Leo (Io non ho finito)

By MariaCorrao5

7.6K 196 1

Com'era la vita di Leo, prima della terribile scoperta della Bestia? Com'è cambiata la sua vita quando si è t... More

Capitolo 1: Venerdì, 23 dicembre 2011
Capitolo 2: Sabato, 24 dicembre 2011
Capitolo 3: Domenica, 25 dicembre 2011
Capitolo 4: Lunedì, 26 dicembre 2011
Capitolo 5: Martedì, 27 dicembre 2011
Capitolo 6: Mercoledì, 28 dicembre 2011
Capitolo 7: Giovedì, 29 dicembre 2011
Capitolo 8: Venerdì, 30 dicembre 2011
Capitolo 9: Sabato, 31 dicembre 2011
Capitolo 10: Domenica, 1 gennaio 2012
Capitolo 11: Lunedì, 2 gennaio 2012
Capitolo 12: Martedì, 3 gennaio 2012
Capitolo 13: Mercoledì, 4 gennaio 2012
Capitolo 14: Giovedì, 5 gennaio 2012
Capitolo 15: Venerdì, 6 gennaio 2012
Capitolo 18: Lunedì, 9 gennaio 2012
Capitolo 60: Martedì, 21 febbraio 2012
Capitolo 61: Mercoledì, 22 febbraio 2012
Capitolo 66: Lunedì, 27 febbraio 2012
Capitolo 68: Mercoledì, 29 febbraio 2012
Capitolo 69: Giovedì, 1 marzo 2012
Capitolo 72: Domenica, 4 marzo 2012
Capitolo 74: Martedì, 6 marzo 2012
Capitolo 121: Domenica, 22 aprile 2012
Capitolo 134: Sabato, 5 maggio 2012
Capitolo 155: Sabato, 26 maggio 2012
Capitolo 157: Lunedì, 28 maggio 2012
Capitolo 159: Mercoledì, 30 maggio 2012
Capitolo 160: Giovedì, 31 maggio 2012
Capitolo 161: Venerdì, 1 giugno 2012
Capitolo 162: Sabato, 2 giugno 2012
Capitolo 163: Domenica, 3 giugno 2012
Capitolo 169: Sabato, 9 giugno 2012
Capitolo 170: Domenica, 10 giugno 2012
Capitolo 171: Lunedì, 11 giugno 2012
Capitolo 172: Martedì, 12 giugno 2012
Capitolo 173: Mercoledì, 13 giugno 2012
Capitolo 174: Giovedì, 14 giugno 2012
Capitolo 175: Venerdì, 15 giugno 2012
Capitolo 176: Sabato, 16 giugno 2012
Capitolo 179: Martedì, 19 giugno 2012
Capitolo 180: Mercoledì, 20 giugno 2012
Capitolo 181: Giovedì, 21 giugno 2012
Capitolo 182: Venerdì, 22 giugno 2012
Capitolo 183: Sabato, 23 giugno 2012
Capitolo 185: Lunedì, 25 giugno 2012
Capitolo 186: Martedì, 26 giugno 2012
Capitolo 187: Mercoledì, 27 giugno 2012
Capitolo 188: Giovedì, 28 giugno 2012
Capitolo 189: Venerdì, 29 giugno 2012
Capitolo 192: Lunedì, 2 luglio 2012
Capitolo 193: Martedì, 3 luglio 2012
Capitolo 194: Mercoledì, 4 luglio 2012
Capitolo 195: Giovedì, 5 luglio 2012
Capitolo 196: Venerdì, 6 luglio 2012
Capitolo 197: Sabato, 7 luglio 2012
Capitolo 198: Domenica, 8 luglio 2012
Capitolo 199: Lunedì, 9 luglio 2012
Capitolo 200: Martedì, 10 luglio 2012
Capitolo 201: Mercoledì, 11 luglio 2012
Capitolo 202: Giovedì, 12 luglio 2012
Capitolo 203: Venerdì, 13 luglio 2012
Capitolo 204: Sabato, 14 luglio 2012
Capitolo 205: Domenica, 15 luglio 2012
Capitolo 207: Martedì, 17 luglio 2012
Capitolo 208: Mercoledì, 18 luglio 2012
Capitolo 209: Giovedì, 19 luglio 2012
Capitolo 210: Venerdì, 20 luglio 2012
Capitolo 211: Sabato, 21 luglio 2012
Capitolo 212: Domenica, 22 luglio 2012
Capitolo 213: Lunedì, 23 luglio 2012
Capitolo 214: Martedì, 24 luglio 2012
Capitolo 215: Mercoledì, 25 luglio 2012
Capitolo 217: Venerdì, 27 luglio 2012
Capitolo 218: Sabato, 28 luglio 2012
Capitolo 219: Domenica, 29 luglio 2012
Capitolo 220: Lunedì, 30 luglio 2012
Capitolo 221: Martedì, 31 luglio 2012
Capitolo 222: Mercoledì, 1 agosto 2012
Capitolo 223: Giovedì, 2 agosto 2012
Capitolo 224: Venerdì, 3 agosto 2012
Capitolo 225: Sabato, 4 agosto 2012
Capitolo 226: Domenica, 5 agosto 2012
Capitolo 227: Lunedì, 6 agosto 2012
Capitolo 229: Mercoledì, 8 agosto 2012
Capitolo 230: Giovedì, 9 agosto 2012
Capitolo 231: Venerdì, 10 agosto 2012
Capitolo 232: Sabato, 11 agosto 2012
Capitolo 233: Domenica, 12 agosto 2012
Capitolo 234: Lunedì, 13 agosto 2012
Capitolo 235: Martedì, 14 agosto 2012
Capitolo 236: Mercoledì, 15 agosto 2012
Capitolo 237: Giovedì, 16 agosto 2012
Capitolo 238: Venerdì, 17 agosto 2012

