"Say You Won't Let Go" ~Camren

Por Arwen00_

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Camila si è appena trasferita in una nuova città. Nella nuova scuola non fa amicizia con nessuno, è chiusa pe... Más

Trama
I Capitolo
II Capitolo
III Capitolo
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo V (seconda parte)
Capitolo VI
Capito VII
Capitolo VIII
SONO SCEMA (:
Capitolo VIII (Seconda parte)
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capito XII
Capitolo XIII
BOOOM
Capitolo XIII (Seconda parte)
Capitolo XIV
Uccidetemi
NON È UN CAPITOLO
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XIX
Capitolo XX
Capitolo XX (seconda parte)
Capitolo XXI
Non è un capitolo
Capitolo XXII
XXIII (seconda parte)
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Capitolo XV

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Por Arwen00_

"A thousand years"

Camila's Pov

Andai a scuola, incontrai Lauren, decisi di dirle tutto qualche altro giorno, volevo passare gli ultimi giorni con lei tranquilla, senza darle problemi.
La prima ora l'avevo con Normani, mi sedetti vicino a lei

"Buongiorno scoiattolo" Disse

Iniziamo.

"Scoiattolo?"

"È la prima cosa che mi è venuta in mente quando ti ho vista"

"Ah.." inarcai le sopracciglia

"E a te cosa viene in mente quando mi vedi?"

"La merda(?)" sorrisi

"Daaaai! Sii più dolce"

"Scherzo! Il cioccolato"

"Mmh.."

Arrivò il professore e iniziò la lezione, Normani mi disturbò tutto il tempo. Però, meno male che c'era lei a tirarmi un po' su di morale. Per il resto delle ore la giornata passò tranquilla.

-

"Amore, oggi ti voglio portare in un posto" Lauren mi guardò sorridendo

"Dove?" chiesi curiosa

"Eheh, sorpresa"

"Mmh.. Dai, dimmelo!"

"Nah, fatti trovare pronta verso le venti ti chiamo quando arrivo a casa tua, ciao" Mi baciò e se ne andò.

Adesso dovrò stare tutto il giorno con l'ansia? Che palle!
Tornai a casa e mi buttai a letto.
Il pomeriggio lo passai a pensare dove mi portasse Lauren, perché non doveva dirmelo?

-

Erano le diciannove e trenta, Lauren mi aveva chiamata dicendomi che sarebbe arrivata prima. Dato che mia madre aveva deciso di andarmi a chiudere in un "manicomio" significava che potevo scappare di nuovo di casa..
Scesi dal muro ed entrai in auto

"Allora, sei pronta?" mi guardò divertita

"No, ho l'ansia" ero seria

Mi baciò. I suoi baci, così dolci che mi mettevano così tranquillità anche se dentro avevo una tempesta.
Decisi che quel giorno non avrei pensato a nulla, eravamo solo io e Lauren, i problemi fuori.
Arrivammo in spiaggia, ormai era diventato il nostro posto.

"Chiudi gli occhi" si fermò

"Vuoi che cado?" sorrisi

"Ti faccio strada io, dai!" si mise dietro me mettendomi una benda. Mi prese la mano e mi tirò in segno di camminare

"Cosa cazzo era quello?!" urlai dopo pochi metri "Sei pessima come navigatore"

"Mi scusi" la sentivo ridere e sorrisi anch'io

"Siamo arrivate?"

"Dio mio quanto parli. No, non siamo arrivate"

Sbuffai, continuando a camminare e inciampando ogni secondo. 

"Okay" si fermò "Puoi toglierti la benda"

Tolsi la benda, ci volle qualche secondo per mettere a fuoco l'immagine. C'erano tantissime candele che formavano una strada dove portava ad un tavolo. Era stupendo, c'erano anche tutti i petali di rose buttati a terra e sul tavolo.

"Oh mio Dio, Lauren, è stupendo"

Mi buttai addosso a lei, felice come una bambina

"Aspetta, non ho finito"

Cosa c'era ancora?

"Allora, inizio col dirti che ti amo tantissimo." aveva gli occhi lucidi, era emozionata e sull'orlo dal pianto e un sorriso le illuminava quel volto stupendo "So che stai attraversando un momento molto difficile nella tua vita, ma ti prometto che insieme sconfiggeremo tutto e tutti.
Siccome ancora non abbiamo reso le cose ufficiali.." si fermò un momento, mettendosi seria, ma con gli occhi che le brillavano ancora
"Camila, vuoi essere la mia fidanzata?"

