Never without you

By Antonella_Torrance

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Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazz... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
capitolo 64
Epilogo
Ringraziamenti
Centomila volte grazie❄️

Capitolo 60

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By Antonella_Torrance

Kyle

Nei suoi occhi leggevo delusione, rammarico. Era stata ammessa in tutte quelle in cui aveva fatto domanda, tranne in quella dove volevamo passare i prossimi tre anni insieme.

Non avevo mai pensato al college prima di conoscerla, ma l'idea di condividere con lei questa esperienza, la rendeva non so..speciale. Mi piaceva l'idea di frequentare gli stessi corsi, abitare vicino, pranzare sempre insieme e poter sgattaiolare dai nostri dormitori per andarcene da qualche parte solo noi.

Leggevo nel suo sguardo che anche lei desiderava tutto questo.

"Non è la fine del mondo" la avvicino a me stringendola in un abbraccio nel letto di camera sua.

Dormire a casa mia e guardare negli occhi mio padre dopo tutto ciò che avevo scoperto, era davvero troppo difficile. Una parte di me non riusciva però a non pensare ad una cosa: se non avesse salvato Kitty quella notte, lei adesso non sarebbe qui tra le mie braccia ed io vedrei ancora vuoto attorno a me e dentro di me.

Ero spento senza di lei, non sapevo cosa significasse emozionarsi per qualcosa come delle foto dentro una cabina, o per una rosa blu, io che di rose non né avevo nemmeno mai sfiorata una. Intreccio le mie dita alle sue e il freddo dell'acciaio mi ricorda la promessa che ci siamo fatti. Quell'anello che racchiude parole importanti

Vedevo un futuro si, un futuro che anche se magari troppo romantico e perfetto, era quello che volevo per noi. Mi sarei impegnato per realizzarlo.

"Lo so" sussurra mentre la stringo da dietro

"Allora perché non sembri felice? Sei entrata ad Harvad, a Yale, a Berkeley"

L'idea che potesse frequentare lo stesso college del suo ex mi faceva impazzire, ma non glielo avrei mai detto. Non volevo in alcun modo influenzare la sua scelta.

Cavolo sono fra le università più famose e prestigiose e in cui è davvero difficile essere ammessi

"Sono felice" Si volta di fronte a me, ma io torno ad abbracciarla senza mai staccare lo sguardo dal suo

"Non devi essere triste perché non sei entrata a Stanford, magari neanch'io sono stato ammesso"

"Ma se invece fossi ammesso, ci andresti vero?"

Il suo tono è incerto, so dove vuole arrivare

"Te l'ho detto Kitty, io vado dove vai tu"

"Ma, se riuscissi, se fossi ammesso non rinunceresti vero?"

"È un modo velato per dirmi che non mi vuoi con te?" Sorrido avvicinandola di più a me e anche lei fa lo stesso

"È che sarebbe una grande opportunità, e non hai scelto alternative"

"Mmm..possiamo solo goderci il tuo di momento?"

Le dico sfiorando le sue guance con le labbra per poi arrivare alla sua bocca

Lei avvolge il mio viso tra le mani avvicinandomi di più a lei

Ricambia il mio bacio in modo lento, dolce e intenso, si sposta appena per sfiorare la punta del naso col mio e piegare le labbra in un sorriso accennato

"Ti amo"

Amo sentirglielo dire, penso non mi stancherò mai di sentirle pronunciare queste parole. La amo con tutto me stesso

"Sono fiero si te" Le dico lasciando teneri baci a stampo sul suo viso

"Mia zia impazzirà quando glielo dirò" Sorride e finalmente la vedo davvero emozionata

"Io ho sempre saputo che c'è l'avresti fatta"

"Aspettiamo la tua di risposta così possiamo festeggiare"

"E se invece festeggiassimo subito?"

L'afferro di sorpresa portandola poggiata sopra di me mentre lei urla sorpresa e poi scoppia a ridere

"E che avevi in mente?"

"Un paio di idee c'è le ho"

"Si?"

