MUDDY PUDDLE

By AppleAnia

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Giuseppina ha ventiquattro anni, è stata lasciata dal fidanzato, non ha un lavoro fisso e pubblica online fan... More

PERSONAGGI
PREMESSA
1 • IL PARADISO DEL PERFETTO MISANTROPO
2 • LA PRIMA REGOLA DEL SUCCESSO
3 • IL MIO GIORNO FORTUNATO
4 • TI ANDREBBE DI BALLARE CON ME?
5 • LA FINESTRA
6 • UNO DI NOI
7 • UN PIEDE NELLA FOSSA
8 • LA COLONNA SONORA DELLA NOSTRA INFANZIA
9 • CLASSE A
10 • IL GUFO
11 • PERCHÉ IO LA ODIAVO
12 • RODEO
13 • CHEMISIER
14 • GUARDRAIL
15 • ENGLISH SETTER
17 • CALCIO A OTTO
18 • DUE ETTI DI LONZA
19 • I COLORI DELL'ARCOBALENO
20 • UN ALTRO SOSPETTATO
21 • MASCHIO DA EXPO
22 • MA QUINDI PERCHÈ LA SCHIENA FELINA GUARDA SEMPRE IL CIELO?
23 • EFFLUVI
24 • UNICA COLPA? ESSERE PIÙ BELLA DI TE
25 • IL COLPEVOLE SARÀ LASCIATO SOLO
26 • INTO THE WOODS
27 • PASSEPARTOUT
28 • STORMYVENETIA
TRE MESI DOPO
RINGRAZIAMENTI

16 • EX

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By AppleAnia

Insomma, sarebbe dovuto essere un incontro all'insegna della ricerca del più minuzioso indizio sul caso Suzy. Invece si è trasformato in una specie di lesbodramma tardo-adolescenziale.

Il pomeriggio, tuttavia, non si è rivelato del tutto inutile. Infatti, nonostante tutto, sono entrata in possesso di informazioni che prima non avevo e che mi forniranno utilissimi spunti per la trasformazione del mio librodimerda erotico trash in un librodimerda mystery trash, in cui la mia protagonista Ronja, tra un modesto amplesso con Percival Parker-Potato e l'altro, si ritrova a indagare sul brutale omicidio della sua ex migliore amica, Missie Mouflon.

Non so se e come una o più di queste informazioni potranno risultare proficue anche per la mia indagine sul caso della mia ex migliore amica Suzy. Quello che, però, so per certo è che, quando fermo la Volvo davanti a casa di Aveline e lei saluta e scende, io rimango in macchina da sola con Raisa e mi pento all'istante di averle offerto un passaggio.

Perché, ora, mentre guido sotto il diluvio per la brughiera verso casa sua, sono talmente in imbarazzo che non so cosa dire.

«Scusa per prima» dice, all'improvviso, con la faccia quasi del tutto sprofondata dentro la grossa sciarpa di lana. «Non avrei dovuto fuggire via così. Non sarei proprio dovuta venire. Sapevo che, di martedì, potevo rischiare questo incontro».

«Non ti preoccupare» le rispondo, sorpresa.

«Non sono una che scappa di fronte alle difficoltà, in genere» si giustifica. «Ma la storia con Wendy è una ferita ancora aperta».

«È finita male?» mi azzardo a chiedere. «Anche lei non sembra passarsela benissimo, comunque».

«Malissimo» conferma. «Era una relazione in cui avevo investito davvero tanto, Peppa. Tutto, si può dire. Ho sfidato i miei genitori e li ho delusi. E poi sono dovuta tornare strisciando da loro. Che considerazione pensi che abbiano di me, adesso?»

Sto per risponderle che, se fossi in lei, non mi starei a preoccupare più di tanto dell'opinione di due esseri che si arrogano il diritto di sentirsi delusi dall'orientamento sessuale della figlia, ma lei mi precede:

«Lo so cosa stai pensando. Vivi a Londra da tanto tempo, lo capisco. Ma qui le cose sono molto diverse. La mentalità è molto diversa. Non credo che tu possa capirlo».

