Una storia di Natale

By Echocide

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Parigi. Natale. Due ragazzi. Olivia e Benjamin si incontrano per caso il primo di dicembre: uno di quegli inc... More

capitolo uno
capitolo due
capitolo tre
capitolo quattro
capitolo cinque
capitolo sei
capitolo sette
capitolo otto
capitolo nove
capitolo dieci
capitolo undici
capitolo dodici
capitolo tredici
capitolo quattordici
capitolo quindici
capitolo sedici
capitolo diciassette
capitolo diciotto
capitolo diciannove
capitolo venti
capitolo ventuno
Ringraziamenti

capitolo ventidue

68 8 11
By Echocide

BENJAMIN


Benjamin tirò su con il naso, osservando la coppia di alberi dalla forma triangolare che dominavano la piazza, incastrata fra i palazzi beige che ne delimitavano ogni lato e, proprio al centro di tutto, si ergeva solitaria una colonna di bronzo, ormai completamente ossidata.

Se avesse scavato nella sua memoria, avrebbe trovato informazioni riguardo a quell'ennesimo monumento parigino e alla piazza dove stava aspettando Olivia, ma sinceramente non ne aveva voglia.

Strinse meglio i manici di carta della piccola borsa che aveva con sé e si guardò attorno, sorridendo alla figura minuta che avanzava verso di lui: Olivia indossava un cappotto crema, assieme a un paio di jeans stretti attorno alle gambe snelle e che finivano in un paio di scarponcini chiari. Berretto e sciarpa chiari completavano l'outfit che la ragazza aveva scelto per la vigilia: semplicemente carinissima e semplicemente lei.

"Ciao" lo salutò, fermandosi a un passo da lui e alzando il viso, offrendogli la vista degli occhi chiari su cui si riflettevano le luci degli alberi e le guance arrossate dal freddo.

Sì, quel giorno era poetico a quanto pareva.

"Ciao" le mormorò, allungando una mano e sistemandole un ciuffo rosso, sfuggito da sotto il berretto: "Ah...tutto ok?" si ritrovò a domandarle, dandosi mentalmente dello stupido: si erano sentiti nemmeno mezz'ora prima, per accordarsi su dove si sarebbe incontrati...

Storse la bocca, osservando la piazza e le persone che l'affollavano: quel posto non era uno dei luoghi nevralgici del turismo, ma la luminaria natalizia aveva attirato tante persone anche lì.

"Rispetto a quando ci siamo sentiti l'ultima volta" commentò Olivia, facendolo sorridere appena e spostare di nuovo l'attenzione sulla ragazza: "Sì, tutto ok. Non ci sono stati grossi cambiamenti nella mia vita" si fermò, alzando la mano destra e allungandola verso di lei, porgendogli una busta di plastica bianca: "Tieni. Non penso che ci vedremo domani, quindi me lo sono portato dietro."

"Grazie. Questo è per te" mormorò Benjamin, porgendole il suo dono e, dopo essersi appoggiato con i fianchi al lampione di ferro battuto, inizio a scartare il suo regalo: "Non ci credo" commentò, mentre la carta natalizia rivelava la scatola cubica e la Funko che conteneva al suo interno.

Uno Spider-Man con la testa cubica e molto più grossa del corpo lo guardava dall'interno, mentre era nella posa di saltare e sparare una ragnatela. Liberò completamente la scatola, notando che quel particolare Spider-Man faceva parte della collezione legata all'ultimo film con l'eroe come protagonista.

"Cosa?"

"Apri il mio" le disse, con un sorriso, osservandola annuire e scartare il suo regalo: Benjamin la fissò, ben sapendo cosa avrebbe trovato: un altro Spider-man della linea della Funko Pop, proveniente dalla stessa collezione del suo, ma con delle differenze nel costume e nella posa.

Quello di Olivia semplicemente saltava con i le mani strette a pugni ed era un altro Peter rispetto al suo...

"Abbiamo avuto la stessa idea" commentò Olivia, carezzando la scatola e poi guardandolo in volto, con il sorriso che le illuminava il volto.

"Beh, in fondo ti ho conosciuta grazie a Spider-man" disse Benjamin, scrollando le spalle e appoggiandosi meglio al lampione, passandosi poi una mano sulla nuca: "Anche se volevo regalarti Spider-Gwen o Spider-Woman, ma non le ho trovate."

In verità aveva trovato una Gwen senza maschera, ma costava troppo per le sue finanze.

"Peter andrà più che bene" dichiarò Olivia, sorridendogli ancora e poi dando tutta la sua attenzione a Spider-Man.

Rimase a fissarla, osservando le guance rosate e le labbra piegate in un sorriso tranquillo: così carina e così vicina, gli sarebbe bastato allungare una mano per carezzarle la pelle e sentirla fredda sotto le sue dita.

Gli sarebbe bastato chinare la testa per annusare il suo profumo di fiori.

Gli sarebbe bastato poco per sentirla sua.

"Sono innamorato di te" si sentì dire, quasi come se qualcuno l'avesse scaraventato fuori dal suo corpo, come se stesse vedendo la scena di un film. Sgranò gli occhi, stringendo maggiormente il suo Spider-Man, mentre Olivia lo fissava con lo sguardo chiaro leggermente sgranato, la bocca socchiusa: "Ah. Ecco io... Sì, intendevo... Ecco..."

Stava balbettando, stava cercando qualcosa da dire senza sapere cosa dire e non riuscendo a distogliere lo sguardo da lei. Se non l'avesse guardata avrebbe potuto far ragionare i pochi neuroni ancora sani nel suo cervello? Ne dubitava.

Balbettò ancora un po', sentendo infine la mano di Olivia posarsi sulla sua bocca e lei fin troppo vicina: lo inondò con il suo profumo di fiori e lo fissò con un sorriso tranquillo sulle labbra: "Puoi stare zitto tre secondi, Benjamin?" gli chiese e lui assentì, sentendo le sue labbra massaggiarle l'interno della mano. La guardò inspirare pesantemente e passarsi la lingua sulle labbra, prima di aprirle:"Sono innamorata di te anche io."

Aveva sentito male. Doveva aver sentito male.

No, aveva sentito bene. N'era certo.

Aveva sentito quelle stesse parole che aveva detto, però rivolte verso di lui.

Olivia era innamorata di lui.

Olivia era...

"Davvero?" chiese stupidamente, scostandosi appena la mano di lei dalla bocca e vedendola sbuffare, alzando poi gli occhi al cielo.

"No, mi piace dirlo."

Benjamin sorrise alla risposta, posandole la mano libera da Spider-Man sul fianco e attirandola verso di sé, chinando la testa e inspirando il profumo dolce di lei: "Quindi se io..." mormorò, abbassando ancora la testa e sentendo il fiato caldo di Olivia sulle guance.

L'avrebbe baciata.

Non c'era Marc che li avrebbe disturbati e si erano appena dichiarati l'uno all'altro.

Quel giorno sarebbe stato perfetto: una dichiarazione e un bacio il giorno della vigilia, nemmeno progettando tutto nei minimi dettagli sarebbe stato così incredibilmente perfetto.

Il vero regalo di Natale di Olivia era quello, così come il suo.

"Quindi se tu..." mormorò Olivia, alzando appena la testa.

Benjamin socchiuse gli occhi, quasi sentendo già il sapore della sua bocca e...

E poi tutto si dissolse. La suoneria di Olivia irruppe nell'aria, forte e chiara. Benjamin si mangiò una parolaccia, buttandola dentro di sé e appoggiando la fronte contro la spalla della ragazza: "Non ci credo" mugugnò, chiudendo gli occhi e lasciando andare un sospiro.

C'era qualcosa in atto che gli impediva di baciarla, non poteva essere altrimenti.

Sentì Olivia muoversi e poi un sospiro uscirle dalle labbra: "Mio fratello" disse spiccia, sospirando pesantemente e allontanandosi di un passo da lui: "Devo andare. Non ha il coraggio di andare dalla nonna senza di me."

Ovviamente, non c'era Marc ci doveva essere qualcun altro a disturbarli.

Almeno non era stata Marie, altrimenti avrebbe iniziato a credere che c'era tutta una congiura da parte dei loro amici.

"Ce la farò mai a baciarti, Olivia?"

Olivia sorrise a quella domanda, allontanandosi di un passo ancora: "Dopo Natale?" gli domandò, incassando la testa nelle spalle e poi facendo ancora un passo indietro, un passo lontano da lui.

"Dopo Natale" Magari era così, magari una volta passato Natale loro due non avrebbero avuto nessuna interruzione: la sentì salutarlo e lui ricambiò, quasi biascicando le parole. La guardò dargli le spalle e fare qualche passo, nella stessa direzione da cui era venuta: "Ehi. Stiamo insieme adesso?" la richiamò, vedendola fermarsi e voltarsi di nuovo verso di lui.

Olivia lo guardò, inclinando il capo di lato e sorridendogli: "Di solito funziona così" commentò, scuotendo le spalle e poi facendo qualche passo indietro: "Vado, o me lo vedo arrivare qua con i carri armati."

"Ok" mormorò Benjamin, fissandola mentre gli dava nuovamente le spalle e si allontanava da lui, quasi saltellando. Olivia si fermò nuovamente, girandosi e muovendo una mano per aria per salutarlo, prima di infilarsi dentro una macchina scura e andarsene via.

Sorrise, prendendo il cellulare e aprendo subito la chat con la ragazza.

Stiamo insieme?

Sì.

Me lo chiedi ancora?

Lo farò finché non ti bacerò.




a/n: finalmente! Finalmente ce l'hanno fatta. O quasi.

Dai, ormai i nostri baldi eroi sono una coppia e chissà se riusciranno a scambiarsi il tanto agognato bacio...

Ad ogni modo, se ve lo stesse chiedendo i due Spider-Man Funko Pop esistono veramente, si trovano veramente in un negozio di Parigi e sono i Peter di Andrew Garfield (quello di Olivia) e Tobie McGuire (Quello di Benjamin).

Detto ciò passo ai soliti discorsi di rito...

Scusatemi tantissmo per tutti gli errori che ho lasciato, mai come oggi ho dato veramente pochissimo tempo alla rilettura.

Vi ringrazio tantissimo per tutto il supporto che mi date: grazie davvero di cuore per ogni lettura, stellina e commento che mi lasciate.

Infine vi do appuntamento al 27 con quello che è l'ultimo capitolo di questa storia (e sì, ne mancherebbero ancora due ma l'ultimo ultimo è un bonus!).

Per concludere ne approfitto per augurarvi Buon Natale! 

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