"Si"

Mi sollevo per avvicinare la bocca alla sua e divorarle quelle labbra invitanti e mie

La vedo scostarsi appena sorridendo, si alza lentamente ed io aggrotto la fronte sorpreso

"Pensavo dovessimo festeggiare" Dico sorpreso

"Infatti"

La vedo sfilarsi la t-shirt lentamente mentre sento già l'erezione premere da sotto i jeans

"Sono confuso, perché non sei qui nel letto con me allora?"

Lei sorride seducente e cazzo non so ancora quanto riuscirò a resistere senza saltarle addosso

Con movimenti lenti e languidi lascia cadere anche i jeans

La visione del suo corpo avvolto solo dall'intimo è la cosa più bella e che non mi stancherò mai di guardare e si, venerare

"Sinceramente Kitty sono un pò confuso"

Lei allora si avvicina al mio viso sussurrando a bassa voce

"Lo sai che nel mio bagno c'è la vasca oltre che la doccia. Non l'ho ancora provata, che dici mi fai compagnia?

Non me lo faccio ripetere due volte, con un sorriso malizioso mi sollevo anch'io dal letto sollevandola tra le mie braccia mentre mi dirigo al bagno

"Quindi mai provata?"

"Mai" scuote divertita la testa, mentre la poso giù senza smettere di baciarla

Inizia a riempire la vasca di acqua calda e subito dopo si sparge per la stanza il profumo di bagnoschiuma

Toglie il resto dell'intimo mentre anch'io nel frattempo mi libero di ogni strato di vestiti che ho addosso

Ci infiliamo nella vasca, io poggiato alla sinistra lei di fronte a me, mentre l'acqua si riempie di schiuma

"E pensare che quando l'ho vista per la prima volta ho pensato che non l'avrei mai usata"

La avvicino a me facendola posizionare meglio a calavalcioni, mentre riprendo a baciarla

"Dipende da come la si usa"

Neanch'io in realtà sono un'amante delle vasche da bagno, ho sempre preferito la doccia, ma devo ammettere che ritrovarmi qui con Kitty proprio su di me, è una visione di cui potrei abituarmi

"Sei felice? Davvero?"

Le chiedo sfiorando il suo viso

"Lo sono"

"Allora non pensare più a Stanford, non sanno cosa si perdono quegli idioti"

Lei sorride mentre accarezza il mio petto, subito dei brividi mi attraversano, ma non è l'acqua calda a provocarmeli, ma la sensazione del suo tocco, della sua presenza

So per certo che anche stando lontani, avrei comunque solo lei nel cuore, nessuna riuscirebbe mai a prendere il suo posto. Nessuna riuscirebbe mai a farmi sentire come mi fa sentire lei.

"A che pensi?"

La sua voce interrompe i miei pensieri e rispondo con la prima cosa che mi viene in mente

"Sei avessimo più di un figlio, non li chiameremo come il resto dei personaggi della Devil's night vero?"

Lei scoppia a ridere avvolgendo le braccia attorno il mio collo

"In realtà l'idea non mi dispiacerebbe"

"Ok, adesso ho davvero paura"

"Hai intenzione di avere molti figli?"

"Non lo so"

Non saprei, con lei vedo ogni parte del futuro sempre perfetta. Vedo noi adulti, la nostra casa, Winter, ma vedo anche Kitty incinta e l'idea di avere grida di bambini per la casa non mi dispiace poi tanto, specie per me che sono cresciuto come figlio unico, anche se in realtà un fratello c'è l'ho. Ho Michael.

"Guarda che senza laurea e senza lavoro, non se nè fa nulla"

Dice con tono quasi divertito e subito la afferro per la vita avvicinandola a me

"Avrai la tua laurea e troveremo un lavoro in tempo"

"Avremo la nostra laurea" ribadisce ed io sorrido per il tono deciso che usa e quel broncio che la rende adorabile

"Avremo" rispondo prima di baciarla finalmente.

Premo le labbra sulle sue sentendo quella stessa sensazione di ogni volta, un senso di benessere, completezza e infinito amore

La stessa che sento quando una volta tornati in camera, e infilato subito un preservativo, si l'ho convinta a tenerne almeno una confezione nel cassetto del suo comodino, mi spingo dentro di lei. E ogni volta è una sensazione travolgente, forte, intensa e unica.

