HOGWARTS LEGACY | Diario del...

By MaybeS0m3day

9.7K 599 2.3K

Questo diario riprende il filone principale del gioco Hogwarts Legacy [presenti spoiler del gioco], con aggiu... More

Giorno 0 - Notte prima della partenza
Arrivo ad Hogwarts
Primo giorno di scuola - 1 parte
Primo giorno di scuola - 2 parte
Erbologia e Pozioni
La biblioteca
Domenica
Stanze segrete (parte 1)
Stanze segrete (parte 2)
Amicizie
Professor Fig
Poppy Sweeting
Dal campo da Quidditch ai Tre manici di scopa
Normalissime giornate da Grifondoro
Un Grifondoro e due Serpeverde
Feldcroft
Astronomia
In missione con Amit
Scriptorium
Stelle e pensieri
Amortentia?
Arriva l'inverno
Imperio
Rivelazioni e divinazioni
Filtri e Feltri
Litigio
Prima di Natale
Il trittico è completo
Ciò che fai a capodanno fai tutto l'anno
Avada Kedavra
Lutto
Ricominciano le lezioni
Infaustus Gaunt
Natty in pericolo
Veritaserum
Animagus
San Valentino Sucks
Il destino di Anne
Candele e sentimenti sospesi
Oneiro Threecoins
Gelosia
Studiamo per i G.U.F.O.
Verso la conclusione
Festa di fine anno part. 1
Festa di fine anno part. 2
Ultimo giorno
Diario del 6° anno ad Hogwarts
Un ringraziamento 🎁

Hogsmeade

394 27 131
By MaybeS0m3day

3 Settembre 1890

Caro Diario,

Ho completato tutti gli incarichi e comunicato alla Weasley che sono pronta per andare ad Hogsmeade, non vedo l'ora! Sono eccitatissima all'idea di vedere un villaggio abitato da soli maghi, mi chiedo quali meraviglie potrò trovare lì e, lo ammetto, sono anche emozionata al pensiero che sarà Sebastian ad accompagnarmi.

Mi sento sciocca a rileggere l'ultima frase che ho scritto!

Prima di partire, però, devo concentrarmi e pensare a cose serie. Un Gufo da parte del professor Fig mi ha avvertito che ha delle novità che deve discutere con me* e di raggiungerlo nel suo ufficio.

˜

Era pomeriggio inoltrato, ma le giornate erano ancora abbastanza lunghe, e il paesaggio era ben illuminato dal sole quando raggiunsi il cortile della scuola, gremito di studenti che andavano e venivano da tutte le direzioni. Tra tutte quelle figure, solo una aveva la mia totale attenzione: Sebastian, con la schiena appoggiata al muro, stava aspettando me con le braccia conserte. Era assorto in chissà quali pensieri, ma quando mi vide avvicinare, la sua espressione si trasformò in un sorriso luminoso, facendo comparire la fossetta sulla sua guancia.

 «Ah, la mia nuova pupilla! La professoressa Weasley mi ha detto che le tue scorte sono scarse e che devo portarti a Hogsmeade per fare acquisti» 

«La tua pupilla?»  ho risposto con un'espressione incerta: «Comunque è vero, devo comprare un po' di cose, ed è la prima volta che esco dal castello. Spero che non sia un disturbo per te accompagnarmi».
«Stai scherzando? Sono felice di accompagnarti a Hogsmeade! Stavo per essere messo in punizione dalla bibliotecaria quando la Weasley mi ha chiamato per darmi questo incarico. Cercherò di essere un'ottima guida, andiamo!» e ,senza perdere altro tempo, si è incamminato a passo svelto fuori dalle mura del castello.

«Detto tra noi, sono sorpreso che la professoressa Weasley si fidi di me, con tutte le punizioni che ho accumulato!»
«Sebastian Sallow! Quindi sei un ragazzaccio! Hai detto che la bibliotecaria voleva metterti in punizione, cosa hai combinato? Comunque, sono contenta di averti tolto dai guai.»
«Devo ringraziarti! La bibliotecaria voleva punirmi per essere entrato nel reparto proibito della biblioteca. Secondo lei gli studenti non sono autorizzati ad accedervi. Onestamente, non concordo.»

