Resta con Me ~ Theo James (Fa...

By Greta_SweetLuna

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Due amiche, una sorpresa, un'occasione irripetibile. Tutto ha inizio così... Rating: Rosso 🔴 • Anno di pubb... More

Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Epilogo
Capitolo Extra: Muffin & Little Crazy (missing moment)
Ringraziamenti/Angolo domande
Pubblicità Importante!
Pubblicità Social!

Capitolo 15

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By Greta_SweetLuna

Ultimo giorno a Londra. Questi giorni sono letteralmente volati, e il pensiero di doverlo lasciare per un altro mese mi fa mancare l'aria. Il mio volo è domani mattina alle dieci, e non ci rivedremo fino a dicembre, probabilmente fino al suo compleanno. Lui sarà impegnatissimo con i suoi film, io sarò impegnatissima con lo studio... ma questo non basterà a distrarmi, perché stargli lontano sarà molto più difficile dopo questi giorni passati insieme.
Ora è tutto diverso... più intenso, più forte. Theo è più mio, in un modo che ho appena imparato a conoscere. Isabella mi ha chiesto se in questi giorni ci siamo dati una calmata, ma la risposta è stata "Assolutamente no". Il mattino dopo la serata di Halloween mi ero svegliata piena di dolori, ma la cosa è andata avanti per poco... Il mio bisogno di lui era maggiore, perciò abbiamo approfittato di ogni singolo momento trascorso da soli in casa. Ogni volta che ripenso a come è bello essere sua, mi sento pervadere da una sensazione di calore, di amore e di qualcosa che non saprei neanche descrivere a parole. Guardarlo è una gioia per gli occhi, ogni cosa in lui trasuda perfezione. E ormai ho imparato che mentre facciamo l'amore mi piace stringere le sue spalle larghe, o mettere le mani tra i suoi capelli morbidi e appena arricciati. Mi piace far scorrere le mie mani sulla sua schiena, e lasciarmi trasportare in qualsiasi cosa lui voglia fare...
Be', questa è stata senz'altro la parte migliore di questa vacanza in Paradiso, ma poi viene tutto il resto: è riuscito a portarmi in tutti i luoghi più belli di Londra o quasi, perché comunque non vedo l'ora di ritornare per visitarne altri. E' stato bello anche commettere la follia di andare in metro e rischiare che lo riconoscessero, e camminare mano nella mano per le vie più affollate. Sto riguardando le foto sul mio cellulare, e ad ognuna associo un ricordo che mi riporta a lui. Quando ho alzato gli occhi per guardare il Big Ben, lui mi ha stretto i fianchi e mi ha dato un bacio sul collo, facendomi girare per farci una foto insieme. "Le foto con te sono più belle, fotografare soltanto i monumenti è banale!" ha detto. Poi, mi ha portato sulla grande ruota panoramica che si affaccia sul Tamigi, il London Eye. Non sapeva che io avessi paura dell'altezza, e stava per dirmi che se non volevo salirci non era un problema. Ma è accaduta una cosa strana, perché quando eravamo in cima alla ruota ho guardato giù e non avevo più paura, perché vicino c'era lui.

-Quattro ha paura dell'altezza e tu no... Curioso. Comunque lo sapevo grazie a una tua intervista! – gli ho detto stringendomi forte a lui mentre la ruota continuava a salire. Avevo letto che raggiunge i centotrentacinque metri d'altezza, una cosa da farmi accapponare la pelle.
-Sara, hai presente, in Divergent, quando Tris si arrampica sulla ruota e Tobias ha paura a seguirla? - mi ha domandato poi.
-Sì... ma Tobias la segue perché era più interessato a Tris che alla paura dell'altezza! – avevo risposto sorridendo. Non volevo assolutamente guardare giù, continuavo a tenere gli occhi fissi nei suoi, pensando al fatto che fossero dello stesso colore della Nutella. Wow.
-Infatti tu adesso sei talmente concentrata su di me che non pensi alla paura, mia piccola pazza. –
-Esatto, Muffin. – Mi sono stretta a lui sempre di più, le sue braccia mi circondavano le spalle, e a quel punto ero pronta per guardare giù.
-Dio mio, è meraviglioso qui! – ho esclamato guardando il panorama dall'alto. Si vedeva tutta Londra, una cosa spettacolare.
-Non ho paura perché ci sei tu, Theo. Con te è tutto più bello. – Mi sono voltata verso di lui poggiando le mie labbra sulle sue, mordendogli il labbro inferiore. Lui ha ricambiato il bacio e mi ha accarezzato il mento, poi abbiamo continuato a goderci il panorama.
-La mia bellissima furbetta... –
Quando ero in aereo, mi era bastato guardare un attimo fuori dal finestrino per sentirmi mancare l'aria, mentre con lui tutto assume delle sfumature diverse. Con lui sento di poter vincere le mie paure e superare gli ostacoli...