Perché non è solo sesso quello che facciamo. Non è solo un atto fisico. È molto, molto di più. Affondo dentro di lei con più energia e la sento gemere di piacere e stringere le gambe attorno a me con più forza. Intreccio le nostre mani mentre con l'altra preme sulla mia schiena marchiandola con i segni delle unghia

I nostri sospiri si mescolano mentre mi muovo dentro di lei con spinte sempre più decise mentre lei inarca la schiena e segue ogni mio movimento. È come fossimo fatti apposta per stare insieme. È una sensazione strana, difficile da spiegare, ma stupenda. Mi muovo dentro di lei finché non sento che sta per raggiungere l'orgasmo, anch'io ci sono vicino, ma voglio godermi ogni sospiro, ogni istante, ogni secondo insieme a lei. Perché so che non né avrò mai abbastanza

La bacio con foga e lei ricambia mentre con la mano avvolge il mio viso

Mi scosto appena senza allontanare la bocca e gli occhi da lei mentre mi guarda con una luce negli occhi da cui sembra mi possa specchiare

"Ti amo" Sussurro sulla sua bocca mentre ad agno affondo la sento gemere e stringersi sempre più a me

"Ti amo, Kyle" Sussurra prima di lasciarsi andare ad un gemito di piacere

Non so che ho fatto per meritarmi una persona come lei, ma so con tutto il cuore che non la lascerò più andare, niente ormai può mettersi contro di noi nemmeno il college. Dopo un ultima e intensa spinta vengo anch'io mentre i nostri respiri sono ancora affannati e come ogni volta, non ci allontaniamo subito come volessimo fermare il tempo.

Vado a casa qualche ora dopo solo per prendere un cambio, mio padre non c'è, ma anche ci fosse stato non ha il coraggio di affrontare da capo ogni cosa e sinceramente non né ho voglia neanch'io. Non cambierebbe nulla. Sono cresciuto pensando di aver avuto una madre amorevole e perfetta, che aveva sofferto nel lasciarmi. Invece scopro che era un alcolizzata, che ha provocato l'incidente dei genitori di Kitty e nonostante lei non gli porti odio, non posso fare a meno di provare un leggero astio per entrambi. Mi avvio alla porta quando la curiosità mi spinge ad aprire la cassetta della posta. E lì la vedo.

Il logo inequivocabile di Stanford.

Richiudo la cassetta mentre stringo tra le mani la risposta ad ogni dubbio

Busta grande.

Entro in casa e apro restio la busta leggendone subito il contenuto

Sono stato ammesso

Leggo l'intero foglio mentre all'interno ci sono i moduli di ammissione.

Non ci penso un attimo e guardandomi attorno getto poi tutto nel cestino.

Salgo in camera prendendo lo zaino e infilandoci i cambi per i prossimi giorni e i libri delle prossime lezioni. Credo li passerò comunque con Kitty dato che ormai mancano pochi mesi alla fine della scuola, e lei è ormai al sicuro col tema università.

La raggiungo trovandola intenta a fare colazione con dei muffin. Sorrido nel vedere della cioccolata sulla punta del suo naso

Mi avvicino e con la lingua lecco via i residui di cioccolato,

"Sei di buonumore grazie a me?" Chiedo in tono malizioso e la vedo arricciare le labbra provocando quelle fossette che amo tanto

"Mia zia è uscita presto, abbiamo tempo di fare colazione e andare a scuola

"Perfetto" le lascio un bacio a stampo sul labbra mettendomi seduto di fronte a lei

"A proposito del college, stavo pensando che sei ancora in tempo per fare altre domande"

"Si?"

Dico addentando un pezzo di muffin

"Sono seria Kyle, a prescindere da quale sarà la risposta alla Stanford"

La interrompo subito

"A proposito di questo, ho ricevuto anch'io la risposta e..non sono stato accettato"

La delusione del suo viso mi fa vacillare

"Mi dispiace"

Si avvicina cingendomi a sè

"A me no, doveva andare così, almeno potrò seguirti in autunno"

"Ti trasferirai davvero con me?"

"Assolutamente si, il college era un modo per stare vicini, ma solo perché non ci hanno presi non vuol dire dobbiamo separarci per forza"

"Lo so, ma se tu decidessi di.."

