Never without you

By Antonella_Torrance

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Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazz... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
capitolo 64
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 16

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By Antonella_Torrance

Katherine

Due cose mi infastidivano in quel momento: il sorrisetto vittorioso di Kyle e la presenza di quella stronza che aveva cercato pure di minacciarmi, il perché Kyle l'avesse portata qui con lui era un mistero, diceva che non era nulla di serio, ma era già la seconda volta che se la portava dietro, la seconda volta che si presentava di punto in bianco ad una serata in cui io e Tyler ci vedevamo, eppure ero stata chiara sul fatto che lo vedessi solo come un amico che poi perché diamine dovevo giustificarmi con lui, mica stavamo insime?!

"Questa si che è una sorpresa, anzi no per niente" ribbatto scontrosa

"Bello rivederti ragazza nuova" la stronza prosegue

"Vorrei poter dire lo stesso"

Katy uno.. stronza zero..

Kyle le circonda il braccio e mi volto verso Tyler ignorandolo

"Muoio di fame"

gli dico sedendomi accanto a lui, Astrid, Michael e gli altri due amici di Tyler ci raggiungono seguiti a ruota da Kyle e Siddar o come ama farsi chiamare

Ci sediamo attorno ad un tavolo dove ognuno espone il suo ordine ad un cameriere giovane, sulla ventina, che mi lancia occhiate di sfuggita prima di posare i suoi occhi su di me e chiedermi cosa volessi ordinare

"E a te cosa porto?"

"Emh, pizza con patatine e una coca grazie"

"Figurati"

resta un pò più del dovuto a sorridermi e una volta allontanatosi si scatenano risate tra di noi

"Katy quello ci stava palesemente provando" afferma Tyler per nulla infastidito diversamente dal ragazzo che ho di fronte che se ne sta con lo sguardo furente ignorando la sua ragazza

Onestamente..godo di questo

Il cameriere torna dopo con i nostri ordini posando una pizza fumante davanti a me, adoro! Noto che pone anche un bicchiere con dell'aranciata, ma non me la sento di dirgli che ha sbagliato

"Aveva chiesto una coca"

O santo cielo

Il cameriere volge lo sguardo verso Kyle già seccato della sua presenza

"Come?"

"La ragazza aveva chiesto una coca, hai sbagliato"

Intervengo prima che si metta male

"Non fa niente davvero"

non bevo quasi mai in realtà l'aranciata ma per una sera posso accontentarmi.. e invece secondo Kyle no

"Oh scusami ho sbagliato" riprende il bicchiere

"Già beh dovresti tenere gli occhi puntati verso i tuoi ordini anziché ai clienti"

Cala il silenzio e il cameriere si scusa, io gli sorrido mimando un "è tutto apposto" e lui si tranquillizza mentre subito dopo mi volto verso Kyle

"Kyle..dai, può capitare"

"Già infatti, capita se ti metti a flirtare con una cliente"

"Non stava flirtando"

"Ah no? E come li chiami quegli occhietti da cerbiatto che ti lanciava addosso"

"Non è colpa mia se sono strafiga"

la butto sul ridere, ma Kyle sembra davvero infastidito tanto da allontanare Sid che tenta continuamente di toccarlo

Ma per favore, via quelle mani!

La serata nel complesso non prosegue così male anche se gli occhi di kyle non mi perdono di vista e sebbene dovrebbe darmi sui nervi, la cosa mi attrae istintivamente, cioè dovrei essere seccata, arrabbiata per come si è comportato con quel cameriere, invece l'unica cosa che penso è al suo corpo premuto contro il mio in un qualunque posto lontano da qui

"Bene ragazzi è il nostro turno, andiamo a giocare"

Tyler si alza da tavola e con la mano mi fa strada verso la pista prima di raggiungerla però, kyle mi attraversa così vicino da sentirne il contatto e la voce che in modo suadente e ritmico mi sussurra

"Stasera sarai pure uscita con lui, ma stanotte sei mia"

Svengo

Il suo sorrisetto mi brucia addosso e vado in iperventilazione, la sicurezza nella sua voce è disarmante, arrogante, feroce e eccitante

Raggiunta la pista iniziamo a turno a lanciare la palla che nel mio caso risulta già imbarazzante, non ho mai giocato a bowling, ma devo ammettere mi sto divertendo anche se faccio schifo

"Aspetta ti faccio vedere"

Tyler mi raggiunge e posa le mani sui mei fianchi stringendoli appena, accarezza il mio braccio stringendo poi la mano che tiene la palla da bowling, da dietro l'orecchio mi sussurra la posizione in cui mettermi mentre dietro di noi cala il silenzio spezzato dalla solita voce

"Guarda che ha capito"

Kyle sottolinea quella frase e Tyler imbarazzato si allonta dandomi un in bocca al lupo, mi piego per prendere la mira e lancio la palla che colpisce solo due birilli

Beh rispetto a prima che neanche ne centravo uno, direi non male

Dietro di me sento kyle sghignazzare

"Cosa cavolo hai da ridere?"

Mi giro verso di lui che mi sta guardando quasi famelico. Si alza e mi si avvicina senza lasciar quel sorriso così sicuro di sé che mi incendia all'interno

"Rido perché quell'idiota non è stato in grado di spiegarti" avvicina le labbra al mio orecchio

"Rido perché apparte avere la scusa di toccarti può solo guardare:

"Guardare cosa?"

Le sue mani stringono i miei fianchi in un modo possessivo, il suo addome preme sulla mia schiena, la sua mano scende lentamente sulla mia stringendo insieme la palla, la sua bocca premuta al mio orecchio e la sua presenza che non accenna ad allontanarsi, mi stringe a se e lentamente si piega insieme a me accompagnando la mia mano nel lancio della palla, la sua presenza è come una vampata di calore in pieno viso, mi surriscalda come uno scirocco che non ti fa respirare, il suo profumo mi inebria le narici e la mia guancia tocca il suo naso, col corpo premuto addosso a me, accompagna i miei movimenti lanciando la palla, e restiamo così fermi e incollati fin quando la palla non colpisce tutti i birilli

Un moto di eccitazione attraversa il mio corpo e sono certa non si tratti dello strike  e se ne rende conto pure lui, sorride appena quando volto il viso verso di lui senza allentare la presa sui miei fianchi

"È così che si gioca Kitty"

La sua voce è roca e appena udibile, ma io la sento forte e chiara, deglutisco a fatica mordendomi il labbro inferiore e subito il suo sguardo vi si posa addosso,

Questo ragazzo sta letteralmente smontando ogni mia certezza, ogni pensiero e ogni freno che ho addosso, con lui mi sembra di poter superare ogni limite possibile

Una tosse appena accennata ci risveglia da quel momento e ci voltiamo appena verso Michael che come tutti, è rimasto immobile ad ammirare la scena, le mie guancie vanno a fuoco, mi allontano da lui e torno a sedermi accanto ad Astrid che con gli occhi sta urlando di eccitazione, mentre lo sguardo che mi lancia Sid è di puro astio, non posso fare a meno di sollevare appena le labbra in un sorriso quasi accennato che lei ovviamente nota

Si avvicina a Kyle una volta seduto e gli si siede sulle gambe, kyle sembra anche sorpreso, ma non la sposta da lì e quel sorriso che le avevo lanciato me lo rispedisce con gli interessi

Stronza!

A fine serata mi dirigo al bagno, riordinando le idee non è stata una brutta serata, però mi sento parecchio agitata

Dopo quel breve e a dir poco intenso momento tra me e Kyle, entrambi abbiamo cercato di evitare sguardi continui, almeno io ho evitato, perché vederlo con quella svitata convinta di essere la sua anima gemella, mi mandava leggermente in corto circuito, ma almeno qualche altro strike l'ho pure fatto

Mi sento parte di qualcosa, parte di un gruppo, parte di una comitiva che cerca sempre di mettermi a mio agio e poi c'è lui..quello sguardo, quegli occhi, quella bocca

