IRLANDA e il segreto dell'ame...

By EvyDreams

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« Non sono una principessa». « E io non sono un principe azzurro». 💜 ---------------------------> Irlanda è... More

💜✨
COPYRIGHT&INFO
Dedica
° Prologo °
1. Gattina Randagia
2. Profumo Di Camelie
3. Stelle E Destino
4. Segreti E Bucaneve
5. Pista Di Pattinaggio
6. Giornalino Scolastico
7. Scappare Dai Tuoi Occhi
8. Pacchetto Viola
9. C'era Una Volta
10. Famiglia Di Reali
11. Il Panino Enorme
12. La Telefonata
13. Il Bagno Delle Ragazze
14. L'ametista
15. Ombre E Spine
16. Il Portale Di Nightmare
17. I Custodi Del Bosco
18. Sua Altezza, Il Re
19. Di Pensieri In Ricordi
20. Cantastorie E Leggende
21. Piccola Guerriera
22. Rosa Rosso Sangue
23. Fata E Vampiro Dei Miei Stivali
🕸️1000 Letture🕸️
24. Cielo Stellato
25. Prometti, Non Giurare
26. Beyond The Darkness
27. A Presto Moonberry
28. Verso L'ignoto
29. Lettera E Fatina Impedita
31. Il Rintocco
32. Favola Rattoppata
33. Piccolo Spiritello
34. Fiamma Indomabile
35. Lasciati Ascoltare
36. La Trappola Della Strega
37. Garrow E I Cavalieri
38. Pioggia E Fuoco
🕸️Account Instagram🕸️
39. Il Fiore D'Avorio
Epilogo I
Epilogo II
Epilogo III
Epilogo IV
Epilogo V
Epilogo VI
Epilogo VII
Ringraziamenti🕸️💜
🧸Nuova Copertina🧸
💐Novità💐

30. La Nostra Polaris

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By EvyDreams

Segui il tuo nord, la tua piccola
Polaris. Lei sa già dove devi
andare, prima ancora che
lo capisca tu stesso.

Mi sistemo sul carro accanto ad Irlanda, che sembra completamente persa nel suo mondo: osserva il cielo sorridente, creando un bellissimo contrasto tra le sue fossette e gli occhi luminosi.

Si gira su un fianco, pronta ad addormentarsi come un ghiro.

Tra un po' dovremo attraversare il fiume che ci divide da Twilight e la cosa sembra mettere tutti noi del Regno parecchio a disagio.

È conosciuto per essere il fiume più impetuoso del nostro mondo, dove la corrente è così forte da spazzarti via in mezzo secondo.

Soltanto noi conosciamo il punto dove la corrente è più bassa, nessuno all'infuori dei cittadini di Nightmare sa di quel posto nascosto dalla nebbia.

Proprio per questo ai Guardiani questa vallata appare come una barriera invalicabile.

« A cosa pensi?» due occhietti visti mi scrutano curiosi.

« Al fiume che troveremo tra poco» ammetto, avvicinandomi alla mia biondina.

« Non c'è un ponte o un non so che di... passaggio? Hai detto che nessuno all'infuori della vallata di Nightmare lo conosce, ciò significa che nessuno l'ha mai spifferato! Tu lo sai, vero, come oltrepassarlo?» domanda scettica.

« Certo che so come oltrepassarlo!» obbietto « Sono il re della vallata».

Fin quando tu non salirai al trono.

Lo so che quel posto in realtà spetta a te.

Ma potremmo starci insieme.

« Prima di partire la zia mi ha detto di non lasciare spazio alla paura, di avere coraggio. Ma secondo te cos'è il coraggio senza la paura?» i suoi due occhioni scuri mi guardano curiosi, come se volesse scavarmi dentro per ricavarne una risposta.

« Come fai ad avere coraggio se non sai quali sono le tue paure?» faccio spallucce, sorridendo.

« E tu, di che cos'hai paura?».

Dei sentimenti, perché ti rendono debole.