Mi chiedo di cosa abbia bisogno per curiosare nel dipartimento proibito...

Sebastian si è rivelato molto abile nel condurre le conversazioni, fosse stato per me questo viaggio sarebbe stato un susseguirsi di silenzi imbarazzanti, invece, lui faceva osservazioni interessanti o continue domande per tenere acceso l'interesse: «Hai avuto modo di esplorare il castello?»

«Un po', ma è veramente enorme!»

«Dillo a me! Ci vivo da cinque anni e sono ancora all'inizio! Ci sono così tante stanze segrete da esplorare!»

«Qualcosa da condividere con me?» Ho azzardato imitando il suo sorriso impertinente. Lui ha inclinato la testa verso l'alto e, dopo averci pensato un po', mi ha rilanciato un'occhiata maliziosa, rispondendo: «Forse, un giorno. Non posso condividere tutti i miei segreti!».

«Touché Sebastian, touché!» Ho risposto colpita da come abbia rigirato su di me la stessa battuta che gli avevo fatto il giorno prima.

È un oratore nato, carismatico e sa come mettere a proprio agio le persone. Probabilmente è così con tutti, ma non posso ignorare il modo in cui mi fa sentire.
È forse questo il colpo di fulmine?
Non ho mai creduto in queste cose.
Potrebbe essere un incantesimo d'amore? Forse per fare uno scherzo alla nuova arrivata?
Oddio no, perché devo essere così paranoica?! 

Maeby riprenditi e goditi il momento!

«Ho sempre trovato un po' tetri i Thestral[1] in testa alle carrozze» con queste parole, Sebastian  ha riportato la mia attenzione a quel momento, mentre una carrozza ci sorpassò.

«Puoi vedere anche tu i Thestral? - Ho chiesto preoccupata a Sebastian - Il professor Fig mi ha spiegato che dopo quanto accaduto a quel funzionario del Ministero che viaggiava in carrozza con noi, ora sono in grado di vedere queste creature, in quanto compaiono solo a chi ha assistito alla morte di una persona.»

«Purtroppo sì, e mi dispiace che questa cosa ci accomuni» Mi ha risposto lui con voce bassa e seria, camminando davanti a me senza girarsi e, per un po', cadde il silenzio.

Sulla nostra strada, abbiamo incontrato un signore, chiaramente ubriaco, che Sebastian mi ha presentato come il custode della nostra scuola: il signor Moon.

«Lui è il custode?Andiamo bene!» Ho commentato sarcastica dopo averlo lasciato il custode barcollante alle nostre spalle.
«È un po' strano, vero? - Mi ha chiesto sporgendosi verso di me, portandosi la mano vicino alla bocca - Lo penso anch'io. Mentre Anne, mia sorella, ha molta stima del signor Moon... mi chiedo cosa ci trovi in lui.»
«Hai una sorella? E c'è anche lei a Hogwarts?» mi sono lasciata scappare in tono acuto per la sorpresa, ma il tono scanzonato che ha accompagnato Sebastian dall'inizio del nostro viaggio ha lasciato spazio alla malinconia: «Anche lei era una Serpeverde... purtroppo a causa di una brutta malattia quest'anno non ha ripreso gli studi... ma si riprenderà presto e tornerà con noi!»
«Mi spiace, Sebastian. Spero che si riprenda presto, sarei davvero curiosa di conoscerla!»
«Ti piacerebbe Anne, ne sono sicuro. Oh, Eccoci qui!» Annuncia Sebastian fermandosi alle porte della città.

«Ti lascio al tuo giro. Io devo prendere una cosa per mia sorella. Ritroviamoci nella piazza centrale quando abbiamo finito con le nostre commissioni e godiamoci una Burrobirra [2], che ne dici?»

Hogsmeade

Passeggiando per la città mi sono chiesta se al mondo ci fosse un posto più accogliente di Hogsmeade. 

Tortuose viette lastricate si intrecciavano tra loro convogliando sulla strada principale che conduceva alla piazza centrale, con la luce del sole che, a quell'ora del giorno, creava un armonioso gioco di riflessi con le vetrine dei pittoreschi negozi, rigorosamente tutti in stile Tudor, definendo un carattere medievale al villaggio.