Io non credo al colpo di fulmine o almeno sono convinta non ci sia stato per noi, l'ho aggredito il primo giorno di scuola come facevo ad aver un colpo di fulmine in quel modo? ma non è nemmeno da quel momento che tutto è iniziato. No.. è iniziato molto prima, quando quella sera, la prima sera nella mia stanza avevo intravisto una figura sbiadita di fronte a me che mi aveva fatto tremare le ginocchia senza comprenderne la ragione

Non ero più quella ragazzina inesperta che si vergognava a dare il suo primo bacio, ad ammettere di quanto fossi cotta del più popolare, fino a un anno fa ero così incerta, le mie giornate ruotavano attorno a Ben e al suo mondo e sono certa che lo stesso valesse per lui, peccato per il finale..una punta di risentimento mi assale, perché lui sicuramente starà con un'altra probabilmente più grande ed esperta, mentre io sono chiusa in un bagno pubblico a cercare di calmare i bollori che quello stronzo mi provoca, perché si lo fa, mi attrae, tanto, ma non significa niente.. niente!

Mi guardo un ultima volta allo specchio prima di uscire fuori e sentirmi trascinare in un angolo

"Ah ma c'è l'abbiamo proprio per vizio quest'abitudine a sbattere la gente sulle pareti"

Lo sbeffeggio per smorzare la tensione che sento addosso nel ritrovarmelo così vicino

"Non la gente, ma te" mi sussurra divertito

"Onorata, ma magari anche alla tua amica piacerebbe"

"Gelosa Kitty?"

"Di te?"

Rido per non mostrare l'ansia che mi assale nel rendermi conto che si, mi da fastidio

"Per essere una stronza sai nascondere bene le tue emozioni"

"Non nascondo niente e ora lasciami, Tyler mi sta aspettando"

Lo provoco e sento la sua presa farsi più stretta, il suo viso è vicino al mio e immediatamente ritorno nella sua camera e a ciò che stava per accadere e poi quello in aula..Dio!

"La serata finirà presto anche stasera?"

Mi sussurra ad un centimetro delle mie labbra, il suo profumo è un balsamo per le mie narici

"Non proprio"

Lo provoco e il suo sorrisetto svanisce, mi stringe i fianchi e si passa la lingua sul labbro inferiore ed io non posso far a meno di posarvi gli occhi..quella bocca

Poi torna sicuro di sé e quel sorrisetto malizioso torna a tormentarmi, avvicina le sue labbra al mio orecchio e sussurra languido

"Tieni la finestra aperta stanotte, ti porto in un posto"

"Non vado da nessuna parte e puoi star certo che mi assicurerò di chiuderla bene"

Lui mi sorride convinto del contrario ed io quasi tremante mi allontano da lui e nel farlo sfioro la sua mano con la mia, proprio come l'ultima volta le nostre dita stavolta si sfiorano quasi carezzandosi prima di allontanarsi, quel tocco che mi graffia sottopelle perché vorrei sentirlo di più e allo stesso tempo mi spaventa a morte

E come da previsione è vero, la serata finisce presto perché una volta salutati tutti, Tyler mi riaccompagna a casa, Kyle non fa nessuna questione anzi se ne va con al seguito l'amica di turno che lo guarda languida

Eccome se chiudo la finestra

Tornata a casa mia zia è già a letto, a passo lento raggiungo la mia stanza, mi affaccio alla finestra notando quella di fronte chiusa e a luci spente.

Stronzo

Chiudo la finestra, ma poi ci ripenso..la riapro, poi la richiudo.

Vado in bagno per prepararmi per la notte e ritorno in stanza con lo sguardo ancora verso la finestra

"Tieni la finestra aperta stanotte"

L'avrà detto così tanto per, figurati se si presenta davvero qui a tarda notte,  sono appena le undici e mezza, se crede starò ad aspettarlo sveglia si sbaglia

Torno in bagno per cambiarmi quando un rumore attira la mia attenzione, no non può essere!

Mi dirigo in stanza dove kyle se ne sta sdraiato a gambe incrociate sul mio letto

"Sai, quando ho detto, lascia la finestra aperta, intendevo aperta non che dovessi aprirla io"

"Infatti l'ho chiusa proprio per evitare questo"

"No, hai solo chiuso la finestra non chiuso con scatto per evitare che la aprissi, quindi l'hai lasciata aperta..per me"

Sbuffo infastidita

"Già finita la serata?"

ricordo la frase in modo acido

"Mica era un appuntamento sono venuto con lei perché c'eri tu"

"Che sincerità, questo è il momento in cui dovrei emozionarmi?"

