HOGWARTS LEGACY | Diario del...

By MaybeS0m3day

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Questo diario riprende il filone principale del gioco Hogwarts Legacy [presenti spoiler del gioco], con aggiu... More

Giorno 0 - Notte prima della partenza
Arrivo ad Hogwarts
Primo giorno di scuola - 1 parte
Primo giorno di scuola - 2 parte
Hogsmeade
Erbologia e Pozioni
La biblioteca
Domenica
Stanze segrete (parte 1)
Stanze segrete (parte 2)
Amicizie
Professor Fig
Poppy Sweeting
Dal campo da Quidditch ai Tre manici di scopa
Normalissime giornate da Grifondoro
Feldcroft
Astronomia
In missione con Amit
Scriptorium
Stelle e pensieri
Amortentia?
Arriva l'inverno
Imperio
Rivelazioni e divinazioni
Filtri e Feltri
Litigio
Prima di Natale
Il trittico è completo
Ciò che fai a capodanno fai tutto l'anno
Avada Kedavra
Lutto
Ricominciano le lezioni
Infaustus Gaunt
Natty in pericolo
Veritaserum
Animagus
San Valentino Sucks
Il destino di Anne
Candele e sentimenti sospesi
Oneiro Threecoins
Gelosia
Studiamo per i G.U.F.O.
Verso la conclusione
Festa di fine anno part. 1
Festa di fine anno part. 2
Ultimo giorno
Diario del 6° anno ad Hogwarts
Un ringraziamento 🎁

Un Grifondoro e due Serpeverde

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By MaybeS0m3day

10 Ottobre 1890

Caro Diario,

Dopo l'ultima uscita con Natty ho avuto bisogno di qualche giorno di riposo da avventure notturne spericolate.

Mi riecheggiano ancora in mente gli uomini di Harlow urlare Avada Kedavra contro di noi.

Il tempo trascorso con gli amici, in questi ultimi giorni, è stato solo durante le lezioni. Ho preferito passare il tempo libero da sola nella stanza delle necessità e impegnarmi negli incarichi extra che gli insegnanti mi hanno assegnato.

Durante le lezioni ho notato un avvicinamento maggiore tra Cressida e Garreth, che sembrano condividere più tempo piacevole insieme e meno battibecchi.

Oggi, dopo le lezioni, abbiamo l'ultimo round di Bacchette incrociate e, siccome la squadra che vince non si cambia, gareggio sempre insieme a Sebastian.

˜

Come volevasi dimostrare: abbiamo vinto il torneo di Bacchette incrociate! Sono felicissima!

«Complimenti! Avete travolto e investito come un urgano tutti gli avversari che vi si sono parati davanti, è la prima volta che vedo una cosa simile!» Si complimentò con noi Lucan che, pensieroso, aggiunse: «Dovrò cambiare la modalità per il prossimo torneo, oppure sai che noia! Ormai era diventato abbastanza scontato che avreste vinto voi due!»

«Lo prendo come un complimento!» Rispose Sebastian portandosi una mano sul petto e sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, risaltando le fossette sulle guance.

«E lo era, ma credo che per il prossimo torneo mi inventerò qualcosa di nuovo per non rendere le cose così... prevedibili, o nessuno vorrà più partecipare!»

«Grazie Lucan, hai fatto un ottimo lavoro con l'organizzazione del torneo. Mi è proprio piaciuto!» Ero entusiasta della vittoria, scoprendo un crescente interesse nelle tecniche di duello.

«Ci credo che ti sei divertita, hai vinto tutto tu! Dai Samantha, sarà per il prossimo torneo» Sbuffò, tra sé e sé, Samantha Dale passandoci vicino per raggiungere l'uscita della torre dell'orologio.

Sebastian si sporse verso di me chiedendo con il suo sorriso affascinante: «Allora, dove andiamo a festeggiare?»

Fui colta dal solito rossore alle guance, non credo che ci farò mai l'abitudine agli approcci improvvisi di Sebastian, ma mascherando il mio impaccio risposi: «Normalmente avrei proposto una burrobirra da Sirona, ma pensavo di andare in un posto nella valle di Hogwarts. Vuoi venire con me?»

«E cosa c'è nella valle di Hogwarts?» Chiese incuriosito facendosi ancora più vicino.
Scostai automaticamente lo sguardo imbarazzata, ma ripresi coraggio per sussurrargli all'orecchio: «Tracce di magia antica. Ci sono delle vecchie rovine, forse un tempo era un'abitazione. Mi è sembrato di vederci qualcosa e volevo andare a controllare. Ma posso farlo anche domani!»

«Una serata a curiosare tra vecchie rovine e fantasmi. Ottimo, abbiamo lo stesso concetto di divertimento!»

«Strana concezione di divertimento, uhm?» Risposi divertita.