Questo piccolo borgo suggestivo ha la particolarità di essere l'unico confinante con il Regno Unito ad essere abitato da soli maghi. È fornito di tutto ciò che un mago può volere: dalla bottega di Olivander, il più talentuoso artigiano di bacchette, al negozio di dolci incantati più fornito della zona!

Avevo finito gli acquisti, ed ero in cammino verso la piazza centrale quando, un fischio assordante, seguito da numerosi scoppiettii, mi ha - istintivamente - fatto abbassare verso il suolo, con le mani a coprire la testa. Sono poi seguire le risate di qualche passante e, rialzando il capo, mi sono resa conto che  i rumori provenivano dall'interno di un negozio dalla sgargiante vetrina rossa: "Emporio degli scherzi di Zonko" - come il nome suggerisce - è un negozio di bizzarri giochi per maghi. Scintille e stelle filanti si animano al mio passaggio... se questo è un modo di attrarre clienti, non so quanto sia efficace! 

Poco più avanti, un intricato albero secolare si stagliava imponente e suggestivo nella piazza,  ed è lì che Sebastian era ad aspettarmi.

I nostri sguardi si incontrarono, ma i sorrisi sui nostri volti durarono la frazione di un secondo. All'improvviso, un rumore fragoroso mise tutti i presenti in stato di allerta: un troll, rivestito da quello che sembrerebbe una corazza di ferro, aveva fatto irruzione nel villaggio!

Le urla delle persone in preda al panico squarciarono l'aria, interrompendo bruscamente quella che era la pacifica atmosfera che si respirava fino a poco prima.

«Allontanatelo dagli edifici, Presto!» La voce di una donna squillò alle mie spalle e tutti i maghi presenti seguirono le sue direttive, attraendo l'attenzione del mostro e portandolo via dal centro del borgo, mentre le restanti persone pensavano a mettere a riparo i bambini.

In men che non si dica, sul posto restammo solo io, Sebastian e la donna appena intervenuta quando, un secondo boato tuonò nell'aria, seguito da ciottoli e mattoni che franarono a terra. Un secondo troll aveva fatto irruzione!!!
Ero pietrificata; non riuscivo a muovermi. Non avevo mai visto niente del genere in vita mia!

«Confringo!»[3] Urlò Sebastian, puntando la bacchetta sul troll con sguardo deciso e concentrato, deciso a darci dentro con lo scontro.

Ho sentito come un'esplosione di adrenalina attraversare il mio corpo.  Il mio cuore batteva velocemente nel petto, e sentivo le gambe tremare lievemente, eppure c'era qualcosa che mi spinse a non arrendermi, a non cedere alla paura. Una forza istintiva mi avvolse, quasi come se avessi risvegliato un potere nascosto dentro di me. Ad aiutare l'affiorare di questo coraggio fu la presenza di Sebastian. Lo vedevo come non accennava ad indietreggiare; è solo uno studente, avrebbe potuto fuggire insieme agli altri, eppure non ha battuto ciglio e cominciò a rispondere agli attacchi del troll.

Mi trovai ad ammirarlo e a non essere da meno; volevo aiutarlo e rendermi utile, non volevo essere protetta o farmi indietro, ma combattere la suo fianco. Durante la battaglia i nostri sguardi si cercarono spesso per accertarci che stessimo entrambi bene, e dai sorrisi di approvazione che mi lanciava potei capire che il mio voler essere al pari di un ragazzo era motivo di ammirazione per lui. Quanti uomini possono vantare la stessa qualità?

Stanca di schivare i macigni che il troll ci lanciava addosso e stanca di vedere che i pochi incantesimi che conosco erano poco efficaci, mi sono lasciata guidare dall'istinto: ho puntato la bacchetta sul palmo della mia mano sinistra, creando una sfera di energia azzurra. Quando ho sentito che non ero più in grado di contenerla, l'ho scagliata contro il troll, sbriciolandolo in piccoli coriandoli azzurri, che sono spariti prima di poter toccare il suolo. 