Poi ci sono state anche visite a musei e luoghi di interesse culturale, come il British Museum, l'Abbazia di Westminster e Buckingam Palace, che però è aperto al pubblico solo in alcuni periodi dell'anno. Theo non mi ha fatto mancare niente, potrò far vedere a mamma e alle mie amiche le centinaia di foto che ho scattato in tutti questi luoghi. Per oggi si è voluto riservare l'ultima sorpresa, quella di cui aveva parlato a Isabella. Sono impaziente di sapere di cosa si tratta, ma devo dire che niente potrà eguagliare la visione di Theo che mi dorme a fianco completamente nudo. In questi giorni ho preso l'abitudine di svegliarmi presto, e mi piace vederlo dormire. E' silenzioso e ha un viso disteso e sereno mentre dorme, ora è messo a pancia in giù, con le braccia appoggiate di lato. E' tutto scoperto, e giuro che se non lo copro rischio di saltargli addosso per la milionesima volta. Gli accarezzo la schiena e poi le mie mani scendono più giù fino a sfioragli il sedere perfetto che si ritrova. Mi faccio coraggio e lo copro con il lenzuolo, aspettando che suoni la sveglia. Sul suo comodino ci sono due cellulari, uno per il privato ed uno per il lavoro. Quello per il lavoro ha squillato parecchio in questi giorni, ma lui non me lo ha fatto minimamente pesare. Ci sono novità anche sul film di cui andrò a vedere le riprese a febbraio, e Theo ha detto che mi anticiperà qualcosa!
In questi giorni ho anche evitato di controllare Facebook, dopo che erano uscite quelle foto... Ma a quanto pare la notizia di Theo a Londra si è subito diffusa, perché abbiamo ricevuto un piccolo assalto da parte dei paparazzi all'uscita di un ristorante. Era l'ora di pranzo, e non abbiamo idea di chi li avesse chiamati, o come abbiano scoperto che Theo era lì. Conclusione? Adesso parlano di "Theo James e una misteriosa fiamma", e ci hanno fotografati mentre entravamo in macchina...

-Credo di aver mangiato troppo... secondo te è normale che io abbia ancora fame? – ho domandato a Theo appena usciti dal ristorante. A Londra fa più freddo che a Roma, ovviamente, così mi sono stretta nel mio giacchino di pelle nera e ho preso Theo a braccetto.
-Fare ginnastica mette appetito, Sara – mi ha risposto con ovvietà sfoggiando il suo sorriso sghembo.
-La smetti di fare doppi sensi? Non mi aiuti, sai? –
-Ma io non voglio aiutarti a smettere, anzi... - Mi ha stretto a sé e ci siamo diretti verso la macchina, mentre lui mi diceva di avere voglia di una crepe alla Nutella.
-Ne voglio una anch'io... tanto sappiamo come smaltire le calorie! – Gli ho fatto l'occhiolino, poi sono stata distratta da qualcuno che sembrava appostato dietro a un palazzo, aveva una macchina fotografica professionale in mano.
-Ma che cavolo succede...? – Prima che potesse rispondere, Theo mi ha presa per mano e ha iniziato a camminare con un'andatura veloce.
-Mettiti gli occhiali. –
-Okay... - Paparazzi, avevo capito più che bene. Prima che arrivassimo alla macchina ne sono spuntati fuori altri due, ma Theo mi si è messo davanti per nascondermi agli scatti fotografici.
-Sali in macchina. – Mi sono infilata subito dietro, dove i vetri dell'auto sono oscurati. Poi è salito anche lui e siamo sfrecciati via, mentre io guardavo dai finestrini oscurati se ci stessero ancora seguendo.
-Ce l'abbiamo fatta, cazzo! – Theo si è messo a ridere controllandomi dallo specchietto retrovisore, io ero ancora un po' confusa. Mi sono spostata sul sedile anteriore, e Theo ha subito messo la sua mano sulla mia.
-Una fuga dai paparazzi. Wow – ho esclamato ancora con il fiatone, nonostante mi venisse da ridere per la prontezza di riflessi che ha avuto Theo.
-Adesso probabilmente conosceranno la mia targa, fantastico! Ma almeno non ti hanno fotografata. Se fotografano me non me ne frega più di tanto, ma voglio proteggere te e la tua privacy. – Theo ha rimesso la mano sul volante e poi ha accostato alla prima piazzola di sosta.
-Hey, è stato eccitante fuggire dai paparazzi! Ma apprezzo che tu volessi proteggermi... mi fai sentire al sicuro. - Mi sono sporta verso di lui per dargli un bacio sulla guancia, lui si è girato e mi ha sorriso.
-Allora, ci andiamo a mangiare questa crepe? – Il solito sorriso furbo, la sua dolcezza e la sua allegria che traspare in ogni momento. Mi ero già dimenticata dei paparazzi...

