Una storia di Natale

By Echocide

1.6K 201 139

Parigi. Natale. Due ragazzi. Olivia e Benjamin si incontrano per caso il primo di dicembre: uno di quegli inc... More

capitolo uno
capitolo due
capitolo tre
capitolo quattro
capitolo cinque
capitolo sei
capitolo sette
capitolo otto
capitolo nove
capitolo dieci
capitolo undici
capitolo dodici
capitolo tredici
capitolo quindici
capitolo sedici
capitolo diciassette
capitolo diciotto
capitolo diciannove
capitolo venti
capitolo ventuno
capitolo ventidue
Ringraziamenti

capitolo quattordici

59 8 8
By Echocide

BENJAMIN

"Non guardarlo così male, posso assicurarti che è un bravo ragazzo" dichiarò Benjamin, afferrando la protezione della pista e stringendola con forza, mentre cercava di mantenere una posizione eretta e, se possibile, dignitosa: "Magari fuma un po' troppo, ma è a posto."

Un tipo a posto con idee del cazzo, aggiunse dentro di sé. Ma perché quell'idiota di Marc era voluto andare lì?

Inspirò, sentendo la voce della madre che lo rimproverava per quel'unica parolaccia detta nella sua mente: sua madre ci teneva all'educazione e al linguaggio educato, le parolacce non dovevano giungere alle sue orecchie.

Il fatto che lei stessa, poi, non rispettava sempre la sua stessa regola, permetteva a Benjamin di lasciarsi andare ogni tanto, nei suoi pensieri.

"No. è che..." Olivia scosse il capo, indicando l'amica che stava dividendo con Marc uno di quegli affari utili ai bambini per pattinare ma che, nella realtà effettiva, erano monopolizzati dagli adulti: "Marie. Si è lasciata da poco" aggiunse Olivia, mentre Benjamin vedeva l'amica di lei ridacchiare a qualcosa che le aveva detto Marc.

Amica che si era lasciata da poco...

Sì, ricordava qualcosa del genere.

"Oh. L'amica con la crisi isterica" disse rivolto a Olivia, vedendola annuire con la testa: "Beh, magari Marc può aiutarla" aggiunse Benjamin dopo un po': la noncuranza e la leggerezza di Marc, magari, potevano veramente essere un balsamo per lei.

Fissò Marc, grande e grosso con la pelle scura e lo sguardo tranquillo, mentre al suo fianco Marie appariva piccola con i lunghi ricci neri che le cadevano sulla schiena: non erano male assieme, dopotutto.

Fece un passo, stringendo i denti e aggrappandosi maggiormente alla barriera, sentendo la mano di Olivia posarsi sul suo petto e aiutarlo a rimanere in piedi: accidenti a quella stupida idea di Marc!

"Sei pessimo, lo sai?" Olivia ridacchiò, aiutandolo a tenersi eretto e guardandolo di sotto in su: profumava di fiori e i capelli rossi erano sfuggiti dai bordi del berretto bianco che indossava e che rendeva più chiari i suoi grandi occhi azzurri.

Era carina. Incredibilmente carina e vicinissima a lui.

"Ehi, è già tanto se riesco a fare qualche passo, non mi sembra che a Parigi ci sia il ghiaccio perenne" bofonchiò, maledicendo i pattini che indossava: se avesse avuto le sue scarpe da ginnastica ai piedi, sarebbe stato più sicuro di sé e avrebbe potuto...

Cosa avresti potuto fare, Benjamin? Si domandò, osservando il volto di Olivia rivolto verso di lui, le labbra rosee dischiuse e leggermente secche.

Come aveva fatto a caderci così? La conosceva da una manciata di giorni, eppure si era ritrovato completamente andato per lei. Conquistato dal suo modo di rammentargli ogni volta il torto subito, completamente incatenato da quei grandi occhioni azzurri che lo fissavano sempre, sostenendo il suo sguardo...

Forse l'amore era così, forse semplicemente accadeva come era successo a lui.

"Non è difficile" decretò Olivia, ignara di ciò che gli riempiva la mente e continuando il suo discorso: "Perché siamo venuti a pattinare se non sapete farlo?"

"Chiedilo a Marc" bofonchiò Benjamin, indicando l'amico e appoggiandosi maggiormente alla barriera e sentendo Olivia seguirlo nei movimenti, quasi come se temesse di lasciarlo andare: "L'idea è stata sua."

"Vero."

Benjamin la fissò, osservò il profilo di lei rivolto verso i loro amici e ne seguì lo sguardo, fissando Marie che stava provando a pattinare senza l'aiuto di quell'aggeggio ma subito agguantandolo per non cadere: "Quindi lei si è lasciata da poco" mormorò Benjamin, passandosi la lingua sulle labbra e chiedendosi se poteva chiederlo. Sì, poteva e doveva: "E tu?"

"Io cosa?" Olivia rivolse completamente l'attenzione verso di lui e Benjamin si ritrovò a sperare che lei leggesse la domanda sul suo volto: Tu stai con qualcuno? Sei libera oppure...

"Ah! No, no" esclamò Olivia, negando con la testa e sorridendogli.

No. No cosa? Cosa significa quella risposta?

"No. Nel senso che non ti sei lasciata oppure..."

