~HYUNJIN'S POV~
Mi svegliai prima del solito: alle 9.45.
Misi le mie pantofole morbidose a forma di coniglio e scesi al piano di sotto per fare colazione, dopo ovviamente aver passato almeno 10 minuti, come di consueto, ad osservare il mio ✨ammaliante e fantasticamente fantastico✨ riflesso allo specchio.
"Possibile che io abbia un fratello così narcisista?"
Disse sbuffando mia sorella maggiore.
"Che ci devo fare se sono bellissimo?"
Yeji avvicinò alla bocca con una faccia schifata la sua tazza di caffè latte e ci diede un sorso.
"Che schifo..."
"Senti Yeji, vattene via e pensa a farti le tue unghie merdose!"
"E tu pensa a farti i cazzi tuoi!"
La ignorai e afferrai una busta di pane, un barattolo di marmellata e un coltello ed entrai in camera correndo.
"SEI UNA ROMPI PALLEEEEEE!!!!!" Le urlai sbattendo velocemente la porta prima che potesse ribattere.
Avevo deciso di non risponderle ma il mio orgoglio aveva prevalso.
Dovevo dire io l'ultimo insulto.
Mia sorella aveva 27 anni e presto sarebbe andata a vivere col suo fidanzato. Non vedevo l'ora che se ne andasse, così avrei avuto la casa tutta per me visto che i miei lavoravano in un albergo e tornavano raramente.
Mi gettai sul letto col cibo sotto braccio ed iniziai a trangugiarlo facendo una marea di briciole ma non me ne curai visto che poi avrei nascosto tutto sotto il materasso.
Presi il mio telefono in mano.
2 notifiche da Jeonginnie.
Quasi mi strozzai.
Sbloccai il telefono e lessi i messaggi.
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JEONGINNIE
-Hey Hyung, hai qualcosa da fare oggi?
-Se non sei impegnato ti andrebbe di andare a fare un giro da qualche parte?
Non sono impegnato, per me va benissimo! Ti vengo a prendere sotto casa alle 15?
-Perfetto! :)))
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Senza che me ne accorgessi gli angoli della mia bocca si alzarono.
L'avrei visto anche domani a scuola, ma sentivo che se fossi stato anche solo un altro giorno senza di lui mi sarei sentito davvero triste.
Mi distesi a pancia in su a fissare il vuoto.
Feci un respiro profondo contemplando il soffitto.
Cos'era per me Jeongin...?
Era una domanda che mi facevo da troppo tempo, ci avevo pensato così tante volte, ma ancora non ero arrivato ad una risposta.
Per me era più come un fratellino minore, se proprio avessi dovuto descrivere il nostro legame, o forse semplicemente un amico davvero caro.
Questa domanda mi torturava da troppo tempo e per quanto ci pensassi non riuscivo mai a darmi una risposta che mi convincesse.
Guardai fuori dalla finestra, era una giornata davvero soleggiata e anche abbastanza calda per essere ai primi di maggio.
Passai davanti al soggiorno dove c'era mia sorella che guardava il telegiornale in TV, per arrivare in cucina e rimettere il barattolo di marmellata in frigo.
-per le 22.00 di questa sera sono previsti rovesci e maltempo in tutta la città. Si consiglia di portare un ombrello!-
Ecco appunto...era meglio che stessi zitto...
~JISUNG'S POV~
Quel giorno mi sarei dovuto incontrare con Minho-hyung nel parco vicino a casa mia.
Non sapevo come mi sarei dovuto comportare, in che vesti sarei andato lì?
Amico? Ma con quello che era successo la sera prima...non sapevo più cosa eravamo noi due.
Mi venne in mente quando lo avevo abbracciato e stretto per i fianchi, e quando lo avevo implorato di non andare via.
Mi coprii gli occhi per la vergogna.
"È stato così imbarazzanteeeeeeee!!!"
Devo parlarne con qualcuno...ho bisogno di un consiglio.
Senza pensarci due volte, uscii e bussai alla porta della casa di Felix.
