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By dieciimilavoci

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due ragazzi con caratteri completamente diversi si incontrano nella scuola di amici. sono legati dalla passio... More

uno
due
tre
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
tredici
quattordici
quindici
sedici
diciassette
diciotto
diciannove
venti
ventuno
ventidue
ventitrΓ©
ventiquattro
venticinque
ventisei
ventisette
ventotto
ventinove
trenta
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trentatrΓ©
trentaquattro
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quarantasette
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cinquantaquattro
cinquantacinque
cinquantasei
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novantaquattro
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novantacinque
consigli

trentacinque

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By dieciimilavoci

🩰🌷☀️🎀

torno nella relax correndo, seguita da chiara e marisol

«amore» dico buttandomi tra le braccia di simone

«hai gli occhi rossissimi, hai pianto?» mi chiede il ragazzo appena ci guardiamo negli occhi

«pensavo emanuel ti avesse eliminato e ho iniziato a piangere, sono stata malissimo, te lo giuro» dico

«e invece sono qui» dice lui accennando un sorriso, non del tutto convinto

«devo stare in ansia ancora, ho paura simo» dico sbuffando

«oggi è andata bene la puntata? quanto sei arrivata?» mi chiede lui sviando il discorso per non farmi rimanere male

«quarta» dico accennando un sorriso

«bravissima amore» dice dandomi un bacio a stampo «sono fiero di te»

lo guardo negli occhi e lo abbraccio

«simo..» dico a un certo punto

«dimmi amore» dice lui

«sei stato stra bravo oggi. te l’avrei lanciata quella maglia, giuro» dico

«tu mi vedi con occhi diversi. devo piacere al pubblico e a me emanuel, per primi per poter stare qua» dice lui abbassando la testa

«io se mi fa cagare qualche cosa lo dico, lo sai bene. sei stato bravo» dico

«grazie» dice lui venendo sincerità nelle mie parole

mi abbraccia forte e sento delle lacrime riempire la mia maglia

«questa settimana ti aiuto, devi stare in questa scuola perché te lo meriti» dico asciugandogli le lacrime con i polpastrelli

mi prende dai fianchi e mi fa avvicinare a lui per far combaciare le nostre labbra

«sei speciale» dice dandomi un bacio sul collo

«ho dei capelli inguardabili, vado a farmi la coda» dico staccandomi dalla presa di simone

«te la faccio io, sono capace» dice lui

«ho paura» dico sedendomi davanti a lui

«tieni il laccio» dico passandoglielo

inizia delicatamente a toccarmi i capelli

«sei delicato» dico sorpresa

«che pensavi?» dice lui ridendo «ti farò gridare in altri momenti» dice lui in tono ironico

«SIMONE» dico ridendo

«dai, mi è uscita» dice ridendo

«vabbè questo lato, non mi dispiace» dico schiacciando un occhiolino

«quanto sei bella» mi dice

«dai simone concentrati sulla coda» dico sorridendo

«mh» dice lui 

«ahia» dico a un certo punto

«scusami scusami» dice lui dandomi un bacio sul collo «non volevo»

«stai tranquillo, non sono morta» dico ridacchiando

«eccola» dice lui staccando le mani dai miei capelli

mi alzo in piedi e mi guardo allo specchio

«meglio di ciò che credevo» dico

«bacino?» mi chiede e mi avvicino a lui per far combaciare le nostre labbra

~

«io vivo.. con la costante paura di deludere gli altri» dice marisol piangendo

«amore, ti capisco» dico accarezzandole il braccio

«io sento che sto migliorando ma sto perdendo un’altra parte che avevo» dice lei

«no, non è vero. stai migliorando e basta» le dico

«posso dirti una cosa? se la vivi così, la passi malissimo sta esperienza» dice sarah

«non sto facendo i teatrini, il cinema. posso avere anche io un momento di debolezza? come lo avete tutti?» dice marisol

«non ti stiamo dicendo che non devi restarci male…» dice sofia

«raga lasciatela sfogarsi, non fa bene attaccare quando si sta cosi» dico accarezzando il braccio alla mia compagna di squadra

«non mi sto lamentando per la classifica ma stavo andando in sfida oggi» dice mari con gli occhi lucidi

