Never without you

By Antonella_Torrance

95.9K 3.2K 1.5K

Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazz... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
capitolo 64
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 12

1.5K 56 47
By Antonella_Torrance

Katherine

Compagni di studio. Avremmo dovuto passare del tempo insieme e dopo ieri sera non ero più così sicura fosse una buona idea. Perché lui era una contraddizione vivente, perché io lo ero e insieme eravamo Giove e Saturno in collisione. Dopo ieri notte, nessuno dei due aveva fatto alcun accenno a riguardo, come non fosse mai successo e quando avevo chiamato Astrid che con sorpresa era davvero rimasta sveglia aspettando il mio racconto, le avevo raccontato della serata passata con Kyle spacciandola per quella con Tyler. Non so perché l'avessi fatto.

Era evidente che a Tyler non fossi indifferente anche se gli avevo fatto capire lo preferissi come amico, non me la sentivo di iniziare qualcosa di impegnativo e con lui non era scatatta nessuna scintilla. Lui sembrava esser d'accordo eppure avevo notato un accenno di delusione quando aveva visto Kyle sedersi accanto a me e mi ero resa conto che non saremo mai potuti essere amici se si aspettava altro.

Kyle dal canto suo sembrava esserne indifferente, era rimasto accanto a me ad ascoltare la lezione apparentemente interessato lanciandomi però un'occhiata di tanto in tanto. Stranamente questo suo atteggiamento non mi metteva a disagio, anzi, con lui sentivo di poter parlare liberamente, mostrare me stessa senza dover per forza apparire come la ragazza nuova felice di essersi trasferita nella grande mela. Mi piaceva questa cosa, ma figuriamoci glielo avrei detto gonfiando ulteriormente il suo ego.

A pranzo Astrid e io eravamo sedute al solito tavolo, ma lei continuava a guardarsi intorno nonostante cercasse di camuffarlo
"Chi stai cercando?" Chiesi divertita

"Eh? Nessuno, perché?" Sembrava agitata, beccata!

"Stai cercando Michael?"

"Michael? No, è buffo perché dovrei cercare Michael? Siamo solo amici"

"E diventi così rossa e imbarazzata quando parli di un amico?" Mimo le virgolette a quella parola

Resta un attimo in silenzio incerta

"Non è come credi"

"Io non credo nulla"

"Pensi sia la solita nerd innamorata del ragazzo bello e impossibile"

"Primo: tu non sei una nerd. Secondo: bello e impossibile? Cos'è un personaggio uscito da wattpad per caso?"

Ok che fosse un bel ragazzo e in quanto a carattere era anche molto simpatico e alla mano, ma non lo vedevo come un irraggiungibile anzi credo che Astrid sarebbe perfetta per lui.

"Conosco Michael da quando ho iniziato il primo anno, lui e Kyle erano già migliori amici perché si conoscono da piccoli, e non c'è mai stata una grande confidenza tra noi almeno non fino ad ora.."

"Che intendi?"

"Che è da quando tu e Kyle siete amici che anche lui si è avvicinato molto a...me"

"Frena, frena! Io e Kyle non siamo amici e se Michael si è avvicinato a te è perché sei fantastica" dico sicura

"Di sicuro non è merito di quello.."

"Kitty dammi il tuo numero"

"Stronzo" concludo la frase mentre i miei occhi vagano verso il proprietario di quella voce

"Come sei carina ogni volta"

mi beffeggia sedendosi al nostro tavolo insieme a Michael che lancia un sorriso ad Astrid e lei invece che fa? Abbassa la testa..non ci siamo

"Lo so" rispondo da stronza quale sono

"Allora mi dai il tuo numero?"

"Te lo scordi e poi scusa a che ti serve?"

"A chiamarti a notte fonda quando non riesco a dormire"

"Mai pensato ad uno psicologo?"

"Con lui non potrei fare certe cose"

"Neanche con me"

"Hai finito di ripeterti questa favoletta e ti decidi a darmi il tuo numero, se dobbiamo studiare insieme è giusto mettersi d'accordo, tipo chi va da chi"

"Possiamo metterci d'accordo anche di persona, abitiamo uno di fronte all'altro o te lo sei dimenticato?" Dico ovvia

"Già, ma se non l'avessi capito è una chiara scusa per avere il tuo numero" dice tranquillamente, ma sul serio?!

