Obsessed [sospesa]

By GirlBelieveIt

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-"Un padre che non è come sembra. Una vita fondata su una bugia. Cosa succede se a questo si aggiungono una n... More

-Prologo.
-Una brutta sorpesa.
-L'ultimo giorno.
-Una lunga giornata.
-Lui
-Farei di tutto per lei.
-Lost in confusion, like an illusion.
-Il passato ritorna sempre.
-Conseguenze.
-Non pensare.
•Hiding•
Gioco Stupido

-Contatto ravvicinato.

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By GirlBelieveIt


Siamo seduti nella sala cinema.
In riproduzione c'è 'Maleficent'.
È davvero un bel film, ma non riesco a dedicare tutta la mia attenzione su di esso, anzi, la mia attenzione si sta dedicando esclusivamente al braccio di Justin sulla mia spalla, e alla sua mano che mi accarezza lentamente.
Siamo seduti l'uno affianco all'altro, anche se Justin non rispetta i limiti del suo posto, dato che è praticamente spiaccicato addosso a me.
Oltre al suo braccio che mi avvolge le spalle, c'è la sua testa appoggiata contro la mia e la sua gamba sulla mia.
Io non mi sono mossa di un millimetro da quando ci siamo seduti.
Non sta facendo niente di che, ma l'ansia non vuole abbandonare il mio corpo.
Non riesco a non pensare che potrebbe farmi del male da un momento all'altro, per qualsiasi futile cosa, perché semplicemente la sua sanità mentale non è stabile.
Comunemente potrebbe essere chiamato 'bipolare', ma quel termine mi sembra sottovalutato.
Quindi, semplicemente, sono seduta immobile sul divano facendo finta di guardare il film, mentre lui sembra godersi questo momento.

"Ti è piaciuto?"

La domanda di Justin non mi coglie sorpresa, dato che il film è appena finito.

"Si, mi piace questo film."

Justin annuisce, avvicinandosi al mio viso immobile.
Strofina la punta del suo naso contro la mia guancia, risalendo verso l'orecchio.
Il naso viene poi sostituito dalla sua bocca, che lascia un piccolo bacio sul lobo, continuando con altri piccoli baci lungo quel perimetro.

Onestamente non ho mai pensato a che tipo di rapporto potessimo avere io e Justin, a come lui pensa che fossimo.
Inizialmente pensavo fosse come una guardia del corpo/coinquilino.
Poi i suoi atteggiamenti mi hanno fatto pensare che la nostra convivenza non sarebbe stata tranquilla.
Ma non ho mai pensato a come mi vedesse lui.
L'unica telefonata che ho avuto con mio padre mi ha fatto capire che lui volesse qualcosa da me, ho iniziato a darlo per scontato, ma non ci ho mai badato tanto.

I suoi baci proseguono lungo la mascella, mentre le sue mani mi afferrano i fianchi.

"Potremmo... potremmo fare un bagno."

Sussurra nel mio orecchio, facendomi rabbrividire.
Vuole fare il.. bagno?
Le sue mani scivolano sotto la mia maglietta.

"In-in piscina?"

La mia voce suona esitante, mentre balbetto.

"Oppure nella vasca..."

Sussurra, mentre continua a lasciarmi piccoli baci.
Inizio a sentire l'aria pesante.
Uno strano caldo si insinua nella stanza.

"Andiamo-"

Mi interrompo sussultando, sentendo la mano di Justin iniziare a salire verso il mio seno.

"Andiamo in piscina, Justin.. Andiamo."

Cerco di suonare convincente, questa situazione mi inizia a mettere a disagio.

"Mh okay.. andiamo."

Finalmente si allontana, alzandosi, prima di porgermi la mano.
Prendo un respiro profondo, prima di accettarla, ed iniziarci ad incamminare verso il giardino.
Mi fermo improvvisamente, quando la mia mente si accende come una lampadina.

"Justin, i costumi?"

Justin sorride, guardandomi malizioso.

"Non abbiamo bisogno dei costumi, piccola."

Detto questo, ricomincia a camminare con me al suo seguito.
Le mia mano, stretta nella sua, inizia a sudare.

'Oh andiamo!'
Eh? Cosa?
'Non fare la drammatica'
Non so di cosa tu stia parlando.
'Ah no? Sei terrorizzata da lui, e non ne hai motivo.'
Non ne ho motivo? Ti sei dimenticata dei segni sulle mie braccia?
'Hey, quelli te li sei fatta tu.'
Si, ma mi ha in un certo senso costretta lui.
'Ma, non ti ha mai fatto del male, giusto?'
Beh no, non ancora, ma mio padre-
'Sisi, tuo padre, la telefonata, eccetera eccetera, ma ricordami, tuo padre è quell'uomo che ti ha abbandonata qui con colui a cui ti ha detto di stare attenta?'
Si, ma-
'Ma niente, che importa ciò che ha detto tuo padre? Che poi, ha solo detto che è una cattiva persona, e che avresti dovuto fargli capire che può perderti da un momento all'altro, quindi non hai motivo di aver paura di lui. State andando in piscina, ti stava baciando, è un bellissimo ragazzo, e lasciati andare cazzo! Non mi sembra che l'altra volta in piscina ti sia dispiaciuto..'
Per quanto ne so, potrebbe approfittare del fatto che non so nuotare per uccidermi.
'Certo che sei stupida. Tra l'altro, ti comunico che lui aveva in mente di andare nella vasca da bagno, nudi.'
Cosa? E tu come lo sai scusa?
'Mhh diciamo che ho familiarizzato con la sua vocina..'
Che? Non ho parole.
'Ascoltami e lasciati andare, non essere così pessimista.'

