Harmony in Chaos

By clyasstories

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Evangeline Lane da quando ne ha memoria non ha mai avuto una dimora fissa. Nonostante il suo passato disastro... More

Prologo
capitolo 1
capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17.1
Capitolo 17.2
Capitolo 18
Capitolo 19

capitolo 7

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By clyasstories

   Evangeline

qualche ora prima della gara..

Oggi è martedì, giorno in cui ritiriamo la paga al lavoro.

Dopo essere stata ignorata dal ragazzo dagli occhi cerulei e le prese in giro dei miei compagni finalmente una gioia.

Questo mese, avendo cambiato i turni con il mio collega,  mi sono ritrovata a lavorare ore in più quindi avrò dei soldi extra che potrò usare per levarmi qualche sfizio, non aspettavo altro.

Apro la porta del locale e mi dirigo nel retro dove trovo Alan, il mio capo, un vecchio burbero che allunga un po' troppo le mani, motivo per il cui lo evito sempre se posso.

<<Evangeline, tesoro entra pure>> dice lui dopo avermi vista sulla soglia.

<<Alan>> dico facendo un cenno a mo di saluto. Se non chiudo la bocca fin da subito rischio di insultarlo in tutte le lingue possibili e sinceramente il lavoro mi serve perciò non posso farlo.

<<Deduco tu sia venuta qua per la paga mensile>> afferma biascicando, ottimo, é pure ubriaco.

<< Esatto>> dico deglutendo sonoramente.

<<Tieni>> dice lanciandomi la busta direttamente addosso. Ma che gentile.

Apro la busta e inizio a contare i soldi nel caso abbia confuso me con qualcun'altra e quindi mi abbia dato meno denaro, é già successo più di una volta.

Sono 650€. Come sempre. Nulla di più per le mie ore extra.

<<Sono solo 650€, le ore in più non me le paghi?>> chiedo.

<<Ragazza mia hai voluto tu fare cambio turno con il tuo collega, non è colpa mia se ora ti ritrovi a fare ore in più, ma sai, se volessi altri soldi potresti farmi un bel servizio>> dice alzandosi e toccandosi il pacco in modo volgare.

Che schifo. Ha letteralmente più di sessant'anni e ci prova con me che ne ho appena diciassette. Uomini come lui meriterebbero la galera.

Avanza di qualche altro passo nella mia direzione. Che dio mi aiuti. Infilo una mano in tasca pronta a fare la mia mossa in caso dovesse avvicinarsi troppo. Inizio a sudare freddo.

Grazie a dio una chiamata lo distrae e questo mi consente di darmela a gambe prima che la situazione possa peggiorare.

Odio gli uomini, in particolare i vecchi stronzi che non sanno tenere le proprie mani a posto.

Quelli che si approfittano delle ragazze più deboli.

Quelli che non fanno distinzioni e alzano le mani su qualsiasi essere vivente.

Esco dal locale correndo e torno al mio appartamento.

Credo mi toccherà chiamare Brooks.
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<<Evangeline, ragazza, da quanto tempo>> risponde dopo tre squilli.

<<Hey Brooks, come stai?>> chiedo solo per fare conversazione.

<<Bene grazie, tu?>> risponde lui gentile.

<<Abbastanza bene... ecco volevo chiederti... Quando ci sarà la prossima gara?>> domando.

Conosco Brooks grazie a quel mostro del mio padre adottivo, spesso andava a vedere le gare clandestine organizzate dal ragazzo con cui sto parlando e mi portava con sé.

Ha ventisei anni e si occupa di queste gare sin da quando ne aveva quindici. Più volte mi ha salvata da dei pervertiti che si avvicinavano troppo. Posso definirlo un mio amico.

<<Ce n'è una questa sera sulla Sunset Boulevard ti mando la posizione, vuoi venire a vedere?>> mi chiede.

<<Ecco in realtà io vorrei gareggiare... ho bisogno di soldi>> dico dall'altro capo del telefono mangiandomi le unghie per il nervosismo.

Che figuraccia. Io che chiedo di gareggiare per soldi. Ci manca solo che si metta a ridere e butti giù la chiamata.

<<Oh..>> emette solo un lamento e poi tra di noi cade il silenzio più totale.

<<No ok lascia stare...>> provo a dire ormai rassegnata.

<<No Evangeline aspetta, puoi gareggiare se vuoi, solo... con quale auto?>> chiede.

<<Io direi di usare quella Lamborghini Huracan rossa di Jeff, sai con tutti i danni che ha recato a te e ciò che ha fatto a me non sarebbe male come vendetta, ed è solo l'inizio. Che ne dici?>> dico sorridendo furba, anche se Brooks non può vedermi sa a cosa mi riferisco.