"Kyle!" Esclamo

"Kitty!" risponde lui

Con la coda dell'occhio noto Astrid e Michael trattenere un sorriso e guardarsi divertiti da questa situazione

"È inutile che continui non te lo do il mio numero"

"E pensi che non possa averlo comunque" mi sfida malizioso

"Ti sfido, buona fortuna" prendo a braccetto Astrid una volta in piedi e insieme ci allontaniamo

La sento sospirare

"Ti prego non dirlo"

"È tutto così eccitante, cioè praticamente mancava poco vi strappaste i vestiti a vicenda e non ve ne rendete neanche conto"

"O mio Dio che dici?" Qui nessuno toglie niente a nessuno"

"Ma sul serio non lo vedete?"

"Che cosa?"

"Quella scintilla costante che si accende ogni volta che siete insime, lo so che l'appuntamento con Tyler è stato bello, ma cavolo Kyle è..."

"Astrid non..io non..insomma è...è Kyle"

"Ed è un male? Non sarà il bravo ragazzo della porta accanto e nel tuo caso mai cosa fu più ovvia, ma..insomma non potete negare l'attrazione che c'è tra voi"

"Hai detto bene attrazione, è questo che sente lui, pura e semplice attrazione fisica"

"E tu no?"

"Non negherò sia un bel ragazzo, solo che.."

Sono terrorizzata, non so perché, ho già rifiutato avance in passato, e apparte una relazione, non sono chissà che esperta, ma Kyle..Kyle mi toglie il respiro quando mi si avvicina e odio tutto questo, odio questa sensazione

"Devo andare al bagno" dico per sviare la conversazione, mi allontano prima che Astrid possa rispondere

Mi dirigo al bagno e una volta dentro mi sciacquo il viso che sento terribilmente accaldato, resto ferma ad ammirare il mio riflesso, il riflesso di occhi spenti, di speranze perse, non scorgo più ormai i tratti di quella bambina spensierata che si divertiva a ballare sotto la pioggia.

Kyle...non voglio diventi lui la mia pioggia

Scuoto la testa un paio di volte prima di dirigermi fuori la porta e ritrovarmi una figura snella e provocante davanti,

Ci mancava questa!

"Oh, ma guarda un pò chi c'è"

Il trucco perfettamente intatto, capelli luminosi lunghi e morbidi sulle spalle, due occhi che mi guardano con sufficienza

"Siddar giusto?"

"Sid" specifica altezzosa

"Fa lo stesso" dico cercando di uscire

"Scusami devo andare in classe"

"O prego figurati, non sia mai la ragazza nuova venga ripresa"

"Ho un nome"

"Certo che c'è l'hai ma non ricordo qual'è"

"Io credo invece che te lo ricordi benissimo, ma francamente Sid non mi importa tanto di te quindi continua pure a non ricordarlo"

"Sai quest'immagine da finta santarellina stronza con cui ti atteggi non attacca con me"

"Non so proprio di che parli"

"Credi di poter arrivare e prenderti ciò che mi appartiene"

"Sarebbe a dire?"

"Non fare l'innocente con me, la scenata al locale, il modo in cui lo guardi"

"Ascolta non so che film mentali tu ti sia fatta, ma io e Kyle non siamo ciò che pensi"

"Ti prego come se lui potesse stare con una come te"

"Sono confusa, se io non vado bene per lui, allora perché non sta con una come te?"

Mi guarda con ribrezzo e capisco di aver colpito nel segno

"Sta al tuo posto, lui è mio"

"E lui lo sa?"

Ovvio che no perché è tutto nella sua testa, la storia della ragazza che spera di farlo innamorare, non so come siano i loro trascorsi, ma immagino già il tipo di rapporto che hanno avuto e in nulla del genere c'era sentimento almeno non da Kyle e nonostante non sopporti trovarmela davanti a cercare in modo velato di minacciarmi, posso capirla, non riuscire ad accettate è un passo difficile, ma non vuol dire non possa superarla anche se qualcosa mi dice non voglia superarla

"Scusami..devo andare" con passo più deciso apro la porta ed esco con i suoi occhi affilati addosso, non dovrei preoccuparmene, ma una parte di me mi dice di stare in guardia