«Avevo capito subito che siamo spiriti affini. Sarò felice di accompagnarti.» Fece una pausa e poi continuò: «... Sempre che tu lo voglia.»

«Certo che lo voglio! Cioè, voglio dire: ovviamente è più divertente che andare da sola!»

«Fantastico! Allora è deciso!» Disse emozionato come un bambino in un negozio di caramelle.

Gli diedi appuntamento all'uscita ovest del castello alle ore 18:00 e ci salutammo.

Uscita ovest Hogwarts

Mancavano cinque minuti alle ore 18:00 e Sebastian era già davanti al cancello che aspettava camminando avanti e indietro. Accelerai il passo per raggiungerlo quando vidi che non era solo. In quel momento, sentii le gambe più lente e rigide mentre mi avvicinavo.

Aveva portato con sé Infaustus.

«Ciao ragazzi!» Annunciai la mia presenza con tono incerto, ma Sebastian non sembrò farci caso e si girò verso di me allargando le braccia e accogliendomi con il suo solito sorriso ampio: «Eccola qui!»

«Ciao, ragazza del quinto anno.» Mi salutò Infaustus con le mani in tasca e aria da sufficienza, ma fu prontamente fulminato da Sebastian che lo richiamò a denti stretti: «Infaustus...!»

«Ciao, Mayfield.» Si corresse Infaustus dopo esser stato ripreso dall'amico e, porgendomi la sua mano aggiunse: «Tregua?»
«Io non ho mai voluto litigare con te, Infaustus!» Risposi alla sua formale stretta di mano.

Poi rivolsi uno sguardo a Sebastian per capire la situazione.
Sapeva che la magia antica era un argomento riservato. Nonostante il professor Fig mi avesse fatto promettere di non dire niente a nessuno, a lui avevo rivelato quasi ogni dettaglio.
Avrei voluto sapere prima cosa stava succedendo, invece così sentivo l'ansia crescere dentro di me. Ero io che stavo ingigantendo la cosa, o era giusto essere turbati per non essere stati avvertiti?

Sebastian, leggendo la mia incertezza negli occhi, mi prese in disparte e mi rassicurò: «Non gli ho detto della magia antica, ho solo detto che andavamo ad esplorare delle rovine. Tanto solo tu puoi vedere quella magia, no?»
«Che io sappia. Comunque, avrei preferito che me lo dicessi prima.» Risposi pensierosa.
«Scusa, hai ragione, ma quando ho detto a Infaustus che uscivo con te stasera è voluto venire anche lui e ho pensato che fosse un'ottima occasione per farvi socializzare...»

Non si riesce a rimanere arrabbiati con Sebastian per più di due minuti. Ed è vero, a volte si comporta in modo avventato, ma poi è subito pronto a chiedere scusa e ad assumersi le sue responsabilità.

«Se voi due avete finito di tortoreggiare possiamo andare.»

«Tortoreggiare?» Chiesi ad Infaustus.

«Amoreggiare, flirtare...»

Alzai gli occhi al cielo e dissi loro di seguirmi, gli avrei fatto strada verso il luogo che mi interessava.

˜

«E così, Infaustus, non sei tipo da sport, ma perlustrare vecchi manieri abbandonati e potenzialmente infestati si?» Chiesi per fare due chiacchiere.

«Sono venuto per assicurarmi che voi due non finiate in stupidi guai.» Fu la sua risposta secca.

«Ehehe, come avrai notato Infaustus è un amico molto protettivo!» Disse Sebastian girandosi verso di noi: «Siamo sempre stati io, lui ed Anne. Infaustus, raccontale di quella volta...» continuava a parlare camminando senza guardare davanti a lui.

«UN RAGNOOO!!!» Urlai con tutto il fiato che avevo in gola!

Un ragno enorme uscì da dietro un albero e si sollevò sulle zampe posteriori pronto ad attaccare Sebastian. Le sue zampe lunghe e appuntite, che svettavano in aria, sembravano zanne, come un'enorme fauce pronta ad inghiottire Sebastian.

«Aresto momentum!» Urlò Infaustus centrando l'aracnide che rimase orribilmente immobilizzato e, il colpo successivo fu scagliato in sincronia dai due ragazzi: «Confringo!», scagliandolo lontano e in fiamme senza lasciargli scampo.

Che precisione! Non era facile mirare con così tanta precisione un bersaglio senza colpire, anche solo indirettamente, l'amico che era vicino al ragno. Senza considerare il fatto che Infaustus è cieco dalla nascita. Rimasi a bocca aperta!

Infaustus, non curante del gesto perfetto appena effettuato disse: «Che vi avevo detto? Vi serve il mio aiuto».

