Stomachevole

By ATRUNA

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"Stomachevole" racconta la storia di Edoardo Colanio, un tredicenne costretto dai genitori a trasferirsi in u... More

Book Trailer
Capitolo 0 - Prologo
Capitolo 1 - 13 Luglio 2011
Capitolo 2 - La Combriccola
Capitolo 3 - La Sera
Capitolo 4 - L'allenamento
Capitolo Bonus - Archivio Sparizioni Correlate Al Caso "Lontrago" [1]
Capitolo 6 - A Mangiare
Capitolo 7 - Il Randagio E Il Rubacuori
Capitolo 8 - L'incontro
Capitolo 9 - La Partita
Capitolo 10 - La Stanza E' Fredda
Capitolo Bonus 2 - Mara Rubacuori - Volume 1
Capitolo 11 - La Ricerca (Parte Prima)
Capitolo 12 - La Ricerca (Parte Seconda)
Capitolo 13 - La Fiera
Capitolo 14 - VS Lontrago Est
Capitolo 15 - Il Premio E Lo Stand

Capitolo 5 - Il Vento Soffia A Lontrago

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By ATRUNA

"C'è un nuovo caso. Qualcun altro è sparito.. E stavolta lo abbiamo trovato."

...

Finalmente uscii dalla mia automobile. Avere la stazione così lontana dal paesino di certo non dava i suoi vantaggi, ma non potevo lamentarmi della cosa, avevo scelto io quella sede, perché non osavo scegliere quella presente direttamente a Lontrago, per.. beh.. ovvie ragioni. Uscii lentamente, anche perchè di base non ero nello stato fisico più buono della storia, per il semplice fatto che non avevo avuto un ottimo sonno dal singolo momento in cui mi era stata menzionata la presenza del corpo.

La discussione era andata avanti così, dall'altra sera. Mi alzai improvvisamente, alla singola idea che si fosse ritrovato il corpo di uno degli scomparsi.

...

...

...

"Di.. di chi si tratta?!" Ero sorpreso, non sapevo trattenere l'eccitazione (per quanto suonasse male, ero gasato per il contesto in cui mi trovavo, una situazione simile, non potevo che esplodere.) "In che senso.. è stato trovato?! Cosa vuol dire?"

"Hey, hey.. calma." Aveva compreso dal mio volto che era probabilmente l'unica cosa a cui davvero tenevo in quel momento, e premendo quel tasto mi aveva attivato, non avrebbe dovuto.

Mi presi un momento di calma, e mi sedetti ancora una volta, grattandomi gli occhi, poi i capelli, e infine, battendomi il volto. Per quanto potesse sembrare strano, era l'equivalente per me di buttarmi addosso dell'acqua fredda.

"Parla. Dimmi." chiusi gli occhi, non attendevo che sentire, e mi dava fastidio stare là ad aspettare. Mi sfilò un foglietto, simile a tutti gli altri che avevo in mano. Erano tutti loro foglietti che descrivevano le scomparse a Lontrago.

"Ecco, forse avrai notato questo.."

"Fammi vedere.." Mi grattai la fronte mentre leggevo, dovevo aver visto di già questo documento d'archivio, principalmente perchè il nome della famiglia mi pareva simile, familiare, sentito già prima, e anche perchè il caso era talmente particolare che non poteva sfuggirmi dalla mente. Nonostante le decine di casi in mano, questo aveva forse la maggior quantità di carisma, e diversi fattori davano ciò. "Tripla scomparsa.." Un fulmine mi colpì, trapassando la mente, e realizzai dove avevo sentito quel caso. "La famiglia Colanio, huh?"

"Bravo. Sei ancora con buona memoria."

"Non sembro?!"

"No! No!" indietreggiò per un secondo. "Dico solo.. Hai delle occhiaie, scavate come miniere. Devi riposare. Questo caso ti sta dando alla testa.."