Mi venne ad aprire il biondino ancora in pigiama e con i capelli scompigliati.
"Che vuoi?"
Mi chiese con una voce così profonda che non lo riconobbi.
Aveva ancora la bocca impastata dal sonno e gli occhi socchiusi.
"Felix ho bisogno di parlarti, tua mamma è in casa?"
"No, è al lavoro..."
Entrai in casa e lui andò in bagno a sciacquarsi il viso.
"Dimmi tutto."
Avrei dovuto raccontargli di quello che era successo la sera prima...vabbè, era Felix, potevo dirglielo.
~FELIX'S POV~
Jisung mi raccontò tutto quello che era successo la sera prima e che in teoria io non avrei dovuto sapere.
Devo dire che mi sentivo un po' in colpa ad averlo spiato, in questo momento sembrava così felice e imbarazzato mentre mi raccontava di Minho.
Doveva amarlo davvero moltissimo...
"Secondo te cosa devo fare? Sto andando in tilt e non so più come mi dovrei presentare a lui. Non so cosa siamo noi!"
"Jisung, respira."
Si stava agitando davvero troppo.
"Tu lo ami questo Minho, no?"
"Tantissimo." Arrossì nel dirlo.
"E allora è fatta. Da quello che mi hai raccontato sembra che lui sia cotto di te."
Mi venne in mente quello che mi aveva detto Changbin riguardo a come Minho parla di Jisung.
"Jisung, se la cosa ti può sollevare, e sono sicuro che lo farà, ieri ho parlato con Changbin."
"E? Vi siete messi insieme? Sapevo che eri gay!"
"No! Mai! Ma che centra?! Comunque, lui mi ha raccontato che essendo migliore amico di Minho si raccontano molte cose."
Jisung si incuriosì e mi fece cenno di andare avanti.
"E mi ha raccontato che ogni volta che Minho gli parla di te, gli si illuminano gli occhi e cambia totalmente umore."
Lo scoiattolo saltò in aria per la sorpresa.
"E poi???"
Era sbalordito e lo trovai troppo divertente in quella situazione.
"Non mi ha raccontato tutto nei dettagli, ha solo detto che ogni volta che parla di te è felice."
Jisung arrossì e sorrise con gli angoli della bocca bassi, come a voler trattenere tutto il suo euforismo.
"E allora cosa siamo io e lui??"
Continuava a preoccuparsi particolarmente di questo.
"Non lo so...ma penso lo scoprirai stasera."
Lo guardai con faccia ammiccante ed alzai le sopracciglia.
"Dai!"
"Magari andate a cena fuori insieme..."
Non disse niente.
"E poi magari ti porta a casa sua..."
"Felix!!" Era diventato un fuoco.
"Va bene, va bene, solo nel caso non tornassi valuterò la possibilità che siate insieme a casa sua."
Lo guardai di nuovo con faccia allusiva.
"Passando alle cose serie Felix, che atteggiamento devo avere?"
"Tu sii naturale, comportati come al solito."
"Ma come faccio a comportarmi come al solito? Ci sarà imbarazzo! Tantissimo imbarazzo!"
"Cerca qualcosa di cui parlare, qualche argomento normale. È lui che ti ha dato appuntamento, quindi qualsiasi cosa ti debba dire tirerà fuori lui il discorso. Tu stai calmo e non ti far prendere dall'ansia. Sii te stesso e non ti preoccupare, andrà tutto bene!"
Vidi i suoi occhi illuminarsi.
Ero fiero di me, di solito non parlavo moltissimo, ma avevo fatto un bel discorso che sembrava avergli dato fiducia.
Jisung si avvicinò a me e mi abbracciò.
"Ti ringrazio di cuore Felix, sei un amico fantastico e sappi che per ogni cosa puoi parlare con me."
Era davvero una persona buona. Aiutava gli altri solo per il piacere di farlo ed era proprio questo che mi piaceva di lui.
Ricambiai l'abbraccio.
"Senti Jisung, non per farti venire in mente un altro problema, ma come hai intenzione di andare vestito all'appuntamento?"
