Resta con Me ~ Theo James (Fa...

By Greta_SweetLuna

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Due amiche, una sorpresa, un'occasione irripetibile. Tutto ha inizio così... Rating: Rosso 🔴 • Anno di pubb... More

Introduzione
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Epilogo
Capitolo Extra: Muffin & Little Crazy (missing moment)
Ringraziamenti/Angolo domande
Pubblicità Importante!
Pubblicità Social!

Capitolo 10

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By Greta_SweetLuna

Ieri sera alla fine non siamo usciti, abbiamo aspettato un po' e poi siamo andati a farci un bagno nella piscina dell'hotel. Per fortuna avevo ricordato di portare anche un costume, altrimenti sarebbe stato un bel problema! La piscina è interna, anche perché ormai essendo ottobre non fa più così caldo. Durante la pausa pranzo all'università, prima di andarmene di nuovo e trascorrere il pomeriggio con Theo, Isabella mi supplica di raccontarle ogni cosa e di non tralasciare neanche il minimo dettaglio.
-Non mi dire, avete rischiato di nuovo di farlo in posti poco opportuni? - mi domanda mentre mangia lentamente un trancio di pizza bianca.
-In ascensore è successo qualcosa di... fantastico - rispondo osservandomi le unghie delle mani, corte e senza smalto.
-In ascensore?! Come nei film? Gli sei saltata addosso di nuovo? - Ellie prosegue con le sue domande a raffica. - Insomma... la mia migliore amica è ancora vergine? -
-Ellie, sì, lo sono ancora! - La gente che passa ci vede ridere, e in effetti non è esattamente una conversazione normale. Le racconto dell'assalto di Theo nell'ascensore e di come sono stata sfacciata nel reagire alle sue provocazioni, cosa che lui sembrava apprezzare. E so che tutto questo riesco a farlo perché mi fido di lui, come non mi sono mai fidata di nessun essere di sesso maschile.
-Lo hai visto in costume? Dimmi che gli hai fatto almeno una piccola foto... - Prendo il cellulare e mostro alla mia amica le foto di Theo in costume.
-Sappi che le condivido solo con te! - aggiungo.

...Dopo esserci fatti una bella chiacchierata, scendiamo finalmente per andare in piscina. Non c'è anima viva, e questo significa che questa meraviglia è tutta per noi!
-Prima o poi ti deciderai a dirmi tutto? - insiste Theo, che sta iniziando a scoprire i miei punti deboli. Non mi piace parlare della mia famiglia, perché l'unica persona che considero la mia famiglia è mia madre, e una zia che purtroppo non abita a Roma. Per me è un argomento difficile, ed anche con Ellie ci avevo messo un po' ad aprirmi.
-Dammi un po' di tempo, Theo. Non è mancanza di fiducia nei tuoi confronti, è soltanto che... è un discorso pesante, per me. E tu sei venuto a Roma per rilassarti. Ti racconterò tutto, ma per ora... non parliamone più, ti prego. - Theo mi abbraccia e mi dà un bacio sulla fronte, sorridendomi.
-Tranquilla, okay? - In meno di un secondo torna subito a fare il coglione e a strapparmi un sorriso.
-Fammi vedere quanto sei bella in costume, sai che volevo vederti nuda già in quel famoso camerino... -
-Prima spogliati tu, o forse hai paura che Big Muffin torni a farsi vivo? - Sì, ormai sono proprio partita per la tangente. Theo si toglie subito la maglietta, restando con addosso un paio di bermuda.
-Soddisfatta? E' questo il mio costume - mi dice. Sorrido e mi fisso un attimo a guardare i suoi pettorali scolpiti ma per nulla eccessivi... e quasi mi vergogno a spogliarmi, di fronte a tanta meraviglia. Adesso che devo farlo per questioni pratiche ho paura, certo che sono proprio scema!
-Spogliati o lo faccio io, visto che ti prendi tanta confidenza non sarò io quello che si fa problemi! -
Mi decido a togliermi il vestitino leggero che ho messo per coprirmi, e subito dopo resto con le mani in mano, fissandomi i piedi. Sono magra, sì... ma ho quel filo di pancia che non se ne andrà mai, e ho paura di non piacergli. Theo si avvicina e mi prende le mani, poggiandosele sulle spalle.
-Lo sapevo che eri bellissima... - mi dice. - Visto che è ancora presto per mantenere la mia promessa, mi accontento di vederti così - prosegue facendo il suo solito sorriso sghembo che mi manda al manicomio.
-La pianti di sorridere in quel modo? - gli dico.
-Quale modo? - domanda lui facendo lo gnorri.
-Il sorrisino da pervertito... mi fa impazzire! - Sorrido e gli salto in braccio, lasciandomi afferrare da lui. E' strano ed è bello sentire la mia pelle sulla sua in modo così diretto, come non è ancora mai capitato tra noi. Forse è ancora troppo presto, siamo partiti in quarta ed ora stiamo facendo un po' di marcia indietro. Se dico questo è tutta colpa di Isabella e delle sue metafore con le macchine!
-Andiamo a farci il bagno? - mi domanda. - Sai com'è, sento piuttosto caldo... -
-Sai com'è, sento caldo anch'io! - Theo mi fa scendere e andiamo subito in acqua, è tiepida quindi non sento neanche il tipico freddo di quando si mette piede in piscina. Ma sì, basta vergognarsi. Il mio costume nero con le margherite è carino, e grazie a Theo non mi sento più a disagio. Credo sia normale sentirsi un po' spiazzati di fronte a qualcuno così perfetto... ma con lui è così, ancora una volta sento che posso essere me stessa.