Capitolo 103: Mercoledì, 4 aprile 2012

84 1 0
By MariaCorrao5

Il cellulare squilla, squilla, squilla, e io non ho nessuna voglia di rispondere. Non so nemmeno perché ho lasciato la suoneria! La tolgo sempre e per una volta che l'ho dimenticato, qualcuno pensa bene di rompermi le palle all'alba.

Chiunque sia, non sembra intenzionato a smettere.

Sbuffo e allungo la mano verso il comodino per prenderlo, tenendo ancora gli occhi chiusi, e rispondo senza nemmeno guardare chi è.

"Pronto?!" dico con tono molto scocciato. "Non si tritano lebpalle a quest'ora del mattino!"

"Buongiorno, eh?!" mi risponde Mattia divertito.

"Che cazzo vuoi?! Saranno le 6!"

"Sono le 7:45 e ti sto aspettando già da un pezzo. Te lo sei scordato?!"

"Ah cazzo!" esclamo saltando giù dal letto. Oggi c'è sciopero degli autobus, papà è in caserma e ad Asia serviva la macchina della mamma, così mi sono messo d'accordo con Mattia. "Non è suonata la sveglia..." dico mentre vado verso il bagno.

"O più probabilmente l'hai spenta e ti sei riaddormentato".

Sì, è andata così. E siccome la mamma non è venuta a chiamarmi, speravo di restare a letto. Anzi, quasi quasi mi sa che ci torno, a letto, tanto direi che la mamma dorme ancora e che quando se ne accorgerà sarà troppo tardi.

"Dai muoviti!" mi dice Mattia. "Sennò facciamo tardi! Ti do cinque minuti, altrimenti ti lascio a piedi, eh?!"

"Mi sa che resto a casa" gli rispondo io. "Tanto mia madre dorme... Farò finta di non essermi svegliato in tempo."