In effetti, non potevo dire che mi stesse mentendo, ma non potevo evitare ciò, il caso mi aveva ormai preso, ero determinato a prenderne direzione. Era come se quella sensazione di rinuncia fosse improvvisamente sparito all'arrivo della novità.

Continuai a leggere il caso, mentre mi facevo spiegare dal cadetto quali fossero le novità, e quale fosse il motivo per il mio richiamo. Sapevo già si trattasse di un ritrovamento, ma ne volevo i dettagli, tutto. Quindi.. mentre tenevo gli occhi sul foglio, avevo anche le orecchie impegnate.

"Quindi.. il caso rimane ancora una scomparsa. Ma solo doppia, stavolta, solo doppia. Abbiamo ritrovato il corpo di uno dei tre, specificatamente quello più giovane. Il suo corpo è stato ritrovato fuori dal paese, al confine, a marcire."

"Sai dirmi di più?" Mi distolsi dal foglio.

"No.. purtroppo no. Non sono ancora stato alla sede del caso, ma dovresti andare domani, ti stanno aspettando. Visto che.. sei quello in carica del caso intero."

"E' una tragedia. Ma una svolta, una grande svolta."

"Dici?"

"Si. E' la prima volta che succede. E' sicuro che si tratti di.."

"No. Non siamo sicuri. Ma è l'unico collegamento che abbiamo potuto fare alla presenza del corpo accanto alla zona dove si trova. Se non è uno di loro, deve trattarsi almeno di uno degli scomparsi. Ma.. da quello che ho capito, le descrizioni sono simili, poi non ho visto niente in prima persona."

"Sigh.. Lontrago. Lontrago.." Quel nome mi colpiva i denti come fosse un martello.

"E' una spina nel fianco da decenni ormai. Siamo tutti come te, Ludo, siamo tutti come te." Seguire un caso per più di 10 anni è qualcosa di estenuante, oramai quel nome, Lontrago, era diventato simbolo di pessima fortuna, da quanto era collegato alla sfortuna.

"Speriamo che questa svolta ci liberi una volta per tutte da lei. Sono stanco di quella schifosa città, vorrei la demolissero. E che tornassimo ad occuparci di ladracci invece che di queste sparizioni complicate. Quando troverò il responsabile, pregherò di farlo impiccare!" Quell'ultima frase, nonostante con tono calmo, pareva rappresentare tutta la rabbia che mantenevo rinchiusa in me, come una pentola pronta ad esplodere.

"Siamo con te.. siamo con te.."

...

...

...

Finalmente ero arrivato all'origine di tutto ciò. Potevo vedere in lontananza quelle case, quel paesino, Lontrago, lo osservavo attentamente, minacciosamente, come non fosse un paese, come fosse una persona. Lo guardavo con il volto di chi guarda un assassino, lo guardavo con disgusto, un violento disgusto. E lui, Londrago, guardava me, lui mi rispondeva, lui si sbeffeggiava di me, lui si faceva immortale.

L'aria era umida, non afosa, il che mi sorprendeva. Era una giornata d'estate dopotutto, e mi sembrava strano che l'ambiente paresse così. Era bizzarro, troppo. In lontananza potevo vedere un paio di aiuto delle forze dell'ordine posizionate, circondando una specifica zona, che potevo presumere fosse proprio quella dove risiedeva il.. corpo. Effettivamente, a pensarci ora, era abbastanza cruento come concetto, quello di fare strada per venire a vedere un corpo. Forse le penso ora queste cose, ora che sono lucido e non come ieri, che potevo a malapena mantenermi sano, mah...