La sveglia suona, sono le nove. Theo si stiracchia e la spegne, per poi mettermi un braccio sulla schiena e attirarmi a sé. Anch'io sono senza vestiti, e se continuo ad assecondarlo sarà davvero troppo difficile separarmi da lui per un mese.
-Oggi ti farò guidare la mia macchina, te la sei cavata bene con i giretti – mi dice dandomi un bacio sulla fronte. Poi fa il solito gesto di prendere una ciocca dei miei capelli e attorcigliarsela attorno al dito, per avvicinare i nostri volti e baciarmi. I suoi baci hanno un buon sapore anche di prima mattina...
-Ti farò fare un tratto di strada, perché poi saremo accompagnati da un'auto che ho noleggiato... Non vedo l'ora di vedere la faccia che farai! –
-Dov'è che vuoi portarmi?! –
-Shhh, abbiamo ancora un po' di tempo... - Stavolta è lui a saltarmi addosso, ed io non posso di certo tirarmi indietro!

-Ti avevo promesso che ti avrei fatto guidare la macchina... perciò che ne dici se proviamo ora? – mi ha domandato mentre eravamo appena rientrati a casa, non avevamo nulla da fare.
-Ci sto! – gli ho risposto con aria di sfida, mentre lui mi ha messo in mano le chiavi della macchina. Mi sono messa a sorridere, Ellie sarà entusiasta quando glielo racconterò. Primo; perché la macchina di Theo è un gioiellino, secondo; perché stavo per guidare a destra. Aiuto!
-C'è una macchina in particolare che vorresti guidare? – mi ha domandato Theo colto da un'improvvisa curiosità.
-La tua è fantastica, anche se preferirei guidarla come i comuni mortali, e quindi a sinistra! Comunque, Volvo e Audi sono le macchine dei miei sogni. Un giorno vorrei accantonare la mia Panda e guidare una di quelle... - Theo mi ha sorriso ed io mi sono infilata in macchina, al posto di guida.
-C'è qualche modello in particolare che ti piace? – ha continuato a domandarmi con interesse. Della serie: se vuoi far felice un ragazzo, mettiti a parlare di motori!
-Volvo C30, la macchina di Edward Cullen in Twilight! Il mio primo amore! –
-Ma sei fissata con Twilight, eh? –
-Certo che sono fissata... Io e Isabella ci siamo conosciute grazie a questa passione in comune, la nostra amicizia e ora la nostra relazione sono una conseguenza di tutto ciò. – Theo mi ha guardato sbalordito.
-Adesso, fai ciò a cui sei abituata e poi ti spiego tutto. – Ho sistemato il sedile, lo specchietto, e messo la cintura, poi ho ascoltato attentamente ciò che lui mi diceva. Non avevo paura, perché con me c'era lui. Come sulla ruota panoramica. Una delle cose che trovo più dolci è che quando mi parla cerca di usare un inglese semplice e di non andare troppo veloce, per farmi capire ogni cosa. Ma stando a contatto con lui ho perfezionato tutto ciò che già sapevo...
-Ora puoi mettere in moto. Fai ciò che ti dico e non ti agitare, resta concentrata sulla macchina e non su di me. –
-Okay, professore! – Ho messo la prima e sono partita, la strada che conduce a casa di Theo è tranquilla e ho potuto esercitarmi con estrema calma. Non ho fatto danni, anche se è stato strano guidare da quella parte.
-Sei promossa, Sara... E sei sexy, mentre guidi! – mi ha detto una volta finita "la prova".
-Questo significa che merito un bacio dall'istruttore... -