-E quindi avete fatto il bagno insieme! Sono sicura che Theo tutto bagnato fa la sua porca figura - afferma Isabella senza un minimo di esitazione. Ha perfettamente ragione.
-Dopo ci siamo fatti una doccia e abbiamo dormito insieme... addormentarmi tra le sue braccia è stato qualcosa di unico. Ed è stato bello... - rispondo io. Anche questa è stata una prima volta per noi, e non c'era bisogno di fare altro.

-E questo sarebbe il tuo pigiama? - mi domanda Theo vedendo la mia canottiera blu. Lui se ne sta sdraiato sul letto matrimoniale con le braccia poggiate dietro la testa, una tipica posizione da "sono sexy e lo so".
-Sì, non ti piace? - gli domando mentre mi sposto i capelli tutti sulla spalla destra.
-Mi piace anche troppo - risponde lui sorridendo. Il suo sorriso mi fa seriamente sciogliere, è qualcosa di stupendo.
Mi siedo sul letto appoggiandomi con la testa sul suo petto. Purtroppo si è messo una maglietta, ma i miei ormoni ringraziano. Vederlo ancora mezzo nudo sarebbe stato troppo per me, considerando che devo trattenermi dal saltargli addosso...
-Mia piccola pazza... - mi dice chiamandomi con il soprannome che mi ha dato. - Mi spieghi come mai passi dall'essere così sicura di te quando mi provochi al bloccarti per delle sciocchezze? - mi domanda. Credo si riferisca a quando mi sono messa le mani davanti per non far vedere quel poco di pancia che ho.
-Mi hai scoperto, Muffin... - rispondo passandogli le dita tra il ciuffo dei suoi capelli. Sono morbidi e profumati di shampoo. - Non sono esattamente la ragazza sicura di sé che hai conosciuto. -
-Infatti sto imparando a conoscerti, ricorda che sono partito svantaggiato rispetto a te - mi fa notare. Be', in effetti io ho avuto parecchio tempo per "studiarlo", ed era proprio così che lo avevo immaginato.
-Tu riesci sempre a mettermi a mio agio, però. - Mi sporgo verso le sue labbra carnose e gliele bacio, sorprendendomi ogni volta di quanto siano dannatamente morbide. Un dettaglio che amo è che il suo labbro inferiore sia molto più carnoso di quello superiore... questo lo rende ancora più affascinante, almeno per me è così.
-Io credo che tu sia bellissima... e anche se sto ancora imparando a conoscerti, ho già capito molte cose di te. E' colpa degli altri se hai ancora dell'insicurezza su alcune cose - mi dice iniziando ad accarezzarmi una guancia. Accidenti, ha capito molto di più di quanto pensavo. Ma sapevo che Theo è un ragazzo intelligente, dietro al lato scherzoso si nasconde qualcuno con una grande cultura e un gran cervello... E ovviamente un gran cuore.
-Hai ragione... nessuno mi ha mai fatto sentire bella nel modo in cui lo fai tu. - Riprendiamo a baciarci, io mi ritrovo con la testa sul cuscino e lui che mi blocca con le braccia. Ma mi concede di mettere di nuovo le mie mani tra i suoi capelli, e restiamo così per parecchio tempo. Non mi stancherei mai di baciarlo, di prendermi una parte di lui e tenerla sempre con me.
-Spengo la luce - mi dice quando ormai sono mezza addormentata.
-Okay. - Non mi accorgo di quando mi addormento, ma so che ero serena e felice tra le sue braccia...