«Un modo alquanto particolare per mettere fine ad un duello!» Si congratulò con me l'Agente Singer, ovvero la donna prontamente intervenuta e che era rimasta con noi durante lo scontro con il secondo troll: «È questo che oggi giorno vi insegnano in quella scuola?».

Sebastian, portandosi una mano tra i capelli scarmigliati, mi ha rivolto uno sguardo esterrefatto e sbalordito, mentre la mia risposta è stato un silenzioso stringermi nelle spalle.

«Sei incredibile... voglio dire, quello che hai fatto...» per una volta, sembra che Sebastian sia rimasto a corto di parole: «Ci meritiamo proprio una Burrobirra[2]! Vieni, ti faccio strada!» e ancora scossi e tramanti dagli ultimi residui di adrenalina che ci scorrevano in vena, Sebastian prese a farmi strada verso un locale ma, una voce sinistra, roca e gutturale proveniente da un vicoletto buio, attirò la mia attenzione.

Mi sono nascosta dietro un angolo per capire la situazione e, senza esitare, Sebastian ha fatto lo stesso. L'ho sentito appoggiarsi dolcemente appena sopra di me, con la sua guancia vicina alla mia, che nel frattempo era diventata rossa come il fuoco.

Avevo sentito bene: la voce era proprio quella di Ranrok! La cosa sorprendente è che confabulava con due maghi... pensavo odiasse il mondo magico!

«Quelli sono Rookwood e Harlow. Brutta gente. Rifugiamoci subito dai Tre manici di scopa, prima che ci vedano!» Sussurra Sebastian mentre, prendendomi la mano, si incamminò verso la locanda.

Eravamo ancora mano nella mano quando, la grande porta di legno massiccio si spalancò davanti a noi e, un goblin uscì dal locale salutando amichevolmente Sirona, la proprietaria dei Tre manici di Scopa [4]. Pensavo che tra maghi e goblin non scorresse buon sangue, ma questa scena mi ha fatto capire che - fortunatamente - ci sono delle eccezioni.

«Prego, offre casa! Grazie per l'intervento!» Sirona poggiò due grossi boccali di Burrobirra sul bancone, porgendoli verso di noi.
Sebastian, con un piglio vivace e orgoglioso, si accomodò sullo sgabello poggiando i gomiti sull'appiccicoso bancone di legno: «È tutto merito suo! Ha sconfitto un troll senza alcun aiuto!»
«Non è vero, sono stata utile solo verso la fine, senza il tuo aiuto non ce l'avrei mai fatta.» Ho risposto non per fare la finta modesta, ma pensandolo veramente.
Sirona: «Ma ascoltateli, che carini!» poi la sua espressione trasognata si fece cupa, aggiungendo: «un troll in città... non era mai successo prima, è molto sospetto!».
Sebastian e io ci scambiammo uno sguardo d'intesa.

«Quello che è appena uscito non era forse Lodgok? La tua clientela è peggiorata, Sirona!» Sibilò una voce sinistra, rendendosi ben udibile nonostante l'allegro chiacchiericcio che, fino ad un attimo prima, riempiva la sala del locale.

Sirona lasciò il bancone per impedire ai due maghi oscuri, Victor Rookwood e Teophilus Arlow, di avanzare oltre: «Tranquilli, appena voi due uscirete da qui, la qualità dei miei clienti migliorerà molto».
«Dai, non fare così. Voglio solo una cosa che ha la ragazza.»* Era sempre Rookwood a parlare, puntando il suo dito affusolato verso di me. La voce era suadente e viscida come quella di un serpente, da far accapponare la pelle, ma a farmi paura fu soprattutto il loro modo sfrontato di agire, come se fossero i padroni del mondo.

«Forse non hai capito quello che ho detto. Esci dal mio locale.» Sirona, con le mani sui fianchi, fece un altro passo deciso verso di loro, scandendo le parole.
Rookwood, con tono stizzito, si riferì al suo compare a voce abbastanza alta da esser sentito da tutti: «Dai Theophilus, i Tre manici di scopa non meritano i nostri soldi... andremo alla Testa del porco [5]! Quanto a te, non berrai burrobirra per sempre!». Disse rivolgendo il suo sguardo gelido su di me, prima di uscire.