"Tua madre è sveglia" dice lei comparendomi davanti. "E tu adesso metti il turbo e te ne vai a scuola".

Beccato!

"Eddai mamma, per una volta..." dico provando a fare un sorriso molto convincente. "Pensa che bello, passiamo la mattina insieme... Ti aiuto a sistemare i fiori, eh?"; le circondo le spalle con un braccio e le do un bacio, mentre sento Mattia dall'altra parte del telefono che se la ride.

"E no, mio caro!" ribatte lei. "Non sono stata due ore a farti ripetere il latino per niente, ieri sera! Stamattina ti offri volontario, che devi recuperare l'insufficienza dell'ultima versione!"

"Muoviti!" mi dice Mattia ridendo, e poi chiude la telefonata.

"Dai, veloce!" esclama la mamma spingendomi verso il bagno.

Che palle! Odio prepararmi in fretta! E i capelli ovviamente non stanno come devono stare!

"Fanno schifo?" chiedo a Mattia indicandomeli, appena lo raggiungo sotto casa.

"Cosa?"

"I capelli, no?!"

"Ma no...!" risponde lui sospirando.

"Ok..." dico guardandomi nello specchietto dello scooter. "In effetti non sono poi così male, dai!"

"Monta, su!" dice passandomi il casco. "Siamo in ritardissimo."

"Ma cazzo! Col casco i capelli mi diventano un disastro per davvero!"

"Glielo dici tu a tua madre?!"

"Cosa?"

"Che ti ho lasciato a piedi perché non volevi rovinarti l'acconciatura?!"

"Che tritapalle che sei!" esclamo prendendo il casco e mettendomelo, mentre salgo dietro di lui.

Ancora due mesi prima che finisca la scuola, e io ormai sono al limite della sopportazione. Ok che da un lato mi diverto pure, ma non ne posso più di compiti, interrogazioni e quant'altro. Per fortuna che domani iniziano le vacanze di Pasqua, e per fortuna che l'interrogazione di latino è andata bene, ho preso 7. La mamma sarà contenta, soprattutto perché lei il latino lo ha sempre odiato e ieri sera è rimasta a studiare fino a tardi con me pur di farmi recuperare l'insufficienza.

"Se non è amore questo!" mi ha detto dandomi il bacio della buonanotte.

"Hai letto il messaggio del coach?" mi chiede Mattia durante l'intervallo.

"No... Ho il telefono quasi scarico e l'ho spento per risparmiare la batteria. Che vuole?"

"Recuperiamo l'allenamento di ieri. Solito orario."

"Ah, ok..."

"Oh, andiamo alla macchinetta?" domanda Alberto avvicinandosi al nostro banco.

"Ché ti serve la scorta?!" esclama Daniele avvicinandosi anche lui. "Guarda che Tonio ormai è fuori gioco!"

"Ma non è per questo!" ribatte lui. "Volevo solo sapere se venivate!"

"Io devo ripassare informatica, che di sicuro mi interroga" dice Riccardo dal suo banco.

"Io devo andare a chiamare Cecilia" dice Mattia alzandosi. "Pare che ha di nuovo litigato con sua madre...".

Mi alzo anch'io e poggio una mano sulla spalla di Alberto. "Dai, vengo io con te! Ho voglia di una Coca".

"Offro io" dice Alberto passandomi la lattina di Coca che ha appena preso.

"Oh... grazie!" gli rispondo sorridendo.

"Offri anche a me?" gli chiede Daniele circondandogli le spalle con un braccio. Alla fine è venuto anche lui.

"No, a te no."

"Grande!" esclamo ridendo, battendo il cinque ad Alberto. "Così si fa, fratello!".

Apro la lattina di Coca e inizio a berla, e nel frattempo accendo il cellulare per scrivere a Giulia e sapere come sta, accorgendomi che mi ha già scritto lei un paio d'ore fa.

