MUDDY PUDDLE

By AppleAnia

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Giuseppina ha ventiquattro anni, è stata lasciata dal fidanzato, non ha un lavoro fisso e pubblica online fan... More

PERSONAGGI
PREMESSA
1 • IL PARADISO DEL PERFETTO MISANTROPO
2 • LA PRIMA REGOLA DEL SUCCESSO
3 • IL MIO GIORNO FORTUNATO
4 • TI ANDREBBE DI BALLARE CON ME?
5 • LA FINESTRA
7 • UN PIEDE NELLA FOSSA
8 • LA COLONNA SONORA DELLA NOSTRA INFANZIA
9 • CLASSE A
10 • IL GUFO
11 • PERCHÉ IO LA ODIAVO
12 • RODEO
13 • CHEMISIER
14 • GUARDRAIL
15 • ENGLISH SETTER
16 • EX
17 • CALCIO A OTTO
18 • DUE ETTI DI LONZA
19 • I COLORI DELL'ARCOBALENO
20 • UN ALTRO SOSPETTATO
21 • MASCHIO DA EXPO
22 • MA QUINDI PERCHÈ LA SCHIENA FELINA GUARDA SEMPRE IL CIELO?
23 • EFFLUVI
24 • UNICA COLPA? ESSERE PIÙ BELLA DI TE
25 • IL COLPEVOLE SARÀ LASCIATO SOLO
26 • INTO THE WOODS
27 • PASSEPARTOUT
28 • STORMYVENETIA
TRE MESI DOPO
RINGRAZIAMENTI

6 • UNO DI NOI

301 36 426
By AppleAnia

La corrente torna in quel momento esatto ma nessuno, alle mie spalle, parla o si muove. Eppure, nella stanza, echeggiano respiri affannosi e ansimanti.

Devo raccogliere tutto il mio coraggio per costringermi a voltarmi.

Nessuno è nella stessa posizione in cui si trovava quando tutto si è fatto buio. Danny non è più vicino alla libreria. Zoe non è seduta sul pianoforte. Fox non è appoggiato alla finestra. Non c'è più una finestra, anzi. Al suo posto c'è solo il nero del cielo e una raffica di vento gelido che penetra nella stanza attraverso un vetro disintegrato.

Aveline. Raisa. Paul. Gerald.

«Dov'è Suzy?» domando, con la voce che mi trema, ma nessuno mi risponde.

Io non ci volevo neanche venire, a questa stupida festa. Avrei preferito, piuttosto, carbonizzare un'altra cartata di biscotti da rifilare a Luigino nella cucina lilla della nonna oppure, ancora meglio, starmene spalmata sul divano con Delphine a sgranocchiare noccioline davanti a una puntata di Bridgerton. Quello sì che sarebbe stato d'ispirazione.

Ma le mie riserve erano dovute al timore che Suzy, dopo tutti questi anni, mi avesse invitata per sbattermi in faccia tutti gli strepitosi successi della sua vita: la laurea, Richard, la villa, le decine di amici affettuosi pronti a gioire con lei per ogni suo traguardo. Non certo alla possibilità che la serata potesse finire in tragedia.

Perché, anche se, in questo momento, pensieri e sensazioni angoscianti si rincorrono nella mia mente stentando ad assumere una forma precisa, di una cosa sono assolutamente certa: uno, tra le varie decine di amici affettuosi pronti a gioire con lei per ogni suo traguardo, ha appena spinto Suzy giù dalla finestra.

In preda a un singhiozzo incontrollabile, mollo la presa dalla maniglia della porta e scatto verso la finestra. Ma qualcuno mi acchiappa alle spalle e mi immobilizza prima che possa giungere a destinazione.

«Fermati» mi intima Fox, bloccandomi per le braccia. «Non toccare niente».

«Lasciami!» urlo, cercando di divincolarmi dalla sua presa e sperando di trovare sostegno negli sguardi degli altri che però, invece, rimangono distanti e vacui.

Qualcuno, al piano di sotto, deve essersi accorto di quello che è successo. Perché dalla finestra rotta, insieme al gelo e alle tenebre, cominciano a penetrare delle grida.