"Sarebbe un buon momento per altro, ma c'è tempo per quello"

"Non so bene a che ti riferisci e non so neanche se voglio saperlo, hai ancora la smania di portarmi a letto?"

"Certamente"

"Lo sai che non succederà? Neanche se mi porti la luna"

"Sto prendendo in considerazione anche questa possibilità"

"E sei ancora qui, perché?"

"Non è ovvia la risposta? Perché mi va, perché mi piace passare tempo.. con te"

Si volta dall'altra parte grattandosi la nuca ed evita il mio sguardo come si fosse appena pentito di ciò che ha detto

"Ti piace la mia compagnia"

"Ho detto questo?"

Coglione

"Vuoi davvero essere mio amico allora?"

"Non esageriamo"

Sorrido abbassando il capo per poi tornare a guardarlo, ha l'aria un pò smarrita come se volesse uscire da questa situazione e allo stesso tempo ne fosse felice

"Quindi?"

"Quindi cosa?" Chiedo confusa

"Andiamo o no?

"Dove?

"Non hai ancora imparato a non fare continuamente domande, sai già che non ti risponderò"

Si diverte pure

"Lo so, ma tentar non nuoce"

Resto ferma dietro di lui che si dirige alla finestra

"Forza Kitty andiamo, ti porto in un posto"

"Dove?

Lui ride prima di dirigersi fuori casa mentre io sollevo gli occhi al cielo, e guardandomi dietro come se mia zia potesse sentirmi, mi dirigo fuori casa.

Scendo piano dalla finestra che per fortuna non pecca di altezza e stavolta sento le mani di Kyle sorreggermi appena

Ci guardiamo un attimo negli occhi e un sorriso lieve gli attraversa il volto

"Dai andiamo"

Lo seguo notando che non c'è la moto come al solito ad attenderci sul viale"

"Niente moto?  Chiedo sorpresa

"Non serve non è lontano e poi mi va di camminare"

"Oh, ok"

camminare a notte fonda.. si proprio il classico scenario di un film horror

"Allora, come ti è sembrata questa serata?"

Chiede guardando dritto a sé

"Non male, non ero mai stata al bowling quindi..ah emh..grazie, si insomma per avermi..."

Beh trovare le parole è difficile, per avermi cosa? Fatto tremare le ginocchia? Battere forte il cuore? Stringermi come se temessi che scappassi?

"Beh qualcuno doveva pur aiutarti e visto che quel Tyron non ne è stato in grado.."

"Smettila di chiamarlo così lo sai come si chiama"

Lui sorride divertito

"Già, ma penso continuerò a chiamarlo l'idiota"

"Disse lo stronzo"

"Almeno io ti piaccio anche da stronzo"

"Cos'è mi metti anche le parole in bocca adesso"

"Vorrei ben altro nella tua bocca"

"Quest'allussione sessuale è fuori luogo"

Lui scoppia a ridere di gusto

"Fammi capire, ti sembra fuori luogo la battuta, ma non il fatto che l'abbia detta?"

"Ognuno può dire quel che vuole e in questo caso sei libero di farlo, ma è comunque fuori contesto e irrealizzabile"

Le sue labbra si piegano in un sorriso malizioso e devo voltarmi dritta davanti a me per evitare ogni tipo di impulso

"Wow..sei davvero.."

"Stupenda?"

"Unica"

È comunque un complimento quindi lo accetto

Restiamo in silenzio per un pò ma la cosa non mi mette a disagio come dovrebbe

Ci fermiamo davanti un punto ricolmo di foglie e coperto da alberi, sembra quasi un mini bosco talmente nascosto che solo ad un occhio ravvicinato noto un nascondiglio

"E questo?"