Mi avvicinai finalmente, e cominciavo a vedere quello che mi aspettavo di vedere. Un gregge di agenti di polizia, tutti a discutere fra di loro della scoperta, tutti a starsene là fermi. L'unica cosa che davvero non vedevo era.. nessun civile. Nessuno era venuto a controllare per curiosità, nessuno voleva venire a capire che cosa diavolo ci facesse un corpo (massacrato o no, devo ancora vedere io) fuori dalla strada. Nessuno è venuto a vedere un'orda di agenti di polizia fuori dal proprio paese. E io guardavo ancora una volta quella Lontrago, e non provavo se non disgusto, perchè il mio odio per quel paese, e per i suoi abitanti... la prima ragione per cui avevo deciso io, e tutti quanti, di risiedere fuori paese, e non direttamente a Lontrago... Quel posto dà i brividi.

Attraversai con aggressività e un minimo di ribellione (quella rimasta nel mio animo giovane) tutti i segni che esplicitamente segnalavano la presenza di polizia nel luogo. Tutti quei segni che esclamavano come la polizia era presente e come non si potesse oltrepassare la zona di indagine, ma effettivamente la cosa non mi importava molto, in ogni caso, sono un poliziotto, no?

Non potevo se non provare, dentro di me, il massimo della curiosità per capire di che cosa si trattasse, o almeno, sapevo di cosa si trattasse in teoria, ma dovevo comprenderlo meglio e vederlo in "pratica". Finalmente, notai una figura familiare, tra quella massa di sbirri in cerchio a discutere, fotografare la vittima, e tutte le altre cose che si combinano in una scena del crimine.

"Sei arrivato, ti si aspettava." Mi disse Nessa, notando il mio arrivo.

"Salve, Nessa."

"Agente Stante."

"Eh?"

"Un minimo di formalità, usa il nome da lavoro."

"Uh... fa come vuoi, ma non ti seguo."

Nessa era una ragazzina, o almeno, lo era per me, e io ero un vecchiaccio, quindi davvero quelli che consideravo ragazzini potevano essere bene visti come adulti.

Era una ragazza snella e magrolina, dalla pelle scura e l'aspetto gracile. Possedeva dei grandi capelli ricci, che erano lasciati liberamente al vento. Mi piaceva dire che aveva un cespuglio in testa, ma ho cominciato a smettere accorgendomi che le dava un pizzico di fastidio. Possedeva un nasino a scivolo, labbra spesse marchiate da delle leggere rughe, il che mi sorprendevano sempre, non era così vecchia, ma lei mi diceva sempre che si trattavano di "rughe del sorriso", infine possedeva degli occhi rossi e brillanti.Aveva tra la trentina d'anni, forse meno, ed era abbastanza nuova al tutto, non più di 3 anni in carriera. Eppure faceva anche bene il proprio lavoro, il che mi portava a dispiacermi per il contesto in cui si trovava, perché com io avevo in mano questo caso da gran parte della mia lunga carriera, lei lo stava gestendo da tutta la carriera, e nonostante breve, potevo capire che per lei breve non era, e potevo empatizzare con ciò.

"Quindi?"

"Quindi cosa?" Mi rispose con un'altra domanda.

"Dov'è?"

"Ti ci porto io, là.." puntò verso un punto dove erano presenti un paio di fotografi. Potevo scorgere qualcosa, e non mi piaceva, ma la curiosità mi vinceva. "Seguimi."

Mi incamminai con lei, raggiungendo in poco tempo la zona, ma prima che mi ci potessi dedicare, confermati la mia identità, per evitare che mi facessero domande o destassero sospetti. "Agente Ciottola, passaggio, passaggio!" Volevo avvicinarmi, e così feci, arrivando finalmente a quello che, da ieri sera, miravo a vedere.

"Merda.." mi arrivò lì la realizzazione e il colpo che era il fetore proveniente da quel corpo, tanto che mi venne un minimo d'acqua negli occhi.

"Eh già. Ridotto male."

Mi concentrai di piú sul corpo, e non potevo descriverlo. Era come se un muro avesse spiaccicato sul terreno questo povero cristiano, si fosse staccato, e avesse lasciato il resto là. Il corpo era nudo, le ossa frantumate, ferito, aperto dallo stomaco, insanguinato ed essenzialmente premuto così tanto sul terreno che aveva cominciato a deformarsi e schiacciarsi. Essenzialmente una zuppa di corpo. Disgustoso alla vista, irriconoscibile a qualsiasi persona che non fosse un professionista, visto che il volto pareva anch'esso completamente rovinato.