Forse dovrei darle ascolto... o darmi ascolto, si insomma, stavo davvero parlando da sola? Che stupida.

Mi accorgo solo ora, che siamo appena usciti in giardino, saranno circa le 6 ed il sole deve ancora calare del tutto.
Si sta bene, non fa troppo caldo, e non fa freddo.
Justin mi lascia la mano, sfilandosi la maglietta.
Wow.
Che... fisico, che tatuaggi.. me l'ero quasi dimenticato.
Quando lo vedo slacciarsi la cintura, volgo lo sguardo da un'altra parte, per poi sentirlo ridacchiare.

"Su non fare la timida, lo so che ti piace ciò che vedi."

Arrossisco, guardandomi intorno.
Justin si avvicina a me, in boxer, posando le mani sui bordi della mia maglietta.

"Questa dovremmo toglierla, huh?"

Sussurra mentre lentamente inizia a sfilarmela, mentre titubante lo lascio fare.
Il mio reggiseno viene esposto ai suoi occhi, mentre lancia via la maglietta.
La nostra distanza diminuisce, fino a sfiorarci, mentre le sue mani scendono fino ai pantaloni, che lascia scivolare giù.
Mi prende le mani facendomi fare un passo avanti, fuori da essi.
I nostri petti si sfiorano, le sue mani mi accarezzano gentilmente le braccia, le sue labbra mi sfiorano il collo, dove vi lasciano un piccolo bacio.

"Andiamo?"

Una parola sussurrata al mio orecchio, mentre mille brividi mi percorrono la schiena.

"Io-si, solo-io, non so nuotare.."

Balbetto, mentre il respiro mi muore in gola, per la sua vicinanza.

"Non c'è problema."

Risponde mentre le sue mani arrivano alle mie cosce, sollevandomi, fino a farmi avvolgere le gambe intorno alla sua vita, le braccia intorno al collo.
Sussulto, quando ritrovo il mio viso all'altezza del suo, che mi guarda.

"Andiamo."

Inizia a camminare verso la piscina, con me in braccio, fino a ritrovarci sul bordo, la mia schiena rivolta verso l'acqua.

"Pronta?"

Mi guarda, sorridendo.

"Si, solo, non lasciarmi, ti prego."

"Mai."

Poi salta.
I miei occhi si chiudono mentre prendo l'ultimo respiro, finché la mia pelle non entra a contatto con l'acqua, il mio corpo stretto a quello di Justin, per poi risalire.
Riapro gli occhi, respiro.
Mi tengo forte a Justin, che mi stringe a se, mentre i suoi piedi toccano il fondo della piscina.
Se lo lasciassi andare, sarei ugualmente troppo bassa per riuscire a tenere la testa fuori dall'acqua.
Le mie mani gli toccano il collo, le mie gambe gli stringono la vita, il suo viso a poca distanza dal mio, le sue mani sulla mia gamba e sulla schiena.
I nostri respiri si incontrano, quando il suo viso si fa sempre più vicino al mio. I nasi si sfiorano, la sua mano risale fino a sfiorarmi il collo, le sue labbra a pochi millimetri dalle mie.
Finché quella distanza non scompare.
Le sue labbra si posano sulle mie, leggere, mentre iniziano a muoversi.
Il suo corpo si avvicina sempre di più al mio, mentre le mie labbra ricambiano il bacio incerte.
Justin cammina per la piscina, mentre rende il bacio più intenso, passionale, quando la sua lingua mi sfiora le labbra, per poi incontrarsi con la mia.
Ci baciamo, ad occhi chiusi.
Collaboro insicura in quel bacio in cui vi mette sempre più passione.
La mia schiena colpisce il bordo della piscina, quando Justin blocca i suoi passi, concentrando la sua attenzione su di me.
Le sue mani raggiungono entrambe il mio collo cercando un'ulteriore vicinanza tra i nostri visi, cosa impossibile dato che siamo praticamente spiaccicati l'uno sull'altra.
Un sospiro lascia le sue labbra quando spinge il suo bacino contro il mio, facendo così sfregare le nostre intimità coperte solo dalla biancheria intima.
Una mano mi stringe il fianco mentre i suoi movimenti si fanno più imprecisi, urgenti.
Le mie mani, ancora dietro il suo collo, gli sfiorano i capelli.
Tutto ciò mi coinvolge inconsciamente, mentre lo assecondo.
Le sue labbra lasciano le mie, per spostarsi sul mio collo, dove inizia a baciare, leccare, succhiare.
I miei occhi vanno verso il cielo, tra le sue attenzioni sul mio collo e il suo bacino che continua a sfregarsi sul mio.
Degli ansimi lasciano le sue labbra, mentre i suoi movimenti si fanno sempre più intensi.
La sua erezione spinge contro il tessuto delle mie mutandine, con potenza.
Lui geme e ansima, lasciandosi scappare imprecazioni ad ogni contatto.
Questo finché non sento un'altra sostanza a contatto con le nostre intimità, e Justin rallenta i suoi movimenti.
Sento il suo respiro irregolare nell'orecchio, mentre ancora non credo a quello che è appena accaduto, il mio sguardo puntato in un punto indefinito di fronte a me.
Mi ha baciata, si è strusciato su di me ed è venuto nei suoi boxer.
Le sue labbra tornano sulle mie in un ultimo bacio passionale.
Un sorriso aleggia sulle sue labbra nel momento in cui si separa.

Che cazzo ho fatto?

~NDA~
Sono tornata... e niente, spero vi piaccia.
Vi ricordo sempre di Precious e Hiding sul mio profilo, ed anche My Stalker, una nuova traduzione che ho iniziato con il consenso dell'autrice.
Non vi dimenticate di schiacciare la stellina e/o lasciare un commento.

Un bacio. :)

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