Never without you

By Antonella_Torrance

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Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazz... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
capitolo 64

Capitolo 58

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By Antonella_Torrance

Katherine

Non appena sentiamo la porta di sotto richiudersi, scattiamo subito.

Mi sollevo di fretta rivestendomi e Kyle fa lo stesso

"Cazzo, aveva detto che sarebbe tornato in tarda sera"

Lo sento dire mentre si rimette la felpa

Non l'ho più visto da quel giorno in ospedale, e non ci tenevo a rivederlo proprio adesso, non dopo che avevo chiarito con Kyle dopo aver scoperto delle ricerche che avevo fatto su di lui. Aveva un non so che di inquietante questa storia

Chiudo i jeans e metto le scarpe lisciando i capelli con le dita

"Esco dalla finestra, tranquillo"

Prima che mi diriga verso di essa però la sua mano afferra dolcemente il mio polso

"Non voglio vai via dalla finestra, non devi scappare, tu non hai fatto nulla"

So che ha ragione, ma allo stesso tempo l'idea di affrontare suo padre mi mette in soggezione, specie per il fatto che con Kyle non vada più d'accordo

"Kyle non è un problema"

"Hai fatto tante ricerche per sapere qualcosa che potesse darti delle risposte, quando l'unica cosa che potresti fare adesso sarebbe chiederglielo"

Assottiglio lo sguardo confusa

"Vuoi che chieda a tuo padre perché mi ha intimato di lasciarti?"

"A me non ha voluto dirlo"

"E credi lo direbbe a me?"

"Alla fine niente di quello che racchiude internet potrà mai essere veritiero quanto le sue parole"

So che ha ragione, ma no, non lo farò, non voglio affrontare adesso questa situazione così affrettata, e so che metterebbe in difficoltà anche lui

Mi avvicino sfiorando la sua mano con la mia quando dei colpi alla porta ci fanno scattare

"Kyle sei a casa?"

Lo guardo negli occhi come per dirgli "e adesso?" mentre lui si fa più tranquillo o almeno cerca di dare quest'impressione

"Si" lo sento rispondere mentre intreccia la mano alla mia, lo seguo mentre apre la porta, lo sguardo sorpreso di suo padre passa da me a lui

Diciamo che è anche imbarazzante

"Vi ho disturbato?"

Assottiglio lo sguardo incredula, e una scintilla scatta dentro di me incapace di farmi tacere

"Penso che non le importi più di tanto"

I suoi occhi sembrano fulminarmi e allo stesso tempo fa come non avessi parlato

"Avevi detto saresti tornato tardi"

Sento poi dire a Kyle

"Quindi è un modo per dirmi che vi ho interrotti? Scusami, la prossima volta magari ti telefono"

Kyle si irrigidisce, ma io stringo più forte la sua mano

"Meglio che vada"

Dico dirigendomi di sotto e sentendo Kyle dietro di me

"Non devi andartene per forza"

"Già, tanto fate comunque come vi pare"

La voce di suo padre è derisoria mentre ci raggiunge in sala da pranzo

"Si può sapere qual'è il suo problema?"

Non mi rendo nemmeno conto del tono che uso fino a che non sento le mie parole

Lo vedo sbuffare come a trattenere le parole

"Papà devi smetterla, te l'ho detto, amo Kitty"

"La ami, si l'ho capito"

"Allora perché sei restio che stiamo insieme?"

"Kyle"

Il modo in cui pronuncia il suo nome è quasi una supplica

"No, sono stanco, stanco di tutto questo, anche adesso non ti prendi nemmeno la briga di essere sincero, quella con Kitty non è un'avventura, non è la storia di una notte, sono innamorato di lei riesci a comprenderlo?"

"Kyle" lo richiamo notando il suo tono alterato

"Dimmi perché? Dimmi solo perché? Non ti ho mai fatto domande in questi anni, voglio solo sapere il perché?"

Suo padre ha gli occhi sbarrati, trattiene le parole, lo vedo

È quasi agghiacciante il silenzio che si propaga

"Non ho nulla contro di te"

Dice volgendo i suoi occhi nei miei

"Credimi, l'ho fatto anche per te"

"Ma di che parla?"

Chiedo confusa

"Io amo Kyle, non capisco perché abbia voluto separarci, non me lo spiego"

Dico quasi più a me stessa

"È meglio se vai"

Mi dice cercando di chiudere la conversazione

"Non va da nessuna parte"

Kyle è serio e deciso a non chiuderla lì

"Dannazione Kyle, perché fai così? State insieme no? Quindi basta con le domande"

"Quindi cerchi di farci lasciare, io lo scopro e tu ti arrendi così? Allora perché l'hai fatto?"