Scoppia a piangere, un'emozione mi colpì dritta al cuore. Ero felice, emozionata, innamorata, tutte emozioni positive che solo lei sapeva darmi. Solo lei sapeva amarmi e senza lei chissà come sarebbe la mia vita. In quel momento non riuscii a dire nulla e le uniche parole che uscirono in mezzo a tutte quelle emozioni fu un semplice:

"Sì"

Al suono di quelle parole sorrise di nuovo e vederla emozionata in quel modo mi rendeva ancora più felice.

Uscì un anello, era STUPENDO.
Me lo mise, con molta delicatezza. Mi sentivo.. Non lo so, un'emozione indescrivibile.

Ci sedemmo al tavolo e mangiammo.

"Grazie Lauren" posai la forchetta sul piatto e la guardai

"E di ché? Per te sarei disposta a prendere anche la luna se solo me lo chiedessi."

Ci guardammo qualche secondo dritte negli occhi, in quell'attimo mi sentii strana, mi accorsi di quanto fosse importante lei per me e una paura arrivò al petto, al pensiero che lei un giorno non ci fosse mai più.

"Ho paura Lauren" quelle parole uscirono sole.

"Di cosa?" mi prese le mano per tranquillizzarmi 

"Non lo so, mi sento così bambina e immatura per stare al tuo fianco. A volte mi sento come se vorrei darti di più, vorrei che tu avessi di più di ciò che ti do io e magari non riesco ad essere perfetta e non riesco a darti tutto ciò di cui hai bisogno"

Si alzò dalla sedia, venne vicino a me

"Lauren, non sto dicendo che non ti voglio, sto solo dicendo che ho paura che magari.."

"Ssh" mi mise un dito sulla bocca

"Smettila Camila, tu non sei piccola, non sei inferiore, non è vero che non riesci a riempire le mie emozioni al massimo. Io non ti chiedo nulla, non m'importano i grandi regali, le grandi sorprese, te lo ripeterò ogni giorno finché non ti entrerà in testa. Io ho bisogno solo di una cosa, solo del tuo amore, questo è il mio regalo più grande, non c'è niente di più grande del tuo amore. Solo questo Camz."

Una lacrima scese sul mio volto Lauren mi emozionava in tutto.
E se lei chiedeva il mio amore, io non potevo rifiutare per niente al mondo.

Il resto della serata la passammo abbracciate, con il rumore del mare. Tra le sue braccia mi sentivo sicura, sapevo che lì non poteva toccarmi nessuno, nessuno poteva farmi del male.

Lauren's Pov

Ho organizzato una sorpresa a Camz, volevo rendere le cose ufficiali tra noi, le ho comprato un anello di fidanzamento, con l'aiuto di Dinah, Ally e Normani. Anche se è stato impossibile trovare un anello che piacesse a tutte, alla fine l'abbiamo trovato.
Ho organizzato una cena a lume di candele, voglio che lei si senta una principessa, la mia principessa. La serata è andata benissimo, vederla ridere mi riempì il cuore di gioia, vederla piangere per la felicità, mi portò alle stelle.
Ci addormentammo l'una tra le braccia dell'altra, escludendo il mondo.
Eravamo solo noi due, e a me basta essere con lei per formare il mio mondo.

-

"Amore, dobbiamo andare a scuola, svegliati"

Non volevo svegliarla, ma non volevo neanche che saltavamo di nuovo la scuola.

"Camz"

Neanche con le bombe si sveglia.

"Camila!"

"Si" Sussurrò

"Camila, svegliati" Stavo morendo dalle risate nel guardarla. Non rispose, era completamente in coma.
Dato che eravamo al mare, c'era l'acqua e Camila non si svegliava, decisi di prendere un bicchiere d'acqua, molto fredda, e gliela buttai addosso, così doveva svegliarsi per forza. 

"CHE CAZZO FAI?!" si alzò a mezzo busto con la bocca spalancata

"Buongiorno anche a te" risi alla scena

"LAUREN, TI ODIO!"

"Non è colpa mia se quando ti chiamo non rispondi"

"MA... UFF" sbuffò toccandosi i capelli tutti bagnati

Mi misi sopra di lei e la baciai

"Mi odi ancora?"

"No.. Ti amo da impazzire" sussurrò sulle mie labbra

"Dobbiamo andare a scuola"

"Ma io non voglio.."