"Chi ha fatto.."

"Sei tu che gestisci il caso, mica io."

"E' umanamente impossibile, non ho visto neanche i peggiori assassini far cose così."

"Ah beh.." era sorprendentemente rilassata, a me dava fastidio anche vederlo.

"Mah.. e' una zuppa di carne in pratica, irriconoscibile da dei resti di animale. Irriconoscibile da qualsiasi cosa. Chiunque abbia fatto questa cosa.. no. Non può essere stata una persona sana di mente."

"Questo è chiaro. Dovremmo portarlo all'autopsia e capire i danni che ha subito. Potremmo trarne una conclusione."

"Mi è stato detto che si tratta del figlio dei Colanio.."

"Si."

"Com'è che ci siete arrivati a quella conclusione?"

"Lunga storia, ma alcuni tratti lo fanno notare."

"Sarebbero?", Nessa puntò direttamente verso quei pochi capelli rimasti nel corpo. "Sono lo stesso colore."

"Solo questo?"

"Il corpo è fresco."

"..."

"Se fosse scomparso prima, allora.."

"Si sarebbe decomposto, giusto, avrebbe cominciato a marcire."

"È il caso più recente? Giusto?"

"Si, era da almeno un paio d'anni che non succedeva."

"Hanno recuperato con una tripletta."

"Eh sì.. Quindi? Cosa dicono i colleghi? Che pensano?" volevo comprendere se ognuno di loro avesse una teoria su come il corpo potesse essere arrivato in questo stato.

"Un po' scossi, ci stiamo tutti grattando il mento per capire che è successo. Nient'altro, non sappiamo niente, capito niente. Quel brandello di carne sembra caduto dalla luna fino al terreno per come è ridotto."

"Mmmh.." ridotto così, deve essere stato un qualcosa di più particolare di un semplice omicidio. Qualcosa deve averlo schiacciato.

"Beh, suppongo sia una svolta?"

"Non è bello da vedere."

"Eppure ti vedevo curioso."

"In effetti.."

"Quindi? Svolta o no?"

"Prima l'autopsia. Non sappiamo se sia collegato."

"È successo a Lontrago."

"E quindi?"

"Credo sia un segnale abbastanza evidente."

"Dici?"

"Dico. E comunque, dico sempre che è una svolta. È la prima volta che ne troviamo uno, no?"

"Vero."

"E allora?"

"Si, è una buona cosa. Ma abbiamo bisogno dell'autopsia. O almeno, ne ho bisogno io. Questo in effetti è solo l'inizio."

"Un inizio un po' ritardatario, no?"

"Si. In ritardo di 20 anni. Ma va bene, meglio tardi che mai.. ah, e.."

"E?"

"Allontanate i giornalisti. Dico a te e l'altra banda lì in fondo.." puntai ad un branco disordinato di sbirri che scherzavano tra loro.

"Ci siamo tenuti questa cosa per anni. Ma questa è una grande svolta, e con essa un grande scandalo. Se lo scopre la stampa.. ne parleranno per mesi. Quindi.. tenete alla larga attenzioni indesiderate."

"Non farebbero male un po' di attenzioni."

"Farebbero eccome. Farebbero eccome, e dovresti saperlo." nonostante la situazione macabra, rimanevo (e anche lei lo faceva) con un minimo di senso dell'umorismo. Ma si poteva notare che tuttavia si trattava di una falsa, e che davvero eravamo preoccupati, come tutti quanti nell'area.

"È la volta buona.." mormorai.

"Per fare cosa?"

"Che vada lì, e mi metta a fare due chiacchiere.."