"Ho già deciso, il mio posto è con te, al di là del college"

La vedo sorridere ed emozionarsi e non mi stancherò mai di vederla arrossire in quel modo genuino e spontaneo

"Sarebbe un sogno stare insieme anche l'anno prossimo"

Sussurra emozionata

"Non solo l'anno prossimo Kitty"

Avvolgo le braccia attorno la sua vita attirandola a me per unire le nostre labbra che bramano del contatto con l'alto.

Lo penso davvero, l'università non avrebbe comunque cambiato niente. La amo, so che vinceremo anche questa.

"Ehi come va?"

Michael mi raggiunge al mio armadietto dopo che Kitty si è diretta con Astrid alla lezione della prima ora

"Alla grande, ho quasi perso la ragazza per colpa di mio padre"

"Tuo padre? Che c'entra scusa?"

"È una storia lunga" Mi tocco la fronte come cercassi di placare i miei pensieri

"Sono stato ammesso a Princeton e Berkeley"

Mi volto a guardarlo con un immenso sorriso

"Maddai! Congratulazioni amico"

Lo abbraccio felice e lui ricambia visibilmente emozionato

"Non ci speravo più sinceramente anche perché non avevo fatto domanda in altre parti"

"Sono davvero felice per te"

"E a te, non è ancora arrivata la risposta?"

"Si, io, ahm..non ce l'ho fatta"

"Non ti hanno ammesso? È strano, hai degli ottimi voti"

"Già, ma magari a loro non basta"

Richiudo l'armadietto davanti a me mentre Michael mi guarda con cipiglio sospetto

Merda

"Mi stai dicendo la verità?"

"Perché dovrei mentirti?"

"Beh, non saprei, Astrid mi ha detto di Katy"

"Sono felice per lei"

"Lo so"

"Allora perché mi guardi così?"

"Perché ti conosco meglio di chiunque altro, ma spero fortemente di sbagliarmi stavolta a credere che tu menta per non dirlo a Katy"

"Non sto mentendo e andrò comunque con lei"

"Dove, ad Harvard? A Yale? E cosa farai sentiamo? Vuoi trovarti un lavoro? lasciare che passino anni senza averci provato?"

"In fondo non ho mai pensato al college"

"Ma eri felice all'idea di andarci quando hai fatto domanda, so che l'hai fatto per Katy, ma ti ho visto, eri felice"

"Michael! Non mi hanno accettato è chiaro"

Sospira amareggiato

"Chiaro, ma non ti credo"

"Michael il diffidente"

Dico diverito ma lui non ricambia la battuta

Deglutisco a fatica mentre i suoi occhi non mi abbandonano

"Non deve saperlo"

Dico solo questo e lo vedo sospirare non d'accordo. Mi conosce da tutta la vita, sapevo non se la sarebbe bevuta, ma non cambia comunque nulla.

So che non mi tradirà

A ritorno da scuola scoppia un temporale improvviso, io e Kitty raggiungiamo correndo casa mia, senza smettere di sorridere

Almeno sono certo che non ci sarà nessuno in casa a quell'ora.

"La pioggia nella maggior parte dei casi genera malumore, mentre noi sembriamo correre sotto un arcobaleno"

Le sussurro stringedola a me e baciandola intensamente

"Questo perché siamo noi l'arcobaleno che piova o meno"

"Mi rubi le battute adesso?"

"Vuoi essere l'unico romantico della situazione?"

"Mi piace essere romantico"

Mi avvolge le braccia al collo sorridendomi ad un soffio dalle labbra

"Vuoi sapere un segreto? Piace tanto anche a me"

Sorride prima di baciarmi con trasporto mentre ci dirigiamo di sopra senza staccarci, nel tragitto facciamo cadere diverse cose sul pavimento ridendo della nostra pessima coordinazione

"Scusa" dice piegandosi per prendere delle cornici che erano posate sul mobili in basso

"Fa niente, vieni qui"

La avvolgo a me mentre nota che anche il cestino si è capovolto

Il karma non è per niente dalla mia parte direi

"E questa?"

Chiede raccogliendo la busta strappata del college

Resto in silenzio mentre lei guarda la busta rovinata e i moduli che da perfetto cogliore ho lasciato dentro

"Ti hanno ammesso? C'è l'hai fatta?"