« Di nulla, io non ho paura di nulla» mento « E tu?».

« Di non poter essere la Polaris che desiderava mio nonno» ammette.

Mi giro verso di lei, non capendo
« La... Polaris?».

« La stella polare. Nonno diceva che ognuno di noi è la stella polare di qualcun altro. Mi ha raccontato che esiste una bussola magica: l'amore. La freccetta non punta al nord geografico, ma al nord che è segnato nel nostro cuore. Sarebbe bello essere il nord di qualcuno, la sua Polaris» sorride dolcemente « Sammy è la mia piccolina, mi ha detto di essere la sua Polaris».

« Forse siete entrambe due Polaris» sorride, guardandomi con occhi luminosi.

« Chi può dirlo» faccio spallucce « So solo che lei è la mia parte più bella».

*

« Guarda! Guarda!» saltella Sammy, mostrandomi un foglietto « Lo coloriamo insieme?».

Ha disegnato due stelle allineate, due Polaris.

« Certo! Vieni qui!» sorridente, le faccio cenno di sedersi sulla sedia al mio fianco.

Sammy ha sempre avuto una passione per il disegno, sin da quando era solo una nanerottola.

Mi passa la custodia delle sue matite preferite, dai colori luminosi e tenuti con una grazia innaturale per una bambina di sette anni.

Non li ha mai fatti usare a nessuno.
« Posso usarli, davvero?» aggrotto le sopracciglia, osservandola di sottecchi sorridere e sistemare accuratamente le forbici, la gomma e la colla.

« Certo, sei la mia sorellona. Non dimenticarti mai... » alza lo sguardo su di me « Abbiamo due mani: una per ricevere e l'altra per dare».

Sposta gli occhietti vispi sull'immensa distesa nera che domina il cielo, puntellato da piccoli brillantini lontani migliaia di anni luce.

« Le stelle sono più vicine di quanto pensi» sussurra.

Non ho mai capito cosa volesse dire quella frase sussurrata come la più segreta delle favole dalla rilegatura in oro, in quella magica notte d'estate.

*

Dal libro del nonno sfilo il foglietto stropicciato che porto sempre con me, sul quale ci sono disegnate le due Polaris.

Alzo lo sguardo verso il cielo, vedendo il sole nascondersi timidamente sempre più dietro ai monti.

« Le stelle sono più vicine di quanto pensi».

Scoprirò cosa vuol dire, fosse l'ultima cosa che faccio.

Il fiume che divide Nightmare e Twilight è così grande da sembrare un mare, ma le onde affondano con una foga innaturale contro i sassi che ricoprono il retro del fiume.

« Dobbiamo scendere, la carrozza viene portata a parte, noi dobbiamo salire sulle canoe. Questo è il punto di raccolta; qui la corrente è minore» spiega Chris.

Minore...

Minore?!

« Muoiono spesso i viaggiatori, quando arrivano a questo punto» gracchia un vecchio signore, seduto su una roccia con lo sguardo immerso nell'orizzonte.

« M-muoiono?» balbetto, avvicinandomi.

Porta un vecchio maglione macchiato, dei pantaloni usurati e pieni di toppe, mentre ai piedi calza degli stivali enormi e impermeabili.

Ha la barba lunga e per nulla curata, un naso ricurvo, due occhi color zaffiro e un cipiglio irritato.

« Già» sputa sprezzante « Ormai le leggende non le conosce più nessuno. Siamo nel Regno del Cristallo e la gente nemmeno sa cosa significa. Nessuno conosce più le vere leggende delle gemme» borbotta « Ma tu mi sembri particolarmente interessante... ahh, sei la futura regina!».

Impallidisco.

Come fa a conoscermi?

Nessuno sa come sono fisicamente, nessuno.
Eppure lui sa.

« E mica posso lasciar morire la mia futura Guardiana! Forza, vieni qui!» mi fa cenno di avvicinarmi.