<<Sai, non è niente male come idea, le farò dare un'occhiata da uno dei miei così che tu possa fare il culo a tutti in pista. Preparati, questa sera alle 23:30 si gareggia.>> dice lui.

<<Perfetto.. e oh potresti far mettere al tu meccanico i vetri oscurati che quello stronzo aveva comprato? Sai voglio che i partecipanti sappiano solo alla fine di aver perso contro una donna, così gareggeranno senza fare favoritismi o battute maschiliste di merda.>> chiedo.

<<C'é poco tempo, non so se i miei uomini riusciranno a fare modifiche in poche ore, proverò a chiedere>> mi avvisa Brooks.

<<Grazie>> dico io.

Anche se non dovessi avere i vetri oscurati gareggerò comunque.

Non mi tiro mai indietro.

<<Quando vuoi>> risponde prima di riagganciare.

Sono le 17:00, oggi avevo avvertito Ava che non sarei andata alla U.H. perché avevo del lavoro da sbrigare, cosa in parte vera, perciò ora ho un bel po' di tempo libero per prepararmi in modo da far rosicare tutti gli uomini in pista quando vincerò.
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Sono passare esattamente due ore e ho finalmente scelto cosa indossare questa sera.

Ho optato per un vestito lungo rosso come l'auto che guiderò questa sera e degli stivali alti con il tacco. Per il trucco invece penso farò solo una passata di mascara e una riga di eye-liner.

Ho ancora un po' di tempo prima della gara perciò mi metto comoda sul divano di casa mia e accendo la tv scorrendo i vari canali fino a trovare un film decente.

Non appena noto sullo schermo del mio cellulare che sono le 23:00 prendo la borsa, il mio giubbotto in pelle ed esco di casa. Ho intenzione di arrivare in anticipo così da non farmi vedere e da controllare personalmente l'auto.

Di motori un po' me ne intendo, Jeff spesso mi faceva lavorare sulle sue auto e ogni volta che venivamo a vedere una gara mi spiegava tutto nei minimi dettagli.
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Una volta arrivata al punto di incontro vado verso il tavolo delle scommesse all'entrata, come pensavo é tutto vuoto, ci sono solo Brooks e i suoi scagnozzi.

<<Brooks!>> alzo la voce per farmi sentire dal moro al banco che non appena intercetta il mio sguardo mi raggiunge.

Poggia un bacio sulla mia guancia. <Wow Angie sei diventata una donna splendida>> esclama lui sorridendo.

<<Grazie>> dico io in imbarazzo. Ho sempre odiato i complimenti, soprattutto quando me li rivolgeva lui, quell'uomo orribile che ora è chissà dove.

<<Vieni ti porto alla tua macchina>> dice lui poggiando una mano alla base della mia schiena invitandomi a seguirlo.

Arrivo dinanzi alla Lamborghini che ora è coperta da un telo, accanto ci sono altre cinque auto anche queste coperte.

<<Posso dare un'occhiata per vedere se è tutto apposto? Non che non mi fidi dei tuoi uomini, ma è sempre meglio controllare nuovamente.>> Dico decisa.

<<Oh si fai pure, io torno al banco nel caso qualcuno dovesse arrivare, ci vediamo alla fine, oggi la posta in gioco é molto alta.>> dice facendomi un cenno con il capo prima di andarsene.

Controllo i freni ma sembrano essere apposto, le ruote sono gonfie e di benzina ce n'è a sufficienza, é tutto pronto per la gara.

Sento delle voci allora copro con il telo la mia auto e decido di nascondermi dietro ad un muro, abbastanza lontano per non essere vista ma abbastanza vicino per origliare le conversazioni degli altri partecipanti.

Sarò sbadata, ma mai stupida, in queste gare ci sono persone perfide che pur di farti perdere ti bucano le ruote due minuti prima della partenza.

Per ora però le mie orecchie non sentono nulla di compromettente, sono tutti venuti con qualcuno eccetto un ragazzo dai capelli neri girato di spalle.

Solleva il telo della sua auto svelando una Porche nera opaca. Gran bella macchina, ma mai quanto la mia Lamborghini Huracan.

Il ragazzo si gira e...

Cazzo, Red.

Cosa ci fa lui qui?

Ad ogni modo non mi interessa, diciamo che potrebbe essere un ottimo luogo per mettere in atto la mia vendetta pure nei suoi confronti, giusto perché oggi mi ha ignorata dopo avermi soccorsa in corridoio.