Giulia: "Mia madre oggi pomeriggio va al salone! Via libera! 😍😍😍"

"Fantastico 🤩🤩🤩! A che ora esce?! Ma quindi non hai più la febbre?"

Giulia: "Alle 4. Ho solo qualche linea e così si è decisa a tornare a lavoro! 😄"

"Grande! 4:15 sono da te 😘"

Giulia: "Ti avviso però che non sono molto presentabile 🙄".

"Piantala, che sei sempre splendida! 😒"

Giulia: "💖💖💖".

Cazzo, finalmente! Sono tre giorni che non ci vediamo per colpa della febbre! Lei non poteva uscire e io non potevo andarla a trovare perché aveva la febbre abbastanza alta e i suoi facevano a turno per non lasciarla mai a casa da sola.

"Oh!" mi dice Daniele dandomi una gomitata per richiamare la mia attenzione su Noemi e Valentina che si stanno avvicinando. Noemi oggi si è messa la gonna ed è pure senza collant, e lui sta praticamente sbavando.

"Ma quanto cazzo è bona?!" bisbiglia al mio orecchio, ed effettivamente non posso dargli torto.

"Eh beh..." annuisco leccandomi istintivamente le labbra.

"Ma non ha freddo?!" esclama Alberto a voce un po' troppo alta, facendoci sgamare. "Io c'ho ancora la canottiera!"

"No, non ho freddo" dice lei passandoci davanti e andando alla macchinetta. Prende una Coca light, chinandosi in un modo che ci manda tutti ai matti, e poi viene da noi. "Vuoi?" mi chiede aprendo la lattina davanti a me.

"No, grazie..." rispondo io sorridendo e prendendo la mia lattina che avevo momentaneamente poggiato su un tavolino. "Ho ancora la mia."

"Ok..." dice allontanandosi insieme a Vale, mentre noi le facciamo praticamente la radiografia.

"Ma che palle!" sbuffa Daniele dandomi un colpo sul braccio. "Tutte tu!"

"Ma tutte io cosa?!" ribatto bevendo la Coca e facendolo gnorri.

"Le fighe!"

"Ma se è da più di un mese che mi vedo solo con Giulia!"

"Appunto! Un'altra figa!"

"La sua fidanzata" puntualizza Alberto con un tono che ha tutta l'aria di essere una presa per il culo, e io gli do uno scappellotto.

"Che non ci ha ancora fatto conoscere, aggiungerei!" si lamenta Daniele, incrociando le braccia. "Bell'amico!"

"E non rompere...!" ribatto io dandogli una spinta. "Abbiamo poco tempo per vederci e preferiamo stare da soli. Tutto qua."

"Sì però l'uscita a quattro con Mattia e Cecilia l'avete fatta!"

"Non era un'uscita a quattro! Era una festa di compleanno!"

"Peggio ancora! Ci potevate invitare!"

"Ma se ero mezzo imbucato pure io!"

"Che poi, l'ho vista la festeggiata... Ed è un gran figa anche lei!"

"E dov'è che l'hai vista, scusa?!"

"Ho stalkerato il profilo di Cecilia" dice con un sorriso a trentadue denti.

"Ma quindi hai visto pure Giulia?!"

"E certo!"

"Ma vaffanculo!" esclamo accartocciando la lattina vuota e lanciandola nel cestino, mancandolo; sbuffo e vado a raccoglierla per buttarla, e lui mi viene dietro.

"Però la voglio vedere dal vivo! Mica è la stessa cosa!"

"La vedrai quando mi girerà di fartela conoscere!" gli dico guardandolo male.

"E se ti molla prima?"

"Non mi molla, tranquillo. Tu intanto vedi di non farti le seghe pensando alla mia ragazza, che altrimenti ti spacco la faccia!".

Lui scoppia a ridere, e pure Alberto.

"Naaa!" esclama poggiandomi una mano sulla spalla. "Non si fanno seghe sulle ragazze degli amici, eh!"