Quando il massiccio portone di legno si richiuse alle loro spalle,  tutti i presenti tirarono un sospiro di sollievo e, l'allegro chiacchiericcio che c'era prima dell'ingresso dei due maghi oscuri, riprese con la stessa giovialità di prima.

«Troll, Ranrok e Rookwood! C'è qualcosa che non so?» Il viso preoccupato di Sebastian era ad un palmo dal mio, con lo sguardo che implorava una risposta sensata e sincera.

«Prometto di raccontarti tutto! Ma credimi se ti dico che in questo momento non posso!».
Volevo davvero dirgli tutto, se era finito in pericolo era praticamente colpa mia. Meritava di sapere, ma avevo promesso riservatezza al professor Fig.

«Ragazzi, fate attenzione, non è gente con cui vorreste avere a che fare quella...» Il tono serio di Sirona sembrò caricare di apprensione Sebastian: «Sarà meglio tornare al castello, inoltre, non passerà molto tempo prima che la Wesley venga a sapere dell'attacco del troll. Non voglio una punizione per essere tornato dopo il coprifuoco.»

«Hai ragione, prendiamo la Metropolvere, faremo in un attimo!»

Salutammo Sirona, ringraziandola della sua gentilezza e premura verso di noi, e una volta raggiunta la stazione di Metropolvere più vicina, ci fermammo davanti al basso rilievo di Ignatia Wildsmith illuminato dalla fiammella verde che, in meno di un secondo, ci avrebbe condotto al sicuro tra le mura del castello. Restammo entrambi in silenzio per qualche secondo che mi sembrò un'eternità: io che giocherellavo con il filo della mia sciarpa oro e scarlatto e lui che strusciava il piede sul terriccio. Mi dispiaceva concludere così questa uscita.

«Credo che tornerò dritta nella mia sala comune.» stranamente, sono stata io a rompere il silenzio.

«Quindi, ci salutiamo qui. Io torno al dormitorio dei Serpeverde» poi, ritrovando i suo sorriso vivace, prima di scomparire tramite Metropolvere, avvicina il suo viso al mio, tanto da poter sentire il suo respiro addosso: «Buonanotte... Grifondoro!»

Sala comune dei Grifondoro.

Il calore avvolgente e l'odore di cannella e arancia mi investono ogni volta che metto piede nella sala comune dei Grifondoro, donando un effetto rassicurante e lenitivo al mio corpo. 
Ho respirato a pieni polmoni quella fragranza per poi avvicinarmi al caminetto che ardeva dolcemente, con una grazia quasi ipnotica, creando un'atmosfera intima, lontana dalle minacce e dagli imprevisti dell'esterno.

Nella poltrona davanti il caminetto, ho notato che spuntava una testa dai capelli rosso fuoco e il viso del ragazzo era immerso in un libro, concentrato nella lettura riguardante le pozioni.

«Fai gli straordinari?» Chiesi a Garreth indicando la copertina del libro e facendo notare l'ora tarda.

«Ciao Maeby! Più che altro, diciamo che coltivo la mia passione. - Garreth replica con un sorriso ispirato - Non abbiamo ancora avuto modo di seguire insieme la lezione di pozioni del Professor Sharp. Domani vedrai che mago sono con le pozioni! Perchè non ti siedi alla mia postazione?»

Una risata sghignazzante si sollevò dall'angolo della stanza opposto al nostro, è Leander che, ancora una volta, si era intromesso nelle nostre conversazioni: «Sì, sì, siediti vicino a Garreth! Vedrai che scintille fa il nostro mago a lezione di pozioni!»

«Non vedo perché no! Grazie Garreth, a domani.» Ho risposto, senza dare troppa corda a Leander che continuava a sghignazzare.

«Bene, vado in camera mia. Sono distrutta! Buonanotte a tutti!» Ho salutato i ragazzi e, stiracchiando le braccia, mi sono diretta verso il dormitorio femminile dove, finalmente, ho incontrato le mie due compagne di stanza.