Sono una persona decisamente rancorosa se non ve ne foste accorti.

Batterlo in questa gara sarà sufficiente.

All''altoparlante richiamano i partecipanti sulla linea di partenza e tutti salgono sulle loro macchine uscendo dal parcheggio.

Aspetto appostata dietro al muro fin quando non sono certa che se ne siano andati tutti quanti.

Salgo sulla mia bambina e alzo i vetri oscurati che hanno installato qualche ora fa. Metto in moto e vado sulla linea di partenza pure io.

Una donna seminuda cammina verso il centro della strada e non appena alza entrambe le bandiere che regge in mano parto.

Inizio la gara con molta calma restando quasi per ultima.

Passiamo le prime cinque curve e inizio ad accelerare, Red si trova dinanzi a me fa uscire di strada uno dei concorrenti allora decido di rallentare per non farmi vedere.

Aspetto che sia vicino al traguardo per tagliare un pezzo di strada e sbucare direttamente a qualche metro da lui, accelero e lo supero vincendo all'ultimo secondo.

Arrivo al parcheggio e una folla di gente accerchia la mia macchina.

Apro lo sportello e non appena vedono che a guidare l'auto non era un uomo, un coro di applausi e fischi di approvazione si innalza facendomi sorridere.

A interrompere questo momento è proprio lo stronzo che mi ha ignorata questa mattina che si fa spazio tra la folla per vedere chi l'ha sconfitto.

Appena i nostri sguardi si incontrano gli rivolgo un ghigno da vera stronza quale sono.

Lui rimane pietrificato per un attimo a guardarmi ma poi prosegue a passo deciso verso la mia direzione e mi carica in spalla.

Ma che cazzo...

Sgomita tra la gente fino a quando non raggiunge la sua macchina, apre lo sportello del passeggero e mi lascia cadere sul sedile per poi richiuderlo.

Non faccio in tempo a scendere dall'auto che lui sale a bordo e chiude a chiave.

Mi guarda per dei secondi che sembrano eterni fino a quando non decide di parlare interrompendo la quiete.

<<Mi spieghi che cazzo ci fai qua!>> sbotta.

<<Non penso ti riguardi, ma se proprio insisti sono venuta qua per vendicarmi Hale.>> mento.

<<Vendicarti?>> chiede lui aggrottando le sopracciglia.

<<Oh si, per il trattamento che mi hai riservato oggi>> dico a testa alta continuando il mio teatrino. Non voglio che sappia le mie vere motivazioni, nemmeno ci conosciamo.

<<L'hai presa sul personale Lane, comunque hai avuto solo fortuna raggio di sole, non ci sarà un'altra occasione>> dice lui convinto.

<<Credici. Io non perdo mai Hale. Puoi sfidarmi dove vuoi, su un ring, in una gara e pure al poligono ma sappi che non sarai mai tu il vincitore>> dico io provocandolo.

<<Ah si?>> dice lui avvicinandosi al mio viso talmente tanto da poter sentire il suo respiro addosso.

<<Si, si dà il caso che oltre ad aver perso la gara, tu abbia perso pure le chiavi della tua auto e pure un bacio da parte mia. Lo vedo come mi guardi Hale, ed eri talmente concentrato sulle mie labbra da non esserti nemmeno accorto che ti ho sfilato le chiavi dalla tasca>> dico mostrandogliele prima di aprire l'auto e darmela a gambe lanciando le chiavi sul sedile del passeggero.

Brutta mossa sfidare Evangeline Lane.

Vado verso il bancone per ritirare la somma che ho vinto questa sera ma una voce in lontananza arriva alle mie orecchie.

<<Brutta troia di merda, ma chi ti credi di essere eh?>>

Un ragazzo si avvicina a me e mi strattona per un polso.

Mossa sbagliata, prendo il coltello che tengo sempre in tasca e che ho messo nella giarrettiera e glielo punto alla giugulare.

Vedo Red che si avvicina furioso ma prima che possa fare qualcosa parlo.

<<Senti non so chi cazzo tu sia ma se ti rode tanto che una donna ti abbia fatto il culo in una gara non è un mio problema, beviti una birra o che ne so, fatti una scopata, ma non venire a rompermi i coglioni perché non ho barato. E ora prima che prema un po' troppo sulla tua gola e tu cada ai miei piedi morto levati dalle palle.>> Detto ciò vado a ritirare i miei soldi e me ne torno a casa.

Buon natale angeli 🎄🎅
Come state?

questo capitolo è più corto del solito ma ci tenevo a farvi un regalo pure io!

passate una bella giornata 🫶🏻

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