Sono sdraiata addosso a lui, con un suo braccio che si diverte a fare su e giù sulla mia schiena.
-Mi mancherà svegliarmi così tutte le mattine – mi dice Theo tenendo gli occhi chiusi, con l'altra mano tra i miei capelli.
-Sarà come essere in astinenza da una droga che mi fa stare bene – rispondo respirando l'odore della sua pelle. –Adesso però vado a farmi la doccia, ho dei capelli indecenti! Non venire, o non ne usciamo più! – Gli do un bacio sulla fronte e mi alzo dal letto coprendomi soltanto con i miei capelli lunghi. Non vedo l'ora di scoprire dove mi porterà!

***

Come promesso, Theo mi sta facendo guidare la sua macchina. Seguo tutto ciò che mi dice, e lui evita di distrarmi tenendo le mani a posto e la radio a volume basso. Sa benissimo che potrei distrarmi con molta facilità... Io lo faccio distrarre sempre. Ancora mi chiedo come abbia fatto a guidare quella volta che siamo andati al mare con Isabella, con me e lei che cantavamo in macchina come due pazze e lui che guidava per la prima volta a Roma. In tutto ciò, ogni tanto mi poggiava la mano sulla coscia e mi accarezzava, come se questo lo aiutasse a concentrarsi meglio.
Sono perfettamente concentrata sulla strada, e quando lui mi dice di parcheggiare per andare a prendere la macchina noleggiata, sono fiera di come ho guidato per le strade di Londra. Missione compiuta!
-Confermo il fatto che vederti guidare mi fa uno strano effetto... Ti salterei addosso, quando sei tutta concentrata nella guida! – mi dice Theo mentre ci dirigiamo verso l'automobile.
-Tu mi salteresti sempre addosso, finalmente hai abbassato la guardia – gli rispondo soddisfatta. Eh già, finalmente ha smesso di "preoccuparsi", ha capito quanto lo desidero e ne approfitta ogni volta che può.
Quando arriviamo alla macchina noto che Charles non c'è, e Theo si mette a parlare con l'autista mentre mi apre la portiera per farmi salire di dietro.
Durante il viaggio continuiamo a parlare di varie cose, tra cui il fatto che lui non vuole approfittare di Charles per cose inutili... e che questi giorni dovevano essere solo nostri, perciò la presenza di Charles sarebbe stata inopportuna. Theo mi piace anche per la sua indipendenza e perché ha dimostrato di avere i piedi per terra, lo considero un vero uomo in tutto e per tutto.