«Eccola! Come stai? Combattere contro un troll! Deve essere stato spaventoso, dicci tutto!» Natty mi ha accolta concitata non appena ho messo un piede nella camera. Nellie, notando la mia espressione stordita, chiarì:  «A scuola non parlano d'altro! Dicono che hai sconfitto un troll che ha attaccato Hogsmeade, combattendo fianco a fianco con Sebastian! Dicci, tutto!»

«Ma se sono tornata solo ora! Come fanno a saperlo già tutti?» Ho chiesto con la mascella che quasi toccava terra.

Nellie ha spiegato che in questa scuola le voci si diffondono velocemente, Hogsmeade è pieno di studenti, sicuramente alcuni di loro hanno assistito al duello e tornando al castello ne hanno parlato.

«Ieri il drago, oggi il troll. La tua vita deve essere davvero eccitante!» Commentò Natty portandosi una mano sulla fronte.

«In realtà, prima di venire qui la mia vita era una calma totale» Risposi con un sorriso preoccupato, apprendendo giusto in quel momento quanto fosse vero.

«Ma invece di parlare del troll... raccontaci un po' del tuo appuntamento con Sebastian!» Intervenne Nellie con un sorriso allusivo.

«Nellie! Ha combattuto contro un troll e vuoi sentire queste sciocchezze?»

«Sei matta? È la cosa più succosa! Maeby è qui illesa, il troll è morto. Cosa c'è da dire?» chiese rimettendosi a sedere sul letto con un balzo.

«Non era un appuntamento!» Risposi arrossendo: «E poi credo di avere sonno. Sai, è stata una giornata dura... ehehe, vedi il troll...» Feci finta di sbadigliare, stiracchiandomi le braccia sopra la testa.

«Non provarci bellezza!» Rispose Nellie sghignazzando e lanciandomi un cuscino che mi colpì in pieno volto.

«Ok, va bene! Però fammi prima dare una rinfrescata e mettermi il pigiama.» Risposi divertita restituendole il cuscino che, a differenza mia, afferrò al volo.

˜

Non sono entrata troppo nei dettagli sul descrivere i miei sentimenti riguardo Sebastian, forse perché io per prima non so bene cosa siano.
Ad ogni modo, mi sono sentita abbastanza sicura da dire loro che c'è un certo interesse. Interesse che sto ancora cercando di capire, quindi ho implorato la loro discrezione.

Nel mondo Babbano da cui provengo, non è così facile stringere subito amicizie così forti.
Non so come spiegarlo, ma in questo mondo le cose accadono velocemente eppure sono anche più intense.

Ora è meglio che vada a dormire, altrimenti non so come seguirò la lezione di pozioni domani mattina.

****

Glossario:

[1] I Thestral sono spettrali cavalli alati che possono essere visti fisicamente solo da chi ha assistito in prima persona alla morte di un essere umano ed è stato emotivamente capace di comprendere l'evento.

[2] La burrobirra è la popolare bevanda magica descritta: "simile al butterscotch ma meno stucchevole".

[3] Confringo è un incantesimo di fuoco.

[4] I Tre manici di scopa: Ha bisogno di presentazioni? Ok, è l'accogliente locanda che serve Burrobirra e accoglie studenti, professori di Hogwarts e tanti altri maghi.

[5] La testa di poco: è l'altra locanda di Hogsmeade, meno accogliente della prima e, in questo caso, accoglie clientela meno raccomandabile.

*Vedere immagine in alto

Continue Reading

You'll Also Like

36.9K 2K 46
[Sirius Black torna dal mondo dei morti] - [eventualmente Wolfstar] Sirius prese il suo secondo primo respiro su una scopa che puntava a schiantarsi...
35.3K 7.7K 136
Can e Demet sono due agenti speciali,che si ritroveranno a risolvere insieme il caso del dipinto rubato durante una notte, al Museo di Atatürk della...
6.6K 407 5
«ma da quando il mio ragazzo , caso perso del liceo, è diventato un secchione?»
25.3K 1.1K 50
|COMPLETATA| Questa è la Riverdale di anni dopo in cui ragazzi Non si vedono da 15 anni... bhe questa storia sarà raccontata dai figli delle migliori...