Sospirai per il mancato pericolo e riprendemmo il nostro cammino. Infaustus marciava vicino a me reggendo la bacchetta che, emettendo il suo bagliore rosso, gli indicava la strada, mentre Sebastian si muoveva a stella: si allontanava di qualche passo, scrutava tra i cespugli e tornava vicino a noi; si allontanava in un'altra direzione per controllare dietro un albero e tornava vicino a noi.

«Sebastian, non c'è bisogno di fare tutta questa confusione, puoi camminare normalmente.» Consigliò l'amico.

«Sto controllando che non ci siano altri pericoli, vi libero la strada!» Ci urlò da lontano. Era la prima volta che lo sentivo così euforico.

«Non ce n'è bisogno, sto invocando revelio[1] ogni 5 passi, non ci sono pericoli nei dintorni. Anzi, è anche strano che ci fosse un ragno del genere nelle vicinanze della scuola.» Intervenni io, ma Sebastian non ci diede retta, sembrava avere le energie a mille e continuò a fare i suoi spostamenti a stella.

Mentre era lontano qualche passo da noi, Infaustus mi confidò che non lo trovava così allegro ed energico da tanto tempo. Erano soliti fare queste attività prima... quando c'era Anne.
Forse per un attimo si era distratto dal pensare alla sua situazione famigliare e, finalmente, si stava godendo con spensieratezza una vecchia e piacevole attività.

«Mi spiace che soffra così tanto, anche se fa del suo meglio per non darlo a vedere.»
Confessai ad Infaustus, che per la prima volta mi rivolse un sorriso di approvazione.

«Siamo arrivati!» Annunciai fermandomi davanti ciò che restava di un vecchio edificio, le pareti logore e coperte di muschio emergevano nell'argentea luce della luna. Il casale sembrava raccontare una storia dimenticata, con finestre ormai infrante e un tetto parzialmente crollato, ricoperto di piante selvatiche.

Ero già passata da queste parti e sapevo di trovarlo libero da pericoli, inoltre, come consigliato dal Custode, il professor Rookwood, avrei potuto trarre qualche scoperta sui "sospiri" di magia antica.

Avvertivo e potevo vedere la magia antica convogliare in un punto che raggiunsi a grandi falcate, come se fossi stata attratta da una calamita.
Estrassi la bacchetta e con revelio riuscii a individuare tre piccoli cumuli di energia dislocati nei dintorni.

Era, senza dubbio, uno di quei luoghi in cui i Custodi avevano provato a manipolare la magia antica, circa un secolo fa, e queste che vedevo non erano altro che le tracce di ciò che avevano lasciato.

«Avverto che hai fatto qualcosa, anche se non so cosa.» Mi bisbigliò Sebastian all'orecchio facendomi sussultare, non avendolo sentito arrivare.
«Riesco a vederla, ci sono 3 piccoli cumuli di energia. Lì, lì e lì» Indicai con l'indice i vari punti che, però, a lui sembrarono privi di interesse.
«Incredibile, io non vedo niente. Se non ti conoscessi penserei ad uno scherzo da parte tua!» Confessò divertito, per poi rivolgersi subito verso l'amico a voce più alta: «Infaustus, qui c'è un forziere, e lì una sacca, controlliamo cosa c'è dentro».
Così facendo condusse Infaustus lontano dai punti che avevo necessità di esplorare e, nel mentre che i due Serpeverde erano impegnati a cercare tesori, io avevo raccolto due punti di energia; sentivo come un potere aumentare in me, ogni volta che accumulavo questi residui di magia.

«Uhm...» Stavo ispezionando un muro da cui vedevo fasci di luce di magia antica fuoriuscire, ma non capivo come trovare l'entrata.
«Cos'ha questo muro di tanto affascinante?» Chiese Sebastian arrivando alle mie spalle.
«L'ultimo cumulo di energia è lì dentro, posso vedere i fasci di luce azzurra uscire dalle fessure, ma non capisco come accedervi...» Risposi continuando a studiare il muro.
«Questa mattonella sembra quasi un pedale, guarda!» La premette con il piede e improvvisamente il muro si girò di 360° spingendoci via con esso.

«Cosa è successo?» Urlò Infaustus che era rimasto dall'altra parte.
«C'era un passaggio segreto e Sebastian lo ha azionato!» Risposi io.

Il muro ci aveva spinto in una sorta di fessura stretta e rettangolare. Io ero faccia al muro e sentivo il peso di Sebastian premere sulla mia schiena. Sembrava di stare in una tomba, ma in verticale!

«Vedi qualcosa? Come possiamo uscire?» Chiesi allarmata a Sebastian che mi rispose in difficoltà e cercando di districarsi: «Non vedo niente, ho i tuoi capelli in faccia!».

Eravamo intrappolati in uno spazio buio e angusto, e la scarsa illuminazione proveniente da un punto non ben identificato rendeva tutto ancora più claustrofobico. Potevo sentire il calore del corpo di Sebastian contro il mio, e sembrava come se la frequenza del mio respiro fosse amplificato dall'eco del tunnel.