Quando arriviamo, Theo si diverte a vedere la mia faccia sorpresa nel leggere la scritta "Warner Bros Studios" all'ingresso dell'edificio davanti al quale ci lasciano.
-Oh mio Dio, questi sono gli Studios di Harry Potter? – esclamo passandomi una mano tra i capelli. Visitare questo posto faceva parte della mia piccola lista di sogni da realizzare.
-Visto che questa è una nostra passione comune, ho immaginato che saresti stata felicissima di venire qui... - Non lo lascio finire che gli salto in braccio, lui mi afferra e mi guarda negli occhi, facendomi scendere con delicatezza.
-Da quanto tempo hai preso i biglietti? So che per entrare qui bisogna prenotare e... -
-Appena abbiamo deciso i giorni in cui saresti venuta, ho prenotato questi biglietti – mi risponde tutto sorridente. Adesso mi sento una bimba nel paese dei balocchi, sorrido come una cretina mentre ci fanno entrare.
-Sai perché amo così tanto le saghe fantasy? Perché mi hanno fatto conoscere le persone che amo, prima Ellie e adesso tu – gli dico prendendolo per mano. Qui è bellissimo, posso ammirare Diagon Alley e il Binario 9 e ¾, e mangiare le Cioccorane e... sto diventando matta qui dentro! Quando mi fermo per acquistare qualche gadget, Theo si mette a ridere e mi fa posare il portafogli.
-Che c'è di divertente? – gli dico dandogli una gomitata sul fianco.
-Sai com'è, mi pagano bene e non voglio che tu spenda neanche un centesimo – mi risponde. Poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra: - Se rifiuti, niente sesso fino a febbraio. – Mi giro verso di lui consegnandogli la Mappa del Malandrino e gli altri gadget che ho in mano, poi sorrido e lo guardo negli occhi.
-Non sia mai! Fai pure, signor "mi pagano bene"! – Il tour prosegue, ed io sono sempre più emozionata. E' tutto fottutamente perfetto, e mi fermo a fare altre foto. La riproduzione in scala del castello di Hogwarts mi lascia a bocca aperta, per non parlare dello studio di Silente e della Sala Grande. Ho fatto incetta di gadget, e adesso sarà un'impresa farli entrare nel mio bagaglio a mano! Per fortuna che sotto consiglio di Ellie avevo portato pochi vestiti...
Quando concludiamo il giro, ci fermiamo ad uno dei bar dove vendono la Burrobirra e altre cose del mondo di Harry Potter. Facciamo la pazzia di comprare le Gelatine Tuttigusti, e ovviamente chi dei due ha trovato la caramella schifosa? Io, ovviamente.
-E' buona, la mia sa di fragola! – esclama Theo soddisfatto. – Ora tocca a te, amore mio. – Si sta davvero divertendo, ma proprio tanto! Prendo una caramella e la metto in bocca, per poi sputarla dopo appena... tre secondi. Theo si mette a ridere come un bambino, mentre io sputo la caramella nel bicchiere di plastica.
-Che schifo, sapeva di vomito! – mi lamento.
-Allora dopo non ti bacio, prima ti lavi i denti! – Continua a prendermi in giro.
Tiro fuori dalla busta un'altra Cioccorana, per togliermi quel saporaccio della caramella.
-La cioccolata non è mai stata così buona! – esclamo facendo una faccia estasiata, e continuiamo a ridere e a prenderci in giro fin quando non è il momento di andare.
Al ritorno faccio guidare lui, e Theo mi permette di collegare l'iPod allo stereo per mettere le canzoni che voglio. Metto la paylist degli Shere Khan e cantiamo le canzoni insieme, è una delle cose più belle fatte in questi giorni.
-Sei in grado di suonarla al pianoforte? – gli domando mentre ascoltiamo Can't Complain, quella che amo di più.
-E' più lenta ma... sì, la so fare. –
-Non hai scampo, dopo voglio vederti suonare il piano! – lo minaccio. Sono certa che anche questo sarà uno dei ricordi più belli di questi giorni.

