Katherine
"Quindi sono rimasta in attesa finché non mi ha detto che doveva andare, perché aveva una serata con degli amici, ma era palese stesse mentendo.."
Me ne sto seduta sul mio letto mentre Astrid continua a parlare di come pensi che Michael l'abbia bidonata (anche se non avevano nessun impegno insieme) mentre parlavano al telefono in una delle loro chiamate serali ormai d'abitudine mi sembra di capire
"Magari doveva davvero vedersi con degli amici" tento di mediare
"Nah..aveva quel tono"
"Che tono?"
"quel tono sai..quello da "Scusami ma ora ho di meglio da fare che star qui a parlare con te, c'è una scopata che mi aspetta"
"Sono quasi certa che non volesse dire questo né che pensasse ad una cosa del genere"
Michael è l'esatto opposto di Kyle non solo esteticamente, lui è più tranquillo, a modo, sembra il tipo da fiori al primo appuntamento, non posso credere che non sia davvero interessato ad Astrid, loro nemmeno se ne rendono conto, ma sono già cotti
"Stai tanto a parlare di loro, ma di te e kyle che hai da dire?" Dice la mia testa in quel momento
Scuoto il capo tornando ad ascoltarla
"Non lo so Katy, sai prima che arrivassi tu a stento mi salutava e adesso invece..è come mi vedesse per la prima volta, come mi vedesse davvero, un pò come te e Kyle, solo che lui ti ha guardata da subito"
Sbuffo frustrata sdraiandomi sul letto per poi sollevarmi di scatto verso di lei
"Astrid è successa una cosa ieri..a casa sua"
Lei sbarra gli occhi sorpresa
"Cioè?"
"Ecco, non so come in realtà, non so neanche perché, ma...noi.. allora stavamo studiando o almeno provavamo a farlo e ad un certo punto Tyler mi ha mandato un messaggio e tu lo sai com'è Kyle..inizia a seccarsi, a chiedere perché mi scriva, comunque fatto sta che noi.."
"Voi cosa? Non dirmi che l'avete fatto?"
O santo cielo
"Cosa? No, no..noi ci siamo quasi baciati"
Urla, ciò che sento sono urla di sorpresa ed emozione, sicuramente l'ha presa meglio di me
"O mio Dio, cioè voi..tu e Kyle..Kyle e tu stavate per.."
"Abbassa la voce" anche se in casa non c'è nessuno
"Lo sapevo, lo sapevo, vi piacete troppo lo vedo io e lo vedono tutti"
"Tutti chi scusa?"
"Tutti quanti a scuola, credi che nessuno vi abbia notato? Katy arrivi con lui in moto praticamente tutte le mattine"
"Insiste ad accompagnarmi"
"Vi urlate contro continuamente"
"Mi fa arrabbiare"
"Ti piace, questa è la verità e sai una cosa? tu piaci a lui e tanto, non l'ho mai e dico mai visto così preso per qualcuna"
"Non è preso da me, vuole solo sesso"
"Ne sei così sicura?"
No
"Astrid sono confusa"
"Non devi, dovresti invece vivertela appieno, insomma se anche Sid si è presa la briga di minacciarti vuol dire che non è sfuggito neanche a lei il modo in cui ti guarda"
"Che dici? non mi guarda in nessun modo"
"Forse tu non te ne accorgi, ma anche quando non lo vedi non ti toglie gli occhi di dosso"
Non so che dire, perché la verità è che Kyle è entrato nella mia testa in un modo talmente improvviso che non ho avuto tempo di realizzare
Il suo starmi attorno, il farmi arrabbiare e sciogliere con un solo sguardo, col suo sorriso che mi fa cascare ai suoi piedi anche se non se ne rende conto
Kyle è possesso, fuoco, attrazione continua, un groviglio di emozioni contrastanti da cui non voglio scappare, è come se non sapessi più immaginare le mie giornate senza il costante pensiero di lui, senza la sua presenza, mi attrae si, e poi? Cos'altro c'è? Perché di innamorarsi non se ne parla, l'ho già fatto una volta e mi è bastata
Eppure una vocina nella mia testa mi martella con un enigma di cui temo la risposta: "sicura di avere già amato?"