Obbedisco, inginocchiandomi al suo fianco, senza perdere di vista gli altri, che stanno pagando il passaggio a una signora sulla sessantina.

« La conosci la leggenda della pietra nata dalle acque? La pietra che le fanciulle dalla coda di pesce custodiscono con tanta gelosia?» fruga nella tasca del cappotto, tirandone fuori un frammento di una pietrolina azzurra « Hai mai sentito parlare dell'acqua marina?» sorride, alzandola verso il cielo per scrutarla attraverso ai raggi di sole che sembrano attraversarla e farla brillare.

« È la gemma della quinta vallata» rispondo.

« No, no, no! È la gemma dei marinai! Mio padre ha solcato i mari per tutta la sua vita, ha scoperto ciò che gli abitanti del Regno non hanno mai visto. Oltre ciò che possono anche solo immaginare. E be', lei è la mia regina. Le chiedo libertà in cambio di questa» sorride, mostrando il buco dove dovrebbero esserci gli incisivi.

« Non voglio niente in cambio della libertà, è un mio dovere in quanto Guardiana» faccio spallucce dolcemente.

« Non tutto ha bisogno di essere spiegato» i suoi occhi si illuminano, mentre fa cadere nella tasca dei miei jeans la gemma « Buon viaggio, mia regina. I suoi compagni l'aspettano».

Sento Derek chiamarmi dalla riva e, con un ultimo « Arrivederci» sussurrato tra dubbi e leggende sbavate, raggiungo Fleur e Kate.

« Tutto okay?» domanda quest'ultima.

Annuisco, poco convinta.

« Dobbiamo attraversare in canoa il fiume, mentre il carro e i cavalli sono sull'altra zattera» spiega la fatina, salendo su una piccola barchetta in legno.

E questa cosa dovrebbe portarci fino a Twilight?

Uhm...

Sento due mani appoggiarmisi sulla vita e alzarmi da terra.

Vengo adagiata sulla barca tra Chris e Adrian, mentre Derek, dopo aver fatto sedere me, si accomoda al mio fianco, separandomi da Adrian.

Lo guardo male, mentre lui mi rivolge un sorrisetto impertinente che mi fa arrossire.

Stronzo.

Mi sistemo meglio nella piccola barchetta, che comincia ad andare controcorrente per poter raggiungere l'altra riva, che sembra ancora lontana.

Tiro fuori dalla tasca la piccola pietra e la osservo proprio come aveva fatto l'anziano signore poco prima.

« Chissà chi è Auriga» fa spallucce dopo qualche minuto di silenzio Kate.

« So solo che è una strega ed è figlia di Andromeda. È strano. Insomma, voglio dire, dovrei conoscerla. Sono sul Regno da secoli, è possibile che non l'abbia mai incontrata?» osserva Adrian.

« E lei? Mi avete detto che risale al Medioevo! Perché non è ancora morta? Sono immortali le streghe?» domando.

« Le streghe possono morire solo per suicidio. Devono morire di loro spontanea volontà. Ai tempi in cui sono stato trasformato era solito bruciarle sul rogo, ma l'incarnazione delle streghe è appunto la fenice. È il loro animale guida. E lei rinasce sempre dalle sue ceneri. Dopo aver bruciato la strega al tramonto, il corpo si riformava entro l'alba. Nessuna strega - che era davvero una strega - è mai morta. Usualmente cambiavano paese e nessuno le vedeva più» spiega il vampiro « Ah! Mio padre mi aveva raccontato che non invecchiano. La loro età si ferma a quella che avevano il giorno nel quale sono state bruciate per la prima volta».

« È inquietante» sussurra Kate.

« Sbagliato! È magia» la corregge Fleur.

Quando vedo che la sponda alla quale dobbiamo arrivare è più nitida, decido di rimettere al suo posto la gemma: al sicuro nella mia tasca.

Proprio quando sto per farlo, nell'esatto momento in cui il mio braccio sborda leggermente fuori dalla canoa, una mano palmata mi afferra il polso.