«Sta' calma. Fa' come ti dico» dice ancora Fox. «Ti ricordo che sono un poliziotto. Fidati».

È vero. Lui è un poliziotto. E io, in fondo, so bene di non avere neanche la metà del coraggio che mi servirebbe per guardare di sotto.

Mi blocco, ma fatico a respirare. Zoe prova a venire ad abbracciarmi ma io la scaccio e lei non insiste.

Ho gli occhi puntati fissi in quelli di Fox. Non voglio incrociare lo sguardo di nessun altro. Lui, in questo momento, rappresenta l'autorità. Anche se siamo tutti coetanei è come se lui fosse l'adulto a cui rimettere le faccende troppo complicate o troppo dolorose.

La urla dal piano terra aumentano di numero e di intensità. Fox lancia un'occhiata di sotto e si porta il telefono all'orecchio, pallido in volto.

«Sì, sono io, Fox Davies» dice, passandosi una mano leggermente tremante sul viso. «Dovete venire subito. Servirà anche un'ambulanza. Sì, alla villa degli Ellis».

Non riesco a crederci. Deve essere un incubo. Le orecchie mi stanno fischiando e le ginocchia minacciano di cedermi da un momento all'altro. Il cuore batte all'impazzata e sento un sudore freddo cominciare a imperlarmi la fronte.

«Sì, è per Susan» sta dicendo Fox. «Temo che abbia... deciso di togliersi la vita».

Mi ridesto tutto insieme. Cosa ha detto?

«Si è lanciata dalla finestra» aggiunge.

No, un momento. Suzy non si è lanciata dalla finestra. È un'ipotesi da escludere nella maniera più assoluta. Suzy è stata aggredita, c'è stata una colluttazione, qualcuno l'ha colpita e...

Ha riagganciato.

«Stanno arrivando» ci dice. «Cercate di rimanere calmi».

Qualcuno alle mie spalle, però, sbotta a piangere all'improvviso. Credo sia Aveline.

«Ma... perché...» farfuglio, «perché hai detto... lei non si è...»

Fox avanza verso di me e mi mette le mani sulle spalle. Anche lui è rimasto ferito nell'esplosione del vetro, proprio come me. Ha un taglio sulla fronte e uno sulla mano.

«Mi dispiace che tu abbia dovuto assistere a una cosa del genere» sospira. «Tu e Susan avevate perso i contatti, immagino. Non hai idea di quanto sia stata tormentata la sua anima, negli ultimi anni».

«No, non ne ho idea» ripeto, come un robot. «Ma ho un'idea molto precisa di quello che è successo qui dentro».

La rassicurante corazza di Fox Davies mi si è sbriciolata davanti agli occhi. Così, quando Raisa mi chiama, trovo il coraggio di voltarmi verso gli altri perché capisco che continuare ad aggrapparmi a lui non avrebbe più alcun senso.

«È stata...» mi dice, portandosi le mani tra i capelli, con dei movimenti nervosi. «...il fatto che abbia deciso di farlo in tua presenza... è stata una tragica... tragica fatalità».

«Non è stata una tragica fatalità! Che stai dicendo?» urlo, cercando l'appoggio degli altri. «Non avete sentito i rumori e le grida? Che vi prende?»

«Io non ho sentito niente» dice Paul, fissando il muro.

Una tramontana gelida, che fa stormire le cime degli alberi intorno alla villa e trasporta all'interno dello studio il rumore distorto delle sirene in lontananza, accompagna questa sua affermazione.

«Neanche io» conferma Zoe, e persino Gerald annuisce.

«Danny?» domando, con una punta di isteria nella voce.

Ma lui si limita a scuotere la testa senza guardarmi.

«Aveline» la imploro, facendo stridere la mia voce sopra i suoi singhiozzi e il rumore, sempre più vicino e incalzante, delle sirene. «Aveline, ti prego. Ti prego».

«Mi dispiace» geme, nascondendo il viso tra le mani. «Mi dispiace».

Non è possibile. Torno a voltarmi verso Fox e, prima che la mia parte razionale mi suggerisca di non farlo, mi avvento su di lui.