-Non sapevo che avesse un lato così... dolce - mi dice Isabella. Siamo uscite dall'università, oggi non le va di restare e ci stiamo facendo un giro nei dintorni.
-Be', questo è un lato che mostra soltanto a chi è così fortunato da stargli accanto - rispondo decisa.
-Cioè tu! - Ellie mi sorride felice. In effetti oggi mi sento incredibilmente bene. Questo dimostra che tra me e Theo non è solo una questione di attrazione fisica, se così fosse stato saremmo andati a letto e sarebbe finita lì. E invece si sta trasformando in qualcosa di inaspettatamente importante, e non c'è stato bisogno di chiarire le nostre posizioni: se stiamo insieme solo per provare, se è una cosa seria o no... Tutto è estremamente spontaneo tra noi, ed è proprio questo che mi piace. Il sesso è passato in secondo piano, accadrà quando deve accadere. Anche se ci andiamo vicino continuamente...

Quando mi sveglio mi accorgo che Theo non c'è, ma avverto immediatamente il rumore leggero dell'acqua che scorre nella doccia. Resto nel letto spostandomi dal suo lato, le lenzuola bianche dell'hotel hanno assunto l'odore del suo bagnoschiuma, lo stesso che ho usato anch'io ieri sera per farmi la doccia dopo il bagno in piscina.
Una decina di minuti dopo, Theo torna in camera ed io faccio ancora finta di essere addormentata. Con la coda dell'occhio noto che ha soltanto un asciugamano rosso legato in vita, e questo mi manda subito su di giri. Aspetto che si sieda sul letto, dopodiché mi metto seduta e lo abbraccio da dietro, bagnandomi la canottiera/pigiama con le goccioline che sono ancora sul suo corpo.
-Buongiorno, piccola pazza - mi dice poggiando le sue mani sulle mie e voltandosi per darmi un bacio veloce. Noto che sul comodino c'è un piccolo vassoio con due cornetti ricoperti di zucchero a velo, e domando a Theo da quanto tempo sono lì.
-Ho fatto portare la colazione qui... sono cornetti alla Nutella - mi dice. Adoro sentire la parola Nutella detta con il suo adorabile accento inglese!
-E allora credo di avere molta fame... - rispondo. Mi alzo dal letto senza curarmi del fatto che ho la canottiera sollevata e si intravedono le mie mutande di pizzo bianco, e vado subito a prendere il vassoio. Mi siedo al tavolo e stacco un pezzo di cornetto, assaporando il sapore dolce della Nutella che mi si scioglie sulla lingua. Poi prendo un altro pezzo di cornetto e imbocco Theo, che è venuto vicino a me. Gli è rimasto un po' di zucchero a velo sulle labbra...
-Non muoverti - gli dico. Mi alzo in piedi e mi metto sulle punte per baciarlo, leccando lo zucchero a velo sul suo labbro inferiore.
-Era buono? - mi chiede malizioso e divertito.
-Moltissimo... - Abbasso lo sguardo e ne approfitto per prendere un altro morso di cornetto.
-Per curiosità, che bisogno c'era di farsi un'altra doccia? - gli domando indicando l'asciugamano.
-Mi piace farmi la doccia, a te no? - Be'... sì che mi piace, ma farla con lui sarebbe tutta un'altra storia. Mi avvicino di nuovo a lui facendomi abbracciare, Theo mi prende in braccio come se non pesassi niente e va a sedersi sul letto. Senza pensarci, mi sistemo meglio sedendomi quasi a cavalcioni su di lui. Lo faccio involontariamente, ma dopo avergli baciato il collo per un po', inizio ad avvertire la sua erezione contro di me. Ci guardiamo negli occhi, Theo sembra stranito dal fatto che io non mi sia ancora alzata in piedi. Dopo ieri sera in ascensore, si aspettava senz'altro che lo facessi. Ed è mai possibile che gli basta così poco per...?