"Kyle, ti prego"

Le sue parole sono una supplica silenziosa, il suo sguardo passa da me a lui fulmineo

"Se crede che voglia qualcosa, non è così"

La butto lì pensando che magari si sia fatto chissà quale idea di me o di mia zia

"Non me ne importa niente dei soldi" Dico sicura, ma suo padre non sembra neanche ascoltarmi, con due dita si strofina gli occhi come esausto

"Te lo ripeto, non ho nulla contro di te Katherine"

"È Kitty"

Diciamo all'unisono io e Kyle facendo apparire quella situazione quasi assurda

Suo padre torna a volgere lo sguardo su entrambi

Scuoto la testa esausta perché mi rendo conto che questa situazione non avrà mai fine, forse ho sbagliato a credere di scoprire qualcosa che potesse farlo ricredere

"Papà guardami"

Dice Kyle in un impeto improvviso e sicuro, suo padre torna a volgere lo sguardo su di lui

"Lei è la ragazza che amo, vedo un futuro con lei, vorrei che lo accettassi, vorrei che ne fossi felice, che mi capissi come faceva la mamma"

"La mamma!" Esclama lui quasi con astio

"Non mi hai mai fatto domande su di lei" Dice all'improvviso e negli occhi di Kyle cade la confusione più totale e anch'io non capisco cosa c'entri

"Perché sapevo ti faceva star male parlarne"

Risponde cauto

"O perché magari non volevi sapere, tanto vedevi solo il bello di lei"

Aggrotto la fronte confusa, non capisco dove voglia andare a parare

"Si tratta di qualcosa che ha fatto?"

Dico attirando la loro attenzione

"Ho trovato dei file durante le ricerche, delle cartelle in realtà che riguardavano lei"

"Cosa?" Kyle è confuso quasi scioccato, ma mai quanto suo padre

"Hai fatto ricerche su di me?"

Chiede scioccato

"Volevo solo capire, lei non mi conosce eppure continuava a sostenere che sarebbe stato meglio che io e Kyle non stessimo insieme, io volevo solo capire perché. Volevo capire cosa le avessi fatto per meritare tutto questo astio"

"Dio!" Esclama ormai esausto

"Mi spieghi di che parli? Hai trovato notizie su mia madre?"

Solo dopo mi rendo conto del tono e dello sguardo sofferto di Kyle

"Non ho trovato molto e non ci capivo un granché alla fine, erano diversi esami a cui si era sottoposta"

"Papà mi dici che diamine significa? La mamma era malata?"

La sua domanda aleggia nell'aria senza una risposta immediata

"Ti sei mai chiesto come è morta?"

Si rivolge a lui all'improvviso con uno sguardo ormai rassegnato e sofferto

Kyle ora appare più confuso, non sa cosa dire

"Com'è morta?"

Chiedo io allora notando il loro silenzio

Mentre Kyle mi si avvicina

Rivolgendosi poi a suo padre

"Te lo chiedo adesso, com'è morta mia madre?"

Nello sguardo di suo padre vedo attraversare diverse emozioni, una di queste è il dispiacere

"Non volevo steste insieme non perché provi odio o altro, ma perché volevo evitare che tu soffrissi"

"Ma che stai dicendo? Ho sofferto solo quando lei mi ha lasciato per colpa tua"

"Ed era meglio questo che...che ti odiasse"

Ma di che parla? che sta dicendo?

"Che dici Papà? Che stai dicendo? Perché dovrebbe odiarmi? E perché non rispondi alla mia domanda?"

"Kyle ti ho sempre voluto bene, sei il mio tutto, ma ho sempre lasciato che tu vedessi il bello delle cose e non la verità, e questo purtroppo comprende anche tua madre"

"Papà vuoi spiegarmi? Non ci sto capendo più niente"

Il suo tono è alterato e preoccupato, mentre io sono un fascio di nervi, non capisco più dove voglia andare a parare

"Ho sempre fatto in modo che vedessi solo il meglio di noi, il meglio di lei"

Assottiglio lo sguardo e Kyle fa lo stesso

Mi stringe la mano e subito ricambio la sua stretta

"Ma tua madre non era perfetta come credevi"

Silenzio. In quegli attimi che seguono, è il silenzio ad avvolgerci

"Non capisco"

Lo sento sussurrare e sinceramente anch'io sono parecchio confusa

"Non volevo si arrivasse a questo. Ma è ora che tu sappia come è andata quella notte"

"Quale notte?"

"La notte in cui è morta"

Mi gelo sul posto e anche Kyle sento rigido accanto a me. Mi stringe più forte la mano mentre seguiamo ogni passo del racconto di suo padre

"Chiedimelo, chiedimi com'è morta?"

Kyle sembra di pietra, lo sento deglutire mentre l'ansia prende il sopravvento

"Com'è morta? Dimmelo"

Chiede con voce tremante

"È morta in un incidente"

Le sue parole sembrano faticare ad uscire come se le avesse tenute per sé per tanto tempo

"Non capisco, cosa c'entra la mamma, la sua morte con noi? Perché volevi ci lasciassimo? Perché avevi paura lei mi odiasse? Perche mi stai dicendo tutto questo solo adesso?"