«E tu saresti un poliziotto?» urlo, strattonandolo per la giacca. «Perché stai mentendo? Lo sai benissimo che non si è buttata! Qualcuno l'ha aggredita! Uno di voi!»

«Non uno di voi, Peppa. Uno di noi, in caso» mi corregge lui. La sua voce è tagliente come una lama e il suo volto è diventato freddo e inespressivo come una scultura di ghiaccio.

Lascio la sua giacca e faccio un passo indietro.

«È una minaccia?» sibilo, attonita.

«Certo che no» dice, tornando subito ad assumere un'espressione e un tono di voce normali. «Susan ha deciso di togliersi la vita. Credimi. Fidati di me».

Gli altri annuiscono. Le grida sono cessate, e anche le sirene sono state spente. Ora giungono alle nostre orecchie solo i rumori secchi e i dialoghi concitati dei soccorritori e gli ordini ruggiti dai poliziotti. Lo so che stanno per arrivare.

«Gli eventi traumatici possono distorcere i ricordi» dice Gerald, con la sua voce calda e ferma.

«Probabilmente ti è sembrato di sentire ciò che non è...» azzarda Zoe.

«...certo, siamo tutti molto confusi, è normale» conclude Raisa.

Per un istante, e per un istante solo, valuto la possibilità di essere in errore. Sono stanca, sconvolta, talmente sopraffatta dall'adrenalina da non riuscire a riordinare le idee e, mi rendo conto, ho le unghie affondate nei palmi delle mani.

Forse hanno ragione loro. Forse ho interpretato male. È possibile che quei rumori, quelle urla, e quella colluttazione fossero il risultato di un tentativo di fermarla, per esempio, oppure...

Ok, no. No.

Suzy stava per dire qualcosa. Qualcosa che, evidentemente, non avrebbe dovuto dire. Non mi sono immaginata niente. Mi sento ancora il profumo speziato di Danny addosso. Io so benissimo quello che è successo all'interno di questa stanza.

E loro stanno mentendo.

Uno di loro ha spinto Suzy giù dalla finestra e gli altri, per qualche motivo che non posso neanche provare a ipotizzare, lo stanno coprendo.

«Fox?» urla un poliziotto, dal corridoio. «Sei lì? Apri la porta».

Fox lancia un'ultima occhiata al piano di sotto, poi si allontana dalla finestra e si dirige verso la porta, ancora chiusa a chiave e sprangata dal catenaccio.

«Dirò la verità» gli sussurro, non appena mi affianca.

«Anche noi» mi risponde. «Diremo che Susan è saltata giù da sola e il caso verrà archiviato come suicidio. La tua testimonianza non avrà alcun valore. Noi siamo in sette, concordi nella nostra versione, e tu sei solo una. Una forestiera, per giunta. E, tra l'altro, tutti qui sono a conoscenza del risentimento che avevi nei suoi confronti».

«Fox?» incalza il poliziotto, bussando alla porta.

«Arrivo» risponde lui, poi abbassa lo sguardo su di me. «Ricorda, Peppa: uno di noi».

Come vi avevo preannunciato, oggi altro capitolo serio. Però questo è l'ultimo, dal prossimo ci sarà lo sfascio più totale ahahahahah

Dunque, devo dire due parole riguardo l'immagine molto figa allegata qui sopra. Ok, il vestito di Peppa non è di lamè, Zoe è diventata coreana, Fox era più bello, Paul era più brutto, Aveline era più sfigata, Raisa dimostra 12 anni, Gerald 35 e Danny 41. NE SONO CONSAPEVOLE QUINDI NON ROMPETEMI I MARONI, che l'unica volta che avete messo mano su un intelligenza artificiale per fare il ritratto della vostra protagonista vi è uscito questo:

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
NO, SCHERZO questa in realtà una volta mi è uscita a me ahahahah NON MI SONO MAI RIPRESA DEL TUTTO AHAAHAHHAHA

Ps. Secondo voi, così, a casaccio, chi è il colpevole? 🌝

Daniel
Aveline
Fox
Gerald
Paul
Raisa
Zoe

Baci baci

🦉AppleAnia🦉

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