-Che intenzioni hai? - mi dice vedendo che continuo a fissarlo con un sorrisino malefico.
-Non ho intenzione di spostarmi da qui - gli dico stringendo ancora più forte le mie gambe attorno al suo bacino.
-Mi sottovaluti, Sara... - Detto ciò, si alza tranquillamente in piedi con me in braccio, iniziando a farmi il solletico.
-Oddio, no! No, ti prego! - Mi costringe praticamente a togliermi di torno, per disperazione vado a buttarmi di nuovo sul letto minacciando di tirargli un cuscino. Ma lui che fa...?
-Quanto pesi, cinquanta chili? Sai che ci metto a batterti? Per i film di Divergent ho fatto una specie di addestramento militare, quindi con me non hai speranze. Perciò adesso ti farò vedere come ci si sente... - Come ci si sente...? In che senso?
-Basta solletico, però! - lo imploro.
-Niente solletico, te lo giuro. - Theo si siede sul letto e mi afferra una gamba, facendomi sdraiare. Non ho idea di cosa vuole fare, ma sento il cuore battere a mille.
Inizia a baciarmi nell'interno coscia, tenendo la mia caviglia destra ferma con una mano. I suoi baci salgono sempre più su, fin quando non arriva con le dita all'elastico dei miei slip. Continua a baciarmi e ad accarezzarmi con le dita, illudendomi che stia per fare qualcosa a cui non sono ancora pronta...
-Adesso capisci come ci si sente? - Detto questo, si mette vicino a me e mi dà un bacio sulla fronte, sorridendo soddisfatto. Ho gli slip bagnati, e adesso capisco cosa intendeva fare... farmi eccitare per poi lasciarmi a cuocere nel mio brodo, come io ho fatto continuamente con lui. Una piccola e crudele vendetta.
-Okay - dico cercando di riprendere un respiro regolare. - Ci basta poco per arrivare a questo punto... - Trovo il coraggio di mettermi seduta, abbassando gli occhi sulle mie mani.
-Perciò non ti farò più uno "scherzo" del genere e tu non lo farai a me. -
-Perfetto, piccola pazza. -
-Perfetto, Muffin. Adesso vado a cambiarmi, sennò quando arrivo all'università?! -

Isabella mi guarda con gli occhi sgranati, dopo averle raccontato della piccola vendetta di Theo per tutte le mie provocazioni.
-Siete tremendi... tutti e due! - mi dice senza trattenere le risate.
-E la cosa buffa, in tutto ciò... è che la sua vendetta mi è piaciuta. Anche se dopo è stato ancora più difficile trattenermi. - Vederlo girare per la stanza in asciugamano non ha facilitato le cose.
-A proposito, quando passa a prenderti? E' con l'autista? - mi domanda Ellie guardando l'ora sul cellulare.
-Dovrebbe arrivare fra cinque minuti, se tutto va bene. Ha noleggiato una macchina e guiderà per le strade di Roma con l'aiuto di un navigatore satellitare... -
-Intrepido, il ragazzo. A Londra si guida a destra! - E scoppia a ridere di nuovo.
-Be', lui guida anche negli Stati Uniti, Ellie. Credo che sappia meglio di noi due messe insieme come si guida una macchina! -
Isabella ed io torniamo davanti all'ingresso dell'università, dove all'improvviso si ferma un'automobile con i vetri oscurati... Che sia lui? Il fischio di Whatsapp mi avverte appena in tempo, è lui!