Ho una brutta sensazione, qualcosa dentro di me mi dice che il peggio deve arrivare, il suo sguardo passa da me a Kyle con aria affranta, ma deciso

Poi il suo sguardo si ferma su di me. I miei occhi saettano tra lui e Kyle per poi posarsi di nuovo su di lui, come temessi già le prossime parole

"È morta la sera del dieci febbraio, di dodici anni fa"

Il cuore prende a martellarmi nel petto mentre gli occhi mi si spalancano scioccati e terrorizzati. Niente di quello che credevo, avrebbe mai potuto prepararmi a tutto questo

Kyle non sembra capire, ma nota la mia reazione mentre gli occhi di suo padre non si staccano dai miei

"Te lo avevo detto che era meglio per entrambi. Che non avreste mai dovuto incontrarvi"

Dice con un amara consapevolezza

"Papà che stai dicendo?"

Ma io sono ancora ferma alle sue parole.

Lui mi guarda e sa che ho capito

"Tua..tua madre è morta in un incidente...la stessa notte in cui sono morti i miei genitori"

Sussurro quelle parole a fatica mentre Kyle acquisisce una consapevolezza agghiacciante. Torna con lo sguardo a suo padre

"Dimmi che non è vero"

Dice solo questo, ma purtroppo niente di quello che verrà dopo potrà più farci sentire come prima

"Tua madre era malata si, una malattia a cui lei stessa ha dato vita, soffriva di alcolismo. Purtroppo era diventata ingestibile, anche se c'erano quei rari momenti in cui sembrava tornare in sé, specie quando stava con te. Non ricordi quasi niente di lei, perché facevo in modo non assistessi mai alle sue crisi, non era cattiva, ma purtroppo non accettava di curarsi. Non fino alla notte in cui le dissi che ti avrei portato via con me, non avrei mai permesso che tu crescessi in quel mondo, e lei ebbe quasi un illuminazione, non so spiegarlo, ma divenne lucida di colpo. Aveva accettato di ricoverarsi, per te. Voleva essere una buona madre per te.

La mano di Kyle non abbandona mai la mia, ma lo sento accanto a me, come stesse per crollare, come non credesse a quelle parole.

"Quella sera, eravamo usciti per un ultima cena prima del suo ricovero, ti avevo lasciato con la babysitter, ma poi lei aveva ricominciato a dire che non aveva bisogno di curarsi, che poteva uscirne da sola. Quella notte l'unico mio errore è stato quello di permetterle di guidare,
Perché in uno di quei momenti in cui cercai di calmarla, non frenò in tempo. Non è riuscita a fermarsi.. in tempo"

Lacrime salate mi rigano le guancie allo stesso modo di Kyle, lui per una persona che credeva di conoscere e di cui aveva solo pochi, ma bei ricordi ed io, perché sto per ascoltare ciò che già dentro di me so

Non ha frenato in tempo..

"E...di fronte a noi c'era un auto che è sbandata. Purtroppo non è riuscita a evitarci e ha sbandato. Tua madre ha battuto la testa troppo forte, è rimasta incosciente fino all'arrivo in ospedale dove non c'è l'aveva fatta. Anch'io ero messo male, ma riuscivo a muovermi. E l'ho vista, l'auto. Si era ribaltata in modo violento"

"Oddio" le mie lacrime non ne vogliono sapere di smettere mentre Kyle mi stringe a sè incapace di sopportare tutto questo

"Eravamo noi? C'eravamo noi in quell'auto" sussurro ormai consapevole

"Ho cercato di aiutarli, ho chiamato subito i soccorsi, ho aperto la portiera dell'auto è ti ho vista nel sedile posteriore. Eri svenuta, nell'attimo in cui ti ho portata fuori, l'auto è esplosa. Non ho avuto il tempo di salvare anche loro"

Le sue parole hanno un amarezza e uno sconforto che al momento non riesco ad accettare

"Mi dispiace. Volevo steste lontani per evitare tutto questo. Per evitare che scoprissi che.."

"Che sua moglie ha ucciso i miei genitori"

Dico incapace di trattenermi. Il dolore che sento è lancinante come se stessi rivivendo tutto da capo

"È stato un incidente" ma anche lui ha un incertezza nella voce

"Per questo non c'era nulla di sua moglie su internet, ha fatto in modo di cancellare ogni prova che rivelasse che era lei alla guida"

Dico con un tono di voce ormai basso

"Volevo proteggerla, ho cercato nonostante tutto di proteggerla fino alla fine, così dissi che ero io alla guida, che non avevo visto l'auto, che..."