«Invece lo capisco molto bene, purtroppo» dico, e lei si volta a guardarmi. «Il mio ex ragazzo, Simon... mi ha lasciata per mettersi con un altro uomo».

«Ah» ribatte, sorpresa, «mi dispiace. Deve essere stato molto doloroso, per te».

Non rispondo. Piuttosto, continuo:

«Anche i suoi genitori l'hanno presa malissimo. Suo padre, in particolare, lo ha praticamente ripudiato».

Ho bisogno di aprire uno spiraglio del finestrino e prendere un grosso respiro, prima di riuscire a continuare.

«Hanno anche perso il lavoro. Tutti e due. Sia lui che il suo ragazzo».

Raisa scuote la testa, disgustata, e io stringo più forte che posso le mani intorno al volante. Non capisco perché, proprio adesso, dopo più di tre anni, mi stia improvvisamente venendo da piangere.

«Stai bene, Peppa?» mi chiede. «Vuoi accostare un momento? Posso guidare io, se vuoi».

Accolgo il suo suggerimento e accosto a bordo strada, in mezzo alla brughiera buia e bagnata.

«E sai qual è stata la cosa peggiore?» le domando, con la voce ridotta a un sussurro che, però, mi esce comunque strozzato. «Che non sono stata capace di fare niente per aiutarlo».

«E che cosa avresti potuto fare?»

«Dare il giusto peso a quello che stava succedendo, per esempio» singhiozzo. «Riconoscere la gravità del dramma che stava vivendo e affrontarlo con i giusti modi e una serietà adeguata, invece di buttare tutto in vacca come faccio sempre. Sempre, quando mi trovo davanti a una situazione che non so affrontare... a un dolore che non sono in grado di gestire».

Perché la fine della mia storia con Simon, in fondo, era qualcosa che faceva ridere. O, almeno faceva ridere quando la raccontavo, con il contabile con la barba e tutto il resto. Mentre la vivevamo, però, faceva ridere un po' meno.

Simon, che era sempre stato forte e stabile come una roccia, in quel periodo era completamente perso e irriconoscibile. Era disperato, logorato dal senso di colpa nei miei confronti, schiacciato dalla vergogna e dai ricatti morali del padre.

E io, completamente incapace di affrontare la sua sofferenza, me ne stavo chiusa in una stanza, talmente occupata a disperarmi per non essere riuscita a tenermi stretta quella che sembrava l'unica possibilità di riscatto agli occhi dei miei genitori da essere riuscita a soffocare del tutto il dolore di aver perso lui. Di non essere stata in grado di confortarlo, di sostenerlo. Neanche di guardarlo in faccia.

«Senti, Peppa» mi dice Raisa, poggiando una mano sulla mia, «io ho sempre saputo di essere lesbica, quindi non ho mai dovuto affrontare una situazione come quella in cui si è ritrovato Simon. Però sono sicura che, se vuoi ancora chiarire qualcosa con lui, non è troppo tardi. E, sinceramente, ti consiglio di farlo».

Non sono per niente sicura che questa chiacchierata con Raisa Rybakova mi abbia fatto bene. Anzi, per quanto io abbia apprezzato la sua onestà e la sua compostezza di fonte ai miei imbarazzanti piagnucolamenti, ammetto che, quando è scesa dalla macchina, mi sono sentita come... sollevata.

Però, una volta arrivata a casa, mentre aspetto che la nonna finisca di preparare la cena, un pensiero urgente sovrasta tutti gli altri: devo fare una cosa fondamentale. Mi accascio sul divano accanto a Luigino, afferro il telefono e setaccio tutti i profili di Danny alla ricerca di Molly Turner. Ma di lei non c'è traccia. Mi lancio quindi in una furiosa ricerca praticamente su tutti i social che siano mai stati online negli ultimi quindici anni, ma niente. Poi, quando sto per perdere le speranze, mi imbatto in un profilo LinkedIn.