Muffin: Vedi la macchina con i vetri oscurati, la Volvo grigia? Sbrigatevi a salire ;)

Sara: Ai suoi ordini, Mr James :3 Isabella non sa ancora niente, LOL

-Vieni qui, Ellie... - Prendo a braccetto la mia amica dirigendomi verso la Volvo grigia metallizzata, mentre lei prova a dirmi qualcosa.
-Non dovrei lasciarvi soli? Insomma, avete poco tempo e... -
-E tu vieni con noi. Non provare a opporti o a dire che non vuoi fare il terzo incomodo! - Apro lo sportello davanti e Isabella apre quello dietro, un po' sconvolta da questa inaspettata uscita a tre. Troppe volte mi è capitato di fare la terza incomoda, e oggi non permetterò che Isabella si senta così. Ma voglio che il mio ragazzo e la mia migliore amica vadano d'accordo e inizino a conoscersi, che c'è di così strano?
-Ciao, Theo - dice Ellie timidamente mentre sale di dietro.
-Hey! - Theo la mette subito a proprio agio, ma appena salgo anch'io mi sporgo per abbracciare Theo e dargli almeno un bacio a stampo.
-Io e Sara abbiamo deciso di incastrarti in una giornata folle per Roma... - inizia a dire Theo, rimettendo in moto.
-Io direi di andare al mare, ci state? - propongo ad entrambi. -Ellie, prima che tu dica qualcosa, non serve spogliarci e puoi venire benissimo così. - Theo prova senza risultati a capire cosa le ho detto in italiano, e poi impostiamo il navigatore satellitare verso Ostia. Apprezzo che Theo non sia il riccone viziato che non si muove senza l'autista, io al suo posto mi sentirei molto a disagio a guidare in una città straniera.
-Per me va bene! - dice Ellie. Mi giro verso di lei e battiamo il cinque. Theo inizia a domandare perché non indossiamo i bracciali che ci ha regalato a C'è Posta, ma ovviamente andando sui mezzi pubblici non possiamo rischiare di farci troncare una mano... su quei bracciali ci sono dei diamanti veri!
Theo è un po' in imbarazzo per il fatto che io racconto a Isabella tutto ciò che riguarda noi due, compreso l'episodio di stamattina, ma tra loro non c'è alcun disagio e durante il viaggio iniziamo a parlare di un sacco di cose.
-Devi sapere - dico ad un certo punto - che da sola sono completamente matta... - proseguo guardando Theo tutto concentrato a guidare. In realtà credo che questo lo abbia già capito! - Ma quando sto con Ellie, do il meglio di me stessa. - Isabella si affaccia tra i due sedili e conferma le mie parole, poi mettiamo in atto il nostro piano: mostrarci a Theo in tutta la nostra follia!
Io e lei iniziamo a parlare italiano, in modo da non farci capire e aumentare la curiosità di Theo.
-Spegni quella merda di radio e alla musica ci penso io! - dice Ellie. Le faccio l'occhiolino, complice.
-Okay, Muffin. Ora dovrai vedertela con due pazze. - La sua mano destra si sposta dal volante alla mia coscia, accarezzando la stoffa dei miei leggings neri. Spengo la radio, ed ecco che Isabella fa partire la musica dal suo cellulare. E noi due, da brave pazze, iniziamo a cantare. Everytime dei The Kolors, ci fa impazzire entrambe e appena la sentiamo non possiamo fare a meno di cantarla.
-E' la tua suoneria del telefono...? - mi domanda Theo mentre io e la mia migliore amica cantiamo a squarciagola.
-Sì, è proprio lei! E' una band italiana, anche se non si direbbe! - Detto questo riprendo a cantare e a "ballare", per quanto sia possibile farlo in macchina, e poi Isabella mette un'altra canzone... una a caso. Stiamo rendendo la guida a Theo più difficile del previsto, ma non c'è traffico e si scorre bene.
-Muffin, se non canti anche tu mi incazzo seriamente! - Quale canzone poteva scegliere Ellie? La sua Can't Complain, ovvio. E adesso siamo tre matti che cantiamo in macchina, nonostante lui resti anche concentrato sulle strade e sul cambio. Le nostre mani si sfiorano più volte, quella canzone mi riporta a quando l'abbiamo cantata insieme quando ci siamo salutati...
I nostri occhi si incontrano per un attimo e cantiamo tutti e tre: io, lui e Isabella. E' una situazione buffa, divertente e surreale...