«Sebastian, cosa facciamo adesso?» Ansimai cercando di mantenere la calma nonostante la situazione scomoda.

Lo sentii dietro di me che si sforzava di dare un'occhiata in avanti, ma l'angolatura era difficile e ogni movimento risultava complicato a causa dello spazio limitato. «Non so, Maeby, sembra che siamo bloccati qui dentro. Dobbiamo trovare un modo per uscire.» Spostò i miei capelli di lato e mi chiese: «Tu stai bene?».
Il sentire il suo respiro caldo sulla guancia e la sua voce bassa mi provocarono un imporvviso calore alla bocca dello stomaco. Riuscii solo ad annuire con la testa.
«Bene. Vedo che trapela un po' di luce, credo provenga dalle mie spalle, ma non riesco a girarmi. Sono incastrato!».

Capii che l'unico modo per andare avanti era quello di girarmi, anche se questo significava trovarmi faccia a faccia con lui ad una distanza molto ravvicinata. Dovevo vincere l'imbarazzo, anzi, non avrei dovuto pensarci proprio! La cosa importante era focalizzarsi a trovare la via d'uscita.

Con attenzione e imbarazzo, cominciai a muoversi il più lentamente possibile, ma era inevitabile sfregare ripetutamente e delicatamente il mio corpo contro quello di Sebastian. Mentre mi contorcevo per liberarmi dallo spazio angusto, cercavo di mantenere il pensiero fisso sulla necessità di uscire da quella situazione.

Finalmente, dopo una serie di sforzi riuscii a voltarmi completamente, trovandomi faccia a faccia con Sebastian.

«Pensa a zio Solomon in mutande, pensa a zio Solomon in mutande...»
«Cos-Cosa stai dicendo?» Chiesi io interdetta.
«Niente! Niente! Allora vedi qualcosa?» Rispose imbarazzato senza ricambiare il mio sguardo.

Effettivamente, alle spalle di Sebastian c'era una fessura da cui proveniva una flebile luce, strizzai gli occhi e riuscii a leggere un'incisione sul muro che suggeriva un incantesimo. Misi un braccio intorno al suo collo per reggermi e dissi a lui di fare lo stesso, mettendo un braccio intorno al mio fianco.

«INFAUSTUS, MI SENTI? VAI FUORI, NON VORREI SCAGLIARTI IL MURO CONTRO!!!» Urlai per essere certa che mi sentisse.

«Aaah...le mie orecchie!» Lamentò Sebastian, e dopo qualche secondo sentimmo Infaustus urlare: «SONO FUORI!»

Fortunatamente, avevo già la mia bacchetta in mano. Estrarla dalla fondina del mantello sarebbe stato un problema in quel minuscolo spazio vitale in cui eravamo incastrati!
Scagliai "Depulso" contro il muro alle spalle di Sebastian che si scaraventò dalla parte opposta della stanza, e finalmente eravamo liberi.

«L'avventura è finita. Ti sei divertito?» Chiesi sorridendo e con un filo di voce.
«Adesso hai capito perchè ti ripeto di farmi sapere quando vai in questi posti?» Rispose lui entusiasta cingendo i miei fianchi con entrambe le braccia.
Il mio cuore saltò un battito, nonostante non ci fossero più barriere a costringerci, i nostri corpi continuavano ad essere a stretto contatto, l'uono contro l'altro.

«State bene?» Preoccupato, Infaustus rientrò correndo dopo aver sentito il boato provocato dal muro. Solo in quel momento ci scostammo immediatamente, entrambi rossi in viso e non sapendo dove guardare.

«Basta che mi distragga un secondo...» Commentò Infaustus scuotendo la testa.
Sebastian,con due grandi falcate raggiunse l'amico mettendogli un braccio sulla spalla stemperando la situazione: «Tranquillo, avevamo tuuutto sotto controllo!».

˜

Siamo tornati al castello di buon umore, nonostante i piccoli spaventi. Nel tragitto di ritorno ho sorpreso più volte Sebastian a girarsi per vedere dove fossi, assicurandosi che stessi bene. Sentivo il suo sguardo poggiarsi su di me ogni volta che guardavo altrove e... credo sia stata la parte più tenera della serata. Custodirò questo ricordo per sempre.

Per gli standard di Hogwarts sarà stata un'avventura da poco, ma per me, resterà una delle più importanti. Credo che sia solo la prima, di altre avventure, per questo improbabile trio.

****

Glossario

[1] Revelio: incantesimo per verificare ed evidenziare oggetti o creature nascoste nelle vicinanze. Incantesimo assolutamente abusato durante il gioco 😅

Artista: @giselsann1 on Twitter

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