***

Theo si siede al pianoforte, e mi fa cenno di sedermi accanto a lui. Mi siedo e aspetto che lui inizi a suonare, sono perfettamente concentrata sui suoi movimenti. Le sue dita lunghe e affusolate iniziano a muoversi sui tasti bianchi e neri del pianoforte a coda, e vedo il suo volto estremamente concentrato. Inizio a riconoscere la melodia di Can't Complain e sorrido, finché lui non si ferma e mi osserva.
-Avvicinati – mi dice. – Anzi... vieni qui, voglio fare una cosa. – Mi fa mettere seduta in braccio a lui, e prende le mie piccole mani tra le sue.
-Vuoi farmi provare? – gli domando.
-Suoni con me... ti guido io – mi risponde. Mi fa poggiare le mani sulla tastiera, lentamente, e mi fa ripetere le stesse note per un po' di volte, finché la mia memoria visiva non impara a seguire le sue mani senza fatica. Stiamo ripetendo il motivetto del ritornello, e a forza di ripeterlo riesco a farlo da sola. Sono poche note e riesco a ricordare i tasti. A un certo punto Theo mi scosta i capelli da un lato e mi dà un bacio sul collo, facendomi distrarre completamente da ciò che stavo facendo.
-Questo collarino con le borchie è molto sexy – mi dice sorridendo. – Oggi ti sei vestita in maniera particolarmente aggressiva! – prosegue a dire. In effetti mi piace lo stile dark e cerco di prenderne spunto, utilizzando qualche dettaglio. Braccialetto e collarino con le borchie sono una cosa che mi piace molto, anche Ellie dice sempre che mi stanno benissimo e che mi rendono sexy. A quanto pare, a Theo fanno molto effetto.
-Aspettavo che mi dicessi qualcosa del genere, in effetti... - Stavolta è lui che riprende a suonare, restando con la testa appoggiata sulla mia spalla.
-Non so come spiegarlo, su di te queste cose sono eleganti. Probabilmente addosso a un'altra persona non mi piacerebbero. –
-Buono a sapersi... - Theo mi dà un altro bacio sul collo, e lascia perdere di nuovo il pianoforte per far partire la musica dallo stereo, con un piccolo telecomando.
-Adesso non possiamo più suonare - gli faccio notare. Le sue mani iniziano a slacciare la zip del vestitino nero che indosso e sento le sue labbra baciare la mia schiena.
-Infatti voglio fare altro – mi risponde facendomi sentire la sua risata roca.
Mi alzo in pedi e mi faccio togliere il vestito e poi le calze da lui, restando soltanto con il reggiseno e il tanga di pizzo... tutto rigorosamente nero e sfacciatamente aggressivo.
Si alza in piedi anche lui e si fa spogliare da me, ma mi diverto a farlo aspettare. Lo afferro per la cintura e lo attiro a me, per poi slacciare i bottoni della sua camicia. Ogni bottone slacciato è un bacio, e mi sento andare a fuoco quando arrivo a baciarlo sotto l'ombelico, dove gli cresce una leggera peluria. Per ultimo gli slaccio i jeans, lasciandolo finalmente con addosso soltanto i boxer. Ogni volta resto incantata dal suo fisico elegante ma anche imponente. Chiudo il pianoforte e mi ci metto seduta sopra, con le gambe accavallate, aspettando la sua prossima mossa.
-Mi dispiace dovertelo togliere... – mi dice slacciandomi il collarino con le borchie e poggiandolo sul pianoforte, mentre mi viene da sorridere nel vederlo così coinvolto e concentrato su di me.
-Adesso però è il caso di andare in camera da letto - mi dice prendendomi per i fianchi, mentre sono ancora appoggiata al piano. Non so che mi prende ma non voglio farlo, non voglio muovermi da qui.
-No, ti prego Theo... Voglio farlo qui, niente letto. – Nascondo il viso sul suo collo, aspettando la sua risposta.
-Okay, niente letto... Non farmi essere troppo aggressivo – mi avverte costringendomi a guardarlo. Sento caldo, troppo caldo, quando lo guardo negli occhi. Quando è eccitato sembrano ancora più scuri, mi mandano fuori di testa più di quanto io non lo sia già. Sento le sue mani armeggiare con il gancetto del reggiseno e togliermelo, poi mi fa quasi sdraiare sul pianoforte per togliermi gli slip. Inutile dire che sono già pronta per lui, non mi serve altro e non voglio aspettare un secondo di più. Resto sdraiata per pochi secondi e chiudo gli occhi, poi le sue mani mi sollevano e mi avvicinano a sé, mi prende quasi in braccio e aspetta che io mi aggrappi alle sue spalle, come faccio ogni volta.
L'unica cosa che un po' mi distrae è Can't Complain in sottofondo, direi che è perfetta per questo momento. Mi prende con forza, avvertire subito le sue spinte mi fa smettere di pensare. Con una mano mi tiene la schiena facendo aderire i nostri corpi, mentre con l'altra si sta praticamente aggrappando ai miei capelli, in un modo dolce ma anche molto aggressivo, un modo che mi fa avvertire quando mi desidera e che non riuscirei a quantificare. Gli stringo le gambe attorno ai fianchi con più forza, per sentirlo in tutta la sua pienezza. Il fatto che io sia appoggiata al pianoforte non lo sta limitando, ma sento che si sta muovendo con delicatezza e che non vuole perdere il controllo.
Io sono la prima ad essere sopraffatta dal piacere, Theo mi lascia andare con dolcezza ed io mi sdraio di nuovo, coprendomi il viso con le mani. E' stato bellissimo ma anche strano, peccato che io non riesca a reggere i suoi ritmi.
-Puoi portarmi a letto, adesso... - gli dico alzandomi e gettandogli le braccia al collo. Lui mi dà un bacio sulla fronte e mi prende, portandomi verso la sua stanza. La nostra stanza. Non voglio pensare a domani, ma al fatto che adesso siamo insieme e che questi giorni sono stati i più straordinari che un essere umano possa desiderare.

Ciao ragazze!
Attraverso i flashback ho mostrato i momenti più belli trascorsi da Sara e Theo, per quanto mi riguarda adoro i flashback! E poi gli studios di Harry Potter sono un altro dei posti che vorrei vedere se fossi a Londra *_*
Le foto di cui parlavo nello scorso capitolo hanno avuto qualche conseguenza, sono arrivati i paparazzi...
Okay, vi avevo detto che Theo mi ispira cose strane, perciò ho immaginato questa scena del pianoforte che spero vi piaccia... la mia migliore amica la adora :3
Votate e commentate, a domenica prossima!
Greta

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