"Oddio, non ci avevo pensato!"
"Secondo me non troppo elegante, però comunque in modo che lui veda che ti importava presentarti bene."
"Jeans, maglietta e felpa?"
"...sssiii?"
"Non sembri convinto."
"Poi posso venire a casa tua, questa sera dopo cena? Ti faccio l'outfit!"
"Va bene stylist!"
Dopo circa venti minuti Jisung tornò a casa sua, sicuramente meno preoccupato di prima grazie ai miei consigli.
~MINHO'S POV~
"Ti ho detto di aiutarmi!"
"E cosa ti dovrei dire scusa? Vai là e spacca tutto!"
"Changbin sei un coglione!" Gli urlai al telefono.
"Potresti anche darmi seriamente una mano ogni tanto!"
"Va bene, va bene..."
"Sul serio?!"
"No, ehehe."
"Lo sapevo! Ti odio!"
Ogni volta Changbin non aveva mai voglia di aiutarmi.
"Ma scusa Minho, cosa ti devo dire? Gli hai dato tu l'appuntamento, non io! Volevi parlargli di qualcosa? Allora vai, buttati!"
"Sì però..."
"Però cosa? Tu lo ami, lui ti ama, perfetto! Meglio di così cosa vuoi?"
"Ma come fai a sapere che gli piaccio sul serio?!"
"Dai Minho, hai visto come l'altro giorno ti ha abbracciato per i fianchi supplicandoti di non andare."
Ci fu un attimo di silenzio.
Io gli avevo raccontato che ci eravamo incontrati e che lui mi aveva chiesto di rimanere, ma non che mi aveva abbracciato.
"Aspetta un attimo...Changbin! Come cazzo fai a saperlo?!"
Gli urlai contro, ma prima che potesse rispondermi mise giù uscendosene con un:
"Ops!"
E ora come faccio?! Ha ragione, per quanto mi dispiaccia ammetterlo. Sono stato io a dargli un appuntamento, ma non c'è la faccio.
Se avessi frainteso tutto? Non ce la posso fare...
Nella mia testa c'era il caos più totale, non capivo più nulla.
L'unica cosa che sapevo per certo era che il mio cuore stava per esplodere.
Guardai l'orario sulla schermata del mio telefono.
19.28
Sarei dovuto andare...
Mi misi un paio di pantaloni neri larghi e una felpa viola.
Uscii di casa.
Oggi c'è un bel cielo...
~JISUNG'S POV~
"Sei per.fet.to!"
Mi guardai soddisfatto allo specchio.
Felix ci sapeva fare con gli abbinamenti di vestiti.
Avevo un paio di jeans neri strappati, una canottiera bianca con sopra una camicia aperta a rombi rossi e neri.
Felix mi aveva pettinato i capelli per renderli più mossi e mi aveva leggermente truccato usando un po' di matita nera per gli occhi e del lucidalabbra.
"Cos'è questa storia che adesso mi trucchi? Ci sai fare però. Sei abituato?"
Lo guardai con una faccetta alludente.
"Ogni tanto, per le occasioni speciali mi trucco un po'..."
"Mh."
"Vabbè principessa, ora devi andare però, il tuo principe ti aspetta!"
Mi disse emozionato.
Ero davvero nervoso ma anche contento.
"Sto bene così?"
"Sei fantastica."
Guardai Felix e mi misi a ridere.
"Allora vado..."
Felix si avvicinò a me.
"Hey Jisung, stai tranquillo. Sei perfetto e questa serata sarà perfetta, andrà tutto bene, non ti preoccupare."
Mi sentii sollevato alle parole del mio amico.
"Ti ringrazio tanto Felix...fammi gli auguri!"
"Vai fidanzato di Minho!"
"Stupido...non ancora."
Gli lanciai uno sguardo compiaciuto ed uscii di casa.
Da lontano sentii Felix che mi salutava mentre tornava a casa sua, ma non ne ero sicuro visto che ormai ero lontano.
Oggi c'è un bel cielo...