ottantanove

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🩰🫧🌟🌺

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🩰🫧🌟🌺

«quindi, quanto fa 2+1?» chiedo per la millesima volta a mia sorella piccola, giada

«non ho più voglia di fare i compiti» dice la bambina sbuffando

«dopo non posso aiutarti quindi finiamoli, dai» dico guardandola

«e va bene» dice lei arrendendosi e riprendendo a contare con le dita

il campanello prende a suonare e ci giriamo insieme verso la porta

«vado io» dico alzandomi lentamente dalla sedia e andando verso la porta

«sono simone» sento dire dal biondo prima che possa dire qualsiasi cosa

apro la porta e lui mi si avvicina

«ciao amore» dice lasciandomi un bacio

«ciao» dico sorridendo, facendolo passare «siamo già in ritardo?»

«si, dobbiamo andare subito perché c'è posto solo ora. mia mamma ci sta aspettando giù» dice lui affrettandosi

oggi è il giorno in cui mi faranno un'altra lastra per controllare meglio la situazione con il mio ginocchio 

«ah allora un secondo» dico prendendo la borsa dalla sedia e andando da giada

«chi era?» mi chiede lei mentre mi avvicino di fretta

«è simone, devo andare a fare una lastra alla gamba, niente di grave. ora ti chiamo francesco» dico e lei annuisce sorridendo

salgo le scale di fretta e spalanco la porta della camera di francesco, mio fratello più grande

«puoi scendere da giada? io devo uscire» dico con il fiatone

«dove devi andare?» mi chiede guardandomi storto

«a fare una lastra per il ginocchio» mi affretto a dire, allontanandomi dalla camera

«con chi stai andando se mamma non c'è?» chiede lui bloccandomi il braccio

«con simone» dico socchiudendo gli occhi per non vedere la sua reazione

«ancora non l'hai capito?» chiede lui alzando gli occhi al cielo

«per favore francesco, ne parliamo dopo anche se non ho niente da dirti» dico liberandomi dalla presa

«vabbè, fai come ti pare, ti ho avvisato» dice lui alzando le mani mentre io scendo le scale

«ah eccoti, pensavo fossi scappata» dice simone mentre mi avvicino a lui

«scusa, ci sono state delle complicazioni» dico

«non ti preoccupare» dice lasciandomi un altro bacio

«andiamo, non voglio far aspettare altro tempo a tua mamma» dico e lui annuisce sorridendo

prendiamo l'ascensore e poi andiamo verso la macchina della mamma di simone

«ciao ragazzi» dice la mamma di simone accogliendoci in macchina

«ciao» dico sorridendole «grazie per il passaggio»

«non c'è di che» dice lei ricambiando il mio sorriso «per cosa devi fare la lastra?»

«per il ginocchio. ne avevo già fatta una mentre ero ad amici, mi avevano diagnosticato  una distorsione di secondo grado però ora come ora non mi fa così tanto male. la faccio così da essere più tranquilla» le spiego

«immagino che per una ballerina, stare ferma per così tanto tempo non è molto bello» dice la mamma di simone e annuisco

«soprattutto poi se vivi di danza per 24h, 7 giorni su 7, per circa 6 mesi» dico ridendo

«magari avevano sbagliato la diagnosi, succede. ma non ti fa proprio più male?» mi chiede

«a correre mi fa un po' male, non esagerato. però cammino normalmente. all'inizio non riuscivo neanche a farlo» le spiego

«si ti conviene fare una lastra per essere sicura» mi risponde lei e sorrido

«mi avete proprio escluso dalla conversazione» dice simone incrociando le braccia

«dai» dico lasciandogli un bacio mentre sul suo viso appare un sorriso

«siamo arrivati» esclama la mamma di simone «vi aspetto qui»

«sei sicura di non voler entrare o comunque di voler rimanere qui? se vuoi andare a casa, ci faccio passare a prendere da mia mamma o dal compagno di mia mamma» le dico e lei scuote la testa

«vi aspetto qui, buona fortuna» dice sorridendo, ricambio il suo sorriso

«ciao mà, a dopo» dice simone uscendo dalla macchina con me per mano

«tua mamma è troppo carina» dico sorridendo e lui fa lo stesso

«signora cipriani?» mi richiama un medico e alzo la mano

«sono io» dico e lui fa cenno di seguirlo con la testa

«posso venire con lei?» chiede il biondo ma il medico fa cenno di no con la testa

«torno tra poco» dico lasciandogli un bacio sulle labbra

«buona fortuna, sei forte ok?» dice il biondo dandomi un altro bacio

«ti hanno diagnosticato una distorsione di secondo grado al ginocchio destro un mese fa, è corretto?» mi chiede il medico appena chiude la porta della stanza

«si, ad oggi non mi fa più tanto male per questo volevo chiarire la situazione con una lastra» dico e lui annuisce

dopo lunghi minuti, il medico mi lascia tornare dal biondo

«amore» dice simone venendomi incontro appena mi nota

«sono nervosa, ha detto che ci darà i risultati domani perché deve confrontarsi con un altro medico» gli spiego brevemente 

«sta arrivando verso di noi» mi sussurra simone all'orecchio e mi giro per guardare il medico

«quando le ho toccato la gamba, ho sentito una tensione muscolare, per questo motivo le consiglio di continuare a rafforzarla con degli esercizi di palestra» mi dice e io annuisco

«da domani palestra» dice simone stringendomi i fianchi

«basta che vieni pure tu» dico e lui sorride annuendo con la testa

ci incamminiamo poi verso l'uscita alla ricerca della macchina bianca della mamma di simone

«comunque grazie per essere venuto con me, mi hai dato tanta forza» dico e lui sorride

«sono sempre qui per te. siamo una squadra» dice facendomi sorridere ancora di più

«ti amo simo, tanto» dico dandogli un bacio per poi abbracciarlo

«ti amo anche io. però ora andiamo a casa, mia mamma penserà che ci siamo persi» dice lui facendomi ridere

«si, hai ragione» dico prendendola la sua mano e andando verso la macchina della mamma

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora