HOGWARTS LEGACY | Diario del...

By MaybeS0m3day

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Questo diario riprende il filone principale del gioco Hogwarts Legacy [presenti spoiler del gioco], con aggiu... More

Giorno 0 - Notte prima della partenza
Arrivo ad Hogwarts
Primo giorno di scuola - 1 parte
Primo giorno di scuola - 2 parte
Hogsmeade
Erbologia e Pozioni
La biblioteca
Domenica
Stanze segrete (parte 1)
Stanze segrete (parte 2)
Amicizie
Professor Fig
Poppy Sweeting
Dal campo da Quidditch ai Tre manici di scopa
Normalissime giornate da Grifondoro
Un Grifondoro e due Serpeverde
Feldcroft
Astronomia
Scriptorium
Stelle e pensieri
Amortentia?
Arriva l'inverno
Imperio
Rivelazioni e divinazioni
Filtri e Feltri
Litigio
Prima di Natale
Il trittico è completo
Ciò che fai a capodanno fai tutto l'anno
Avada Kedavra
Lutto
Ricominciano le lezioni
Infaustus Gaunt
Natty in pericolo
Veritaserum
Animagus
San Valentino Sucks
Il destino di Anne
Candele e sentimenti sospesi
Oneiro Threecoins
Gelosia
Studiamo per i G.U.F.O.
Verso la conclusione
Festa di fine anno part. 1
Festa di fine anno part. 2
Ultimo giorno
Diario del 6° anno ad Hogwarts
Un ringraziamento 🎁

In missione con Amit

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By MaybeS0m3day

2 Novembre 1890

Caro Diario,

Sono passati giorni dalla mia visita a Feldcroft e non posso nascondere che il mio pensiero torna spesso allo strano comportamento di Solomon Sallow; mi ha lasciata turbata, mentre Sebastian, da quando siamo tornati sembra esser tornato il solito Sebastian.

Stavo lasciando la stanza per andare a lezione di incantesimi quando arrivò un gufo, finalmente con delle notizie da Lodgok!
Si scusava del ritardo, rintracciare il fratello era stato più difficoltoso di quanto pensasse. Voleva incontrarmi per aggiornarmi su quanto accaduto fino a quel momento, aggiungendo che saper decifrare il goblinese sarebbe stato essenziale.
Forse conosco la persona che può aiutarmi e la incontrerò proprio a lezione!

Aula di incantesimi

«Oggi ripassiamo tutti gli incantesimi imparati fino ad ora, e per farlo, ho preparato un percorso ad ostacoli, non è più stimolante rispetto al manichino?» Chiese il professor Ronen, molleggiando sulle punta dei piedi, eccitato della sua stessa idea.

La prova consisteva in una corsa ad ostacoli in cui usare alla giusta occasione: Accio, Reparo, Depulso, Arresto Momentum e Levioso, completando entro un'ora il percorso.

«Vi dividerò in otto coppie, i vincitori faranno guadagnare cento punti alla propria casa!
Cominciamo formando le coppie: Signorina Mayfield vieni, estrai il tuo partner»
Mi avvicinai titubante al professore che teneva in mano una sfera di vetro con all'interno un fumo viola, non sapendo come fare per estrarre il nome di chi mi avrebbe affiancato.
Il professore disse solo di toccare la sfera, seguii le istruzioni e poco dopo comparve il nome "Takkar Amit".

«Perfetto, sei in squadra con il signor Takkar!» Comunicò con voce squillante il professor Ronen.

Inizialmente, pensai ad una coincidenza; proprio la persona con cui avevo bisogno di parlare! Ma dopo aver formato tutte le coppie, il professore, divertito, ci tenne a spiegare il funzionamento della sfera:

«Complimenti, avete scelto la persona a cui stavate pensando più intensamente! Le squadre saranno state scelte con strategia o in base ad altri interessi? EHEHEH.
Purtroppo, se una persona è stata già assegnata, il suo nome non può ricomparire nella sfera. Se dovete dire qualcosa a una persona a voi speciale, vi consiglio di farlo, non aspettate che sia il caso ad agire per voi.»
Soddisfatto del suo discorso, fece una pausa studiando le reazioni dei suoi studenti, sperando di averli ispirati anche al di fuori del campo dell'evocatore.
«Ma bada alle ciance, cominciamo, avete un'ora a partire da adesso!»

Si alzò un brusio indistinto, tutti gli studenti stavano commentando - e non proprio in modo lusinghiero - la lezione del professor Ronen, dal percorso ideato al suo modo di formare le coppie.

Eravamo otto squadre ed otto percorsi differenti che portavano tutti allo stesso traguardo.
Arrivando in aula con la metropolvere, non mi resi conto che il castello era ridotto a un vero disastro, ovviamente fatto apposta per la prova.
Mi chiedo se il preside Black sapesse di tutto ciò!

«Sono felice che siamo in squadra insieme! Sbaraglieremo la concorrenza!» Disse Amit facendo strada davanti a me lungo il percorso.
«Grazie Amit, quando è uscito il tuo nome ho pensato a che incredibile coincidenza, stavo pensando proprio a te! Dopo la lezione ti avrei chiesto di parlare, ma già che siamo qui... posso chiederti?»
L'espressione di Amit si fece curiosa: «Volevi parlare con me? Certo, dimmi. Uh! Qui credo dovremmo usare levioso!»
«Levioso!» Sollevai un masso su cui ci potemmo arrampicare e raggiungere il muro che dovevamo oltrepassare, poi continuai il discorso: «Ti volevo parlare riguardo al tuo passatempo: il goblinese. Quanto sei pratico della lingua?»
«Purtroppo, non ho mai parlato con un madrelingua, ma mi esercito spesso a parlarlo e ho letto tantissimi libri in lingua goblin.» Rispose Amit tra un incantesimo e l'altro, continuando ad aprire la strada per completare il percorso: «REPARO!».
Con l'incantesimo riparatore, le scale - che fino ad un attimo prima erano un cumulo di macerie sgretolate - tornano agibili, facendoci arrivare fino alla sala centrale.
«Bene, perché potrei aver bisogno del tuo aiuto. Dopo la lezione hai da fare? Devo andare vicino ad una miniera goblin per incontrare un mio amico. Un goblin, appunto.»
«Mi piacerebbe tantissimo, parlare con un madrelingua sarebbe un sogno che si avvera, ma... è pericoloso?»
«No, ci si può fidare, è anche un amico di Sirona!» Lo rassicurai io con successo, perché rispose: «Allora, se Sirona raccomanda per lui, ci sono!».

Traguardo: campo evocatore

Professor Ronen: «Congratulazioni, siete la prima coppia che arriva al traguardo, e con un quarto d'ora di anticipo! Cento punti a Grifondoro e cento punti a Corvonero!
Ottima scelta signorina Mayfield! Il signor Takkar è un mago molto capace, soprattutto nella teoria, mi fa piacere che insieme siate riusciti ad applicare brillantemente anche la pratica!
Se è stata una scelta strategica, ben fatto! Eh-eh». Vidi le guance di Amit arrossire alle parole di scherno del professor Ronen, nonostante il suo incarnato ambrato.

«Ecco la seconda squadra: Signor Gaunt e Signor Sallow! Cinquanta punti a Serpeverde! Avete mancato la vittoria di due minuti. Molto bravi comunque!»

«Battuto anche questa volta!» Mi disse Sebastian ansimando per la corsa, mentre teneva le mani sui fianchi, poi lanciò un'occhiata ad Amit: «Uhm...» E si allontanò, raggiungendo Infaustus.

Presto cominciarono ad arrivare anche tutti gli altri. Gli unici che abbiamo dovuto aspettare oltre l'ora di lezione furono Leander ed Everett, che arrivarono cinque minuti dopo lo scadere della prova, decretando ufficialmente finita la lezione.

Miniera Goblin

«Lodgok! Da quanto tempo, ero in pensiero! Come è andata con l'elmo?»
Ero veramente emozionata di rivedere Lodgok, avevo così tante curiosità in quel momento!

L'ingresso della miniera in cui ci trovavamo era scavato nella parete di una montagna, una grande apertura circondata da rocce irregolari e affilate. L'altezza era tale che per raggiungere questo luogo era necessario poter volare con la scopa, e il vento soffiava sempre implacabile. 

Lodgok mi ha spiegato che il suo piano di riconciliarsi con il fratello portandogli l'elmo non ha funzionato, anzi, si è arrabbiato ancora di più dato che per recuperare l'elmo aveva collaborato con un mago.

Incredibile, Ranrok è proprio irremovibile sulle sue convinzioni e il suo odio verso la stirpe magica!

«Se dobbiamo collaborare, tanto vale che ti dica tutto» Lodgok si passò una mano sul volto e dopo aver preso fiato continuò : «tempo fa sono stato reclutato da Ranrok per recuperare i diari di Grarbar, un nostro antenato, maestro dei metalli. In questi diari si parla di grossi depositi commissionati da maghi e streghe per contenere una potente e particolare magia»
«Depositi?» Domandai io, sistemando i capelli scompigliati dal vento dietro l'orecchio.
«Grandi ricettacoli di metallo per imprigionare la magia. Ranrok vuole questi depositi e il potere in esso contenuti. Per trovarli dovevamo trovare i luoghi dei 5 nomi citati nel diario.» 

"I nomi! Potrebbero essere i quattro custodi e Isidora: Ecco perché erano sempre un passo avanti a noi!"  In quel momento tutto si ricollegò nella mia mente e morivo dalla voglia di dirlo al professor Fig!

«Ecco, è arrivato il mio amico Amit!» La figura del ragazzo Corvonero che camminava con passo leggero verso di noi interruppe i miei pensieri «Gli ho chiesto di accompagnarmi perchè sa parlare il goblinese e nella lettera mi hai detto che ne avrei avuto bisogno!»
«Buongiorno Signor Lodgok, è un grande onore, sono Amit Takkar!» Amit si presentò cordialmente a Lodgok, con un sorriso bianchissimo e la voce che tradiva emozione.

Dopo le dovute presentazioni, scoprimmo che il goblinese di Amit, come dire, avrebbe bisogno di qualche ripetizione!
Fortunatamente, nel decifrare gli scritti è veramente bravo come dice e questo era l'importante.

Decidemmo il da farsi: Io e Amit saremmo entrati nella miniera per recuperare gli scritti, mentre Lodgok sarebbe rimasto nascosto fuori ad aspettare il nostro ritorno. Non poteva farsi vedere insieme a noi maghi e - anche se avremmo trovato la miniera gremita di goblin guerriglieri - io ed Amit avremmo potuto gestire la situazione senza problemi.

Ma forse avevo troppa fiducia basandomi a causa di quello che vedevo fare ad Amit a scuola e troppo abituata alle mie missioni extracurricolari con Sebastian e Natty...

«Io e Amit siamo pronti, andiamo!»  Mi avviai decisa e con determinazione, ma la voce tremante di Amit mi fece voltare stranita: «Siamo pronti? ... Ok... Ti seguo! I libri raramente ti preparano a queste situazioni.» Disse lui asciugandosi i palmi delle mani al soprabito nero e blu che gli avvolgeva il corpo.

«Cerchiamo di rimanere invisibili il più a lungo possibile, così non dovremo combattere e non ci metteremo in pericolo» Cercai di tranquillizzarlo, mostrandogli che avevo tutto sotto controllo.

Entrammo nella miniera e per un po' riuscimmo a farci effettivamente strada senza dover combattere a viso aperto, ma non durò molto; i seguaci di Ranrok erano veramente molti!
Durante questa missione mi sono sentita in colpa nei confronti di Amit. Abituata al coraggio di Natty e l'intraprendenza di Sebastian (di solito sono loro a trascinarmi in situazioni come questa), non avevo pensato che l'eccezione, forse, sono loro e non la regola!

«Ho bisogno un attimo per riprendere fiato! Non ero pronto a tutto questo!» Mi disse ansimando in ginocchio e con la voce spezzata da paura ed adrenalina.

Sentivo il cuore battermi in gola, per la prima volta realizzai di essere responsabile per la vita di un mio amico e a quanto fossi stata sconsiderata fino ad ora. Eppure nel combattimento Amit non se l'era cavata male, anzi! Mi fu di grandissimo aiuto nell'aprire la strada, ma era evidente quanto preferisse la teoria alla pratica.

Arrivammo in una stanza che era stata adibita alla bell'e meglio come studio e su di un tavolo trovammo varie carte, tra cui i progetti di Ranrok! Amit li esaminò e non ebbe difficoltà a capire di cosa si trattasse: «Stanno costruendo qualcosa di grande.» Mormorò pensieroso mentre traduceva silenziosamente gli scritti: «Una trivella! Questi sono i progetti per costruire un'enorme trivella per scavare non so dove»

«Ottimo Amit! Mi spiace di averti trascinato qui, ma sono felice di averti con me! Ora pensiamo a come uscire da qui!» Comunicai felice di vedere la fine di questa missione e aprendo il cancello di un montacarichi che ci avrebbe condotto verso l'uscita.

˜

«Possiamo parlare un secondo di quanto è successo, per favore?» Chiese Amit mentre riprendeva fiato con le mani poggiate sulle sue ginocchia. Il vento aveva ripreso a soffiarci sul viso una volta fuori dalla miniera.

«Siamo stati bravissimi, abbiamo recuperato i progetti e non ci siamo fatti neanche un graffio... più o meno!» Indicai qualche taglio sull'uniforme «Non è andata poi così male, che ne dici?» Provai ad essere ottimista per tirargli su il morale, nascondendo come mi sentivo in realtà.

«Stai scherzando?! È stato terribile! Per oggi ho chiuso con le avventure! O facciamo anche per sempre!» Sbottò lui allontanandosi per riprendere il volo verso il castello.

«Amit, scusa.» Risposi con un groppo in gola, poi aggiunsi: «Ti ringrazio per avermi accompagnata, non ce l'avrei mai fatta senza di te! Ti chiedo di non dire a nessuno dei goblin.»

Si girò verso di me ritrovando un'espressione rilassata e prima di salire sulla sua scopa mi salutò: «Un giorno scriverò un libro su questa storia, ma tranquilla, a scuola non dirò niente! Per il momento: adieu!»

"Sebastian sarebbe rimasto con me fino alla fine di una missione." Mi sorpresi a pensareScossi la testa come per scrollarlo via. Dovevo concentrarmi su altro, ed è veramente fastidioso avere il suo pensiero in testa quasi tutto il tempo.

In quel momento, Lodgok uscì dal suo nascondiglio e - rimasti soli - ci confrontammo sui piani di Ranrok. In sintesi:

• I progetti raffigurano delle enormi trivelle, sicuramente con la funzione di estrarre la magia dai depositi;

• Lodgok mi parlò più nel dettaglio del suo incontro con Miriam e di come Ranrok si infuriò quando gli raccontò di averla conosciuta...Pensiamo entrambi che a uccidere Miriam sia stato Ranrok;

• Il potere presente nei depositi ha cambiato Ranrok e sta cambiando gli altri goblin, rendendoli più aggressivi;

• C'è un deposito molto più grande di quello trovato sotto il castello di Rookwood, ma nessuno sa dove si trovi. Dobbiamo arrivare prima noi questa volta.

Come l'ultima volta, siamo rimasti d'accordo che sarà lui a darmi sue notizie e ci salutammo.

Castello di Hogwarts

Tornai anche io al castello con l'intento di andare subito dal professor Fig ma, a metà della scalinata centrale che portava al suo ufficio, fui fermata da Sebastian: «ehm-ehm... posso parlarti un secondo?» Chiese schiarendosi la voce.
Ero felice di vederlo, ma il mio muovere la gamba tradiva uno stato di fretta e agitazione: il mio primo pensiero era quello di andare da Fig e potevo ancora sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene.

«Vai di fretta. Non ti ruberò molto, puoi dire ad Amit che le stelle saranno ancora lì quando arriverai.»
«Cosa?» Chiesi incredula. In quel momento, non avevo proprio capito cosa intendesse.

«Niente, niente. Ascolta: ho scoperto che nei sotterranei dei Serpeverde c'è uno scriptorium segreto di Salazar Serpeverde![1] Lì sono racchiusi antichi scritti sulla magia oscura, molto probabilmente anche su come annullarle. Potrebbe essere la strada giusta per guarire Anne e, senti questa: Infaustus sa dove si trova! Solo che non vuole dirmelo.»
«Uno scriptorium di Salazar Serpeverde? Non sono esattamente una sua estimatrice, ma non si può certo negare che non fosse un esperto sulle magie oscure. Sicuramente ci sarà qualche informazione utile. La cosa buona è che è proprio qui ad Hogwarts!»
«Infatti, sono le informazioni che mi occorrono. Convincerò Infaustus in qualche modo. Aspettati un mio gufo appena lo avrò convinto a collaborare!»

Ci salutammo e le nostre strade si divisero. Andando verso l'ufficio del Professor Fig ripensavo alla conversazione con Sebastian; sembrava rigido, quasi infastidito. Poi quella frase su Amit... era forse geloso?

Se non avessimo avuto tutte queste responsabilità addosso: trovare una cura per Anne, capire e fermare i piani di Ranrok, forse gli avrei parlato. Magari, quando tutto questo sarà finito, potremmo vivere una vita spensierata come gli altri studenti e fare tutte quelle cose banali che fanno gli altri ragazzi alla nostra età, invece di sgominare piani di goblin e maghi oscuri.

*************

- Glossario: 

[1] Tra i 4 fondatori di Hogwarts, Salazar Serpeverde è ricordato anche per la sua intransigente ideologia sulla purezza del sangue magico. Serpeverde, infatti, riteneva che solo i figli di maghi fossero degni di studiare la magia ad Hogwarts, mentre i maghi nati gabbani (come Maeby), al contrario, non lo erano. Proprio per questa ideologia entrò in contrasto con gli altri tre fondatori, in particolare Godric Grifondoro.

-

Prossima missione: Lo scriptorium <3

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