Chiedo con una punta di eccitazione

È come uno di quei posti segreti al mondo in cui entri e ti senti come in una bolla, protetto, al sicuro

Kyle mi prende per mano e mi conduce oltre questa piccola siepe, un angolo di luce della luna riflette e mostra una parte in cui sedersi e ammirare ciò che ho davanti: New York illuminata

Resto a bocca aperta, gli occhi non smettono si vagare da un punto all'altro, sembra di vedere un insieme di luci colorate come quelle di natale, luci che ti fanno vedere il mondo in rosa, blu, verde e giallo

Non avevo mai visto una cosa del genere

"È..."

non riesco neanche a trovare le parole per descrivere la bellezza che ho davanti, New York, la mia New York illuminata nella notte

Kyle si siede sul terreno ed io lo seguo, non c'è molto attorno a noi se non foglie e alberi che è come ci racchiudessero al loro interno, mentre davanti a noi si presenta New York di notte con le sue luci, i suoi colori, come ho fatto a vivere senza tutto questo?

Mi volto appena verso di lui e lo scopro a fissarmi

"Un altro posto in cui respirare?"

Chiedo curiosa, voglio sapere di più di lui, di questo posto, della sua famiglia

"Diciamo che è più un bel posto dove rilassarsi" risponde portando lo sguardo al panorama

Torno con lo sguardo verso tutta New York e resto ammaliata dalla miriade di colori in grado di trasmettere pace, non ho mai visto niente del genere, New York la conoscevo solo attraverso film o serie ambientate qui, ora invece sono io la protagonista di questo spettacolo e non posso fare a meno di sentirmi più leggera come se la serata fosse iniziata adesso

"A proposito dell'altro giorno.." inizio ricordando il quasi bacio

"L'altro giorno?"

Non mi rende mai le cose facili

"Si beh..insomma mi sono comportata un pò..insomma posso aver dato l'idea di essere scappata"

"ma davvero? Sai che non l'ho notato"

Sorrido del voler rendere tutto più leggero

"Ok si, me la sono data a gambe, ma ehi..sembrava che volessi baciarmi e temevo che potesse complicare le cose"

"Togli il sembrava"

"Kyle"

"kitty dai! Parliamo di un bacio mica di un matrimonio"

"Oddio smettila, non nominare neanche una cosa del genere"

"Cosa bacio o matrimonio?"

"Entambe, sono piuttosto giovane per pensare a queste cose"

"Anche ai baci? Cos'è non hai mai baciato nessuno?"

Nelle sue parole c'è dell'ironia e incertezza e quando capisce che non è così cambia espressione

"Il ragazzo della foto" dice solo come rispondendo alla sua domanda

"Possiamo evitare di parlarne?"

"Perché? Lo pensi ancora?"

Silenzio

Vorrei che non ci fosse stato questo silenzio ad avvolgere la nostra bolla eppure è così, lui guarda di fronte a sé con i tratti del viso indurito mentre io resto con lo sguardo avanti a me evitando di guardarlo

"Hai mai visto una notte da leoni? Quello che succede a las vegas resta a las vegas? Ecco per me è lo stesso, ciò che è successo nel passato resta nel passato"

Lui si volta interessato, verso di me

"Non è così kitty"

Anch'io mi volto e lo guardo dritto negli occhi

"E come lo sai?"

"Perché il semplice fatto che tu ne parli e voglia ribadirne la fine conferma che non è davvero finita"

Lo guardo dritto negli occhi senza sapere bene cosa dire

"È..divero..non lo so, è tutto diverso qui"

Lui resta in silenzio in attesa che continui

"Non sono mai stata la ragazza nuova, non ho mai avuto dei veri amici, e Ben, lui..è arrivato in un periodo in cui ne avevo bisogno"

Kyle resta in silenzio osservandomi quasi trattiene il fiato

"Ma adesso, se ripenso a lui o a quello che c'era prima..non lo so, non..non mi manca, so che è brutto da dire, ma credo semplicemente di.."

"Essere andata avanti" conclude per me

"Esatto, non mi giro più indietro, guardo sempre avanti e la cosa..stranamente mi piace, insomma adesso c'è Astrid,  Michael, Tyler.."