Kyle
Avevo aspettato fuori casa di vederla sbucare da un momento all'altro, ma evidentemente era già andata a scuola, probabilmente l'avevano accompagnata i suoi genitori o aveva deciso di uscire prima per evitarmi, questa seconda ipotesi cercavo di evitarla però
L'avevo quasi baciata! L'avevo stretta a me e stavo per baciarla e lei non mi aveva allontanato proprio come quella notte al locale. Non so perché lo stessi facendo, la situazione mi stava sfuggendo di mano, non so che mi prenda, cosa mi passa per la testa, non sono quel tipo, non sono uno da una sola ragazza
Le mie giornate erano ormai costellate dal pensiero di lei, ero così abituato a vederla e cercarla, a pensarla, che sarebbe stato impossibile abituarmi del contrario
Non so cosa sento, mi attrae, mi atrae tanto, tutto di lei mi attrae, mi piace quando cede le sue attenzioni su di me, mi piace come mi guarda, mi piace il modo in cui unisce le labbra e le incurva leggermente in un sorriso, mi piacciono i suoi capelli, ogni volta mi trattengo nell'attorcigliarli tra le dita, mi piace il suo carattere sempre sull'attenti, schietto, permaloso, mi attrae e odio tutto questo perché non sono il tipo da interessarsi ad una ragazza in questo modo, ma non posso farne a meno, il solo pensiero che qualcuno le giri attorno mi fa ribollire il sangue e non si tratta solo di gelosia, vorrei tenerla al sicuro, non so come, ma vorrei proteggerla da tutto..sono nella merda!
Arrivati a scuola ricevo un messaggio di Michael che mi fa sorridere: "è appena entrata in classe"
Un leggero sorriso prende forma sulle mie labbra e non tento neanche di nasconderlo, mi dirigo al mio armadietto per prendere i libri che mi servono, lo richiudo restando fermo ad ammirarlo un pò più del dovuto.
L'avevo colpita per sbaglio, non mi ero accorto di lei e avevo aperto l'anta in modo così brusco da colpirla in pieno, non mi ero scusato, quando si era sollevata e avevo incrociato i suoi occhi il mondo aveva smesso di girare, le persone di muoversi, il suo sguardo era un fuoco di rabbia che mi bruciava dentro, quel verde smeraldo in cui ti tuffi senza riuscire ad emergere.
Mi dirigo in aula deciso a fare l'indifferente quando l'immagine di lei che chiacchiera allegramente col coglione di turno mi fa ribollire il sangue.
Ancora in mezzo questo!
"È il mio posto"
Dico rimarcando bene le parole non appena gli sono davanti, lei solleva lo sguardo confusa mentre Tyron o come diavolo si chiama, quasi seccato la saluta senza degnarmi di uno sguardo e andandosene a sedere in ultima fila
"Ciao"
Le dico sedendomi accanto a lei, l'aula è ancora praticamente vuota, lei accenna un sorriso per ricambiare il saluto tornando china su un libro, mi sporgo per vedere meglio cosa sta leggendo e alzo gli occhi al cielo
"Non ci credo, lo hai portato a scuola!" Esclamo divertito
"Beh me lo hai regalato no?"
Risponde saccente, indossa la gonna oggi, santo cielo le sue gambe...come avrei affrontato la lezione con una tale tentazione
"Te lo sei preso, è divero"
"Tanto non era tuo giusto?"
Stronza
Cazzo, si lo avevo comprato tempo fa incuriosito dalla trama, e si lo avevo forse sfogliato un pò, ma figuriamoci se glielo avrei detto e soprattutto se gli avrei dato vinta di sapere chi fosse Damon Torrance..lo nomina quasi con venerazione manco fosse vero e per fortuna direi
"Ti piace quindi questo genere?"
"Se intendi il dark romance, si lo adoro"
"Ma non mi dire"
la guardo e mi vengono in mente flash di ieri, le mani strette ai suoi fianchi perfetti, il suo viso talmente vicino da sentirne il respiro e il tocco quasi accennato della sua bocca con la mia..potrei morire per un suo bacio
"E c'è di mezzo la storia d'amore ovviamente"
"Non c'è anima che non si arrenda all'amore"
"Dipende che tipo di anima"
"Dipende da quanto sia disposta a rischiare"
La guardo intensamente e ogni volta noto tratti estetici che mi fanno girare la testa, è di una bellezza mozzafiato, chissà se ne è consapevole..