Nella sua voce c'è eccitazioene, gioia, e sorpresa perché non capisce come possa averglielo nascosto

"Perché era nella spazzatura? E perché mi hai detto di non avercela fatta?"

"Kitty ascolta.."

"Mi hai mentito?" Perché?"

"Perché non ho preso in considerazione di andarci senza di te"

Dico sincero

"Kyle! Avevi promesso che.."

"Lo so cosa ti avevo promesso, ma la verità è che ero più legato all'idea di andare al college insieme che andarci per davvero"

"Quindi non vuoi andarci?"

"No"

"È il tuo futuro"

"Pensavo fosse il nostro"

"A me non cambierebbe nulla la distanza, ti amo, non cambierà andare in college separati"

"Possiamo smetterla di parlarne"

"Quindi non ti importa buttare all'aria il college?"

"Non è così, io.."

Non lo so nemmeno io perché, ma non ero entusiasta quando ho visto la busta, avrei dovuto gioire, sentire comunque qualcosa, invece non mi aveva emozionato come credevo. Non so se fosse dato dal fatto che Kitty non fosse stata ammessa o se dipendesse da me. Volevo capirlo e non potevo buttarmi subito in una cosa importante come il college se non ho le idee chiare

"La verità è che non so se l'ho fatto più per noi e perché lo volessi davvero"

"E se fossi stata ammessa?"

"Non lo so, magari mi sarei sentito così o sarei stato felice. Non volevo che saperlo potesse renderti triste"

"Triste? Kyle io sono così felice e fiera di te, sono davvero così felice che tu ce l'abbia fatta perché lo meriti, e se non sei sicuro va bene, solo pensaci prima di rinunciarci, perché la distanza non cancellerà comunque quello che sento per te"

"Lo so, per me è lo stesso"

Ero certo che la distanza non avrebbe mai cancellato ciò che sentiamo, forse poteva influire nelle nostre vite, ma era normale, alla fine anche questo fa parte dei cambiamenti

Ma quello che sento per lei so che non cambierà mai, anzia la amerò sempre di più

La stringo a me poggiando la fronte sulla sua

"E la tua di scelta invece? Hai diverse opportunità, quale sceglierai?"

Dai suoi occhi non so perché, ma già lo so

"Mia zia ha esultato così tanto quando gli ho detto delle ammissioni che non sono riuscita a dirgli quale preferissi. In realtà ho scelto quelle università perché sarei voluta andare in ognuna di esse, ma..credo che senza Stanford la scelta si sia poi ridotta"

Sorrido e subito i suoi occhi si illuminano, avvolge le braccia attorno a me e il suo profumo mi invade e rilassa come camomilla

"Yale" sussurra trattenendo un sorriso mentre io la stringo e la sollevo a me in un impeto di entusiasmo

"Sono fiero di te amore mio"

Sorride illuminando il suo bellissimo sguardo ed io premo subito le labbra sulle sue sentendo subito quella sensazione di pace e casa

Sento che si prospetta davvero un futuro per noi, è una sensazione talmente bella, talmente vera che non vedo l'ora di vivere solo con lei

Più vanno avanti i giorni e più si avvicina anche il fatidico ballo di fine anno

Cazzo che ansia! In quattro anni non ho mai partecipato davvero a queste cose, io e Michael ce la spassavamo questo è sicuro, ma niente è lontanamente paragonabile a ciò che sto vivendo con la mia Kitty

Questa sera il cielo è sereno e pieno di stelle, per cui mi presento da lei senza dire nulla, la porto in quel molo in cui ci siamo ritrovati subito dopo aver spedito le domande di ammissione. Sento che stasera è lì che voglio stare, con lei

"È bello esattamente come l'ultima volta" sussurra posizionandosi proprio accanto a me e stringendomi la mano

"Mai bello quanto te" Sussurro mentre sento la sua testa posarsi sulla mia spalla

Ti amo amore mio

Sospira rilassata mentre le onde del mare fanno da sfondo a questa notte stellata

"A che pensi?" Mi chiede

"Penso a quanto sarà bello il futuro"

"Come fai ad esserne così sicuro?"