Quando arriviamo al mare, ci togliamo le scarpe e ci facciamo un giro in spiaggia, Theo è "nascosto" dai suoi inseparabili Ray Ban e dal cappello con la visiera.
-Crede che basti questo per non notare quanto è figo? - mi dice Isabella parlando in italiano, sempre per non farsi capire da lui.
-Be', non notare che sia figo è un po' impossibile... L'importante è che non lo riconoscano, tutto qui. - Abbiamo lasciato i libri universitari in macchina, e possiamo camminare senza il peso di quelle borse pesanti. Ogni tanto mi diverto a scattare qualche foto a Theo con il cellulare, e lui all'improvviso si toglie la maglietta. Ellie lo osserva esterrefatta, e sorridiamo come due sceme.
-Hai caldo, Muffin? - gli domando prendendolo per mano.
-Un po'... si sta bene, quindi ne approfitto. - risponde facendo il suo inconfondibile sorriso sghembo. Dopo esserci tolti la sabbia dai piedi, facciamo un giro sul lungomare e ci fermiamo in un bar per prenderci un gelato. Mentre Theo si siede per controllare il cellulare che usa per lavoro, Isabella ed io andiamo a comprare i gelati.
-Ferme, offro io! -
-Dai Theo, sono solo tre gelati! - lo rimprovero. Probabilmente neanche esistono più i ragazzi che ti offrono da mangiare...
-E ho detto che ve li offro io. Non hai possibilità di replica. -
Mentre andiamo a pagare, noto che due ragazze si sono avvicinate a lui, in maniera discreta e silenziosa. Quando torniamo al tavolo lo troviamo impegnato a firmare due autografi e a scattare selfie con i cellulari delle due ragazze.
-Ecco i gelati... - dico in inglese, mentre le ragazze osservano me e Isabella con una faccia confusa.
Poi ringraziano Theo e se ne vanno, per fortuna non hanno attirato troppo l'attenzione.
-Credo che ti abbiano scambiata per qualcuno, Sara - mi dice Theo, che le ha sentite bisbigliare qualcosa in italiano.
-Io le dico sempre che somiglia a Nina Dobrev, ma lei non ci crede! - interviene Ellie mentre iniziamo a mangiare i nostri gelati.
-Be', magari c'è un po' di somiglianza, ma io sono più bassa e sicuramente ho qualche chilo più di lei... -
-Theo, ma le dici di piantarla? Ti autorizzo a usare le maniere forti, davvero! - si affretta ad aggiungere Ellie.
-Tranquilla Isabella, lascia fare a me e non si azzarderà più a dire queste cose. - Theo mi lancia uno sguardo minaccioso, ed io capisco subito cosa intende. Non credo che riuscirei a sopportare un'altra vendetta come quella di stamattina. Questi due stanno cospirando contro di me, fantastico!

Quando vediamo che si è fatta una certa ora torniamo a Roma, e il viaggio in macchina non è per nulla pesante o forzato. E sto scoprendo sempre più cose di Theo: sa come mettere a proprio agio le persone, proprio come ha fatto oggi con Isabella, che non si aspettava minimamente questa uscita a tre. Sì, direi che posso ritenermi più che soddisfatta.

Buona domenica, ragazze!
Credo di aver trollato tutte con la fine dello scorso capitolo, Sara e Theo continuano a provocarsi a vicenda ma non era ancora il momento di andare oltre :P
Ho messo quella foto perché lì Theo ha molto la faccia da furbetto e Sara da "sono innocente ma non troppo" ;) Mi sono divertita a giocare con il contesto reale in cui si svolge la storia, quando faccio dire a Isabella che Sara somiglia a Nina Dobrev xD
Vi avviso che comunque manca poco ai capitoli hot, preparatevi a tutto :3
Alla prossima, votate e commentate ☆
Greta

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