"Insomma ti piace il rischio?"
Chiedo malizioso accennando al libro
"Non sono mai andata oltre i limiti, ma si, l'idea di rischiare, di correre il rischio senza pensare alle conseguenze, lo trovo.."
"Eccitante" concludo per lei
Lei si volta nella mia direzione e finalmente mi concede il suo sguardo
I miei occhi vagano dal suo collo, al suo seno, all'addome per finire sulle sue gambe scoperte
Quanto cazzo sei bella Kitty!
"Hai finito?" Chiede in tono quasi roco
"Di fare?"
"La radiografia, non far finta di non aver mai visto un paio di gambe"
"Ne ho viste tante, ma non come le tue"
"Queste frasi non attaccano"
mi fa piacere che non si senta in imbarazzo con me dopo ieri, siamo piuttosto bravi a far finta di niente peccato che i nostri corpi non la pensino così
I miei occhi sono un sali e scendi verso il suo corpo per poi posarsi sui suoi che scopro già a fissarmi
Un pensiero mi assale: noi, soli in un letto lontano da qui
Rilascio un sospiro misto a frustrazione ed eccitazione e lei fa lo stesso, sta pensando quello che penso io, ieri non è stato il brivido del momento così come non lo è adesso che con la mano sfioro la sua gamba con un lento sali e scendi, la sento sospirare, ma non si muove
Con la mano disegno dei cerchi sul suo ginocchio e risalgo lento sulla sua coscia
"Che stai..facendo?"
Chiede in un sussurro che solo io riesco a sentire
"Hai detto che ti piace il rischio, vediamo quanto arriva il tuo limite"
Sussurro appena, perché questo non sta eccitando solo lei, perché anch'io non so quanto potrei spingermi, perché lei abbatte quel limite da cui mi sono sempre tenuto alla larga, perché lei sta divento il mio limite
"Fermati"
Dice appena con la voce, ma con il corpo mi prega di continuare e lo faccio, la accarezzo lento fino ad insinuarmi tra le sue gambe
"Fermami tu"
Le nostre risposte sono un promemoria di quello che siamo quando siamo vicini e se con le parole ci allontaniamo con i gesti ci desideriamo
Con la mano percorro interamente la sua coscia e lei d'istinto apre appena le gambe dandomi ancora più accesso
Femami cazzo! Perché sto andando a fuoco, perché non so se riesco a fermarmi
"Puoi...Puoi ancora fermarmi"
le dico con un tono di voce che ormai sento solo io, lei si morde il labbro inferiore e modella il suo corpo al mio tocco, socchiude leggermente gli occhi e per me è la fine
Con la mano arrivo quasi al suo inguine e sento che se nessuno dei due si ferma rischiamo davvero grosso
L'aula è come avvolta dal silenzio, non so nemmeno se sia entrato qualcun'altro, so solo che non vorrei lasciare questo posto né quello che sento in questo preciso istante
Il suo respiro si fa ansante, il mio è così affannoso che sembra abbia fatto una corsa di migliaia di kilometri, con la mano sfioro il tessuto della sua biancheria e in quel momento un gemito fuorisce dalla sua bocca mentre io sono totalmente ammaliato dalla sua visione, una bellezza eterea perfetta per me, perfetta per il mio tocco
Il suono della campanella ci risveglia di colpo facendoci saltare quasi in aria, il turbinio di gente che entra in aula, la mia mano che di scatto si è allontanata da lei, il respiro spezzato, fatto di frustrazione e desiderio, la vedo serrare le gambe e quasi sorrido al pensiero di quanto si sia ecciata solo per me. Mi passo le dita tra i capelli, sento il fuoco bruciare dappertutto,
Fino a quel momento non avevo realizzato di quanto la sua vicinanza fosse indispensabile, di quanto mi provocasse
La voglio, la voglio con ogni fibra del mio essere, ma ho il terrore che anche dopo averla avuta, continuerò a volerla ancora e ancora...
Spazio autrice
Beh..diciamo che questo è solo l'inizio, ma che mi avvicino a dei momenti particolari che per loro saranno fondamentali 🤍
Spero il capitolo vi piaccia e se vi va seguitemi su:
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Al prossimo aggiornamento bookfamily 🤍