"Camila, alza quel culo e andiamo"

"Che paaalle, sei peggio di mia madre" Si alzò e cominciò a camminare come un gorilla

Inizia a ridere

"King Kong!"

Si girò con un uno sguardo assassino

"Come mi hai chiamata scusa?!"

"King Kong" Scoppiai a ridere

Mi stava fissando forse un po' troppo seria

"Che c'è?!" Dissi

Iniziò a correre verso di me

"King Kong sta arrivando"

Si tuffò sopra di me facendomi cadere a terra, ero piena di sabbia.

Iniziò a ridere a crepapelle.

Quant'era bella?

"Adesso devi andare a scuola così" Disse

"Camila.. Io ti uccido"

Mi alzai, iniziò a correre, ma la presi in braccio.

"METTIMI GIÙ!" scalciava come una bambina

"LAUREN NON FARLO O GIURO.."

La buttai in acqua.

La sua faccia era qualcosa di epico.

"Non puoi vendicarti così" corse verso la spiaggia

Sembrava un panda tutto bagnato

"Adesso dovrai andare a scuola così" alzai un sopracciglio

"Noo!!" piagnucolò

Si avvicinò a me, indietreggiai mettendo le mani davanti a lei, in segno di non toccarmi

"Mi abbracci?" Disse con gli occhi dolci, aveva tutto il trucco sbavato, ma era stupenda

"Ma anche no"

"DAI, LAUREN. STO CREPANDO DAL FREDDO, SE NON VUOI CHE MUOIO DI BLOCCO RESPIRATORIO ABBRACCIAMI!"

L'abbracciai, così forte che sentivo anche il suo cuore

"Non penso proprio che possiamo andare a scuola così"
Dissi, staccandomi dall'abbraccio

"Già, devo andarmi ad asciugare"

"Vieni a casa mia, a quest'ora non c'è nessuno, ti fai una doccia e ti cambi"

-

Arrivammo a casa mia, entrai e Camila corse in bagno

"Vado a farmi la doccia!!"

"Ti prendo i vestiti mentre"

Salii in camera, presi un paio di pantaloni neri, che non usavo più perché mi venivano piccoli e una felpa enorme.

Entrai in bagno

"Permesso?"

"Dopo che entri me lo chiedi il permesso?"

"Ops" risi

La guardavo da dietro lo sportello trasparente della doccia.

Iniziai a mordermi il labbro inferiore.

Non ce la facevo più a guardarla

"Posso entrare con te?" chiesi

"Ti piacerebbe.. Ma no" rise

"Perché?"

"Ti faccio soffrire"

"Ma dai"

Iniziò a muoversi con movimenti sexy

"La smetti?"

"Di fare?" chiese, innocente

"Quei movimenti"

"Se vuoi puoi anche uscire"

"Sei così stronza" mi appoggiai con la schiena al muro e continuai a fissarla

Dopo ben MEZZ'ORA di tortura, uscì.

Restai lì, a bocca aperta

Si buttò sopra di me, tutta bagnata. Mise le mani dentro la maglia. Un brivido invase tutto il mio corpo. Mi spogliò tutta e mi buttò dentro la doccia.

"Sono stronza eh?" sussurrò al mio orecchio, il suo fiato così leggero mi eccitò ancora di più.

Non riuscii a dire nulla, sapeva come farmi zittire

"Ti faccio vedere cosa sa fare la stronza"

-

Ci asciugammo, Camila si mise i vestiti che le avevo preparato, sprofondò nella felpa

"Lauren, aiuto!"

"Dove sei finita?"

Inizia a ridere come non mai, era rimasta là dentro.

"Non trovo l'uscita, aiuto!"

L'aiutai e finalmente trovai il suo viso

"Cucù" Dissi per poi baciarla

Ci buttammo nel letto a farci le coccole.

"Sto bene con te" Mi sussurrò

"Anch'io amore"

"Che schifo.."

"Cosa?!" chiesi confusa, guardandola

"Il mondo" abbassò lo sguardo

"Perché?" le accarezzai il viso

"Perché quando una cosa ti fa stare bene, ci sarà qualcosa che te la porterà via.."

"Perché dici questo?"

"Non lo so."

"Pensiamo al presente e non al futuro. E poi io non lascerò che niente e nessuno ti porti via da me. E se succederà, ti inseguirò fino all'infinito per riaverti mia"


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