Mi dirigo verso l'aula con ancora addosso una sensazione di angoscia quando vado a sbattere contro qualcuno che con forza mi afferrò dai fianchi prima che cada

"Ehi kitty, ti senti bene?" Sentirlo con quel tono di voce serio mi fa drizzare la schiena

"Sto bene"

sussurro senza staccarmi da lui, mi sento come se senza il suo sostegno potessi cadere da un momento all'altro, le mie parole non sembrano convincerlo minimamente e francamente non so nemmeno che espressione abbia in questo momento, mi sento sopraffatta da una moltitudine di pensieri, emozioni

"Lui è mio" l'aveva detto con una tale convinzione eppure il suo sguardo vacillava

"Vuoi che ti accompagni a casa?" Mi chiede notando il mio silenzio

"Ma no, adesso passa, ho solo avuto un capogiro"

mento, non posso dire certo che ero talmente sovrappensiero da non rendermi conto di dove stessi andando

E più restavo stretta a lui più non ne volevo sapere di muovermi, aveva un buon profumo, e più mi avvicinavo più lo sentivo forte e chiaro, e senza rendermene conto avevo appoggiato il viso nel suo petto, sentendo il suo respiro farsi pesante, ma non si muove un'istante, le sue braccia avvolgono la mia vita con possesso, mentre le mie braccia si erano sollevate per poggiare sulle sue in un gesto automatico

Sa di casa...

Mi scosto leggermente ponendo fine a quel momento, man mano che mi allontano sento che riprendiamo a respirare come se fossimo stati in apnea tutto il tempo

Predo il mio telefono e glielo porgo, lui mi guarda perplesso non capendo subito le mie intenzioni

"Scrivimi il tuo numero, lo memorizzo e ti mando un messaggio così memorizzi il mio"

lui lo afferra con il suo solito sorriso malizioso

"A cosa devo questo cambiamento?" Sembrava divertito e allo stesso tempo sorpreso

"Hai ragione, dobbiamo studiare insieme per cui..."

lascio la frase in sospeso mentre lui digita il suo numero, ma invece di ridarmelo, fa partire la chiamata al suo telefono

Che bastardo, ha fatto partire la chiamata per assicurarsi il mio numero

"Giusto nel caso cambiassi idea" sorride divertito e più rilassato

"Che stronzo" sbuffo ridendo anch'io

"Ci vediamo più tardi da te?" Chiede restando fermo ad osservare la mia reazione, come si aspettasse una risposta specifica

"Vengo io da te va bene?" Dico spezzando nuovamente quello strano contatto

"Perfetto, allora ti scrivo l'indirizzo" che coglione

"Non ti stanchi mai di te stesso?"

"Mai" sorride sicuro e spavaldo

Accenniamo entrambi un sorriso prima di dirigermi a passo svelto verso l'aula

"Ci vediamo all'uscita Kitty, ti aspetto"

Aspetta a chi? Ma poi aspettare cosa?

"Chi aspetti scusa?"

"Chi pensi possa aspettare? Te no! Ti do un passaggio"

Prima che possa ribattere, la campanella suona di nuovo avvertendomi di quanto sia già in ritardo

"Devo andare e non aspettarmi, chiaro?"

Dico incamminandomi mentre la sua voce fa eco ai miei passi
Sono ormai distante man non tanto per non sentire ciò che dice dopo

"Ti aspetto anche tutta la notte"

Spazio autrice

Nuovo capitolo aggiornato 🤍 se vi va fatemi sapere che ne pensate..nel prossimo si studia..più o meno💃

Continue Reading

You'll Also Like

39.8K 1.7K 52
Chissà perchè la vita attrae sempre ciò che all'apparenza sembra così lontano. Due mondi opposti. Due vite opposte. Due nazionalità opposte. Due inte...
2.2M 68.2K 61
Questa è la storia di un amore che ti lacera l'anima, che prende e spazza via ogni parte di te. Julie Williams é un ragazza ricca, cresciuta nello s...
625K 16.1K 45
Avere un babysitter a 14 anni è strano, ma come sarebbe se il babysitter fosse solo un anno più grande di te? (cringe alert) Titolo consigliato da: @...
8K 317 45
Maya crede che gli adolescenti si dividano in due categorie: quelli felici, i "ribelli", gli stessi che fanno festa fino a tardi, escono e fanno foto...