"Sarà meglio per te!"

"La voglio vedere anche io, però!" si lamenta Alberto.

"No, meglio di no" gli risponde Daniele.

"E perché?"

"Perché dopo fai sogni agitati e ti si appannano gli occhiali!"

"Ma mica dormo con gli occhiali, scusa!"

"Ma andatevene a fanculo tutti e due!" dico io agitando in aria una mano, e poi torno in classe.

Appena suona l'ultima campanella afferro al volo lo zaino e mi precipito fuori, per poi ricordarmi che tanto c'è sciopero dei bus e devo aspettare Asia. A quest'ora papà è già a casa, quindi meglio se non mi faccio dare un passaggio da Mattia con lo scooter, che se quello se ne accorge poi mi trita le palle e come minimo mi mette in punizione per una settimana.

Giulia: "Non vedo l'ora di vederti 😌💗"

"Anche io 💖! Vuoi che porto qualche gioco della Play?"

Giulia: "No, voglio solo le coccole 🤗".

Sorrido pregustandomi il momento e sto per risponderle, quando sento il suono di un clacson e sollevo lo sguardo. È la macchina di papà, ma dentro c'è la mamma.

"Ciao!" la saluto salendo in macchina e dandole un bacio, un po' sorpreso. "Pensavo che veniva Asia!"

"Sono uscita per fare la spesa e così sono venuta io" dice lei accarezzandomi i capelli.

"Ah ok. Mi hai preso il tonno?"

"Sì."

"E la marmellata? Era quasi finita."

"Sì, albicocche e fragola."

"Anche il succo di mela?"

"Due litri. Ma vedi di non scolarteli in un giorno!".

Io rido e scuoto la testa. "Ci proverò ma non garantisco!"; sorrido e poi mi ricordo che devo rispondere a Giulia. "Sarà fatto 😘!" le scrivo, e poi resto a guardare il cellulare con la chat aperta per leggere subito la sua risposta.

Giulia: "Uffi, mancano ancora tre ore 😣!"

"Dormi un po' che così passano in fretta 😉" le rispondo sorridendo tra me e me. "Oppure guardati un film 😊".

"Ma cos'hai da sorridere tanto?!" mi chiede la mamma con tono piuttosto divertito.

"Eh?! Ma niente..."

"Aaah, stai messaggiando con niente?".

Io rido e mi sfrego un occhio. "È il coach. L'allenamento che è saltato ieri, lo recuperiamo oggi."

"Ah..., e sei così felice per questo, allora?"

"E certo! Lo sai quanto mi piace!".

Lei si gira un attimo verso di me e mi rivolge uno sguardo che conosco benissimo. "Ma tu davvero credi ancora di farmela?! Mi dispiace distruggere così le tue illusioni..."

"Ma è vero che ho allenamento!" ribatto aprendo il gruppo chat della pallanuoto. "Guarda!"

"Sì, ci credo..., va bene. Ma non è per questo che hai quella faccia! Quelli sono i sorrisi da appuntamento romantico!"

"Seee! Appuntamento romantico! Ti sembro il tipo da fiori, cioccolatini e candele?!"

"Oh, non servono queste cose per un appuntamento romantico! Papà, ad esempio...."

"Non lo voglio sapere!" esclamo tappandomi le orecchie con le mani. "Lo sai che queste cose non le voglio sapere!"

"Ma mica ti stavo raccontando dei dettagli intimi...!" sospira lei scuotendo la testa.

"Ah, ci mancherebbe pure questo!"

"Vabbè, comunque..., ti serve un passaggio per andare a pallanuoto?"

"No. Vado con Mattia."

"E per l'appuntamento con Giulia? Perché si tratta ancora di Giulia, vero?"

"Non c'è nessun appuntamento!" dico sfregandomi di nuovo l'occhio. "Alle 3 e mezza vado a studiare da Mattia e poi andiamo in piscina."