Kyle ruota gli occhi infastidito e divertito dal mio modo di evitare il suo nome

"E ci sei tu idiota che mi fai talmente arrabbiare"

"Io? Ma se sono un orsacchiotto"

È inevitabile, scoppio a ridere di gusto e lui mi guarda ammaliato, nello stesso modo in cui io guardavo New York un attimo fa..estasiato"

Stringo le braccia attorno a me e mi rendo conto di aver dimenticato il giubbotto prima di venire cui, una sensazione di calore avvolge le mie spalle e noto il giubbotto di Kyle posarsi sulle mia schiena, Kyle resta con una t-shirt nera a maniche lunghe che mette in risalto il fisico palestrato

"Toglimi una curiosità, sei ricordato come il teppista della scuola abituato alle risse, ma quello che vedo io è un ragazzo che all'apparenza comunica con silenzi o frasi spezzate quando in realtà ha solo bisogno di urlare, ma capace di farti sentire speciale, perché gli altri non vedono questo?"

"Perche sono abituati al Kyle del passato"

"E voglio sapere di quel Kyle?

"No secondo me no, è il passato ormai proprio come hai detto tu, ciò che è passato resta nel passato"

Stringo il suo giubbotto che emana il suo profumo e lo guardo negli occhi

"Magari mi piacerebbe anche quel Kyle"

"Ti rendi conto che hai appena ammesso che ti piaccio?"

"Non lo ammetterò mai, e poi vuoi essermi amico no?"

"Amico con benefit?" Gli do una spallata che lo fa sorridere

"Un giorno me lo farai conoscere se ti va"

mi volto di nuovo verso il panorama ma sento il suo sguardo addosso, abbiamo tante domande che ci frullano per la testa, tante risposte in sospeso e sentimenti contrastanti che al momento non riesco a definire, so solo che mi fa battere il cuore e allo stesso tempo sento che potrebbe distruggerlo

Il ritorno a casa è in parte silenzioso e in parte spezzato dai nostri battibecchi continui, mica basta una serata per farci smettere.

Restiamo fermi davanti casa mia più precisamente dalla mia finestra, i nostri occhi si guardano, si cercano cercando di far uscire parole che sembrano bruciare sulla lingua

"Grazie, per stasera" dico

"non avevo ancora visto posti del genere"

"Non è un posto che conoscono in molti in realtà"

"Intendi dire che.."

"Che l'ho scoperto per caso un pò di tempo fa e non ci ho mai visto nessuno"

Ah..quindi per la seconda volta mi ha portato in un posto tutto suo

"Non sei così stronzo come vuoi far credere" sdrammatizzo sorridendo

"Si? Però mi diverte sentirti chiamarmi così ogni volta che ti incazzi"

"Ti ci chiamo anche quando non lo sono"

"Vero"

Sorridiamo appena e sembra aleggi tra noi..cosa? Imbarazzo?

"Questo non cambia niente tra noi comunque " puntualizzo

"Assolutamente"

"E non verrò a letto con te per questo"

"Tempo al tempo Kitty"

"Sei ossessionato da questo e chi ti dice che poi non ti stuferai di me?"

Lo dico con ironia, ma lui mi guarda serio come volesse dirmi qualcosa, ma si stesse trattenendo e quello stesso sguardo sembra trapassarmi l'anima, vorrei poter dire mi sia indifferente, ma non è così

"Beh..buonanotte"

riesco a dire sussurrando e lui mi sorride appena guardando poi l'esterno di casa mia

"Spero che i tuoi non sospettino delle tue fughe notturne"

Dice ironizzando, ma mi guarda con intensità, e non so come, né perché, ma le parole che bruciano sulla lingua fuoriescono di getto prima ancora che possa pentirmene

"I miei genitori sono morti, io vivo con mia zia"

Silenzio

Regna il silenzio, un silenzio straziante, ciò che temevo fin dall'inizio si sta avverando, perché leggo di tutto nel suo sguardo, le vedo tutte le emozioni che lo attraversano e mi volto di scatto irritata

"Aspetta"

Mi ferma avvolgendo la mano con lentezza al mio polso e lo strattono evitando il suo sguardo, non so cosa mi aspettassi, ma sinceramente non un silenzio tombale che è quasi peggio di tutti quegli sguardi di compassione che ho paura di leggere nel suo sguardo

Invece lo faccio, mi volto verso di lui e quello che vi leggo è ancora peggio: compassione

Non voglio essere compatita, non voglio il dispiacere come se fossi una povera ragazzina da preservare

"Ecco quello sguardo" dico incapace di reggere il suo sguardo

"Ma di che parli?"