L'età corrisponde. La residenza pure. I titoli di studio, anche. L'unica cosa che non corrisponde è la foto. Perché questa qui non può essere Molly Turner. Mi rifiuto di crederlo. Scorro la pagina con la mano tremante. Modella. Attrice. Hostess. In preda a un orribile presentimento, salvo la foto e la lancio su google per una ricerca per immagini.

Cazzo. È... stupenda. Quella specie di casco di capelli ricci e crespi che aveva in testa è stato domato e trasformato in un raffinatissimo caschetto scalato morbido e lucente. Senza gli occhiali a fondo di bottiglia i suoi occhi scuri sembrano enormi e la pelle color cioccolato ha assunto delle stupefacenti sfumature dorate.

Ma, comunque, non può essere lei. Perché io, questa tizia che si fa chiamare Tender Molle, la conosco. E non solo perché ricordo molto bene lo scandalo che ha seguito la sua partecipazione alla settimana della moda con indosso quel vestito tutto trasparente con le Smarties giganti collocate in punti strategici e niente sotto.

La conosco molto bene anche perché è la ex di Peter Potato.

«È pronta la cena!» esclama la nonna, facendomi sobbalzare. «Le patate sono molto ben cotte. Ma, d'altronde, se nessuno mi aggiusta il forno...»

«Nonna, ti ricordi Molly Turner? Era in classe con me alla scuola materna» domando, saltando in piedi, tra i bofonchiamenti infastiditi di Luigino.

«Certo» mi risponde lei, sospettosa. «Veniva tutte le domeniche a messa con la madre, fino a qualche anno fa».

«Ah... beh, bene...» farfuglio, perché non capisco come la messa tutte le domeniche sia conciliabile con il vestito trasparente con le Smarties giganti e niente sotto. «Sai che fine ha fatto?»

«Ha preso la via della perdizione» ribatte la nonna, orripilata. «Era fidanzata con Daniel, lo sapevi? Una bellissima coppia. Lui, poi, è un bravissimo ragazzo».

«E dopo?» chiedo. «Cosa è successo?»

«Ha cominciato con questa storia di voler fare la modella» dice, scuotendo la testa, «e quindi se ne è andata a stare a Londra per conto suo».

«Ed è stato allora che lei e Danny si sono lasciati?» la incalzo.

«No. Te l'ho detto, Daniel è un bravo ragazzo. L'ha addirittura sostenuta, in questa scelta».

Luigino ha spento la PlayStation e ci ha raggiunto sulla porta della cucina.

«Non era pronto?» domanda, scocciato.

«Sì, certo, caro».

«Quindi perché si sono lasciati?» insisto.

«Perché, di punto in bianco, mentre Daniel stava qui a lavorare tutto il giorno per mettere da parte i soldi per riuscire a costruirsi un futuro a Londra insieme a lei, sono uscite su una rivista scandalistica delle sue foto insieme a un altro ragazzo. Il cantante di un gruppo di sciagurati. Il figlio del signor Potato, il famoso conduttore televisivo. Hai capito?»

Oh, cazzo.


Eh lo so, quest'oggi abbiamo un capitoletto un po' corto e schifido che però ci serve per riprendere un attimo fiato perché, dal prossimo, la faccenda inizierà a farsi più adrenalinica (?), raccoglieremo molti indizi e vi voglio attente e sul pezzo 💃🏻

Allora, il momento serietà è stato così terribile? ç_ç ma, in generale, il fatto che questa storia abbia anche un trama e non sia solo un susseguirsi di vaccate insensate è così terribile? ç____ç vorrei una risposta sincera però ç_ç

Ps. il vestito con le smarties che ha indossato Molly alla settimana della moda esiste veramente (non allego la foto perché non credo sia un contenuto che wattpad approverebbe ahahahah) ma, se volete vederlo, cercate MILEY CYRUS SMARTIES DRESS e provate a dire che non è stupendo ahahahahah

Pps. oggi wattpad ha qualche problema con le immagini. Spero che i figoni qui sopra si vedano e che stiamo al loro posto D:

Baci baci

🦉AppleAnia🦉

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