"E cosa dovete studiare? Storia delle balle da dire alle madri?"

"Eddai!" esclamo scoppiando a ridere. "Ah, comunque l'interrogazione di latino è andata benissimo! Ho preso 7! Adesso ti racconto...".

E così riesco finalmente a deviare altrove la sua attenzione.

Sono uscito di casa alle 3 e mezza perché volevo passare al supermercato a prendere qualcosa di dolce da portare a Giulia, e già che c'ero le ho preso anche un orsetto di peluche. La mamma comunque non se l'è bevuta che andavo da Mattia, per lei era ovvio che dovessi vedermi con Giulia, ma almeno non è arrivata a immaginare che sto andando a casa sua, perché probabilmente mi avrebbe fatto delle storie.

Mentre aspetto che Giulia mi venga ad aprire, non riesco a starmene fermo e sposto nervosamente il peso da un piede all'altro. Sono emozionato all'idea di entrare in casa sua per la prima volta e sono emozionato anche all'idea di rivederla dopo tre giorni.

"Ciao!" esclama aprendo la porta. "Scusa ma stavo cercando di rendermi presentabile."

"Ma se sei bellissima..." dico abbracciandola.

E lo è davvero.

Anche in pigiama e senza trucco.

"Ma ti sei messa il profumo?" le chiedo sorridendo.

"So che ti piace..." risponde lei accarezzandomi il collo.

"Sì, mi piace da matti, ma non ce n'era bisogno...".

Inspiro profondamente, ancora abbracciato a lei, e oltre al consueto profumo alla vaniglia sento anche quello di pulito e di ammorbidente del suo pigiama.

"Sai proprio di buono..." le dico tenendola stretta.

"Anche tu però..." mormora strusciando il viso contro la mia spalla, e io le do un bacio sulla fronte.

"Sei un po' calda..."

"Sì, ho ancora un po' di febbre. Hai paura che te l'attacco?"

"No no" dico dandole un bacio sulla testa. "Correrò il rischio. Morivo troppo dalla voglia di vederti".

Lei sorride e mi prende le mani. "Vuoi vedere la mia camera?"

"Oh sì!" esclamo lasciando trasparire un po' troppo entusiasmo.

"Non ti mettere in testa strane idee però, eh?!" mi dice facendo un'espressione troppo buffa.

"No, tranquilla!" rispondo un po' imbarazzato. "Nessuna strana idea"; le sorrido e la seguo su per le scale. "Comunque ti immaginavo con tipo un mega pigiamone di pile come quelli che usa mia sorella! Di' la verità, ti sei cambiata per me?!" le chiedo puntandole l'indice contro.

"Ma no!" esclama lei ridendo. "Ho questo pigiama da ieri!"

"Oh... Ti sta così bene che potresti andarci in giro."

"Dai, basta, mi metti in imbarazzo!"; è in imbarazzo davvero, perché è pure arrossita, e io la trovo ancora più bella. "Eccoci...!" dice entrando in camera sua.

Entro anch'io e mi guardo intorno: le pareti sono azzurre, a parte una che è beige, e ci sono attaccati un paio di poster di quella serie tv sui vampiri che le piace tanto; c'è una mensola piena di tazze di ceramica di ogni colore e forma, una libreria piena di libri e cianfrusaglie varie, e sulla scrivania mi salta all'occhio un cestino di vimini pieno di smalti per le unghie. L'armadio, invece, è interamente ricoperto di fotografie, e ce ne sono anche un paio nostre, più un mio primo piano.

"Oh, certo che qui son proprio figo!" esclamo indicando la mia foto, e lei ride.

"Beh, cosa credevi?" mi dice lasciandosi cadere sdraiata sul letto con la schiena poggiata su una marea di cuscini, abbracciando un dalmata di peluche. "Che ti ho rimorchiato per la tua proverbiale intelligenza?!"

