🩰🌷☀️🎀
«c’è ancora la padella con i funghi» dice angela mentre tutti noi stiamo mangiando
«ah simone l’hai usata tu?» chiede lei e il ragazzo nega
«in teoria dovevano pulire simone e giovanni» dice holden
«io ho pulito i piatti fra» dice il primo
«eh allora doveva farlo giovanni» continua holden
«eh mo la pulisco» dice giovanni alzandosi dalla sedia
«iniziamo male» continua lil
dopo un po’ lil inizia ad urlare girando per tutta la casa
«sono pazza io?» chiede lil a me, gaia, sofia, simone e nicholas mentre mangiamo
«si» dicono gli altri
«no, non sono pazza» ribatte lei
«raga però non si fa così che le date della pazza perché vi girano i coglioni, perché che non pulite è una cosa oggettiva e quando avremo il provvedimento romperete i coglioni e li ammetterete che angela aveva ragione perché se c’è quella padella da tre giorni deve essere lavata, anche se non è il proprio turno» dico io alzandomi in piedi
«dai camilla se non sai le cose non parlare» mi dice matthew
«che cosa non so?» chiedo io
«tutto camilla, tutto»
«eh si perché giustamente tu sai tutto di tutti matthew»
«io a differenza tua so chi pulisce e chi no e so anche che tu non fai un cazzo oltre a stare con simone»
«senti se ti girano i coglioni invece di sparare cazzate vattene in camera e non rompere il cazzo»
«angela sai a me cosa dà fastidio?» si intromette mew
«no che cosa?»
«che tu ti lamenti però in camera nostra ci sono i sacchetti, tutte le tue robe e il water si intasa per colpa dei tuoi capelli»
«i miei capelli?»
«si l’hanno visti anche holy e matthew quindi non puoi proprio parlare»
«eh amo che cazzo ne so»
«la verità è che mi venite tutti contro perché sapete di essere nel torto»
«ma se continui a rompere il cazzo da giorni con le pulizie, e fai quello e fai questo. angela tu stai qua per cantare»
«peccato che il provvedimento io non lo voglio»
«vorrà dire che tu non lo avrai ma lo avremo io, holy, holden, simone, camilla e tutti quelli che non fanno un cazzo»
«eh no però matthew non puoi dire che io non faccio un cazzo quando a volte pulisco pure la roba degli altri» dico
«ma quando mai» si intromette holy
«ma se l’altro giorno avevo il turno con chiara e ho dovuto prendere alcuni piatti che stavano sul tavolo che nessuno aveva messo a posto quando tutti sapete benissimo che appena avete finito di mangiare i piatti vanno nel lavandino»
«è successo una volta mica sempre» controbatte matthew
«a parte che non è successo una volta, quante volte passo in camera tua e ti dico “matthew dopo metti a posto” e dopo due ore ripasso ed è come prima e io lo dico per te, per voi, perché se riceviamo un provvedimento vi possono buttare fuori»
«madonna quanto rompi le palle però camilla»
«fra è perché con la morte del padre è peggiorata» sussurra holy al cantante
«no fra però ste cose no» dice sofia accarezzandomi il braccio
lo fulmino con lo sguardo e vado in camera mia
pov’s simone
vedo camilla tornare velocemente in camera, c’è qualcosa che non va
«che le è successo?» chiedo a sofia
«matthew le ha detto tipo “quanto sei rompipalle” e holy sottovoce gli ha detto che dopo la morte del padre è peggiorata»
rimango incredulo, da holy non me lo sarei mai aspettato
mi alzo e vado verso la camera verde
«amore» dico entrando in stanza
appena sente la mia voce si gira verso di me, sta piangendo, ha gli occhi rossi
«vuoi parlare o preferisci stare in silenzio?» le chiedo asciugandole le lacrime che le rigano il volto
«basta che ci sei tu» dice abbracciandomi ed io le lascio un bacio sulla fronte
improvvisamente si alza e esce dalla stanza
«cami dove vai? oh»
«e comunque voi due da oggi non mi dovete più rivolgere la parola, ragazzini di merda» dice al rosso e al biondo ritornando in cucina
«va bene ok»
«cami dai, vieni qua» cerco di calmarla
«no» dice lei
«camilla» la richiamo e si gira
le porgo la mia mano e lei l’afferra
«comunque dovreste scusarvi perché avete fatto veramente una figura di merda, mettere in mezzo una persona che non c’è più perché vi girano i coglioni anche no» dico per poi andarmene con camilla
«scusa» mi dice lei ed io la guardo in modo interrogativo
«mi dispiace averti messo in mezzo»
«per te farei di tutto»
~
«mi accompagni a fumare?» chiedo a simone
«quante ne hai fumate oggi?» mi chiede il ragazzo
«0» dico
«ti ho vista prima qui fuori a fumare, hai già fumato almeno 3 volte. oggi è stata pesante, ne hai fumate più del normale» mi dice il biondo guardandomi
«ma che fai mi segui?» dico ridendo
«no, mi preoccupo per te» dice lui accarezzandomi la guancia
apro la porta e mi siedo sulla panchina, simone si siede di fianco a me
«va bene non fumo» dico rimettendo nella tasca l’iquos
«come è andata oggi a lezione?» mi chiede il ragazzo
«normale» dico «ho provato una coreografia di classico, ma ancora non mi esce come vorrei»
«è normalissimo, non è il tuo stile. pretendi troppo da te stessa» mi dice lui stringendomi in un abbraccio
«ho sempre cercato di essere perfetta agli occhi di tutti così da non dover soffrire nuovamente. non mi sono mai affezionata davvero a qualcuno, non ho mai amato qualcuno con tutto il mio cuore. sono sempre convinta che quella persona possa abbandonarmi da un momento all’altro. sei il primo simo, ti prego non farmi soffrire» dico tutto d’un fiato
mi guarda
«non ti farò soffrire, con me sarai al sicuro, cercherò di essere tutto ciò che ti è mancato. è una promessa» dice porgendomi il mignolo
glielo stringo e sorrido
«io fumo una sigaretta e poi vado a dormire» dice lui
«mi fai fare un tiro?» chiedo facendo il labbruccio
«uno solo» dice passandomela
«con la sigaretta in bocca, sembri una bad girl» dice ridendo
«dai» dico ricambiando la risata
ha una risata contagiosa
«me lo dai un bacino?» chiede lui avvicinandosi
«certo» dico mettendogli le braccia intorno al collo
«quanto sei bella» dice lui facendo combaciare le nostre labbra
«vieni rientriamo che ho sonno» dico tirandogli il polso
«andiamo» dice lui seguendomi e tenendomi la mano
«a che ora ti svegli domani?» mi chiede il biondo
«alle 6,30 credo, ho lezione alle 8. perché?» gli rispondo interrogativa
«così» dice lui
«notte» dico staccando la mano dalla sua
«no» dice lui bloccandomi il polso
«vuoi il bacio della buonanotte?» gli chiedo ridendo
«certo, come dormo?» dice lui
mi avvicino a lui e gli stampo un bacio
«buonanotte simo» dico di nuovo
«buonanotte cami» dice dandomi un altro bacio a stampo prima di andare verso la sua camera