"No, nel senso che non ho nessuno" lo interruppe lei, sorridendogli e lasciando andare un piccolo sbuffo.

Lei non stava con nessuno.

Lei non aveva un altro ragazzo.

"Capito" mormorò Benjamin, guardando verso il basso e stringendo maggiormente la protezione, proprio dietro le spalle di Olivia; si chinò appena verso di lei, vedendola alzare la testa nella sua direzione e avvertendo il suo fiato caldo sul volto e l'odore di menta che gli investiva le narici, mischiati agli aromi che provenivano dalle bancarelle: "Quindi se io..." mormorò, continuando ad avvicinare il suo viso a quello di lei.

"Quindi se tu..." Olivia ripeté le sue parole, dischiudendo appena le labbra come se lo stesse invitando a proseguire.

Era un invito, vero? Poteva continuare e azzerare quella distanza che c'era fra loro?

Benjamin deglutì, chinandosi ancora e vedendola abbassare le palpebre, quasi come se lei sapesse cosa stava per succedere. Beh, lo sapevano e lo volevano entrambi.

Poco e avrebbe scoperto il sapore di Olivia.

Poco e...

"Ci andiamo?"

Benjamin inspirò, stringendo le labbra e ritornando immediatamente alla realtà: gli odori delle bancarelle, il vociare della gente, tutto tornò prepotente, quasi come se fino a quel momento fosse stato in una bolla dove esistevano solo lui e Olivia.

Si schiarì la voce, voltandosi verso l'amico e buttando giù tutto quello che voleva dirgli: un paio di centimetri, quello era tutto quello che gli era mancato dal baciare Olivia. Cercò di sorridere, osservando Marc fissarlo con lo sguardo tranquillo di sempre, come se non comprendesse quale momento aveva interrotto.

"Dove?" gli domandò, dando una breve occhiata a Olivia e vedendola completamente rivolta verso le bancarelle, quasi come se li stesse ignorando, come se loro non esistessero.

Le sue guance però...

Benjamin sorrise, vedendo il velo di rossore che le aveva ricoperte e poi il sorriso che era spuntato sulle labbra di Marie, appena giunta alle spalle di Marc.

"Chaises volantes" gli disse spiccio Marc, indicando la giostra non molto distante: "Ci andiamo?"

"Va bene" Benjamin sospirò, dandosi una lieve spinta dalla barriera e sentendosi poco stabile, facendo poi scivolare un piede dopo l'altro e raggiungendo Marc.

L'amico era poco distante da lui, eppure gli sembrava di aver fatto chilometri.

"Io passo" dichiarò Olivia, facendolo voltare e vedendola, mentre indicava le bancarelle dietro di loro: "Vado a prendere qualcosa di caldo."

"Dove..."

"Vi aspetto sotto la giostra" lo interruppe lei, sorridendogli e poi voltandosi verso l'amica: "Marie?"

"Sì, vengo anche io" decretò la ragazza, afferrando la mano di Olivia e aggrappandosi a lei come se fosse l'unica salvezza su quella lastra di ghiaccio.

Beh, a conti fatti era l'unica che sapeva pattinare fra loro quattro.

Benjamin le osservò mentre raggiungevano l'uscita della pista, parlottando fra loro: forse lei stava dicendo all'altra del loro quasi bacio? Oppure stavano semplicemente parlando di cosa prendere e in quale bancarella andare...

"Andiamo?"

"Marc, alle volte il tuo tempismo è fantastico" sospirò Benjamin, scivolando di nuovo vicino alla barriera e tenendo con fermezza a questa: no, non sarebbe riuscito ad arrivare all'uscita senza tenersi.

"Ho interrotto o ti stavo salvando?"

"La prima" gli rispose Benjamin, osservando i suoi piedi e facendo scivolare uno dopo l'altro. Uno dopo l'altro.

Ce la poteva fare.

"Scusa" mormorò Marc, facendolo sorridere e vedendolo mentre metteva fra di loro l'aggeggio arancione che aveva le forme indefinite di una foca: "Vuoi una maniglia?"


a/n: peccato che Marc ha disturbato il momento, vero? C'eravamo quasi. Ma insomma, ho ancora dieci capitoli alla fine della storia...

Detto ciò, come sempre vi ringrazio tantissimo per tutto il sostegno che mi date e mi scuso per gli eventuali errori che sto lasciando.

Come sempre, vi do appuntamento a domani con un nuovo capitolo!

Continue Reading

You'll Also Like

369K 17.9K 65
Angelica Ferrari, una ragazza di ventisei anni che si è da poco laureata in giurisprudenza, è ancora confusa sul suo futuro lavorativo. Non trovando...
3.4K 152 31
Emily - Ho fatto una promessa qualche giorno prima di conoscerlo e ora devo tenere le distanze da lui. Non è così semplice, però, se quel misterioso...
930K 12.3K 22
[IN REVISIONE] Edoardo Smith,18 anni,diciamo il ragazzo perfetto (esteticamente). Occhi verdi,moro alto e con un bel fisico. vive a Los Angeles,solit...
15.8K 1K 60
the story "la dominatrice di draghi" of "-mayumi_yuma-" you are about to read is authorized to be published and read only on wattpad. •••••••••••••••...