"Prove-che?!" le chiedo ridendo anch'io, sedendomi accanto a lei. "Comunque, dopo quello che hai detto..., adesso mi sento un po' usato, eh?!"

"Usato?!"

"Sì, un uomo oggetto, in pratica!".

Lei ride di nuovo e mi abbraccia. "Beh, resti comunque un oggetto bellissimo!".

Io sorrido scuotendo la testa e poi mi allungo verso il pavimento per prendere il sacchetto con dentro la roba che le ho portato.

"Ti ho portato un po' di rifornimenti" le dico poggiando il sacchetto sul letto.

"Oh!" esclama lei sorridendo sorpresa.

"Cose di cui non si può fare a meno quando si è malati! Chiavetta piena di film fighissimi..." dico porgendogliela. "Succo d'arancia pieno di vitamine..., e biscotti cioccolatosi!"

"I Pan di stelle! Grazie!"

"Ah, e poi c'è lui!"; prendo l'orsetto e glielo mostro, tenendolo in mano e facendo la voce stupida. "Ciao bella bimba, mi vuoi adottare?"

"Ma certo Bubiii!" esclama lei prendendolo e stringendolo a sé.

"Bubi?!" le chiedo ridendo. "Ma che nome è Bubi?!"

"È un nome tenero! È perfetto!"

"Ah, se lo dici tu..."

"E tu sei un fidanzato perfetto!"

"Beh, su questo hai proprio ragione...!"; rido, e Giulia mi abbraccia e mi dà un bacio.

"Non credevo che ti saresti ricordato che tra due giorni è il nostro primo mesiversario!".

Mesiversario?! E chi cavolo ci pensava?! Non sono bravo in queste cose. Anzi, diciamo che non sono proprio pratico. L'orsetto gliel'avrei preso a prescindere. Vabbè, faccio finta di niente che è meglio! Lei è contenta, e va benissimo così.

"Comunque è incredibile che sia già passato un mese!" le dico stringendola. "Praticamente è un record per me!"

"Ma non sono la tua prima ragazza?"

"Sì" le rispondo accarezzandole la schiena. "Certo."

"E allora è sempre un record! Pure quando abbiamo fatto un giorno!"

"In effetti... non ci avevo pensato!"

"Facciamo merenda?" mi propone prendendo i biscotti.

"Ah, va bene."

"Peccato solo che non c'è la cioccolata calda..." dice con un'espressione un po' imbronciata.

Io sorrido e le sposto i capelli dietro l'orecchio. "Vuoi che te la preparo?"

"Lo faresti?!" mi chiede lei illuminandosi.

"E certo! Basta che hai gli ingredienti...!"

"C'è il Ciobar. E c'è anche il latte."

"Perfetto allora!"

"Posso aspettarti qui...?"

"Ti vuoi proprio far viziare, eh?!" esclamo piegando un po' la testa di lato.

"Sì..." ammette con un tono così dolce che io non resisto e la bacio.

"No problem! Dimmi solo dove trovo la roba!"

"Sei unico!"

"Così dicono in giro...".

Giulia mi spiega dove trovare tutto l'occorrente per fare la cioccolata e io scendo in cucina a prepararla, un po' con l'ansia che rientrino i suoi all'improvviso e mi becchino, ma lei ha detto che suo padre è fuori città e ritorna stasera dopo cena, e che sua madre è di sicuro impegnatissima al salone.

Cerco comunque di fare più in fretta che posso e ritorno da lei con due tazze di cioccolata fumante.

"Ecco qua!" dico porgendogliene una e poggiando l'altra sul comodino perché per me è troppo calda e preferisco aspettare che si raffreddi.

Lei inizia a intingere il primo biscotto con l'aria da bambina felice, e a me viene in mente il nostro primo appuntamento, quando a me il biscotto era naufragato perché mi ero perso a guardarla, e in realtà più che incredibile che sia già passato un mese, mi sembra incredibile che sia passato solo un mese, perché sto così bene con lei che mi sembra di conoscerla da una vita.