"So cosa pensi, la povera ragazza senza genitori, la povera orfana da proteggere"

"Non penso affatto queste cose, ma che ti prende?"

"Arriverà il famoso <mi dispiace tanto> adesso?"

"Kitty smettila"

"Non voglio che mi guardi così non te l'ho detto per questo"

"Non ti guardo in nessun modo"

"Si invece"

lo vedo, lo leggo quel dispiacere negli occhi, lo riconosco

"Perche mai dovrei farlo, anche mia madre è morta"

Lo dice con un tono di voce un pò troppo alto che temo mia zia possa essersi svegliata, restiamo con lo sguardo l'uno sull'altro senza proferire parola

Ho intravisto sin dall'inizio qualcosa nel suo sguardo in cui mi sono sempre rivista, ma non avevo mai pensato potesse essere questo, non qualcosa di così tragico e allo stesso tempo che potessimo comprendere nell'altro, solo ora mi rendo conto che non è compassione la sua, ma comprensione

"Quando?"

Chiedo incapace di distogliere lo sguardo da lui

"Quando ero piccolo e se devo essere sincero a mala pena la ricordo, quindi no non ti guardo con compassione, non sei l'unica ad aver perso qualcuno, e anche se non mi fosse successo non ti avrei mai guardata in modo diverso"

Le sue parole mi colgono di sorpresa e allo stesso tempo mi danno conferma di ciò che penso sin dall'inizio, è si uno stronzo, ma c'è di più in lui

"Anch'io ero piccola, ma me li ricordo, non ogni cosa, ma me li ricordo"

Non è qualcosa di cui parlare così per strada a notte fonde, ma non sento alcun disagio nel parlargliene

"Perché non l'hai detto prima?"

"Non è qualcosa che racconto volentieri"

"Me ne sono accorto"

Sorrido appena o almeno ci provo

"Sono pessima, perché immaginavo non eri come gli altri, ma non lo so, ho preferito tenerlo per me"

"E perché me l'hai detto adesso?"

Espiro piano sollevando il viso verso il cielo pieno di stelle, poi torno con lo sguardo verso di lui

"Non lo so, mi sono semplicemente sentita di dirtelo"

Lui avvicina appena la mano al mio viso per spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre io combatto con l'impulso di spostarmi, non lo faccio, ma l'intento c'è e lui se ne accorge, non lo faccio apposta è solo che questo tipo di contatto è così, intimo e mi spaventa, non so lui cosa pensi, vorrei saperlo, vorrei davvero saperlo perché dopo stasera i miei occhi stanno vagando nei suoi in un modo più profondo

Non gli chiedo neanche di mantenere il segreto perché so già non lo dirà a nessuno almeno che non mi senta io di farlo, è come riuscissimo a comunicare con la mente senza parole

Si muove appena per allontanarsi come a mantenere le distanze

"Mi dispiace per tua madre" gli dico prima che se ne vada

Lui si volta verso di me con uno sguardo rassicurante

"Mi dispiace per i tuoi genitori"

nel suo sguardo non c'è pietà, non c'è compassione, c'è sollievo, c'è amarezza, e c'è comprensione

Ci guardiamo un'ultima volta prima di voltarci

Dopo questa sera sento che quel legame che temevo si stesse creando, sia ormai consolidato

Se solo poi non avessi scoperto la verità su quello che è davvero successo la notte dell'incidente..

Spazio autrice

È un capitolo un pò più lungo del solito, ma ci tengo a dar vita ad un legame particolare e intenso tra Kyle e Kitty..ora lui conosce parte della sua storia e lei parte della sua, ma non conosce il Kyle del passato e lui non conosce il legame tra Kitty e Ben..e poi c'è l'ultima frase...
A presto bookfamily 🤍

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