«in generale per tutto ciò che sta succedendo» dice sofia

«non ero come te che ci sei rimasta male per il sesto posto. io stavo andando in sfida» dice mari a sofia

le accarezzo il braccio

«stai tranquilla mari, ci sta avere un momento un po’ così» dico abbracciandola

«grazie» mi dice stendendosi sul letto

«amo devi stare tranquilla, questa settimana ti impegni lo so che è facile a dirsi e difficile a farsi ma se resti concentrata ce la fai, io credo in te» dico abbracciandola

~

«che ansia» dice giovanni mentre noi ballerini ci sediamo sui gradini della relax

«vieni amo» mi dice gaia. mi siedo affianco a lei

«vediamo elia» dice nicholas

«si sta accendendo» dice kumo sedendosi accanto a chiara

sullo schermo appare l’immagine di elia in studio con di fronte emanuel

«in questi 2 mesi abbiamo affrontato tante cose per capire velocemente se c’era davvero quello che io richiedo da voi. ci sono delle cose di te che sono molto particolari, mi piacciono, sono uniche, ma che in questo contesto non stanno uscendo fuori» dice emanuel per poi fare una pausa

gaia mette la faccia tra le mani e mi avvicino di più a lei per abbracciarla

«tranquilla» le sussurro accarezzandole la schiena

«io non ti farei fare neanche la sfida perché io con te una decisione l’ho presa» dice emanuel

gaia scoppia a piangere e a me scendono alcune lacrime

«amore» le dò un bacio sulla guancia e continuo ad accarezzarle la schiena

«ti farei ballare per l’ultima volta» dice emanuel

simone si alza e si mette tra me e gaia per abbracciarci entrambe

«non se lo meritava» dice simone al mio orecchio

«per niente» confermo con voce spezzata

rimaniamo abbracciati fino alla fine della esibizione di elia per poi alzarci ad applaudire

«no raga pesante» dice sofia in lacrime

«oi oi» dice simone accanto a me toccandole la spalla

«ci tenevo» dice la ballerina di emanuel

mi alzo e con gaia, vado da chiara

«mi dispiace troppo» dice lei asciugandosi le lacrime

«anche a me» dico

«no raga che palle però, che botta» dice gaia

ci stringiamo in un abbraccio

kumo apre la porta della relax e appena vediamo elia corriamo verso di lui per abbracciarlo

«sei forte» dico al ragazzo

«vecchio, vecchio» dice nicholas smorzando la situazione

~

«gaietta non me la conti giusta» dico vedendola sorridere

«no, non c’è niente» dice lei arrossendo

«ieri ero di passaggio e ho visto qualcosina» dico ridacchiando

«ah ieri era un po’ così» dice lei girandosi a ridere

~

sono seduta sulla panchina insieme a simone e mida

«secondo me lei si deve ancora sciogliere, si sente un po’ in soggezione» dice simone riferendosi a gaia

«ma no» dice il riccio

«se sei bravo, la fai innamorà. te lo dico io» continua il biondo ridendo

«e se te lo dice simone stai apposto» dico mettendo la tazza nel lavandino e facendomi scappare una risata

«esatto, devi fare come me» continua lui

«chi ti ha detto che mi hai fatto innamorare?»

«ti piace tanto stuzzicarmi vero?» dice mettendo le sue mani sui miei fianchi

«a me piaci tu» sussurro al suo orecchio

«bastarda, non si fa così»

«e come si fa?» dico avvicinandomi ancora di più

fa combaciare le nostre labbra picchiettando  sui miei denti per aver accesso alla lingua che poco dopo gli do

«si fa così» dice una volta staccati

«prenderò nota»

~

«manco un bacio le hai dato?» dice simone a mida

«io non parlo» dice il cantante

«c’è stato?» dico

«si si palese» dice simone

«no» nega mida «fammi vedere come si fa» scherza mida

«guarda. la prendi così» dice simone prendendomi per la vita «la guardi» dice simone guardandomi «e poi andato» dice simone baciandomi, picchiettando poi sui miei denti per avere accesso alla lingua

«ho capito. non mi serve vedere le vostre lingue» dice lui ridendo

«comunque non sono sempre disponibile a farti da campione, simone» dico ridendo

«ah si? non vuoi che ti bacia?» mi chiede

«ho altri impegni. devi chiedermelo e vedere se ho l’agenda vuota in quel momento» dico sorridendogli e andandomene

«stronza» dice ridendo

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