"Ah, Lontrago." Stavo puntando direttamente al paesino, quindi si capiva velocemente che parlavo di quello.

"Eh si."

"Che ti ha fermato dal farlo prima?"

"Non avevo niente da dire."

"... Cioè?"

"Ora abbiamo un corpo. E abbiamo un argomento di cui parlare."

"E con chi parlerai?"
"Con tutti loro."

"Sono tutti sospetti?"

"Si." Nonostante potesse suonare cattivo, la mia indiscriminazione verso ognuno di loro era giustificata, anche perché ognuno di noi si sentiva onestamente allo stesso modo al riguardo. O forse sono solo io. Non lo so.. ma sono fermamente convinto che se quella persona è presente a Lontrago, finchè non ho specifici sospetti, non posso che temere ognuna delle persone presenti.

"Quindi? Come farai?"

"Si chiederà un appello al sindaco, ecco che si dirà. Ci hanno aggirato con le sparizioni, sono riusciti a buttarsi via la colpa, ma con.." Sì, facevo ancora fatica a vedere quella cosa. Non è colpa mia, era semplicemente disgustosa. "Quello.. Io non credo che possano rimanere impassivi. E.." Feci una piccola pausa. "Lontrago, in generale, non mi piace. Mi dà i brividi."

"In effetti.. E' proprio piccolo come paesello."

"Si.. Quindi, quando arrivano a prendere il corpo?"

"Stanno ancora arrivando, per l'autopsia.. fino a quel momento, non puoi fare niente?"

"Mi pare di no. Avrei potuto buttare giù qualche teoria. Ma posso solo dire che qualsiasi cosa sia successa.. è stato probabilmente schiacciato."

"Dici?"

"Dico. Sembra che lo abbiano schiacciato verticalmente. Lo hanno messo in spalle e poi schiacciato, ecco che mi pare. Ma non lo hanno ucciso qua."

"No?"

"No, ci sarebbe un caos. Lo hanno buttato qua. Quindi vuol dire che.. Che ovunque sia successa una cosa simile, magari lì possiamo anche dare una conclusione a tutte le altre sparizioni."

"Visto? L'ho detto!"

"Detto cosa?"

"E' una svolta!"

"Va bene.. va bene. Hai ragione, è una svolta. Ma non vantarti e tieni la testa bassa. Ma.."

"Si?" Aveva percepito volessi fare una domanda.

"Quando lo hanno trovato, e chi?" In effetti, pensandoci, avrei dovuto fare una domanda simile molto prima, forse doveva essere la prima, ma in un momento simile, non era la migliore opzione. Ero leggermente scosso dalla situazione, ma non solo. In me erano mischiate diverse emozioni, la principale si trattava di un particolare tipo di felicità e sollievo. Era come fosse un rilascio di stress, ma era direttamente accompagnato da un sentimento di ansia, paranoia, quella che verrebbe provata da ogni persona che non è nel mio contesto, che non ha avuto in mano questo caso da tempo, come me. Erano quei due sentimenti, e nonostante fossero pochi in numero, erano forti, molto forti, e mi scuotevano in giro, impedendomi di comportarmi normalmente, e proprio per questo parevo scosso ad ogni persona che mi incontrasse.

"Un povero agente, in pattuglia."

"Ah.." Beh, non potevo immaginarmi la reazione improvvisa che avrebbe avuto. Ma suppongo che dovesse capitare ad uno di noi. "Che ci faceva in pattuglia?"

"Tecnicamente non stava passando per Lontrago. Semplicemente.. la strada obbligava a passare in mezzo a lì. Ma non direttamente in mezzo. Nessuno vuole passare per di là." Non si sa se per scherzo, o seriamente, Lontrago era diventato l'incubo di ogni agente, e una sorta di simbolo di sfortuna, per questo nessuno di noi aveva mai in mente di passare in mezzo. "Compreso.."

"Quindi, è passato e diciamo che un cadavere si nota."

"Chiaro."

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