Si interrompe ormai anche lui preso dalla forte emozione

"Non posso crederci, come hai potuto mantenere questo segreto tutto questo tempo? Come hai potuto..non dirmelo?

Kyle ha la voce rotta di fronte a tutto questo

"L'ho fatto per te. Non volevo crescessi con questo ricordo. E non credevo vi sareste mai incontrati."

"Lei lo sapeva chi ero. Quando le ho detto come mi chiamavo, lei lo ha capito"

La mia voce è attraversata dai singhiozzi

"Ho fatto delle ricerche in seguito, ho scoperto dei tuoi genitori, di chi erano, ho letto di te. Il tuo nome. Non l'avrei mai dimenticato. Mi dispiace, è stato..è stato un incidente"

"Un incidente che ha provocato sua moglie. Ora capisco. Ora...capisco come..come sono finita fuori dall'auto."

E per quanto sapere che lui mi ha salvato la vita, mi dà finalmente una risposta, c'è una contraddizione. Sono viva grazie a lui. Ho perso i miei genitori a causa sua.

Sento Kyle stringermi più forte, ma solo in quel momento le mie dita lasciano le sue

Mi guarda confuso, si scosta da me come volesse darmi spazio, aria. Ma non basterebbe a superare tutto questo

Gli occhi di suo padre si socchiudono leggermente per poi riaprirsi come avesse già immaginato tutto questo

"Kitty, ti prego.." sussurra Kyle, ma non riesco, non riesco neanche a guardarlo, a guardare suo padre.

Dio perché? Perché incontrarti e innamorarci per poi arrivare a questo? Perché il destino mi ha messo sulla sua strada. Sulla strada dei responsabili che...

Mi allontano spalancano la porta e correndo più veloce possibile

Sento Kyle corrermi dietro e la voce di suo padre che lo supplica di lasciarmi andare

Ma non lo fa. La sua mano cattura il mio polso proprio quando sono vicina alla porta

"Kitty, guardami. Guardami amore ti prego"

Mi afferra per le braccia spostandomi verso di lui, ma il fiato viene meno. Anzi ho l'affanno, il cuore accelera e ritorna quell'orrenda sensazione in cui mi sembra di star per morire. Mi tremano le gambe, mi tremano le mani, mentre dalla bocca dello stomaco sento salire un moto di angoscia. Il cuore sembra uscirmi dal petto.

No, non davanti a lui. Non di nuovo. Ma non posso controllare le mie emozioni, le mani non smettono di tremare, sento battere anche i denti, la bocca è asciutta come non passasse nemmeno la saliva

Cerco di regolarizzare il respiro mentre le braccia di Kyle mi stringono a lui carezzandomi la schiena

Solo ora mi rendo conto sta piovendo e siamo zuppi, ma non ci muoviamo da lì. Il mio respiro si regolarizza, ma le lacrime no. Quelle continuano a scendere

Ho perso i miei genitori a causa sua. Sua madre ha provocato l'incidente.  Lui ha appena scoperto la verità dietro la facciata perfetta di sua madre, dovrei consolarlo, abbracciarlo, dirgli che lei ad oggi sarebbe fiera di lui. Della splendida persona che è. Ma tutto ciò che penso è che mentre lui ha suo padre io li ho persi entrambi

"Mi dispiace, mi dispiace tanto" sussurra al mio orecchio mentre le sue braccia non smettono di stringermi.

Non è colpa tua. Vorrei dirglielo, ma non ci riesco.

"Ho bisogno di stare da sola" Dico scostandomi

E non riesco più a sopportare questa sensazione, non posso fingere che perché sia passato tanto tempo, allora la cosa non mi importi.

Perché ho sempre pensato che fosse stato colpa del destino, mentre se lei si fosse fatta curare, se fosse stata più attenta quella notte, non avrebbe provocato l'incidente.

Le mani di Kyle tentano di stringermi, il suo viso bagnato non so se dalla pioggia o dalle lacrime. È tutto così surreale, non ci posso credere, non voglio crederci. Perché nella vita siamo destinati a qualcuno, e non riesco a credere che noi lo fossimo attraverso un evento che ha poi cambiato le nostre vite.

Mi allontano aprendo la porta di casa mia

"Kitty.."

Lo sento chiamarmi ancora, prima di guardarlo un ultima volta e chiudere la porta

Spazio autrice
E non è finita qui...

E rivelazione fu💃 Questa è una delle prime scene che avevo in mente sin dall'inizio. Si capisce ora il perché di tanto finto astio, del perché il padre ci tenesse che stessero lontani.

E ora Kitty e Kyle sanno tutto..o quasi

Molte delle vostre teorie quindi ci sono andate vicine

Come sempre grazie di esserci❄️

Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto, qui nei commenti o su Instagram dove mi trovate come:

Free_to_read_books 🤍

Al prossimo aggiornamento ❄️

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