Lancio uno strillo spaventato, sentendo l'istinto prendere il sopravvento e graffiare con la gemma la mano che mi tiene stretta.

Il marinaio che guida la barca corre in mio soccorso, dando una sonora pacca con il remo sulla mano dalle dita palmate.

« Sirene» sibila « Sono attratte da tutto ciò che brilla. Se ci tieni davvero ti consiglio di metterla da qualche parte in modo che non la vedano» mi consiglia.

Annuisco, mentre Derek mi stringe contro di sé.

Mi lascio stringere, incastrandomi tra le sue braccia come un pezzo di puzzle perfetto.

« Siamo quasi arrivati, stai tranquilla» mi scocca un bacio in fronte, mentre sento il suo telefono squillare.

« Hai dietro il telefono? Prende? Posso anche telefonare ai miei zii?» alzo lo sguardo, con occhi lucenti e speranzosi.

« No, mi dispiace. Funziona solo se le persone che devi chiamare sono nel Regno» esordisce dispiaciuto.

« Oh. Non importa» abbasso lo sguardo, mentre sento la sua mano scivolare tra i miei capelli.

« Samantha?» sento dire da Chirs.

Sbircio lo schermo del telefono di Derek e mi accorgo che ha ragione.

Quella è proprio Samantha.

« Devo rispondere, magari è successo qualcosa» mi guarda di sottecchi, aspettando però una reazione che non arriva.

Tocca il tasto verde, portandosi il cellulare all'orecchio.

« Pronto? Sì, ciao Sam» risponde, andando avanti per mezz'ora buona.

Riattacca proprio quando arriviamo a Twilight.

« Non era nulla. Mi ha solo chiesto dove siamo» fa spallucce, aiutandomi a toccare terra senza cadere in acqua come un sacco di patate.

Certo che ci ha messo tanto a chiederti dove siamo.

Mezz'ora per fare una domanda e dare una risposta.

Okay, forse devo smetterla di fare la gelosa.

Non sono nemmeno la sua ragazza.
O si?

Dovrebbe chiedermelo ufficialmente o è ovvio?

E se io non gli piaccio?
Però ha detto il contrario l'ultima volta...

Poi, dopo quello che è successo a cena dagli zii...

« Arrivederci» salutiamo il signore che ci ha portati fino a Twilight, dove altre persone aspettano per poter andare a Nightmare.

« Il carro è qui! Venite, manca ancora un bel po' prima di arrivare ad Eventide!» ci avverte il mercante che si era offerto di accompagnarci.

Obbediamo, sedendoci tra i tappetti e le piccole montagnette di fieno.

L'ultima cosa che vedo prima di chiudere gli occhi, con il capo appoggiato sulla spalla di Kate, è il cielo privo di nuvole, dove splende un sole radioso e carico di calore.

Angolo autrice:

Ehilà! Eccomi tornata con un nuovo capitolo suuuuper importante ✨💜

Scusate il ritardo, ma oggi non ero a casa a e in montagna non prendeva🦇🏰

Ma ora torniamo al capitolo🌺🧚🏻‍♀️

I discorsi tra Irlanda e Derek e i flashback su Summer sono super importanti 🕸️🖤

Li definirei quasi la chiave della storia🌪️⚔️

Intanto posso ufficialmente annunciare che sto lavorando a un nuovo progetto, davvero davvero speciale, che potrebbe riguardare questa storia 🌺🎭

Ricordatevi queste parole, non posso ancora dire nulla ma sono sicura al mille per cento che lo porterò a termine🔮☃️

Però, ho bisogno di una risposta importante: so che avete letto di loro poche volte, ma vi piacciono come coppia Adrian e Fleur?🥀🔥

Intanto torno a scrivere l'epilogo 🦇💜

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e qualche commento che mi fa un sacco piacere✨❣️

Grazie per tutto l'affetto che riservate alla Compagnia🕸️🖤

Ci rileggiamo venerdì! 🌟🌟

Bye🖤

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