"Perché so che lo affronterò con te e quindi qualsiasi cosa ci aspetta so che sarà più facile insieme"

Solleva il viso per portare lo sguardo nel mio

"Giuro, devi assolutamente scrivere un libro con ogni frase che esce da quella bella bocca"

Scoppio a ridere stringendola a me

"Potrei farlo si, magari divento scrittore"

"O magari architetto come sognavi con Michael"

"Può essere"

"Al college potresti imparare molto di architettura"

Socchiudo gli occhi divertito da quel tentativo di riprendere la questione college

"Proprio non la superi eh?"

"Sei troppo intelligente, so che puoi davvero arrivare in alto"

Abbasso leggermente lo sguardo per poi riportarlo al suo

"Hai ragione"

"Cosa?"

"Ho detto che hai ragione"

"Aspetta dov'è il mio telefono?"

"Perché?"

"Devo registrare queste famose parole, tu che mi dai ragione"

Non riesco a trattenermi e rido ancora di fronte il suo sguardo

"Non ti ci abituare, però si avevi ragione, in questi giorni ci ho pensato tanto. Nel momento in cui ho visto quella risposta di ammissione mi sono sentito strano e spaesato perché non capivo se nè fossi felice o deluso. È strano, ma una parte di me sperava che non fossi accettato così da non dover prendere io la decisione se frequentare o meno. Ma poi ho capito"

"Cosa?"

"Non è il viaggio, ma la destinazione che voglio e ho capito che qualsiasi college frequenterei alla fine voglio mi porti in un'unica direzione. Te"

La vedo sorridere lievemente di emozione e arrossire e santo cielo amo tutto questo

"Per cui, quando ho visto questa.."

Tiro fuori dalla giacca una busta..grande

"Ho capito che quel segno che aspettavo era proprio lì davanti a me"

"Cos'è questo?"

Sfiora con le dita la busta rigirandosela tra le mani, mi guarda come a chiedermi il permesso ed io faccio segno di si con la testa

Una volta che ne tira fuori il contenuto i suoi occhi si riempiono di lacrime

"Ti hanno ammesso a Yale?"

La sua voce è rotta dal tremore delle lacrime che non riesce a trattenere

"Ma, avevi detto di non aver fatto domanda in altri college"

"Ho fatto domanda a Stanford perché speravo di essere ammesso insieme a te, poi ho valutato una scelta tra quelle che avevi fatto anche tu e Yale mi attirava in modo strano, quasi come una calamita, non so perché, ma quando ho letto i nomi dei college, è stato quello che mi ispirava. Quando sono stato ammesso a Stanford ho totalmente messo in secondo piano la domanda, ero solo felice che tu ce l'avessi fatta. E poi mi hai guardato con quei bellissimi occhi, e mi hai detto con sicurezza che avresti scelto Yale. E qualche giorno dopo è arrivata questa. Forse è un segno o forse no, ma penso sarà bello scoprirlo insieme se lo vuoi anche tu"

Non mi lascia finire la frase che mi salta addosso baciandomi e stringendomi a sé con le lacrime ancora a rigarle le guance

"Non ci credo, non ci credo, andremo a Yale! Andiamo a Yale insieme"

Ripete senza smettere di sorridere e in quel momento si, ho la certezza che ogni cosa era destino. Noi eravamo destinati.

In quell'attimo di sorrisi ed euforia il mio telefono non smette di suonare, resto impigliato a lei e ai suoi baci mentre col sorriso rispondo alla chiamata

"Pronto"

"Si sono io"

Mi acciglio e Kitty lo nota perché si ferma e mi resta comunque accanto mentre poco dopo richiudo la chiamata con lo sguardo perso nel vuoto

"Kyle, che succede?"

Le sue parole arrivano quasi a distanza, mentre mi riscuoto puntando i miei occhi nei suoi

"Mio padre..mio padre è in ospedale, ha avuto un infarto"

Spazio autrice
Comunque se non finisco ogni capitolo con un dramma non va bene🧘‍♀️🤍

Tema college al momento quindi risolta...ora c'è da affrontare altro

Grazie immensamente per il supporto costante, per esserci sempre in questo meraviglioso viaggio❄️

Al prossimo aggiornamento ❄️

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