mi fido di te... la missione Liam&Ellie andrà a buon fine. – Restiamo al telefono ancora un po', e finiamo per parlare della lettera. Già per messaggio gli avevo scritto che, leggendola, mi ero messa a piangere in aereo, e anche se in questo momento vorrei abbracciarlo forte e riempirlo di baci, ciò che posso fare è dirgli quanto quella lettera sia stata importante.

-Non sapevo che sapessi scrivere così bene... - Lo prendo un po' in giro.

-Merito della mia Musa Ispiratrice, la sorprendente Sara Leoni... –

-Ho anche un secondo nome, lo sai? – Be', in confronto ai suoi tre nomi e due cognomi non c'è partita, ma posso vantarmi anche io di avere un nome lungo.

-Dimmelo, lo voglio sapere. Un secondo nome è una cosa importante – dice ridendo.

-Mi chiamo Sara Angelica Leoni. Anche se in effetti sono più diabolica che angelica. Sai com'è, ho in mente altri posti dove vorrei fare l'amore con te... –

-Hai un nome bellissimo, principessa degli angeli... E, per la cronaca, anche io ho in mente molte cose perverse per sconvolgerti. Sai, un mese di astinenza da te è troppo...! - Mi sento sciogliere, mi prende come una fitta allo stomaco perché vorrei che fosse qui.
Ci diamo la buonanotte, e già non vedo l'ora di risentirlo, anche solo per passare una mezz'ora al telefono con lui.

***

Dicembre

E anche questo lunghissimo mese senza di lui è terminato, è finalmente dicembre. Devo resistere ancora un po' e potrò rivederlo. Ora sto sistemando le foto di Londra nel suo album, quello che gli regalerò per il suo compleanno, e intanto non ho ancora detto a Theo che ho qualcosa di diverso: il tatuaggio che ho fatto insieme a Isabella, quello delle parabatai.

... -Mi tieni la mano, Ellie? - Cominciavo ad avere un po' di paura, ero sdraiata a pancia in giù sul lettino del tatuatore.
-Ma certo, e dopo tocca a te tenermi la mano! – Alla fine Ellie ed io abbiamo deciso di tatuarci la scritta sulla schiena, a sinistra, appena sotto a dove passa la fascia del reggiseno. Abbiamo deciso di farlo lì perché è un tatuaggio personale, e ci piace che resti un po' nascosto, a parte quando andremo al mare o quando...
-Dimmi se ti faccio troppo male, okay? – mi chiese il tatuatore.
-Sì. - Dovevo calcolare che avrebbe dovuto ripassare con l'inchiostro nero sia la scritta che la Runa Parabatai, anche quella presa dal mondo di Shadowhunters.
La cosa era piuttosto imbarazzante, ero senza reggiseno e qualche minuto dopo avrei iniziato a sentire l'ago sulla mia pelle. Non sono una che sopporta molto il dolore, gli aghi e cose del genere...
Però ne è valsa la pena, è venuto bellissimo! Adesso penso alla prossima volta che Theo mi vedrà senza vestiti e noterà qualcosa che prima non c'era.
E' stata una cosa lunga e dolorosa, ma assolutamente ben riuscita. Mi misi davanti allo specchio, girata di schiena, e guardai il risultato, mentre cercavo di coprirmi un po' con la maglietta. La scritta in greco e la runa sono perfette, ma ancora più perfetto è il loro significato. Sarebbero rimaste per sempre con me, per ricordarmi che il legame tra me e Isabella è più profondo e sincero di un legame di sangue. Adesso siamo unite anche da questo.
Quando fu il suo turno, Ellie era più spaventata di me, e mi aveva vista lamentarmi un po' durante la seduta. Le tenni la mano tutto il tempo, e nel frattempo parlammo. Il tatuatore sorrideva nel sentire Ellie dire: "Non è possibile, guido una moto ma resto comunque una fifona!". Dopo parecchie ore passate lì dentro, doloranti e con la pelle tutta arrossata, ci facemmo scattare una foto, per ricordo di quel momento. Ci mettemmo vicine, ovviamente girate di schiena e con il viso rivolto l'una verso l'altra. Da quel giorno in poi saremmo state e saremo per sempre παραβαται (parabatai), sorelle per scelta.

Ciao!
Sara è stata sommersa di domande dalle sue amiche e dalla mamma, tutti la vedono "diversa"... In effetti me la immagino perennemente con gli occhi a cuoricino *-*
Per quanto riguarda l'ultima parte, se c'è qualche fan di Shadowhunters spero che abbia apprezzato! In genere sono contraria ai tatuaggi fatti con un'altra persona, ma nel caso di Sara e Ellie mi è sembrata una cosa bellissima... Quest'ultima parte del capitolo mi sta molto a cuore ;)
VOTATE E COMMENTATE!
Alla prossima,
Greta

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