Capitolo 54

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Katherine


I nostri baci non erano mai abbastanza. Sembravano non saziare mai la voglia che avevamo l'uno per l'altra.

Di lì a poco, solo un paio di giorni erano bastati per riprendere l'euforia, la passione e l'amore della nostra storia.

Non avevamo più parlato di suo padre, avevo provato a fargli qualche domanda per capire meglio quello che era successo tra loro, ma ogni volta sviava le risposte. Non voleva parlarne, e non gli avrei fatto pressioni, ma saremo dovuti venire a capo con questa storia e capire perché suo padre ci tenesse così tanto che gli stessi lontana.

Mi aveva guardata negli occhi ribadendo che non mi odiava, allora perché aveva voluto tenermi lontana da suo figlio? Per quale motivo voleva tenermi lontana? Sembrava quasi volesse allontanarmi dalla loro famiglia. Quando ne avevo provato a parlare con Kyle, lui non aveva voluto parlarne, non lo diceva a parole, ma a gesti era rimasto ferito. Si sentiva tradito dalla persona che più aveva contato per lui.

Non avrei mai messo Kyle contro suo padre perché nonostante quello che mi avesse detto, dal suo sguardo traspariva altro, solo che io non riuscivo a capirlo.

Non avevo aggiornato nemmeno mia zia, ma lo avrei fatto di lì a breve. E anche Ben, perché nonostante il passato, si era rivelato davvero un ottimo amico, mi era stato accanto durante quel periodo buio, senza mai fare troppe domande, a volte restavamo per ore in silenzio sul divano finché non mi addormentavo e mi ritrovavo poi in camera mia.

Kyle ovviamente non lo sopporta, ma so che come amico potrò contare sempre su Ben e vorrei che anche lui se ne rendesse conto.

Ormai per me esisteva solo Kyle. L'unico e solo.

Il mio primo tutto

La sua bocca si sposta dalle mie labbra, alle guance, al collo fino a scivolare al solco dei seni

Lo stringo a me con una tale pressione che lo vedo sorridere consapevole di quanto mi fosse mancato

"Non hai più intenzione di uscire da qui?"

Gli chiedo mentre con le dita lentamente solleva la mia maglia

"Assolutamente no, abbiamo perso fin troppo tempo e dobbiamo recuperarlo"

Mentre parla continua a baciarmi e poi a liberarsi della sua felpa

Con le mani scivolo al suo petto con un lento sali e scendi all'addome

Lui sfiora il mio arrivando nel punto in cui c'è la cicatrice post operazione

Lo vedo deglutire quasi gli mancasse il fiato

Con la mano sollevo il suo viso portandolo dritto al mio

"Non importa"

Dico riferendomi a quella cicatrice

"Ti resterà il segno, per colpa mia"

"No, è per colpa dell'operazione, tu non c'entri. È un promemoria che mi ricorda che sono viva e che voglio vivere questa vita nel modo migliore con le persone migliori"

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