Mi è mancata tanto in questi giorni.

"Mi sei mancato" dice lei, come leggendomi nel pensiero. "Tanto."

"Anche tu" rispondo sdraiandomi e poggiando la testa sulle sue gambe. "È incredibile quanto sto bene con te...".

Lei fa un sorriso dolcissimo e le vengono gli occhi lucidi. "Non ci badare, è la febbre" dice stropicciandoseli con le dita.

"Ah... peccato..." mormoro guardandola negli occhi. "Credevo fosse causa mia".

Giulia deglutisce e sostiene il mio sguardo, e adesso i suoi occhi mi sembrano diversi; sempre lucidi, ma pieni di qualcos'altro. Allungo una mano verso le sue labbra, pulendole col pollice da un residuo di cioccolata, col cuore che mi batte fortissimo.

Sto provando delle sensazioni stranissime.

Cioè, lei è bellissima e le salterei addosso in qualsiasi momento, però adesso sono come sopraffatto dalla sua dolcezza, dalla tenerezza...

Lei è praticamente immobile e sta trattenendo il respiro, ma poi afferra la mia mano e mi sorride.

"È causa tua" dice arrossendo, e poi poggia la tazza sul comodino e si china verso di me.

Io mi sollevo e le nostre labbra si incontrano a metà via; infilo una mano tra i suoi capelli e la bacio, lentamente, assaporandola... e, sì, come al solito sono eccitato da morire, ma provo anche un'emozione diversa.

Mi tiro su e torno a sedermi accanto a lei, le accarezzo il viso, la guardo...

Mi manda ai matti.

La bacio di nuovo, delicatamente, mentre le passo un braccio attorno alla vita per stringerla a me.

Sento le sue mani sul mio collo.

Sono fredde.

La sua bocca invece è calda, e anche il suo corpo.

Si accoccola contro di me, accavallando una gamba sopra alle mie, passa una mano tra i miei capelli, e io mi chiedo come cazzo sto facendo a restare così tranquillo.

Eppure è così: a starle accanto mi tira sempre di brutto, ma nonostante questo sono tranquillo come se fossi con uno dei miei amici.

Non ho mai provato niente del genere con nessuna, nemmeno con Ele che la conosco praticamente da quando sono nato, e ammetto che un po' questa cosa mi spaventa.

Mi sto forse innamorando?

Di già? Non è troppo presto?

Lei mi piace da impazzire, ma l'amore è davvero una cosa enorme, e io non lo so se sono pronto. Mi fa paura l'idea di legarmi a lei così tanto da non poterne più fare a meno, ma allo stesso tempo è una sensazione esaltante.

"Però promettimi che quando ti innamorerai..., lo farai senza riserve. Senza paura di farti male".

Senza riserve.

Senza paura.

Abbandonarsi.

Perdere il controllo.

Forse non è poi così male.

Continue Reading

You'll Also Like

128K 4.6K 145
Night and Day... Koyoi and Hira might be worlds apart in their personalities but they can never be without each other. Let's see what happens with th...
9.4K 232 3
Okay guys I'm gonna be honest I just started like this game Sally Face (which I'm in love with now) and I been thinking what if Sal didn't kill every...
720M 11.4M 114
Tessa Young is an 18 year old college student with a simple life, excellent grades, and a sweet boyfriend. She always has things planned out ahead of...
198K 19.2K 24
"𝙏𝙤𝙪𝙘𝙝 𝙮𝙤𝙪𝙧𝙨𝙚𝙡𝙛, 𝙜𝙞𝙧𝙡. 𝙄 𝙬𝙖𝙣𝙣𝙖 𝙨𝙚𝙚 𝙞𝙩" Mr Jeon's word lingered on my skin and ignited me. The feeling that comes when yo...